Delitto di Garlasco, omicidio di Chiara Poggi legato a una storia di pedofilia: l'ipotesi di Massimo Lovati
Secondo Massimo Lovati dietro il delitto di Garlasco ci sarebbe un'organizzazione criminale dedita alla pedofilia: l'ipotesi dell'avvocato di Sempio
Per Massimo Lovati dietro il delitto di Garlasco potrebbe esserci una pericolosa organizzazione criminale dedita alla pedofilia di cui Chiara Poggi avrebbe scoperto gli affari perversi. Per questo motivo qualcuno – un sicario, secondo l’avvocato di Andrea Sempio – l’avrebbe uccisa su commissione. Alberto Stasi sarebbe stato invece la pedina costretta a raccontare di come avesse trovato il corpo della fidanzata – ma in quella casa non sarebbe mai entrato, secondo Lovati – con la promessa dell’impunità. "Infatti le prime due volte è stato assolto", dice il legale del nuovo indagato.
- La teoria di Massimo Lovati
- I minori clandestini a Garlasco nel 2007
- Il sogno dell'avvocato di Andrea Sempio
La teoria di Massimo Lovati
Da settimane Massimo Lovati, che difende Andrea Sempio insieme alla collega Angela Taccia, racconta a favore di telecamera la sua versione sul delitto di Garlasco. Secondo il legale Alberto Stasi non sarebbe mai entrato in quella casa, bensì sarebbe stato costretto a raccontare ciò che poi avrebbe riferito ai carabinieri – le chiamate in casa Poggi, l’arrivo nella villetta, il rinvenimento del cadavere e la fuga – con la promessa di un’impunità.
Con queste presunte menzogne – che tali sono, secondo Lovati – Stasi avrebbe coperto le spalle sotto minaccia a un sicario mandato da un personaggio forte e influente. Perché?
Chiara Poggi sarebbe venuta a conoscenza di un giro di pedofilia. Di queste scoperte sarebbero venute a conoscenza persone direttamente coinvolte in quei loschi affari.
Per questo la 26enne, in quel tragico 13 agosto 2007, sarebbe stata uccisa. Massimo Lovati ha raccontato la sua teoria durante un intervento in collegamento con Mattino Cinque News il 30 maggio. Ma perché tanta convinzione?
I minori clandestini a Garlasco nel 2007
All’inizio del suo intervento Lovati fa un salto indietro di 19 anni. Riferisce, infatti, di aver appreso dal suo collega Paolo Larceri di un caso di abusi su minori che coinvolgeva almeno 20 ragazzini di età compresa tra i 10 e i 14 anni nel 2006, nel contesto di un’indagine per un reato di immigrazione clandestina a carico di un soggetto.
Questi 20 minori l’anno successivo, nel 2007, fuggirono da Lampedusa e finirono a Garlasco, dove si ritrovarono a dover pagare quindici euro al giorno a chi li ospitava. Federica Panicucci lo ha incalzato: "Perché mi racconta questa storia di abusi?", ha chiesto a Lovati dopo quel suo racconto. L’avvocato di Andrea Sempio ha risposto: "Perché il substrato della soppressione della povera Chiara Poggi deriva da questo".
Il sogno dell’avvocato di Andrea Sempio
Lovati, sempre ai microfoni di Mattino Cinque, non ha nascosto che la possibilità di un’organizzazione criminale dietro l’omicidio di Chiara Poggi gli sia stata suggerita da un sogno. "Io ho sognato che Chiara Poggi sia stata uccisa per un segreto scomodo", ha detto.
Un altro filrouge che faciliterebbe il collegamento tra il delitto di Garlasco e la pedofilia è dato dal materiale rinvenuto nella chiavetta USB di Chiara Poggi. La vittima, infatti, due mesi prima di morire aveva scaricato articoli sugli abusi sessuali, il delitto perfetto, la pedofilia e le droghe, ma anche sull’anoressia e i disturbi alimentari. Secondo un latitante intervistato da Chi l’ha Visto? la ragazza sarebbe stata a conoscenza di presunti abusi avvenuti nel contesto del Santuario della Bozzola, un luogo di culto a pochi chilometri dalla sua abitazione.
Qualcuno potrebbe aver messo a tacere Chiara Poggi perché la ragazza era a conoscenza di informazioni compromettenti per i religiosi della Bozzola? Di questi collegamenti non esistono riscontri, solo tante suggestioni.
Fonte foto: US Mediaset