Gela, simula 15 malori per evadere i domiciliari: usa l’ambulanza per chiamare l’ex e perseguitarla

Un uomo di 38 anni a Gela è stato arrestato per evasione e atti persecutori, fingendo malori per eludere i domiciliari.

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Evasione e atti persecutori sono le accuse a carico di un uomo di 38 anni arrestato dalla Polizia a Gela. L’uomo, già sottoposto a misura cautelare, ha simulato malori per eludere i domiciliari, mettendo in crisi il sistema di emergenza.

La scoperta della Polizia

Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’uomo, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento alla ex fidanzata, è stato arrestato nuovamente. Era indagato per il reato di atti persecutori e, insofferente alla misura cautelare, ha tentato di eludere i controlli fingendo malori.

Un piano ben orchestrato

L’uomo si recava in ospedale con l’ambulanza fino a tre volte al giorno, sostenendo di sentirsi male. Questo comportamento sottraeva alla cittadinanza un mezzo di soccorso per lunghi periodi. I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza, insospettiti dalla frequenza delle “crisi”, hanno acquisito i referti medici, dai quali è emerso che in tutti i casi la prognosi era pari a zero giorni, confermando l’assenza di reali condizioni patologiche.

Ulteriori violazioni

Ulteriori accertamenti, supportati anche dalle immagini del sistema di videosorveglianza dell’ospedale, hanno rivelato che in una di queste occasioni l’uomo si era fatto prestare il telefono cellulare da un parente di un altro paziente, contattando l’ex fidanzata e violando così le prescrizioni impostegli dal Gip. La condotta è stata segnalata all’Autorità Giudiziaria, che ha disposto l’aggravamento della misura cautelare in atto con quella della custodia cautelare in carcere.

Polizia repertorio Fonte foto: IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.

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