Emilia-Romagna e Comune di Bologna sospendono i rapporti con Israele come la Puglia: la critica di Giovanardi

Emilia-Romagna e Bologna sospendono come la Puglia i rapporti con Israele per le violenze a Gaza. Cresce la spaccatura politica sul tema

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L’Emilia-Romagna e il Comune di Bologna hanno deciso di sospendere ogni relazione istituzionale con il governo Netanyahu, denunciando le gravi violenze perpetrate da Israele a Gaza e citando l’inchiesta della Corte Penale Internazionale. La decisione, che segue l’iniziativa simile della Regione Puglia, ha incontrato le critiche dell’ex ministro Giovanardi.

Emilia-Romagna, stop ai rapporti con Israele

Anche l’Emilia-Romagna ha deciso di interrompere ogni relazione istituzionale con il governo di Israele, seguendo il percorso già tracciato dalla Regione Puglia.

Una decisione che arriva in risposta alle “gravissime violenze in atto nella Striscia di Gaza che continuano a colpire duramente la popolazione civile, come dimostrano anche i drammatici eventi degli ultimi giorni a Rafah” si legge nella nota a firma del Governatore Michele De Pascale.

emilia romagna israele bologna pugliaFonte foto: ANSA

La Puglia di Michele Emiliano è stata la prima Regione a interrompere i rapporti con Israele

La Regione quindi interrompe le relazioni istituzionali “in considerazione del procedimento avviato dalla Corte Penale Internazionale nei confronti del Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità”.

La presa di posizione è rivolta all’attuale Governo israeliano, e a “tutti i soggetti a esso direttamente riconducibili che non siano apertamente e dichiaratamente motivati dalla volontà di porre fine al massacro in corso, fino a che il rispetto del diritto internazionale non venga ripristinato”.

Si unisce il Comune di Bologna

Anche il Comune di Bologna ha deciso di sospendere ogni rapporto istituzionale con Israele, seguendo la linea già intrapresa dalla Regione.

L’annuncio attraverso un post su Facebook del sindaco Matteo Lepore. Nella comunicazione, poi rilanciata anche sul sito ufficiale del Comune, Lepore ha invitato tutte le strutture municipali a cessare ogni tipo di rapporto con rappresentanti del governo israeliano o con soggetti a esso riconducibili.

La critica di Giovanardi

Carlo Giovanardi, ex ministro e rappresentante dei Popolari Liberali, ha criticato duramente la scelta dell’Emilia-Romagna e del Comune di Bologna.

“Mi dissocio pubblicamente” ha affermato Giovanardi, sostenendo che Regione e Comune di Bologna si stiano schierando “oggettivamente dalla parte di un gruppo di criminali di guerra come Hamas, che mercanteggia sugli ostaggi e teorizza apertamente l’obiettivo di cancellare Israele, obiettivo che ha tentato di raggiungere il 7 ottobre, ricollegandosi alla più bieca tradizione dell’ antisemitismo nazista”.

“La Resistenza al nazifascismo stava con gli Alleati, anche se per liberarci hanno bombardato il nostro paese, addebitando giustamente ad Hitler e Mussolini la colpa di quello che stava accadendo” ha aggiunto.

Il precedente della Regione Puglia

Giovedì 29 maggio la Puglia era stata la prima amministrazione regionale in Italia a compiere un gesto concreto e ufficiale di condanna verso le stragi di civili nella Striscia di Gaza, attribuite all’azione militare israeliana.

La scelta del presidente pugliese Michele Emiliano ha ispirato anche il collega Michele De Pascale. Quest’ultimo, esponente del Partito Democratico, ha formalizzato la decisione attraverso una comunicazione inviata alla Giunta, ai direttori generali e ai vertici delle agenzie regionali collegate, segnando così una presa di posizione netta da parte dell’intero apparato amministrativo.

De Pascale ha chiarito che la scelta è espressa “nei confronti dell’attuale Governo israeliano, non del popolo israeliano, né tanto meno delle persone di religione ebraica e delle comunità ebraiche presenti in Emilia-Romagna, da sempre protagoniste del dialogo interreligioso e dell’impegno contro ogni forma di violenza”.

emilia romagna israele bologna Fonte foto: ANSA
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