Claudio Mancini del Pd chiede la parola e non parla, cosa c'è dietro la protesta contro il decreto Sicurezza

Seduta fiume alla Camera sul decreto sicurezza, la protesta 'silenziosa' e originale di Claudio Mancini del Pd

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Il deputato del Pd Claudio Mancini si è reso protagonista di un gesto di protesta alquanto originale alla Camera, durante la seduta fiume sul decreto sicurezza. Dopo aver chiesto parola, è rimasto in silenzio in aula. Un palese sfottò nei confronti delle argomentazioni del governo sul tema. I compagni di partito hanno applaudito Mancini, sghignazzando divertiti per quanto accaduto.

Seduta sul decreto sicurezza, la protesta di Claudio Mancini del Pd

“Eravamo d’accordo che avrei fatto l’intervento riprendendo le argomentazioni del governo in questo dibattito. Quindi per i prossimi otto minuti io farò l’intervento del governo in aula”, ha dichiarato Mancini.

Subito dopo il deputato dem ha incrociato le braccia, restando con la bocca cucita per qualche minuto.

Claudio Mancini deputato dem
Claudio Mancini

I colleghi di partito hanno apprezzato la protesta mentre il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, che stava presiedendo la seduta sul decreto sicurezza, ha ripreso alcuni parlamentari di maggioranza come Salvatore Caiata di Fratelli d’Italia e Rossano Sasso della Lega che non hanno gradito il gesto di Mancini.

Giorgio Mulè: “Voliamo al livello di questa istituzione”

Il dem poi ha aggiunto: “Adesso farò il sottosegretario Molteni. È stato in silenzio con una sola gomma da masticare per tutto il pomeriggio”. E ha iniziato a masticare un chewingum per finta.

“È la gomma del ponte, è lungo. Non voliamo né alto né basso, voliamo a livello di questa istituzione“, ha scherzato Mulè commentando il gesto di Mancini.

Claudio Mancini, vita privata e carriera politica

Claudio Mancini è nato a Roma il 22 febbraio 1969. È sposato con la filosofa dell’Università La Sapienza di Roma Fabrizia Giuliani, deputata Pd dal 15 marzo 2013 al 22 marzo 2018.

In passato è stato un dipendente d’azienda nel settore privato. Ha iniziato la sua attività politica nel Partito Comunista Italiano, con il quale alle elezioni amministrative del 1989 è stato eletto consigliere del Municipio Roma XVI, divenendone il capogruppo Pci nel Municipio.

Nel 1991 ha aderito al Partito Democratico della Sinistra (Pds). Alle amministrative del 1993 venne riconfermato consigliere municipale. Nel 1998 è entrato nelle file dei Democratici di Sinistra (Ds). Nel partito ha ricoperto diversi incarichi (funzionario della federazione romana e coordinatore della segreteria, funzionario del Comitato Regionale, Responsabile Enti Locali).

Alle elezioni regionali nel Lazio del 2005 si è candidato con la lista Uniti nell’Ulivo e è stato eletto nella circoscrizione di Roma. Nel 2007 ha sposato la causa del neonato Partito Democratico (Pd). Nel 2010 è stato di nuovo eletto in Consiglio Regionale.

Durante la consiliatura è stato assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo della Regione Lazio all’interno della giunta di centrosinistra presieduta da Piero Marrazzo.

Nel 2018 viene eletto deputato. Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene ricandidato alla Camera venendo rieletto grazie al sistema plurinominale.

claudio-mancini-pd-decreto-sicurezza Fonte foto: ANSA
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