Garlasco, sparite le foto scattate al Santuario della Bozzola da Alberto Stasi e la borsa di Chiara Poggi

La borsa di Chiara Poggi e le foto della ragazza e di Stasi al Santuario della Bozzola non sono mai state ritrovati

Pubblicato:

Due dei reperti che avrebbero potuto chiarire una parte del delitto di Garlasco sono andati perduti, ma stanno riacquistando importanza nelle nuove indagini svolte dalla procura di Pavia: si tratta delle foto scattate da Chiara Poggi e Alberto Stasi al Santuario della Bozzola e della borsa della vittima.

La borsa di Chiara Poggi

L’agenzia di stampa Agi ha visionato alcuni documenti che confermerebbero che i carabinieri, durante le indagini, avessero esaminato la borsa di Chiara Poggi, che dalle foto scattate dagli stessi investigatori si trovava nella casa di Garlasco il giorno dell’omicidio.

Al suo interno, secondo i documenti, era stato trovato uno scontrino di una pizzeria risalente al 12 agosto, che indicava che la borsa era quella di uso quotidiano della vittima. Avrebbe quindi potuto contenere oggetti utili per chiarire altri aspetti della vita di Chiara Poggi.

delitto di Garlasco Santuario della BozzolaFonte foto: ANSA
Alberto Stasi

L’oggetto, però, non è stato in alcun modo repertato e se ne sono perse completamente le tracce. I quotidiani Libero e La Provincia Pavese sostennero che fosse stata riconsegnata alla famiglia Poggi e poi rubata.

Le foto del Santuario della Bozzola

Fu invece repertato un album di fotografie, che conteneva le immagini di una gita in bicicletta di Stasi e Poggi al Santuario della Bozzola, e che sparì poi mentre era in custodia presso la procura di Vigevano.

Sarebbe dovuto essere spedito a Parma, presso il Reparto investigazioni scientifiche, insieme ad altri reperti, ma il Ris non ne registrò mai l’arrivo presso il proprio quartier generale nel Nord Italia.

Fu la procuratrice Laura Barbaini, durante il processo di appello-bis, a chiedere ai carabinieri di ricostruire dove fossero finite le fotografie, che riteneva potessero essere utili alla propria tesi.

Perché le fotografie potevano essere utili

Nelle fotografie perdute potrebbero vedersi i pedali della bicicletta di marca Umberto Dei di proprietà degli Stasi, che fu utilizzata per andare fino al santuario.

Durante i processi ad Alberto Stasi, assunsero grande rilevanza i pedali della bicicletta nera marca Umberto Dei che il ragazzo possedeva. La procura sostenne che il ragazzo avesse scambiato i pedali con quelli di un’altra bici, per sviare le indagini.

Una teoria che fu però poi disconosciuta durante i processi bis, svoltisi a Milano. Le foto avrebbero potuto confermare o smentire definitivamente la teoria della sostituzione dei pedali.

chiara-poggi-borsa-foto-garlasco Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,