Delitto Garlasco, a Le Iene tutti gli errori nelle indagini spiegati da Alberto Stasi

Impronte dei carabinieri in casa, orario della morte "adattato" e fotografie del sopralluogo eliminate: ecco gli errori secondo Alberto Stasi

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Dalla scena del crimine alterata alle imprecisioni commesse durante i rilievi e le indagini. Alberto Stasi elenca alcuni errori riguardanti il delitto di Garlasco, dalle impronte lasciate dai carabinieri all’interno della villetta dei Poggi all’orario della morte di Chiara “adattato” fino ad alcune fotografie del sopralluogo eliminate.

La scena del crimine contaminata

Alberto Stasi racconta gli errori in un servizio de Le Iene in cui si ripercorre la vicenda, le tappe giudiziarie e l’assenza di un movente al momento della condanna.

Si parte dalla scena del crimine: subito dopo il delitto di Chiara, molto di quello che è intorno al cadavere viene contaminato.

garlasco alberto stasi Fonte foto: IPA

Alberto Stasi

Il divano viene spostato su alcune chiazze di sangue, il gatto è lasciato libero di andare ovunque e sembra che qualcuno abbia addirittura usato il bagno.

Le impronte dei carabinieri

Ma è proprio Alberto Stasi, si diceva, a elencare alcuni errori: “All’interno della casa di Chiara ci sono più impronte dei carabinieri che impronte di Chiara stessa, di suo fratello, di sua mamma e suo papà che ci vivono”.

Sulla porta di ingresso, poi, “quella che necessariamente ha usato chi ha ucciso Chiara sia per entrare sia per uscire”, aggiunge Alberto, “si trovano le impronte di Marco Pizzamiglio, che all’epoca era vicecomandante dei Ris di Parma“.

“Non mettono neanche i guanti quando accedono alla scena del crimine, ma non l’ultimo carabiniere di una stazione piccola come può essere quella di Garlasco ma stiamo parlando del vicecomandante dei Ris di Parma”, aggiunge Stasi.

L’orario della morte di Chiara

C’è poi l’aspetto dell’orario della morte. Un orario che secondo Stasi “è stato adattato a processo iniziato quando è stato scoperto il mio alibi“.

E questo “perché sulla base del fatto che il peso non era stato preso dal medico legale che ha fatto l’autopsia, in realtà l’orario della morte non è determinabile in modo assolutamente preciso”, ha detto ancora.

Le fotografie del sopralluogo

Infine ci sono le fotografie del sopralluogo: “Io mi sono accorto della mancanza delle fotografie del sopralluogo perché quando ci hanno rilasciato i cd con queste fotografie, le macchine fotografiche digitali mettono un numero sequenziale e mi sono accorto che c’erano dei buchi tra una sequenza e l’altra”, racconta Alberto.

“A questo punto abbiamo chiesto gli originali e il pubblico ministero ce li ha sempre negati finché davanti al giudice li abbiamo nuovamente richiesti”: e a quel punto il giudice stesso ha chiesto spiegazioni al pm.

E secondo Alberto Stasi “il pm ha candidamente ammesso: le memory card sono state cancellate per utilizzare altri casi”.

Fonte foto: ANSA
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