Auto – Virgilio Motori https://www.virgilio.it/motori Consigli e novità su Auto e Moto Mon, 09 Jun 2025 09:39:59 +0000 it-IT hourly 1 237892327 Lamborghini protagonista al Motor Valley Fest 2025 con la nuova Temerario Alleggerita https://www.virgilio.it/motori/auto/nuova-lamborghini-temerario-alleggerita-motor-valley-fest/282061/ Mon, 09 Jun 2025 09:39:59 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=282061 Il marchio emiliano non avrebbe potuto scegliere palcoscenico migliore per far cadere i veli sulla variante Alleggerita della Temerario. Nel Motor Valley Fest, tenutosi dal 5 all’8 giugno, l’eccellenza italiana è stata portata a un livello ancora più alto. Lamborghini ha valorizzato il Made in Italy con una regina che sta già facendo segnare nuovi primati.

La Temerario vanta un motore ibrido V8 biturbo da 920 CV, garantendo prestazioni top e una abitabilità senza precedenti nel mondo Lamborghini. Il V8 biturbo è stato creato da zero a Sant’Agata Bolognese ed è il primo e unico motore di una supercar in grado di raggiungere i 10.000 giri/min. Temerario è definita dai tecnici della Casa emiliana una vera fuoriclasse, unendo un ampio spazio per i passeggeri a un handling da sogno. La versione Alleggerita è nata per clienti che amano spingere al massimo in pista. Sulla bilancia, rispetto alla versione standard, pesa 25 kg in meno per l’uso di cerchi in carbonio e risulta ancora più efficiente dal punto di vista aerodinamico, con una deportanza aumentata del 67% e una efficienza aerodinamica maggiorata del 62%.

L’asso nella manica del brand del Toro

La gamma Lamborghini si sta ampliando all’insegna delle innovazioni, pur rispettando il DNA storico. In occasione della vetrina del Motor Valley, Stephan Winkelmann, Chairman & CEO di Automobili Lamborghini, ha espresso la sua soddisfazione attraverso un videomessaggio. Il marchio è stato rappresentato con orgoglio da Matteo Ortenzi, Product Line Director Revuelto.

L’abitacolo dell’entry-level permette al guidatore e al passeggero di provare forti sensazioni e un comfort inedito. Grazie al passo più lungo rispetto alla Huracán, al maggiore spazio per le teste in abitacolo e ai nuovi sedili, guidare una Lamborghini non è mai stato così comodo. Non manca la nuova interfaccia utente (HMI) e agli inediti servizi connessi, come Telemetria 2.0, Memories Recorder, Dashcam e Navigazione con Realtà Aumentata. La versione Alleggerita della Temerario non è ancora proposta per la vendita e non è quindi soggetta alla Direttiva 1999/94 CE.

L’importanza di aprire nuove strade per i giovani

La settima edizione del Motor Valley Fest si è svolta a Modena. Alessandro Farmeschi, After Sales Director, ha preso parte al dibattito Heritage & Classic Cars, focalizzato sulle auto storiche. C’è stato spazio anche per i Talent Talk, incentrato su incontri tra professionisti del settore e studenti. Per Automobili Lamborghini ha preso la parola Stefano Cossalter, Product Line Director per Urus e Lanzador, che ha condiviso il suo percorso professionale e offerto preziosi consigli a chi desidera lavorare nel mondo dei motori, e Antonella Galeasso, Coordination of Talent Acquisition.

Il Motor Valley Fest è nato su territorio dove la passione si fonde con la competenza. Il marchio del Toro è noto in tutto il mondo, ma non ha dimenticato le radici. Automobili Lamborghini ha rappresentato uno dei protagonisti assoluti della kermesse. La sua presenza, a tavole rotonde e sessioni di confronto, ha consentito di portare la propria esperienza e il know-how a giovani con un grande sogno nel cassetto. Dopo l’edizione record dello scorso anno, le presenze si sono confermate alte anche nel 2025. Oltre all’innovativa Lamborghini, sono state esposte delle supercar e diverse moto iconiche rappresentative dei brand della Motor Valley: Ferrari, Pagani, Maserati, Ducati e Dallara.

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282061 Nuova Lamborghini Temerario Alleggerita
Torna Nissan Micra, il ritorno di un successo in versione elettrica https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/video/torna-micra-il-ritorno-di-un-successo-in-versione-elettrica/282045/ Mon, 09 Jun 2025 08:48:12 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=282045

Dalla city car pioniera degli anni ’90 al simbolo di una mobilità intelligente, elegante e sostenibile: la nuova Nissan Micra torna in scena, 100% elettrica e più affascinante che mai. Correva l’anno 1992 quando una piccola giapponese fece il suo debutto in Italia e cambiò per sempre il volto del segmento B. Motori a 16 valvole, ABS, servosterzo e aria condizionata: dotazioni da segmento superiore, racchiuse in una compatta dalle linee tondeggianti e anticonformiste. Era Micra, la prima city car a vincere il prestigioso premio “Car of the Year” nel 1993. Oggi, più di 600.000 unità dopo, torna a raccontare la sua storia, ma con un’anima completamente elettrica.

Nuova era, stesso spirito rivoluzionario

Sesta generazione, zero emissioni, stessa voglia di cambiare le regole. La Nuova Nissan Micra debutta in un mercato in cui il segmento B è il più amato dagli italiani e dove le vendite EV stanno accelerando in modo esponenziale. Con due opzioni di batteria – 40 kWh e 52 kWh – e fino a 408 km di autonomia, Micra del 2025 promette di essere la compagnia ideale non solo per l’urban commuting, ma anche per le fughe fuori porta del weekend.

Un design che parla la lingua del futuro

L’evoluzione estetica è radicale. Lunga 4 metri e con un passo di 2,54, la nuova Micra si presenta con un look da mini SUV: muscolosa, elegante, con passaruota pronunciati e cerchi fino a 18 pollici. Il frontale è caratterizzato da fari LED sporgenti che si animano all’apertura delle portiere, mentre sul posteriore le luci circolari danno un tocco rétro-futurista. Sei le tinte carrozzeria, da combinare con il tetto nero per creare undici cromatiche compatibili.

Nissan Micra
Fonte: Ufficio Stampa Nissan
Nuova Nissan Micra

Dentro, uno zen giapponese

Minimalismo, cura del dettaglio, suggestioni nipponiche: l’abitacolo è un omaggio alla semplicità raffinata. Dallo spazio portaoggetti con inciso il profilo del Monte Fuji al doppio schermo da 10,1″ per strumentazione e infotainment, tutto è progettato per offrire comfort, ergonomia e una sorprendente spaziosità. La gamma di rivestimenti include tre finiture – Modern, Audacious e Chill – e un’illuminazione ambientale regolabile in ben 48 colori.

Piacere di guida alla spina

Leggera, precisa, reattiva: grazie al baricentro basso e alle sospensioni multi-link derivate dai segmenti superiori, la nuova Micra è sorprendentemente dinamica. Le modalità di guida sono quattro – Comfort, Sport, Eco e Personalizzata – e regolano i parametri come risposta dell’acceleratore, illuminazione, sterzo e potenza. Non manca il celebre e-Pedal di Nissan, per una guida urbana che si affronta quasi senza toccare il freno.

Tecnologia che ascolta e accompagna

Non servire più guardare il telefono: con i nuovi servizi NissanConnect integrati con Google, basta un “Hey Google” per controllare navigatore, clima, musica, sedili riscaldati o dispositivi smart home. Il sistema infotainment offre accesso a Google Maps, aggiornamenti over-the-air, e suggerisce in automatico le stazioni di ricarica lungo il percorso. Per chi preferisce, ci sono anche Apple CarPlay e Android Auto, entrambi di serie.

Sempre connessi, anche da lontano

Con l’app NissanConnect Services si può controllare Micra da remoto: dallo stato di carica al pre-condizionamento dell’abitacolo, dalla cronologia ricariche alla geolocalizzazione. È una city car che diventa estensione del proprio smartphone e del proprio stile di vita. Inoltre, la tecnologia Vehicle-to-Load consente di usare l’auto per dispositivi alimentari esterni: dall’aspirapolvere al frullatore per un picnic 2.0.

Sicurezza della categoria superiore

Il pacchetto sicurezza non lascia spazio alle incertezze. ProPilot Assist, frenata automatica, mantenimento corsia, monitoraggio angolo cieco e allerta oggetti in movimento nella zona posteriore rendono la nuova Micra una delle city car più sicure in circolazione. Pensata per chi si muove in città, ma anche per chi vuole spingersi oltre, con tranquillità e controllo.

Una Micra per ogni futuro

Non solo prodotto, ma anche promessa. La Nuova Micra segna il primo passo di una strategia più ampia: entro il 2026 arriveranno anche la nuova LEAF, il Juke 100% elettrico e l’evoluzione della tecnologia e-POWER. Nissan non si limita a vendere auto, ma costruisce un ecosistema. A completare il quadro c’è Nissan More: garanzia gratuita fino a 10 anni o 200.000 km, attivabile ad ogni tagliando.

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282045 nissan-micra-fronte Nissan Micra
DS N°4, sono aperti gli ordini: il listino prezzi dell’ammiraglia di Stellantis https://www.virgilio.it/motori/auto/ds-n4-ordini-listino-prezzi-stellantis/282007/ Mon, 09 Jun 2025 05:30:37 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=282007 Sono giorni febbrili in casa Stellantis, non solo per la nomina del nuovo Ad, Antonio Filosa, ma anche per il rilancio definitivo di alcuni marchi che per varie questioni, negli ultimi anni non hanno reso quanto sperato. Da qualche giorno DS ha reso prenotabile in Italia la sua N°4, l’ammiraglia premium che promette di stregare il cuore di tutti gli appassionati. Pensata per i clienti che cercano stile ed eleganza, questa berlina compatta ridefinisce gli standard di segmento con il suo stile moderno.

Nello specifico presenta una lunghezza di 4,40 m, larghezza di 1,87 m e altezza di 1,47 m. DS N°4 è allo stesso tempo raffinata, ma anche altamente prestazionale. La sua firma luminosa è ispirata alla concept car DS E-TENSE PERFORMANCE e a N°8. Il fascio di luce si espande lateralmente per poi convergere verso il logo DS. La N°4 è poi dotata per la prima volta di motore E-TENSE 100% elettrico ed è già ordinabile. Per quanto concerne il prezzo si parte dalla versione base della Hybrid che costa 38.500 euro ed è, ad oggi, la più economica della gamma.

Com’è articolata la gamma

La DS N°4 E-TENSE unisce un’autonomia importante (450 km in ciclo WLTP) con prestazioni decisamente elevate (213 CV) e una coppia di 343 Nm). La tecnologia innovativa di questa vettura deriva direttamente dall’esperienza di DS in Formula E, in particolare dal punto di vista software. Questo tipo di vettura è dotata di una batteria da 58,3 kWh, con una chimica di tipo NMC. Riesce a ricaricarsi in 11 minuti in modo tale da poter percorrere altri 100 km o dal 20 all’80% in 31 minuti presso una stazione di rifornimento con ricarica rapida. Infine offre tre diversi livelli di frenata rigenerativa, da -0,6 m/s² a -2 m/s².

La DS N°4 è poi offerta anche come Plug-in Hybrid e presto sarà dotata di un nuovo propulsore dalla potenza di 225 CV e una coppia di 360 Nm, così da offrire un’autonomia di 81 km in modalità full electric, grazie ad una batteria di 14,6 kWh, il 30% in più rispetto alla precedente generazione. Sarà disponibile poi anche un nuovo cambio automatico a doppia frizione eDCT7. Migliorata anche l’accelerazione, che va da 0 a 100 km/h in 7,4 secondi.

Per quanto riguarda la DS N°4 Hybrid, infine, è già ordinabile. Ha una potenza combinata di 145 CV, mette insieme un motore benzina turbo tre cilindri da 1,2 litri, con un propulsore elettrico da 21 kW (28 CV), che viene integrato direttamente nel cambio automatico a doppia frizione e sei velocità. Nell’utilizzo urbano, quest’auto viaggia in modalità completamente elettrica per la metà del tempo totale. Il propulsore recupera energia dalla decelerazione e dalla frenata per alimentare la batteria.

La dotazione

La N°4 è dotata di DS Drive Assist 2.0, che garantisce una guida semi-automatica di livello 2. Essenzialmente questo nuovo modello DS è offerto in due allestimenti principali: Pallas ed Étroile. Della prima però esiste anche una versione a parte per le aziende denominata Pallas Business Line. la Pallas si contraddistingue per gli interni raffinati con sedili ad alta densità e tessuto TEP. Cruscotto e pannelli delle portiere, invece, presentano rivestimenti nero basalto con effetto squama.

Inoltre sono previsti due tipi di pacchetti: Pacchetto Comfort, con sedile di guida elettrico e sedili anteriori riscaldati, vetri laterali laminati acustici e vetri posteriori oscurati. Pacchetto Tech, con apertura e avviamento di prossimità a mani libere, DS Iris System e ricarica wireless per smartphone. Ci sono poi anche 4 optional indipendenti dal pacchetto: gancio di traino rimovibile che non è compatibile con E-TENSE, tetto apribile elettrico, portellone posteriore motorizzato e tetto in Nero Perla.

Per quanto riguarda la versione Étoile, in aggiunta a quanto c’è sulla Pallas troviamo: DS Iris System, fari DS Matrix LED Vision e luci posteriori Full LED con indicatori di direzione scorrevoli. A questi vanno aggiunti poi il pacchetto di rilevamento traffico posteriore, sedili anteriori regolabili elettricamente, vetri posteriori laminati e oscurati, caricatore wireless per smartphone, sottoporta e pedaliera in alluminio.

L’Étoile prevede due pacchetti: Pacchetto Absolute Comfort, con sedili anteriori con funzione riscaldante e massaggiante elettrica, volante riscaldato, portellone motorizzato con accesso hands-free, tetto panoramico elettrico, sistema audio Focal Electra (esclusa nella motorizzazione Hybrid) e DS Extended Head Up Display. Pacchetto Absolute Tech, con DS Drive Assist 2.0, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e visione a 360°, specchi retrovisori esterni a oscuramento automatico, allarme e DS Driver Attention Monitoring.

Per quanto riguarda l’allestimento Étoile Pelle Nappa, è previsto di serie il DS Extended Head Up Display, interni in pelle nappa marrone Criollo con rivestimenti Watchstrap e pacchetto sedili elettrici con volante e sedili anteriori riscaldati. Inoltre è possibile opzionarsi anche quattro optional indipendenti dai pacchetti e sono: tetto apribile elettrico, portellone posteriore elettrico con apertura hands-free, tetto Perla Nera e caricabatterie monofase da 7,4 kW con cavo modo 3 (questo sulla E-TENSE).

Versione speciale e listino prezzi

DS però ha pensato anche ad una versione speciale: la Jules Verne. Quest’ultima è disponibile in tutte le motorizzazioni e di serie include: apertura e avviamento di prossimità hands-free, sensori di parcheggio anteriori e posteriori con telecamera di retromarcia, riconoscimento dei limiti di velocità, DS Iris System integrato con ChatGPT, avviso attivo di uscita dalla corsia, Cruise Control adattivo con la funzione di Stop&Go e pacchetto Connect Plus, caricabatterie wireless e sedili elettrici.

Inutile rimarcare che questa versione nello specifico si ispira al noto romanzo: Il giro del mondo in 80 giorni. A rappresentarne l’esclusività del modello c’è un badge sul cofano che raffigura un quadrante a bussola e sopra la firma del noto romanziere. A corredo di tutto ci sono cerchi in lega LIMA da 19 pollici, con calotta centrale color oro. Il battitacco è cromato satinato e presenta la firma di Jules Verne e un quadrante di orientamento. Gli interni di questa versione si contraddistinguono per rivestimenti in Alcantara Perla e Blu Eterno. Infine la plancia incisa al laser rivela una rosa dei venti in omaggio ai viaggi avventurosi che si leggono nei romanzi del noto scrittore. La Jules Verne parte da 49.250 euro nella versione PHEV e da 40.700 euro in quella Hybrid, mentre in quella E-TENSE il prezzo di partenza è di 45.750 euro. Per quanto concerne le altre varianti, la E-TENSE parte dall’allestimento Pallas a 43.350 euro e la PHEV Pallas parte da 47.050 euro.

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282007 DS N°4, ora è ordinabile: caratteristiche e listino prezzi
Lotus svela le nuove Emira V6 SE ed Emira Turbo: la potenza è spaziale, il prezzo anche https://www.virgilio.it/motori/auto/lotus-emira-v6-se-emira-turbo-prezzo/282002/ Mon, 09 Jun 2025 05:30:35 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=282002 la Lotus Emira è un’auto sportiva premium con motore centrale che sposa in tutto e per tutto le nuove trasformazioni che sta attraversando il noto brand. La Casa britannica è stata fondata da Colin Chapman nel 1952 e da quel momento ne ha fatta proprio tanta di strada. Attualmente è di proprietà della holding cinese Geely. Con questo nuovo modello il marchio di Sua Maestà ha voluto dare voce ai tratti distintivi che da sempre caratterizzano le vetture made in Lotus.

Esteticamente sportiva e scolpita, si fa notare per la carreggiata ampia, le proporzioni generose e un abitacolo ribassato che fa sentire il guidatore un vero e proprio pilota. Lotus però ha voluto arricchire la propria offerta presentando l’Emira V6 SE e la nuova Emira Turbo. Quest’ultima rappresenta il modello d’ingresso della gamma. Il marchio britannico però ha anche svelato due nuove colorazioni: EOS Green e Purple Haze metallic.

Allestimenti e listino prezzi

La Lotus Emira V6 SE è proposta di serie in tinta Zinc Grey e presenta i seguenti tratti distintivi: badge esclusivi V6 SE, extended Black Pack, cerchi forgiati da 20 pollici, pinze freno rosse, interni in Alcantara con pedaliera sportiva. In tutto offre 15 colori carrozzeria, 7 combinazioni interne, 4 finiture per le pinze dei freni e 8 diversi disegni dei cerchi. Il prezzo è a partire da 122.000 euro.

L’Emira Turbo, invece, tra gli optional mette a disposizione: Convenience Pack, Extended Co-Driver Pack e Extended Lower Black Pack. A livello estetico si contraddistingue per i badge Turbo, i loghi giallo-neri Lotus e dettagli in argento satinato. In questo caso il prezzo di partenza è di 101.500 euro. Inoltre a questa tornata Lotus ha deciso di introdurre anche il nuovo allestimento Racing Line, che sarà disponibile sulle versioni Turbo SE e V6 SE. Il pacchetto si fa apprezzare per l’aggiunta di: una linea pinstripe inferiore in giallo, rosso o argento, abbinata al colore delle pinze freno, calotte degli specchietti coordinate con il pinstripe, cerchi neri lucidi, badge Racing Line e logo esterno in nero e argento e un badge esclusivo e cuciture in tinta con l’accento cromatico scelto all’interno.

Due nuove versioni

Per quanto concerne la nuova Emira V6 SE, ci troviamo davanti ad un’auto che si posiziona al vertice della gamma. Il motore resta l’apprezzato V6 3,5 litri sovralimentato da 400 CV, che viene abbinato di serie ad un cambio manuale a 6 rapporti con differenziale autobloccante (LSD), in opzione c’è anche una trasmissione automatica. La sua accelerazione è bruciante e si attesta in 4,3 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Tra le novità più succulente che riguardano questo modello c’è da segnalare: il nuovo supporto di compressione per il cambio manuale, Taratura ottimizzata degli ammortizzatori e regolazioni fini della geometria delle sospensioni, due assetti selezionabili tra Tour (uso normale) e Sport (uso potenziato) e infine lo sterzo idraulico che garantisce un’alta precisione di guida.

L’Emira Turbo, invece, è l’entry level della gamma Emira, ed è pensata per un uso quotidiano. Ha un motore 4 cilindri turbo twin-scroll con cambio DCT a 8 rapporti, entrambi sono forniti dal partner tecnologico AMG. Ha un’accelerazione che le permette di passare da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi. Ha a disposizione le modalità Tour e Sport, sospensioni a doppi bracci trasversali, spoiler posteriore integrato e sterzo idraulico. Di serie può fregiarsi di: frenata automatica d’emergenza, riconoscimento segnali stradali, rilevamento angolo cieco e rilevamento stanchezza. Inoltre ha anche: sedili regolabili elettricamente in 12 posizioni con memoria, sistema audio da 190W e connettività wireless con Apple CarPlay e Android Auto.

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282002 Due nuove Emira per la Lotus: prezzo e potenza da paura
Skoda Enyaq Coupé RS arriva in Italia: caratteristiche e prezzi di listino https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/skoda-enyaq-coupe-rs-italia-prezzi-listino/281986/ Sun, 08 Jun 2025 10:01:12 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281986 La nuova gamma di Skoda Enyaq si arricchisce con l’inserimento a listino della variante RS che arriva sul mercato italiano disponibile con la carrozzeria coupé. Il nuovo powertrain sportivo 100% elettrico di Skoda, dopo aver debuttato sul SUV compatto Elroq, trova posto anche su Enyaq Coupé RS, aggiornato seguendo il nuovo corso stilistico Modern Solid.

Skoda Enyaq Coupé RS arriva in Italia

La vettura è stata realizzata basandosi sull’architettura MEB con doppio motore, uno per asse, e una potenza di 250 kW che regala al modello una grande vivacità: basti pensare che accelera da 0 a 100 chilometri orari in 5,4 secondi.

La batteria da 84 kWh lordi consente di migliorare le prestazioni in fase di ricarica, può contare su un picco massimo di 185 kW di potenza in corrente continua, che si traducono in poco più di 26 minuti per passare dal 10% all’80% in condizioni ottimali.

I miglioramenti aerodinamici introdotti con l’aggiornamento estetico, inoltre, contribuiscono all’autonomia dichiarata dalla Casa boema pari a 551/568 chilometri nel ciclo WLTP, e un consumo min/max dichiarato di 15,6/16,2 kWh/100 chilometri.

Skoda Enyaq Coupé RS, dal punto di vista tecnico, è un’auto caratterizzata dalla presenza di uno sterzo progressivo a incidenza variabile, e da un nuovo impianto frenante con dischi più ampi, pinze e doppio pistoncino all’anteriore. L’assetto ribassato è stato rivisto nella taratura degli ammortizzatori, mentre il sistema di controllo delle sospensioni è disponibile come opzione.

Il prezzo di listino

Il prezzo di listino di Enyaq Coupé Rs è di 57.400 euro: la vettura è dotata di interni sportivi caratterizzati da sedili anteriori riscaldati con poggiatesta integrato e quello del conducente è dotato di memoria e funzione di massaggio.

L’anima sportiva della vettura viene accentuata dal volante a tre razze riscaldato, con il badge RS e i paddle per la selezione dell’intensità della frenata rigenerativi. Sono due le Design Selection proposte per il modello: la RS Lounge di serie che prevede i rivestimenti in pelle sintetica scamosciata con impunture a losanghe a contrasto; l’altra, la RS Suite, è in opzione e prevede rivestimenti estesi in pelle con impunture tono su tono.

La RS Coupé si colloca al vertice della rinnovata gamma Enyaq all’interno del listino Skoda, anche e soprattutto grazie a una dotazione completa che riprende quanto già visto su Enyaq Coué Sportline e vede l’aggiunta di alcune novità.

Oltre all’infotainment connesso, al climatizzatore tri-zona, alla suite completa degli ADAS per la guida assistita di Livello 2, sono stati aggiunti nuovi gruppi ottici Matrix LED, gli airbag laterali posteriori e l’ambient light esterno.

Le novità di Skoda, che ha da poco presentato la versione Respectlin di Elroq come omaggio alla diversità, non finiscono qui: il marchio del Gruppo Volkswagen è impegnato nel passaggio della gamma al Model Year 26, in particolare Skoda Octavia, da anni modello best-seller, protagonista di un importante miglioramento sul fronte delle dotazioni di sicurezza.

Il Model Year 26 prevede, per Skoda Octavia, Kodiaq e Super Wagon, anche l’adeguamento delle motorizzazioni 2.0 TDI alla nuova normativa EU6EB a partire dalla settimana di produzione numero 28; le vetture dotate di motore 1.5 TSI mild-hybrid, invece, saranno caratterizzate dal badge “Hybrid” sul portellone.

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281986 Skoda Enyaq Coupé RS
Peugeot 404, la storia dell’auto che ha cambiato il destino dei motori diesel https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-benzina-e-diesel/peugeot-404-auto-destino-motori-diesel/281979/ Sun, 08 Jun 2025 08:30:33 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281979 Il motore diesel ha segnato la storia dell’automobilismo, ma c’è un’auto che più di tutte ha contribuito alla diffusione di massa di vetture alimentate a gasolio: si tratta della Peugeot 404, mitico modello che ha cambiato per sempre il destino del diesel.

Peugeot 404, l’auto che ha cambiato la storia del diesel

Il viaggio nel tempo inizia negli anni Sessanta, epoca in cui i motori diesel, ancora rumorosi e fumosi, non riuscivano a imporsi nel settore automotive. Per provare a migliorare la percezione di questi propulsori agli occhi del grande pubblico, e anche per affermare la propria superiorità su questa tecnologia, Peugeot decise di allestire un prototipo sulla 404 Cabriolet, versione fuoriserie realizzata da Pininfarina del modello che venne alleggerito e migliorato aerodinamicamente dal carrozziere parigino La Garenne.

Diverse le modifiche apportate, come il sedile del passeggero eliminato e sostituito con un pannello di carrozzeria; la postazione del guidatore venne avvolta in un cupolino stretto e affusolato per ridurre al minimo l’attrito dell’aria.

Il prototipo della neonata vettura, la Peugeot 404 Diesel Record, venne schierato il 4 e 5 giugno del 1965 all’Autodromo di Montlhery: l’obiettivo era quello di fissare nuovi record per auto alimentate a gasolio. Per riuscirci la Casa transalpina schierò cinque diversi piloti che si alternarono al volante ogni tre ore, e un team composto da venticinque meccanici e due specialisti di motori Indenor, impegnati giorno e notte per garantire il rifornimento e controllare il corretto funzionamento dell’auto e del motore.

Il veicolo venne dotato anche di un set di attrezzi e pezzi di ricambio per eventuali riparazioni sulla base delle normative vigenti della Federazione Internazionale dell’Automobile: il peso totale della vettura arrivò così a 1.135 chilogrammi.

I record e l’inizio della storia del diesel

Sul tracciato di Montlhery, il prototipo della Peugeot 404 spinto da un motore Indenor da 2.163 cc, percorse senza sosta una distanza di 5.000 chilometri a una media di 160 chilometri orari, stabilendo qualcosa come 22 record di velocità.

La vettura tornò sul circuito la settimana successiva con un motore più piccolo, l’XD88 di serie da 1.948 cc: girò giorno e notte per un totale di 11.000 chilometri in 72 ore, portando la media di 161 chilometri orari. Le uniche eccezioni furono i brevi pit stop programmati, della durata media di appena 52 secondi, per il rifornimento e per il cambio dei piloti che si stavano alternando alla guida.

Nella seconda tornata di test, dall’11 al 14 giugno del 1965, la Peugeot 404 riuscì a battere altri 18 record all’interno della categoria, dimostrando al mondo intero che le auto con motore diesel potevano essere anche veloci e non solo affidabili ed economiche.

Grandi risultati anche dal punto di vista dei consumi: nonostante le prestazioni estreme, infatti, il prototipo fece segnare un consumo medio di 12 litri per 100 chilometri. Quanto successo in quei giorni cambiò in maniera definitiva il destino dei motori a gasolio, dando il via a un’epoca durata decenni.

A fronte dei mutamenti avvenuti negli ultimi anni, caratterizzati dall’avvento delle auto elettriche, il diesel continua a fare breccia nel cuore degli automobilisti e sono diversi i modelli alimentati a gasolio che trovano ancora spazio nelle classifiche delle auto più vendute, anche in Italia.

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281979 Il prototipo Peugeot 404
Volvo ha creato una cintura di sicurezza unica al mondo: è la prima multi-adattiva https://www.virgilio.it/motori/auto/volvo-nuova-cintura-sicurezza-multi-adattiva/281973/ Sun, 08 Jun 2025 07:00:12 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281973 Volvo si appresta a rivoluzionare il mondo delle cinture di sicurezza: la Casa automobilista tedesca ha annunciato l’arrivo di una nuova cintura multi-adattiva, dotata di una tecnologia innovativa e unica al mondo, in grado di garantire una maggiore sicurezza per tutti gli occupanti di una vettura nelle situazioni di traffico reale.

La nuova cintura di sicurezza multi-adattiva di Volvo

Il debutto della nuova cintura di sicurezza multi-adattiva avverrà con la nuova Volvo EX60 100% elettrica, auto che sarà presentata nel 2026. La cintura è stata progettata appositamente per garantire una maggiore sicurezza ai passeggeri: questo è possibile grazie alla sua straordinaria capacità di adattarsi alle condizioni del traffico e a chi la utilizza, andando a sfruttare i dati raccolti in tempo reale dai sensori avanzati dell’auto.

I dati rilevati dai sensori, sia esterni che interni, vengono utilizzati dalla nuova cintura per personalizzare il livello di protezione, adattando le impostazioni sulla base della situazione specifica e del profilo dei singoli occupanti, tenendo conto di fattori importanti come l’altezza, il peso e la corporatura del passeggero e anche la posizione del sedile.

Se un occupante del veicolo è di corporatura robusta, per esempio, qualora fosse coinvolto in un incidente grave, andrebbe a beneficiare di una maggiore tensione della cintura, elemento fondamentale per ridurre al minimo il rischio di lesioni alla testa. Dall’altra parte, invece, in caso di un incidente meno grave, un occupante caratterizzato da una corporatura minuta vedrebbe ridursi la tensione della cintura, così da abbassare il rischio di fratture delle costole.

Una personalizzazione tale è possibile in virtù di un significativo aumento del numero di quelle che vengono chiamate variazioni del profilo di limitazione del carico: gestendo la forza esercitata sugli occupanti in caso di incidente, e utilizzando gli aggiornamenti software in modalità “over-the-air”, garantiscono costanti miglioramenti delle funzioni a bordo dell’auto.

Un ulteriore passo in avanti per la sicurezza in auto

Asa Haglund, responsabile del Centro di sicurezza di Volvo Cars, ha parlato così della prima cintura di sicurezza multi-adattiva ideata dalla Casa automobilista svedese:

“La prima cintura di sicurezza multi-adattiva al mondo rappresentata un’altra tappa fondamentale per la sicurezza automobilistica e un ottimo esempio di come sfruttiamo i dati raccolti in tempo reale, con l’ambizione di contribuire a salvare milioni di vite umane – si legge sul sito ufficiale del Brand –  si tratta di un importante aggiornamento della moderna cintura di sicurezza a tre punti, un’invenzione di Volvo introdotta nel 1959 che si stima abbia salvato oltre un milione di vite”.

Quello compiuto da Volvo è un ulteriore passo in avanti nella sicurezza delle auto: grazie a oltre cinquant’anni di ricerca, il brand di Goteborg ha acquisito conoscenze uniche in materia di sicurezza, sfruttandole come base per le innovazioni apportate nel corso degli anni.

A differenza dei sistemi tradizionali, la nuova cintura di sicurezza multi-adattiva sfrutta i dati provenienti da sensori esterni, interni e d’urto: in un batter d’occhio il sistema dell’auto analizza le caratteristiche specifiche di un incidente, come la direzione, la velocità e la postura del passeggero, e condivide tutte queste informazioni con la cintura di sicurezza. In base a questi dati, il sistema seleziona la regolazione più appropriata.

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281973 Cintura di sicurezza
Le nuove auto stanno diventando troppo care? De Meo lancia l’allarme prezzi https://www.virgilio.it/motori/auto/de-meo-renault-auto-accessibili/281930/ Sun, 08 Jun 2025 05:30:48 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281930 Barcellona. Sul palco sale Luca de Meo, capo di Renault, punto fermo dell’automotive, che si è fatto le ossa davvero. Presenta il suo Dizionario Sentimentale dell’Automobile e spara subito il concetto forte: oltre all’anima, è necessario che le auto abbiano prezzi in linea con le disponibilità della gente. La platea ascolta, de Meo insiste: “Le persone legano i momenti della vita alle auto che hanno guidato. Quelle auto diventano ricordi, simboli, tappe. Chi costruisce automobili con storia e carattere crea un vantaggio emotivo fortissimo. Renault conosce questa strada.”

Per il capo Renault, il tema centrale ruota intorno a un punto preciso: la gente deve poter comprare le macchine. Tutto il resto viene dopo. De Meo non lascia spazio alle interpretazioni, evidenzia il ruolo cruciale della classe media nello spingere il mercato, sostiene l’industria, permette alle famiglie e ai giovani di portarsi a casa un mezzo nuovo. “Le nuove generazioni sentono ancora il richiamo dell’auto. Più dell’80% degli spostamenti passa ancora dalle quattro ruote. Una classe media solida fa girare l’intero sistema. Il settore auto vive grazie a questo flusso”.

No acquisti, no industria

Le parole di de Meo scavano nel concreto: senza persone che acquistano, l’industria si svuota. La macchina diventa oggetto per pochi, fuori portata per chiunque costruisce la vita pezzo dopo pezzo. Renault pensa a realizzare veicoli accessibili, originali, con uno stile che accende ancora il desiderio. Le famiglie cercano una macchina che rispecchia la loro storia. I ragazzi guardano la strada e sognano il primo viaggio da soli. Un settore sano si misura dai volumi, dalla presenza vera sulla strada, dalla possibilità per chiunque di salire a bordo senza sacrifici insensati.

Il discorso punta dritto all’Europa. De Meo mostra i numeri: un mercato più largo del 25% stravolge lo scenario, spalanca nuove opportunità. Oggi lavoro, risparmi e progetti per il futuro restano fermi, bloccati dall’incertezza. Euro non investiti nell’auto rimangono immobili, paralizzano l’economia. Una famiglia che punta su una macchina nuova riattiva tutta la filiera, fa ripartire l’indotto. I bonus-lampo spariscono in poco tempo, sono indispensabili scelte strategiche e durature. Solo una politica concreta mette di nuovo in moto il sistema e ricostruisce la fiducia.

Il peso delle famiglie

Tecnologia. La massa la sbandiera, in pochi la capiscono fino in fondo. Luca de Meo spinge lontano la fantascienza da salotto. Al centro dell’abitacolo resta sempre il guidatore: mani strette sul volante, occhi che scrutano l’asfalto, corpo pronto a reagire. I veicoli intelligenti alzano il livello solo quando moltiplicano il piacere al volante, trasformando ogni viaggio in qualcosa di più diretto e intenso.

L’elettronica serve per esaltare i sensi, fornire risposte più veloci, aggiungere brividi e sicurezza. Il conducente reclama battito, scarica di adrenalina, dialogo continuo tra uomo e motore. Dentro l’abitacolo si respira presenza. Qui non si abbassano i riflessi. Le innovazioni contribuiscono a sentirsi ancora più dentro la scena. Le auto creano ricordi, danno senso alle storie familiari, rimettono in moto l’economia. Renault vuole riportare la macchina nella vita di tutti, dare forma a un nuovo ciclo.

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281930 Prezzi auto, alla portata solo dei ricchi? L'avvertimento
Bentley Bentayga Speed, il super SUV da 650 CV e dall’anima sportiva https://www.virgilio.it/motori/auto/bentley-bentayga-speed-suv-650-cv/281878/ Sat, 07 Jun 2025 10:00:02 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281878 Bentley si conferma, sempre di più, un riferimento del mercato premium e l’ultima novità per la sua gamma va a rafforzare il ruolo di primo piano del brand. Bentley Bentayga Speed, infatti, è il SUV più potente mai creato dalla Casa e diventa oggi un’ammiraglia in grado di rappresentare il marchio in tutto il mondo, unendo lusso e sportività, in un mix tipico dei prodotti Bentley. Andiamo a scoprire le caratteristiche del modello di cui, per il momento, non sono ancora stati annunciati i prezzi.

Tanta potenza con un V8

Il cuore del progetto del nuovo SUV è rappresentato dal motore, un componente che ha sempre ricoperto un ruolo di primo piano nella storia del brand. Per la sua nuova ammiraglia, termine scelto con cura dalla stessa Casa per indicare il progetto, Bentley ha optato per un motore V8 biturbo, che sostituisce il W12 del modello precedente riuscendo a stupire in termini di potenza. Si tratta di un’unità da 4.0 litri simile a quella proposta, in versione elettrificata, sulla Bentley Flying Spur. In questo caso, il motore può garantire una potenza massima di 650 CV, con una coppia motrice che arriva fino a 850 Nm.

Sfruttando le potenzialità del motore, Bentley Bentayga Speed è in grado di offrire prestazioni sorprendenti. Il SUV può raggiungere una velocità massima di 310 km/h, riuscendo così a tenere testa a tante auto sportive, più piccole e leggere. Sorprendono anche le capacità di accelerazione: lo scatto 0-100 km/h, infatti, viene completato in appena 3,6 secondi, evidenziando la capacità del SUV di raggiungere le alte velocità partendo da fermo.

Il confronto con la versione precedente con motore W12 evidenzia l’ottimo lavoro svolto da Bentley. Il nuovo SUV con il V8, infatti, riesce a far meglio di 0,3 secondi per quanto riguarda il dato 0-100 km/h rispetto alla variante con W12. Secondo quanto rivelato dalla Casa, inoltre, il nuovo motore è anche “più ricco di carattere” garantendo un sound potente e ricco, grazie anche a un nuovo scarico sportivo presente di serie che può essere sostituito anche con l’optional rappresentato dallo scarico Akrapovic in titanio.

Per massimizzare il suo carattere sportivo, inoltre, Bentayga Speed include anche una nuova modalità SPORT che prevede un aumento del 15% per quanto riguarda la rigidità delle sospensioni. Ci sono anche i freni in carboceramica opzionali, con possibilità anche di selezionare l’impostazione ESC Dynamic che, per la prima volta sul modello, include anche un sistema Launch Control.

Una dotazione esclusiva

La dotazione di serie del SUV include dettagli in acciaio inossidabile in tinta scura, stemmi Speed cromati chiari sul bordo delle portiere anteriori e cerchi Speed da 22 pollici, con possibilità di scegliere tra la finitura argento e la tinta scura. In opzione, inoltre, ci sono i cerchi da 23 pollici, optando per i freni carboceramici. Per le pinze ci sono sette colorazioni. All’interno invece, troviamo le personalizzazioni della linea Speed, le bocchette di ventilazione circolari Bentley, i comandi a pomelli e le bocchette centrali con finitura in tinta scura o cromata e la nuova trapuntatura Precision Diamond per i rivestimenti.

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281878 Il nuovo SUV Bentley Bentayga Speed è il più sportivo della Casa
Cupra, la nuova tecnologia ibrida plug-in rivoluziona l’esperienza di guida https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-ibride/cupra-tecnologia-plug-in/281871/ Sat, 07 Jun 2025 09:00:06 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281871 Uno dei segreti del successo di Cupra è rappresentato dallo sviluppo di una gamma ibrida in grado di soddisfare le richieste della clientela, alla ricerca di nuove soluzioni elettrificate in grado di offrire un’esperienza di guida soddisfacente. La gamma del brand ruota intorno alla tecnologia e-HYBRID con cui Cupra sta convincendo tantissimi automobilisti.

La nuova tecnologia ibrida plug-in di seconda generazione oggi può garantire ottime prestazioni, con la possibilità di arrivare fino a 272 CV di potenza massima e 400 Nm di coppia. Nello stesso tempo, però, il sistema ibrido riesce a offrire anche la possibilità di guida a zero emissioni con un’autonomia molto elevata. Chi sceglie Cupra può percorrere fino a 125 chilometri in modalità elettrica.

La tecnologia e-HYBRID è oggi parte integrante dell’offerta Cupra con modelli come la Formentor (per cui questa tecnologia copre il 40% delle vendite come confermato dall’azienda), la Terramar, la Leon e la Leon Sportstourer. Per i clienti, quindi, ci sono tante opzioni da considerare per poter scegliere il modello giusto.

La gamma e-HYBRID

I sistemi e-HYBRID di Cupra utilizzano un motore 1.5 e-HYBRID che viene proposto in due varianti di potenza. La versione “base” è in grado di erogare fino a 202 CV, con 350 Nm di coppia massima. La variante più potente, invece, può arrivare a 272 CV, con 400 Nm di coppia massima. Questa soluzione è composta da un motore elettrico da 116 CV che viene abbinato a un motore benzina da 1.498 cc che può sviluppare fino a 177 CV, in base alla versione utilizzata.

Un ruolo centrale nello sviluppo dei modelli Plug-in Hybrid di Cupra lo ricopre il pacco batterie. Grazie alla possibilità di sfruttare una capacità fino a 19,7 kWh (con una composizione chimica al nichel, manganese e cobalto e una struttura a quattro moduli per 24 celle), le vetture di Cupra possono offrire un’autonomia elevata in modalità elettrica. Disattivando il motore termico, è possibile arrivare a un massimo di 125 chilometri di autonomia con una sola carica della batteria.

Si tratta di un valore eccellente considerando che, come chiarito dal brand, un cliente medio che sceglie una vettura di segmento C percorre circa 53 chilometri al giorno. Il supporto alla ricarica rapida, inoltre, riduce i tempi per il ripristino dell’autonomia. Con una ricarica in corrente alternata a 11 kW, ad esempio, servono 2 ore e 30 minuti per una carica completa. Con la ricarica in corrente continua, fino a 50 kW, bastano 26 minuti per passare dal 10% all’80%. Cupra punta a sfruttare le soluzioni e-HYBRID per scalare posizioni nella classifica delle auto ibride più vendute.

I prezzi

Tutta la gamma Cupra e-HYBRID è ora disponibile sul mercato italiano con la possibilità di sfruttare una serie di promozioni. La Leon 1.5 e-HYBRID 205 CV DSG, ad esempio, è disponibile con anticipo di 7.600 euro e 35 rate da 185 euro mentre la versione Sportstourer prevede un anticipo di 7.800 euro e rate da 225 euro. Per la Terramar 1.5 e-HYBRID 204 CV si parte da un anticipo di 8.000 euro e sempre 35 rate mensili ma da 295 euro. Per la Formentor e-HYBRID 204 CV è disponibile una promo con anticipo zero e 35 rate da 395 euro. Tutti i dati in merito alle promozioni, in ogni caso, sono disponibili sul sito Cupra oppure in una delle concessionarie del brand.

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281871 cupra e-hybrid
Quali sono le auto ibride più vendute in Italia a maggio 2025 https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-ibride/piu-vendute-italia-maggio-2025/281866/ Sat, 07 Jun 2025 08:30:04 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281866 Le auto ibride continuano a crescere in Italia e nel corso del mese di maggio 2025 hanno rappresentato poco più della metà delle immatricolazioni, soprattutto grazie ai risultati delle Mild Hybrid che hanno raggiunto una quota di mercato superiore al 30%. Dati positivi arrivano anche per le Full Hybrid, che hanno raggiunto un market share del 12,8%, e per le Plug-in Hybrid che, con una quota di mercato del 6,4%, hanno superato anche le elettriche, ferme al 5,1%.

Di seguito andremo ad analizzare quelle che sono state le ibride più vendute a maggio 2025. Questo segmento di mercato non presenta particolari sorprese, con ottimi numeri per Fiat, con la sua Panda, e per Toyota, sempre più punto di riferimento del settore. Tra le Plug-in, invece, domina BYD che con la sua Seal U continua a registrare vendite record sul mercato italiano, con un margine netto rispetto ai concorrenti.

Le ibride più vendute

La Top 10 delle auto ibride più vendute in Italia comprende diversi modelli molto interessanti. In decima posizione, in particolare, troviamo la MG ZS, con 1.161 immatricolazioni, mentre in nona c’è la Hyundai Tucson, con 1.176 unità. Ottava piazza per la Peugeot 3008, con 1.756 unità, a cui fa seguito la Peugeot 208, con 1.971 unità. Sesta posizione per la Jeep Avenger, con 2.134 unità, che si conferma anche il SUV più venduto in Italia.

Nella Top 5 troviamo la Fiat 600, con 2.784 unità vendute, e la Ford Puma, con 2.793 immatricolazioni. Sul podio c’è spazio per le Toyota Yaris e Yaris Cross, con, rispettivamente, 3.001 e 3.401 immatricolazioni. A guidare il mercato delle auto ibride in Italia a maggio è stata la Fiat Panda. La best seller della Casa italiana ha raggiunto 8.188 immatricolazioni e ha conquistato anche il titolo di auto più venduta a maggio 2025 (considerando tutte le alimentazioni).

La classifica non cambia andando a considerare il parziale annuo: sul podio troviamo Toyota Yaris Cross, con 15.952 unità immatricolate, Toyota Yaris, con 16.422 unità, e la Fiat Panda, che ha totalizzato 54.793 immatricolazioni nel corso dei primi cinque mesi dell’anno grazie al suo sistema Mild Hybrid che consente di contenere i consumi mantenendo basso il prezzo di vendita.

Le Plug-in Hybrid più vendute

È utile dare un’occhiata anche alle Plug-in Hybrid più vendute in Italia a maggio 2025. In questo caso, la prima parte della Top 10 comprende MG EHS (223), Cupra Terramar (249), Jaecoo 7 (277), Jeep Renegade (309) e Volkswagen Golf (365). In quinta posizione c’è la Ford Kuga (386), mentre in quarta troviamo la Volkswagen Tiguan (526). Sul podio c’è spazio per la BMW X1 (625) e per la Toyota C-HR (783).

Prima posizione, con ampio margine rispetto alle concorrenti, per la BYD Seal U che ha raggiunto 1.571 immatricolazioni. Il SUV della Casa cinese ha venduto ben 5.519 unità nel corso dei primi cinque mesi del 2025. Per BYD si tratta di una grande conferma: la sua Seal U, infatti, ha un vantaggio netto rispetto alle concorrenti (oltre 1.300 unità immatricolate in più rispetto alla seconda, la C-HR) e rappresenta oggi un vero e proprio punto di riferimento del mercato per chi è alla ricerca di una nuova vettura PHEV.

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281866 Le ibride più vendute a maggio 2025
Nissan lancia la nuova gamma Nanocar Silence S04 https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/nissan-nanocar-silence-s04-2025/281815/ Sat, 07 Jun 2025 05:30:22 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281815 Nissan aggiorna la sua offerta di veicoli elettrici leggeri, con l’obiettivo di soddisfare le esigenze del mercato. La Casa nipponica, infatti, ha annunciato il debutto dei nuovi modelli Nanocar Silence S04, con un nuovo modello entry level, da meno di 10.000 euro, due modelli di fascia alta, L6e e L7, e una versione Cargo. Tutti i nuovi modelli saranno disponibili tramite la rete di concessionari Nissan in Italia e in altri Paesi, come Francia e Germania a cui presto si aggiungeranno diversi altri mercati europei.

Le novità

La nuova gamma Nanocar Silence S04, con cui Nissan sfida modelli di grande diffusione come la Fiat Topolino, si articola in quattro varianti:

  • L6e “Unico”, entry level con un prezzo di partenza inferiore a 10.000 euro;
  • L6e “Vivo”, nuovo modello di fascia alta;
  • L7e “Plus” con novità tecniche rispetto alla versione 2024;
  • Cargo in versioni L6e o L7e.

A disposizione della clientela, quindi, ci sarà la nuova Silence S04 L6e Unico che offrirà un’autonomia fino a 100 chilometri, aggiungendo anche la telecamera posteriore per le manovre. Si tratta della versione entry level della gamma e avrà un prezzo inferiore ai 10.000 euro (il prezzo effettivo dipende dalla tassazione dei singoli mercati). C’è poi la Silence S04 Nanocar L6e Vivo che aggiunge anche un display TFT da 7 pollici, un sistema di frenata migliorato e il volante multifunzione.

Per questi due modelli, il motore è da 8,2 CV e la velocità massima di 45 km/h. I veicoli possono essere guidati a partire dall’età di 14 anni. A completare la gamma c’è la Silence S04 Nanocar L7e Plus, con motore da 19 CV, velocità massima di 85 km/h e una dotazione aggiornata rispetto al modello precedente. Ci sono poi le varianti Cargo pensate per le aziende che intendono gestire in modalità a zero emissioni le consegne nel cosiddetto “ultimo miglio”. In questo caso, il vano di carico è ampliato fino a 414 litri. Tutti i modelli hanno una batteria estraibile che può essere ricaricata in 7-9 ore anche tramite una comune presa domestica.

Da segnalare anche la partenza, per il momento solo in Francia, a Parigi, del nuovo Battery as a Service (BaaS) che sarà attivo nel corso dell’estate. Questo servizio permetterà di sostituire le batterie scariche con batterie cariche in 30 secondi. L’azienda metterà a disposizione dei suoi clienti vari punti convenzionati in cui effettuare la sostituzione delle batterie. Al momento, non ci sono informazioni in merito a un possibile debutto in Italia del servizio.

La strategia di Nissan

A chiarire i piani di Nissan per il futuro del brand nel settore della micro mobilità elettrica è stato Gareth Dunsmore, Managing Director di Nissan eMicro Mobility AMIEO. Il manager ha sottolineato: “Con la nuova gamma di vetture elettriche leggere Silence S04 offriamo ai nostri clienti Nissan un’ampia scelta in termini di soluzioni di mobilità urbana. Per i pendolari, per chi deve fare commissioni o per chi gestisce piccole attività commerciali, le vetture Silence S04 offrono comfort, praticità, semplicità di ricarica e tecnologie ai vertici della categoria“. Per il prossimo futuro, Nissan ha le idee chiare: “Condividiamo con Silence l’ambizione di rendere la mobilità elettrica più accessibile, più adatta e più rilevante per le nuove esigenze delle persone”.

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281815 Ecco le nuove Nissan Nanocar Silence S04
Renault 5 E-Tech Electric ora costa meno, ordinabile la versione Five https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/renault-5-e-tech-five-prezzo/281784/ Fri, 06 Jun 2025 14:10:29 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281784 La Renault 5 E-Tech Electric punta a conquistare il mercato delle quattro ruote in Europa, diventando un riferimento assoluto del settore delle elettriche compatte. I primi risultati premiano il lavoro svolto dalla Casa francese, con oltre 36.000 unità vendute nella fase di lancio e la conquista del vertice del mercato delle elettriche, tra i privati, in diversi Paesi come la Francia, la Spagna e il Regno Unito.

Da questa settimana, però, la gamma della Renault 5 E-Tech Electric registra il salto di qualità con il debutto della nuova variante Five che riduce il prezzo d’accesso all’elettrica francese, rappresentando un modello fondamentale nella strategia di crescita di Renault. Questa nuova versione è ora ordinabile e parte da meno di 25.000 euro. Andiamo a scoprire i dettagli.

L’elettrica da meno di 25.000 euro

La nuova Renault 5 E-Tech Electric in versione Five riprende diversi elementi dalle altre varianti della gamma dell’elettrica. Oltre al già iconico design, infatti, ci sono i cerchi da 18 pollici, la piattaforma elettrica dedicata e il retrotreno multilink. Sotto il cofano c’è spazio per un motore da 95 CV e 215 Nm che viene abbinato alla batteria Urban Range da 40 kWh. Come sottolinea anche il nome, questa batteria è pensata per garantire un’autonomia “da città”.

Nel ciclo WLTP, secondo i dati forniti da Renault, questa versione arriva a 310 chilometri. Per quanto riguarda la ricarica, con il caricabatteria a corrente alternata da 11 kW, è possibile passare dal 15% all’80% in meno di 3 ore. La velocità massima è di 130 km/h mentre lo scatto 0-100 km/h viene completato in 12 secondi. La dotazione include anche un display multimediale da 10 pollici, con possibilità di sfruttare Android Auto e Apple CarPlay, il quadro strumenti digitale da 7 pollici, i fari full LED, il clima manuale e il freno di stazionamento elettrico.

Dopo aver conquistato il titolo di Auto dell’anno e aver raccolto ottimi risultati commerciali con le varianti più costose, la Renault 5 ora punta a fare un nuovo passo in avanti nel suo programma di crescita. L’obiettivo è raggiungere una fetta di mercato ancora più grande, proponendo un prezzo accessibile, una buona autonomia e una dotazione ottima per la fascia di prezzo.

I prezzi

Il listino prezzi della gamma della Renault 5 E-Tech Electric partiva da 27.900 euro. Con il lancio della versione Five, invece, la soglia d’accesso si abbassa e la city car elettrica diventa più conveniente. Il prezzo di partenza è ora di 24.900 euro. Renault ha mantenuto la promessa ed è riuscita a lanciare la nuova versione entry level a meno di 25.000 euro.

Per un modello più completo, la Evolution con motore da 120 CV e batteria Urban Range, bisogna considerare, invece, il già citato prezzo di listino di 27.900 euro. Per chi cerca più potenza e più autonomia, invece, si parte da 32.900 euro, prezzo riservato alla Techno da 150 CV con batteria Comfort Range (con capacità di 52 kWh e autonomia di 412 chilometri). La gamma comprende anche la versione speciale Roland Garros.

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281784 La Renault 5 E-Tech Electric ora costa meno
Addio a una leggenda, la Honda Civic Type R lascia l’Europa con una special edition https://www.virgilio.it/motori/auto/honda-civic-type-r-ultimate-edition/281771/ Fri, 06 Jun 2025 09:52:17 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281771 La Honda Civic Type R, regina indiscussa delle hot hatch giapponesi, si congeda dal mercato europeo con una serie limitata che sa di tributo e consacrazione definitiva. Si chiama Ultimate Edition, sarà prodotta in appena 40 esemplari numerati e, come ogni addio che si rispetti, lascia dietro di sé una scia di emozioni, passione e un pizzico di rimpianto. Perché no, una Civic così non la vedremo più. E non è affatto detto che l’Italia riesca a portarsene a casa un numero significativo.

Una chiusura d’alta gamma per un modello che, negli anni, ha rappresentato l’ultimo baluardo della sportività analogica, quella vera, fatta di cambio manuale, trazione anteriore e un telaio capace di far impallidire auto ben più blasonate. Niente ibridi, niente filtri emotivi: solo motore, telaio e cuore. Il Vecchio Continente cambia rotta, spinge verso l’elettrico e la Honda prende atto. Con stile.

Bianco Championship, rosso intenso e carbonio vivo

La Ultimate Edition si riconosce subito. La livrea Championship White, omaggio alle origini racing della Casa giapponese, è impreziosita da un tetto nero lucido e grafiche rosse che percorrono la carrozzeria con la stessa aggressività con cui questa Civic ha sempre affrontato i cordoli del Nürburgring. Ma è la fibra di carbonio la vera protagonista: ala posteriore, battitacco, inserti della plancia, tutto in carbonio a vista. Estetica e funzione in un connubio perfetto, come impone la scuola giapponese.

Anche i dettagli non sono lasciati al caso. Sulle portiere, al momento dell’apertura, vengono proiettati a terra il logo Type R e il numero di serie dell’esemplare, quasi a ribadire che no, questa non è una Civic qualunque. È l’ultima, l’unica, la definitiva.

Solo 40 esemplari: la corsa alla collezione è già iniziata

Con appena quaranta unità destinate all’intero continente, la Honda Civic Type R Ultimate Edition è un oggetto da collezione ancora prima di essere immatricolato. Al momento, non si conosce quanti esemplari saranno destinati al mercato italiano – ammesso che ve ne arrivino. Ma è facile immaginare che, una volta aperti gli ordini, la lista d’attesa durerà meno di un giro in pista. I collezionisti già si muovono, i concessionari sono sotto assedio, i forum online impazzano.

E del resto, come si potrebbe resistere all’ultimo canto del cigno di una compatta che ha saputo tenere testa alle migliori del mondo? La Civic Type R ha scritto pagine di storia nelle competizioni turismo, ha frantumato record in pista e ha saputo imporsi come l’anti-Golf GTI per eccellenza, sempre un passo più estrema, più audace, più viva.

Una gift box numerata per suggellare il legame

Honda ha pensato anche ai dettagli affettivi. Ogni Ultimate Edition verrà consegnata con una gift box esclusiva e numerata, contenente tappetini dedicati, telo copriauto su misura e un portachiavi in fibra di carbonio con lo stesso numero di serie della vettura. Un gesto di cura e riconoscenza verso chi ha deciso di salutarla nel modo più nobile: con un investimento e una promessa di amore eterno.

Il futuro? Elettrico

L’uscita di scena della Type R in Europa coincide con l’avanzata del mercato elettrico. Honda, come tutti, deve adeguarsi. Ma il sapore che lascia questa Ultimate Edition è quello di un tempo che si chiude con coerenza, eleganza e fuoco nelle vene. Non un addio sbiadito, ma un arrivederci in piena accelerazione, con il contagiri a fondo scala.

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281771 Honda Civic Type R Ultimate Edition
Jaguar collassa in Europa, le vendite crollano ai minimi https://www.virgilio.it/motori/auto/jaguar-crollo-vendite-crisi/281708/ Fri, 06 Jun 2025 05:30:30 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281708 Cosa resta di un grande marchio, quando perde la bussola? Se lo chiedono in tanti, in queste settimane, guardando con sgomento i numeri impietosi che arrivano da Coventry. Jaguar, la casa del giaguaro rampante, l’emblema dell’eleganza sportiva britannica, sta vivendo il momento più buio della sua lunga storia.

I dati parlano chiaro. Ad aprile 2025, in tutta Europa, Jaguar ha venduto appena 101 vetture. No, non è un errore sono – sfortunatamente per l’azienda di “Sua Maestà” – appena centouno esemplari venduti. Dodici mesi fa erano 1.951. Significa un crollo del 94,8%, roba da mettere in crisi persino un marchio emergente, figuriamoci un costruttore con quasi novant’anni di storia sulle spalle.

Un rebranding dannoso

E se si allarga lo sguardo ai primi quattro mesi dell’anno, la situazione non migliora: 2.520 vetture vendute nel 2025, contro le 10.778 del primo quadrimestre 2024. Tradotto: -76%. Un bagno di sangue. E allora il quesito sorge spontaneo: cosa sta succedendo a Jaguar? Perché un marchio tanto amato, capace di incarnare per decenni il perfetto equilibrio tra prestazioni e classe, sembra ora sparito dai radar?

Le cause sono molteplici, ma una cosa è certa: l’ultimo rebranding è stato una capriola all’indietro in piena regola. Una virata decisa verso uno stile “inclusivo”, urbano, vagamente etereo, che ha finito per snaturare l’identità del marchio. Jaguar ha smesso di essere quella di sempre. Ha cessato di parlare agli appassionati, per rivolgersi a un pubblico che, semplicemente, non esiste. O meglio: non compra automobili da sessantamila euro.

La fama di auto inaffidabili non aiuta

Nel frattempo, anche l’affidabilità tecnica ha fatto acqua. Negli ultimi anni sono emersi gravi problemi ai motori, in particolare su alcuni modelli diesel, che hanno minato ulteriormente la fiducia dei clienti. Quando un marchio perde in solidità meccanica e al tempo stesso smette di emozionare, la caduta è inevitabile.

A rincarare la dose ci ha pensato Jeremy Clarkson. L’ex conduttore di “Top Gear”, con uno dei suoi soliti affondi al vetriolo, ha definito il nuovo corso Jaguar “una caricatura woke di sé stessa”. E per quanto si possa discutere il tono, la sostanza è difficile da contestare. Eppure, in mezzo al disastro, qualcosa resiste. Jaguar ha ancora una line-up di tutto rispetto: la sportiva F-Type, le SUV F-Pace ed E-Pace, e soprattutto la I-Pace, l’elettrica che — da sola — ha venduto 1.642 unità in Europa nel 2025, rappresentando oltre il 65% del totale del marchio. Ma non basta. La I-Pace è una buona vettura, certo, ma è sola contro un mercato che corre e contro una strategia che sembra non sapere più a chi rivolgersi.

Una mossa per riparare ai danni

Il gruppo JLR (Jaguar Land Rover), controllato dal colosso indiano Tata, sta provando a correre ai ripari. Il rebranding, accolto con sarcasmo perfino dai media britannici, è già stato silenziosamente messo in pausa. Si parla — senza conferme ufficiali — di un ritorno all’essenza Jaguar: prestazioni, eleganza, esclusività. Ma il tempo stringe. La domanda, allora, è semplice: Jaguar riuscirà a rialzarsi? La speranza c’è. La storia, il blasone e il potenziale non mancano. Ma serve una rotta chiara, e soprattutto il coraggio di tornare a essere ciò che si è sempre stati: un marchio capace di far battere il cuore, non di assecondare mode del momento.

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281708 Jaguar crollo vendite
Fiat 500 Ibrida, primi esemplari su strada https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-ibride/fiat-500-ibrida-primi-esemplari/281704/ Fri, 06 Jun 2025 05:30:11 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281704 Torino, di nuovo protagonista. E non solo per i saloni e gli annunci roboanti, ma per qualcosa di più intimo e identitario: la nuova Fiat 500 ibrida, che, stando agli ultimi avvistamenti su strada, è ormai pronta a svelarsi. Fotografata sotto un leggero camuffamento nei pressi della città che l’ha vista nascere, la nuova citycar mild hybrid da 70 cavalli si prepara a riportare il motore termico sotto il cofano della creatura simbolo del marchio italiano.

L’attesa è quasi terminata

Sarà ibrida, sì, ma anche profondamente “500”. E non è un dettaglio da poco, in tempi in cui ogni restyling sembra una rincorsa all’ultima moda del momento. Fiat, con questa nuova versione, sceglie una continuità estetica intelligente, senza rinunciare alla modernità.

A uno sguardo distratto potrebbe sembrare la solita 500 elettrica. Linea rotonda, fari a LED tagliati sopra, fiancata pulita. Ma basta osservare meglio per accorgersi che qualcosa è cambiato: la presenza di una presa d’aria frontale aggiuntiva sotto il logo “500” tradisce un propulsore diverso. Niente batterie sotto il pianale, questa volta. Sotto il cofano scintilla il tre cilindri 1.0 FireFly mild hybrid, lo stesso già visto — e collaudato — su Pandina e vecchia Lancia Ypsilon, con una potenza di circa 70 CV.

Il prezzo dovrebbe essere competitivo

Non bisogna aspettarsi prestazioni da brivido, questa non è la sua natura. La nuova Fiat 500 Ibrida punta dritta a un altro obiettivo: essere cool con un prezzo che, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe partire da poco sopra i 20.000 euro. Una cifra ragionevole, specie in un mercato in cui anche le citycar sembrano ormai oggetti sempre più irraggiungibili.

Il nome, però, potrebbe portare una novità interessante. Sul fianco del muletto camuffato si intravede una modanatura coperta da un nastro nero. Un dettaglio da poco? Forse. Ma più probabilmente si tratta dell’indizio di una scritta che non lascerà indifferenti: “Torino”. Sarebbe un omaggio alla città natale, ma anche un modo per differenziare la versione termica da quella elettrica già a listino. Un’idea azzeccata, per raccontare una 500 diversa, ma con lo stesso DNA.

Dentro ci saranno pochi cambiamenti

Anche dentro, le modifiche saranno minime ma funzionali. Con l’arrivo del cambio manuale a sei marce, addio ai comandi a pulsanti della 500e. Sarà necessaria una rivisitazione della console centrale, oggi occupata da una piattaforma di ricarica induttiva e dai tasti per la selezione delle marce. Torna anche il pedale della frizione. Per il resto, l’ambiente dovrebbe rimanere pressoché invariato: si attendono nuovi abbinamenti cromatici e qualche materiale dedicato, ma niente rivoluzioni.

Il tempismo, poi, è tutto. Inizialmente attesa per il 2026, la 500 Ibrida arriverà molto prima: la presentazione ufficiale è attesa entro l’estate, mentre l’arrivo in concessionaria è previsto per fine 2025. Una mossa strategica, pensata per intercettare una clientela che non ha ancora ceduto all’elettrico puro, ma che cerca comunque un’auto moderna, sostenibile e — perché no — ricca di stile.

Fiat lo sa bene: la 500 è più di un’auto. È un simbolo nazionale che deve parlare a generazioni diverse senza perdere identità. L’elettrica ha fatto il suo dovere, ha modernizzato l’immagine. Ma serviva una variante più popolare, più alla portata. Ed eccola qui, pronta a tornare nei cuori e nei box degli italiani.

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281704 Fiat 500 Ibrida: inizia il countdown
Dacia presenta YouClip: la soluzione intelligente per ottimizzare lo spazio in auto https://www.virgilio.it/motori/auto/dacia-youclip-soluzione-intelligente-spazio-auto/281698/ Thu, 05 Jun 2025 15:32:25 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281698 Nel mondo delle auto si parla spesso di innovazione. E quasi sempre la parola si accompagna a visioni futuristiche, comandi vocali, sensori avanzati e schermi che ricordano più una sala controllo che l’abitacolo di una macchina. Ma c’è un’altra forma di innovazione, meno chiassosa, più concreta e funzionale. È quella che punta a rendere migliore la vita quotidiana degli automobilisti, senza complicarla. Una filosofia chiara, che Dacia porta avanti da anni e che oggi trova una nuova, sorprendente espressione in YouClip, il sistema di fissaggio intelligente che debutta sulla nuova generazione di Duster.

Dispositivi pensati per l’uso di tutti i giorni

Non bisogna aspettarsi effetti speciali. Non ci sono LED colorati né interfacce fantascientifiche. C’è però un’idea geniale, figlia dell’osservazione attenta di come le persone vivono davvero l’auto. E quest’idea, come abbiamo anticipato, si chiama YouClip: una soluzione semplice e versatile, che permette di agganciare accessori pratici in vari punti strategici dell’abitacolo. Tutto in pochi gesti, senza bisogno di strumenti o istruzioni.

Il sistema è costituito da una serie di punti di fissaggio integrati direttamente nel veicolo. A seconda dell’allestimento, il nuovo Duster ne offre da quattro a sei di serie, con la possibilità di aggiungerne altri due supplementari da montare sui poggiatesta. Una rete intelligente e discreta, pensata per rendere l’abitacolo modulare e personalizzabile in base alle esigenze del conducente e dei passeggeri.

A ciò si affianca una gamma di accessori mirati: piccoli oggetti che rispondono a esigenze reali, senza fronzoli. Il più emblematico è il “3 in 1”, che riunisce in un solo dispositivo un portabicchiere, un gancio per borse e una lampada portatile. Una soluzione che riassume perfettamente la filosofia Dacia: massima utilità, minimo ingombro.

Come rendere l’auto un luogo intelligente

Accanto a questo, troviamo un astuccio portaoggetti, ideale per conservare piccoli oggetti sempre a portata di mano, e un supporto per tablet pensato per l’intrattenimento dei passeggeri posteriori — particolarmente utile nei lunghi viaggi con bambini a bordo. Ogni accessorio è progettato per integrarsi perfettamente con il veicolo, senza effetti posticci o adattamenti forzati.

YouClip non è un gadget. È una filosofia. Una risposta concreta a chi cerca funzionalità reale, a chi usa l’auto ogni giorno per lavorare, viaggiare, fare la spesa o portare i figli a scuola. È il genere di innovazione che non fa rumore, ma fa la differenza. Ed è proprio qui che Dacia si distingue dalla massa. Mentre molti marchi rincorrono l’ultima moda digitale, la Casa del Gruppo Renault, continua a puntare su un approccio più razionale, capace però di sorprendere con soluzioni furbe e mirate. Con YouClip, il nuovo Duster non solo guadagna in versatilità, ma si conferma come una delle proposte più intelligenti nel segmento dei SUV compatti.

Chi conosce il marchio sa che questa attenzione alla praticità non è una novità. Fin dal primo Duster, passando per Sandero e Jogger, Dacia ha sempre cercato di offrire molto, a poco, mantenendo un equilibrio tra prezzo accessibile, robustezza e funzionalità. E oggi, con questa nuova trovata, il messaggio è ancora più chiaro: l’intelligenza non sta nei gadget, ma nelle idee che migliorano la vita. E così, mentre gli altri inseguono la fantascienza, Dacia si concentra su ciò che serve davvero.

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281698 Dacia YouClip: rivoluzione Duster
Ferrari fa incetta di premi al Red Dot 2025: Best of the Best https://www.virgilio.it/motori/auto/ferrari-red-dot-premi/281687/ Thu, 05 Jun 2025 12:45:20 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281687 Il rosso Ferrari non è soltanto una tinta, è un’idea. Un simbolo che, ancora una volta, ha fatto breccia nel cuore della giuria dei Red Dot Awards 2025, gli Oscar del design mondiale. E quest’anno, a Maranello, il bilancio è da standing ovation: ben tre vetture della Casa del Cavallino hanno conquistato il riconoscimento massimo nella categoria “Product Design”, il prestigioso Red Dot: Best of the Best. Un tris d’assi che porta i nomi di F80, 12Cilindri e 12Cilindri Spider.

Un timbro di successo

È l’ennesima consacrazione di un’eccellenza tutta italiana, un trionfo non solo tecnico ma estetico, che premia la capacità — rara e invidiata — di coniugare bellezza scultorea e innovazione funzionale, emozione pura e precisione ingegneristica. Perché ogni Ferrari, si sa, è molto più di una macchina: è un’opera d’arte che si guida.

L’edizione 2025 dei Red Dot Awards non poteva dunque che celebrare la nuova hypercar ibrida F80, vettura che incarna con vigore la svolta futuristica di Maranello. Spinta da un sei cilindri derivato dalla leggendaria 499P, vincitrice per due volte alla 24 Ore di Le Mans, la F80 è l’anello di congiunzione tra la pista e la strada, tra l’ingegneria estrema e la fruibilità quotidiana. Il suo design, essenziale ma tagliente, ha conquistato la giuria internazionale per la capacità di trasferire performance in forma plastica, senza orpelli. Linee tese, superfici scolpite, dettagli aerodinamici che sembrano cesellati a mano: la F80 è la dimostrazione che anche il futuro ha una silhouette mozzafiato.

Spazio anche per il magnifico V12

Ma il Red Dot è andato anche a due interpretazioni più classiche del DNA Ferrari, rivisitate con raffinatezza contemporanea: la 12Cilindri e la sua variante aperta, la 12Cilindri Spider. Qui, il protagonista torna ad essere il V12 anteriore, il fulcro delle granturismo più amate del Cavallino. Eppure nulla è “retrò”: la rilettura del concetto di GT secondo Flavio Manzoni, direttore del Ferrari Styling Centre, ha convinto per la sua audacia controllata, per l’equilibrio tra aggressività e armonia, per quel sapiente gioco di pieni e vuoti che suggerisce velocità anche da ferma.

Sono premi, quelli assegnati quest’anno, che parlano chiaro. Parlano della continuità di una visione, di un linguaggio estetico che evolve senza mai tradirsi. Narrano della capacità — tutta italiana — di fare scuola nel mondo, coniugando l’avanguardia con la tradizione. E lo fanno con il sigillo di un concorso che, con oltre settant’anni di storia, è ormai il punto di riferimento globale nel campo del design industriale. La cerimonia ufficiale si terrà il prossimo 8 luglio a Essen, in Germania, ma a Maranello si brinda già da ora.

Con questi tre riconoscimenti, salgono a 34 i Red Dot Awards conquistati da Ferrari negli ultimi undici anni. Un numero impressionante, che conferma la leadership indiscussa della Casa sul fronte del design automobilistico. Ma dietro le cifre ci sono le persone: il genio creativo del team guidato da Manzoni, l’intelligenza progettuale degli ingegneri, l’attenzione maniacale degli artigiani che plasmano ogni dettaglio. Tutto, insomma, concorre a rendere Ferrari un caso unico nel panorama mondiale. Perché ogni modello nato a Maranello non è soltanto una risposta tecnica a una domanda di mobilità, ma un’affermazione culturale, un oggetto del desiderio capace di emozionare al primo sguardo. E non stupisce, allora, che anche in una competizione dove i grandi marchi del design si sfidano senza esclusione di colpi, a vincere sia ancora una volta la bellezza che corre veloce. Firmata Ferrari.

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281687 Ferrari incetta di premi al Red Dot
Ram 1500: passo indietro e torna il leggendario V8 HEMI https://www.virgilio.it/motori/auto/ram-1500-v8-hemi/281672/ Thu, 05 Jun 2025 11:10:00 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281672 Pick-up da quasi 6 metri, motore V8, 395 cavalli. Nell’era dell’elettrificazione Ram si vuole identificare come una mosca bianca nel panorama automobilistico europeo. Dopo il recente insuccesso della sorella Dodge con la Charger elettrica e i suoi deludenti numeri di vendita, Ram inizia quello che sembra essere un netto cambio di marcia.

Come dichiarato dallo stesso CEO, Tim Kuniskis, “alla fine di ogni mese, contiamo le vendite ai clienti, non agli statistici o agli ideologi. Al diavolo i dati: alziamo la nostra bandiera e lasciamo che l’HEMI possa nuovamente rombare”. Parole forti che lasciano spazio alla speranza per tutti i nostalgici dei propulsori vecchia scuola.

Allo stesso tempo Ram continuerà a produrre l’Hurricane Straight Six Turbo, propulsore 6 cilindri, a fuoco con il mercato europeo grazie alla sua maggiore efficienza e potenza. In questo caso non è il semplice numero a impressionare, ma le emozioni che riesce a suscitare il sound di un V8, anche se con la presenza di una componente mild-hybrid.

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281672 Ram 1500: torna il V8 HEMI
Stellantis sostiene il progetto PIONEER con le batterie Second Life https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/stellantis-pioneer-batterie-second-life/281528/ Wed, 04 Jun 2025 10:02:27 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281528 Un aeroporto, si sa, è il simbolo stesso del movimento, del transito, del futuro che si apre davanti agli occhi. Ma da oggi, almeno a Fiumicino, è anche il luogo dove si compie una rivoluzione silenziosa, una rivoluzione energetica e ambientale che parte dalle batterie esauste delle auto elettriche. E le trasforma in motori di sostenibilità. Si chiama PIONEER ed è il più grande sistema di accumulo energetico italiano basato su batterie Second Life, installato presso l’aeroporto “Leonardo da Vinci” grazie alla collaborazione tra SUSTAINera Stellantis, Enel X, ADR (Aeroporti di Roma) e l’autorevole contributo scientifico del Fraunhofer Institute, uno dei più prestigiosi centri di ricerca applicata d’Europa.

Il progetto è già operativo e si candida a diventare un modello europeo per l’impiego delle batterie a fine ciclo automobilistico. Un impianto che, dati alla mano, contribuirà a ridurre le emissioni di CO₂ dell’aeroporto per oltre 16.000 tonnellate nei prossimi dieci anni. E che mostra in modo tangibile come l’economia circolare non sia solo una formula da convegni, ma una realtà industriale concreta, già in grado di cambiare i paradigmi della mobilità e dell’energia.

I numeri di questo sistema

Ma partiamo dai numeri. Il sistema di accumulo, tecnicamente definito BESS (Battery Energy Storage System), ha una capacità complessiva di 10 MWh. Di questi, 3,9 MWh sono forniti da 78 batterie Second Life provenienti da veicoli elettrici Stellantis basati sulla piattaforma eCMP – ovvero modelli del segmento B come Peugeot e-208, Opel Corsa-e, o Fiat 600e. Ogni batteria, inizialmente progettata per fornire circa 50 kWh a un’auto, trova ora una seconda vita come serbatoio di energia per lo stoccaggio e la redistribuzione intelligente di energia rinnovabile.

Ed è proprio questo il cuore del progetto: integrare il sistema di batterie con la Solar Farm da 31 GWh realizzata da ADR, che fornisce energia solare all’intero aeroporto. In questo modo, i picchi di produzione fotovoltaica non vengono sprecati, ma accumulati nel sistema BESS, pronti per essere reimmessi nella rete durante i momenti di maggiore richiesta o minor produzione. Il risultato è un impianto capace di ottimizzare i consumi, stabilizzare la rete interna e ridurre l’uso di fonti fossili.

La rigenerazione delle batterie

Ma c’è di più. PIONEER è solo il tassello più visibile di una strategia più ampia, quella messa in campo da SUSTAINera, il marchio dedicato all’economia circolare nato all’interno di Stellantis. Non si parla solo di Second Life: la divisione si occupa anche della rigenerazione e riparazione delle batterie, cercando di estenderne il ciclo vitale il più possibile prima di procedere, in ultima istanza, al riciclo. Un modello virtuoso che risponde alla domanda chiave della mobilità elettrica: cosa succede quando una batteria non è più efficiente per un’auto, ma è ancora utilizzabile?

La risposta, a Fiumicino, è concreta e funziona. Ed è solo l’inizio. Stellantis, infatti, ha dichiarato di voler investire ancora nelle applicazioni Second Life, anche in ambito residenziale, commerciale e industriale, sviluppando nuovi dimostratori di accumulo in collaborazione con Free2move eSolutions, joint venture con NHOA. Un segnale chiaro: il mercato dell’energia stazionaria è in piena espansione e può diventare il naturale sbocco per le batterie esauste della mobilità elettrica.

Una soluzione reale

In un momento in cui si moltiplicano le discussioni intorno alla sostenibilità reale dell’elettrico, PIONEER mostra che le soluzioni esistono, e che l’economia circolare può non solo funzionare, ma portare benefici tangibili in termini ambientali ed economici. Fiumicino, spesso premiato per le sue politiche green, aggiunge così un altro primato alla sua lista. E allora sì, oggi si può dire che a Fiumicino non decollano solo gli aerei, ma anche l’energia pulita e la speranza in un futuro davvero sostenibile.

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281528 Impianto per le batterie auto a Fiumicino
Auto elettriche, arriva il primo calo effettivo delle emissioni https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/auto-elettriche-calo-emissioni-cina/281499/ Wed, 04 Jun 2025 09:20:22 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281499 Un tempo era il colosso inquinante per eccellenza, il gigante industriale che cresceva senza badare troppo al colore del cielo. Ma oggi, a sorpresa, la Cina riscrive il copione della transizione energetica mondiale. Per la prima volta nella sua storia – e stavolta senza la complicità di un lockdown globale – le emissioni complessive di CO₂ del Dragone sono calate. E lo hanno fatto mentre la produzione aumentava, sfidando i modelli economici tradizionali. A dare una mano alla questione ci hanno pensato anche le auto elettriche, che stanno spopolando in quel preciso mercato.

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281499 Auto elettriche: calo emissioni CO2 in Cina
Jeep Avenger è il SUV più venduto in Italia: il primato https://www.virgilio.it/motori/auto/jeep-avenger-suv-piu-venduto-italia-maggio-2025/281494/ Wed, 04 Jun 2025 08:15:12 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281494 La regina a ruote alte delle strade italiane non arriva da Detroit, ma proviene da molto più vicino e ha nel DNA l’audacia dei fuoristrada firmati Jeep. Ovviamente stiamo parlando della compatta Jeep Avenger, un fenomeno assoluto del mercato automobilistico nostrano fin dal debutto. I numeri parlano chiaro: è il SUV più venduto nel Belpaese sia a maggio sia nei primi cinque mesi dell’anno, confermandosi anche come il B-SUV elettrico leader con una quota che oltrepassa il 23%. In un contesto ancora in transizione, dove l’elettrico fatica ad affermarsi a pieno, Jeep fa centro con una proposta capace di conciliare libertà, prestazioni e identità.

Un’offerta variegata

Una strategia vincente, quella del marchio americano, che punta su una gamma estremamente articolata, costruita attorno a un principio semplice quanto efficace: dare al cliente la massima libertà di scelta. Ecco perché l’Avenger non si ferma alla sola versione elettrica, seppur strategica. È disponibile anche in variante 1.2 turbo benzina, in versione e-Hybrid con cambio automatico, e nella nuovissima Avenger 4xe, che segna il debutto della trazione integrale sul modello compatto di Jeep.

La Avenger 4xe è la novità più attesa, e non delude. Il sistema ibrido a 48V combina un motore turbo a benzina con due unità elettriche da 21 kW ciascuna, erogando una potenza di sistema di 145 CV. Tradotto: consumi contenuti, mobilità urbana intelligente e, soprattutto, una sorprendente capacità di affrontare percorsi off-road con la sicurezza che ci si aspetta da un marchio con oltre ottant’anni di storia nei terreni più difficili del mondo.

Una fascinosa edizione a tiratura limitata

E a rendere il tutto ancora più appetibile ci pensa The North Face Edition, l’allestimento a tiratura limitata (4.806 unità, pari all’altezza del Monte Bianco) che fonde avventura e stile in un mix irresistibile. Finiture Summit Gold, inserti con motivi topografici, materiali resistenti e tecnologie avanzate: questo modello nasce per chi non vuole soltanto un’auto, ma un compagno di viaggio con cui sfidare la natura o, semplicemente, affrontare il traffico metropolitano con grinta e originalità.

Il successo dell’Avenger si inserisce in un contesto di slancio generale per Jeep in Italia. Secondo i dati Dataforce, il marchio ha conquistato il secondo posto assoluto sul mercato nazionale sia a maggio sia nel periodo gennaio-maggio 2025. Una performance che non nasce dal caso, ma da una gamma coerente e profonda.

Le altre stelle del brand

Accanto all’Avenger, brillano anche Renegade e Compass, due pilastri storici della famiglia Jeep che continuano a ottenere risultati significativi grazie anche alla nuova edizione speciale North Star. Pensata per chi cerca un’estetica di taglio premium senza rinunciare alla sostanza, questa versione alza ulteriormente l’asticella del posizionamento di gamma, mantenendo intatto lo spirito autentico del marchio.

In particolare, Renegade 4xe si piazza al secondo posto tra i B-SUV Plug-In Hybrid più venduti: un traguardo che ribadisce la forza del marchio nel segmento della transizione, grazie a modelli che coniugano versatilità, tecnologia e capacità off-road. Provando a tirare le somme, Jeep non solo sta vivendo un momento d’oro sul mercato italiano, ma sta anche riscrivendo le regole del gioco. In un panorama sempre più affollato e competitivo, il marchio riesce a distinguersi senza snaturarsi, restando fedele al proprio spirito pionieristico e interpretando la modernità con prodotti autentici, ben fatti e capaci di emozionare.

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281494 Jeep Avenger leader dei SUV in Italia
Ford spinge sull’elettrificazione, arriva Go Electric https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/ford-go-electric/281443/ Wed, 04 Jun 2025 07:16:44 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281443 C’è un vento nuovo che soffia sulle strade d’Italia, un sussurro silenzioso e potente che esce dai motori elettrici di Ford. Il marchio dell’Ovale Blu ha deciso di premere sull’acceleratore della transizione energetica e lo fa lanciando un progetto ambizioso e decisamente concreto: si chiama “Go Electric ed è molto più di una semplice campagna pubblicitaria. È una chiamata alle armi per chi vuole scoprire l’elettrico guidandolo davvero, senza pregiudizi e senza intermediazioni.

Saltare a bordo degli EV del marchio

Dal 3 giugno 2025 al 30 settembre, ogni cittadino italiano potrà mettersi al volante di uno dei nuovi modelli a batteria firmati Ford – dalla grintosa Mustang Mach-E all’avveniristica Explorer, passando per la frizzante Capri e la nuovissima Puma Gen-E – e partecipare a un concorso che premia chi ha il coraggio di provarci. In palio? Un anno di noleggio gratuito all inclusive di una Ford Explorer o di una Puma Gen-E.

Ford non si limita a vendere auto, ma punta a formare, convincere, convertire. Il cuore dell’iniziativa, infatti, batte nella formazione della rete vendita e nella possibilità offerta a tutti di comprendere davvero che cosa significhi guidare un’auto elettrica oggi: silenziosità, comfort, prestazioni e – non dimentichiamolo – risparmio. Perché l’elettrico non è più un vezzo per ambientalisti, ma una scelta razionale e, spesso, economica.

Come si articola il programma

Il programma si articola in centinaia di test drive su tutto il territorio nazionale: dai grandi capoluoghi alle province, dalla riviera ai borghi dell’entroterra. È un’autentica offensiva culturale, tesa a demolire i falsi miti ancora troppo diffusi – le colonnine introvabili, i costi elevati, le prestazioni scadenti – e a mostrare con i fatti che l’elettrico è qui, è pronto e sa parlare anche al pubblico italiano.

E Ford arriva preparata. Oggi il marchio offre una gamma elettrica che si distingue per ampiezza e identità. C’è la Mustang Mach-E, reinterpretazione a batteria dell’icona americana, capace di accelerazioni brucianti e un look che non lascia indifferenti. C’è la nuova Capri, che strizza l’occhio ai nostalgici degli anni Settanta (almeno col nome) ma sotto il cofano cela tutta la modernità di un veicolo BEV. E poi c’è la Puma Gen-E, la più recente arrivata nella famiglia: un B-SUV compatto, versatile, pronto a raccogliere l’eredità del modello termico che ha sbancato il mercato. Senza dimenticare la Explorer, che domina la scena nel segmento dei SUV elettrici per privati.

Anche i veicoli commerciali

Accanto al trasporto persone, Ford ha costruito una delle gamme di veicoli commerciali elettrici più complete d’Europa: E-Transit, E-Transit Custom, E-Transit Courier. Veicoli intelligenti, pensati per chi lavora e per chi ha capito che il futuro della logistica urbana passa da qui.

Ford ha messo sul piatto oltre due miliardi di euro per trasformare lo storico impianto di Colonia in un centro produttivo interamente dedicato all’elettrico. Un investimento titanico che racconta, meglio di mille slide, la determinazione del brand nel cavalcare la rivoluzione industriale in atto. La scommessa di Ford è chiara: convincere attraverso l’esperienza diretta.

Basta una prenotazione online, un test drive da vivere con mente aperta e occhi curiosi, e la possibilità di portarsi a casa una vettura che – per tecnologia, stile e performance – rappresenta un buon punto di approdo. Ecco perché il programma dell’azienda di origine americana può conquistare anche i più scettici.

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281443 Ford Go Electric: il nuovo programma
Aston Martin Valkyrie, la hypercar più estrema ora è anche un set LEGO https://www.virgilio.it/motori/auto/aston-martin-valkyrie-set-lego-hypercar/281358/ Tue, 03 Jun 2025 14:40:56 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281358 Cosa succede quando l’ingegneria più estrema incontra la creatività dei mattoncini? Nasce qualcosa che ti coglie alla sprovvista: un modello bello sì da vedere, ma anche un omaggio alla potenza e al design di una delle auto più fuori di testa mai prodotte. Ecco l’ennesima opera d’arte, frutto dell’incontro tra LEGO Technic e Aston Martin, una fedele riproduzione della Valkyrie che promette di lasciare il segno. Progettata per chi sogna i motori pure quando dorme e ama perderci le ore con istruzioni complicate, pezzi microscopici e tanta, tantissima passione.

Approccio da Formula 1

Adrian Newey, veterano della Formula 1, ha applicato alla Valkyrie lo stesso approccio usato in Formula 1: aerodinamica funzionale, volumi scolpiti dal vento, scelte tecniche guidate dalla resa su asfalto. Il motore sfonda il muro dei mille cavalli. L’accelerazione è immediata. Il telaio e il corpo vettura lavorano in sintonia con l’aria, seguendo criteri da gara.

“La Aston Martin Valkyrie rappresenta un trionfo di ingegneria, design e innovazione aerodinamica — una vera icona nata dalla maestria di Aston Martin in fatto di performance e bellezza”. Lo afferma Marek Reichman, Executive Vice President e Chief Creative Officer del marchio inglese. Già in passato, LEGO ha avuto delle partnership nell’industria automobilistica, ‘sfornando’, ad esempio, la Ferrari SF-40. Il set supera i 700 elementi e include dettagli meccanici impressionanti: portiere che si aprono verso l’alto, sterzo manuale collegato a una leva, un V12 in versione ridotta con pistoni animati e perfino un sistema di trasmissione funzionante.

La livrea? In Podium Green, riconoscibile anche da coloro che hanno solo una vaga idea di cosa sia una hypercar. “È molto più di un modellino: ci sono portiere mobili in stile racing, un motore realistico con pistoni visibili, sterzo attivo e un differenziale che lavora davvero”, spiegano dal team LEGO. Ed è impossibile contraddirli. Ma la sorpresa più interessante è che il progetto non si ferma alla versione fisica. Grazie a una collaborazione con Gameloft, la Valkyrie (entrata anche nel garage di Fernando Alonso, sebbene con esiti infelici) entra simultaneamente nel mondo del videogame: “Sarà possibile mettersi al volante sia della Valkyrie originale sia della versione costruita con i mattoncini”, hanno dichiarato durante l’annuncio legato alla modalità di gioco su Asphalt Legends UNITE.

Dai mattoncini alla pista (virtuale)

In pratica, puoi costruirla a casa e poi usarla virtualmente in pista, unendo gioco fisico e digitale in un’unica esperienza. Niente male per una macchina che, nella sua versione reale, ha bisogno di milioni per essere acquistata e mani esperte per essere guidata. Il focus verte sulla precisione, sulla replica dei sistemi meccanici e sul piacere di vedere qualcosa nascere dalle proprie mani.

“Questa collaborazione porta il concetto di velocità in scala ridotta verso un livello di realismo mai visto prima”, commenta Alexandra Dragomir, responsabile marketing di LEGO Technic. E aggiunge: “Il nuovo set celebra la Valkyrie come il massimo dell’ingegneria, sottolineato dalle funzionalità meccaniche in movimento tipiche di LEGO Technic”. Il proposito, dicono dall’azienda danese, è trasformare la Valkyrie in un’esperienza completa: da un lato la realizzazione fisica, dall’altro il divertimento digitale all’interno del videogioco firmato Gameloft. Il LEGO Technic Aston Martin Valkyrie è disponibile su LEGO.com.

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281358 Aston Martin Valkyrie, la fedele riproduzione LEGO interessa anche i videogiocatori
McLaren 750S Le Mans, un tributo da 750 CV al trionfo del ’95 https://www.virgilio.it/motori/auto/mclaren-750s-le-mans-2025/281339/ Tue, 03 Jun 2025 12:58:59 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281339 Sono passati trent’anni da quella notte del 1995 in cui la McLaren, alla sua prima apparizione ufficiale a Le Mans, sbaragliò la concorrenza e si prese la vittoria. Era la F1 GTR n. 59, guidata da JJ Lehto, Yannick Dalmas e Masanori Sekiya. Una debuttante che mirò al bersaglio grosso e lo centrò in pieno. Oggi, per celebrare quell’impresa, la Casa di Woking lancia una delle sue supercar più esclusive di sempre: la McLaren 750S Le Mans, un’edizione limitata a soli 50 esemplari in tutto il mondo. Un bolide che prende quel traguardo e lo rimette in corsa, con la stessa fame di allora e ancora meno margine d’errore.

Super Series

La base è la McLaren 750S, ultima evoluzione della serie Super Series. Ma la nuova arrivata si riconosce a colpo d’occhio: carrozzeria disponibile nei colori iconici Le Mans Grey o McLaren Orange, cerchi LM a 5 razze con finitura Stealth, presa d’aria sul tetto in fibra di carbonio nero lucido e dettagli ovunque richiamanti la F1 GTR del ’95. Il logo “Le Mans” è sparso qua e là: sul poggiatesta, sui tappetini, sulla carrozzeria. Non è, però, un’auto da museo. È nata per correre, o almeno per farti sentire come se stessi per farlo. La versione speciale mostra subito da che parte sta, accentuando lo scarto dal modello base. Gli interni sono disponibili in due configurazioni: Alcantara Carbon Black con dettagli in Dove Grey, oppure con accenti McLaren Orange. Tripudio di pelle, Alcantara, cuciture raffinate. Un abitacolo definito attorno alle esigenze concrete dei cultori delle performance: volante, paddle, sedili scolpiti e leggerezza ovunque.

McLaren 750S Le Mans, solo 50 esemplari
Fonte: Ufficio Stampa McLaren
La produzione della McLaren 750S Le Mans è limitata a 50 esemplari

Ogni esemplare ha una targhetta celebrativa “Le Mans” e può essere personalizzato con una placca opzionale nel vano anteriore sul quale sono state incise le vittorie più iconiche della Casa, compresa quella Tripla Corona che solo McLaren può vantare. Sotto il cofano alloggia lo spietato V8 biturbo da 4.0 litri, in grado di sprigionare 750 cavalli, con trazione posteriore, cambio rapidissimo e una struttura centrale Monocage II in fibra di carbonio che la rende una delle supercar più leggere della sua categoria. Al di là della fredda potenza, è una questione di reattività e precisione, in fede allo storico DNA.

Pacchetto aerodinamico

Il pacchetto aerodinamico ha un nome specifico: MSO High Downforce Kit (HDK). Spoiler posteriore attivo rialzato in fibra di carbonio, paraurti anteriore con splitter maggiorato, nuove feritoie, pannello sotto-ala verniciato in tinta carrozzeria. I tecnici hanno così incrementato del 10% la deportanza rispetto alla 750S standard. Fumo negli occhi? Anche no: stabilità e grip crescono, per il massimo piacere di guida sul circuito.

L’allestimento Le Mans spinge la configurazione della 750S su un livello più crudo e diretto. Prese d’aria in fibra di carbonio lucida, specchietti scolpiti, calotte affilate, terminali in carbonio nero, pinze freno in F1 Gold con firma McLaren in rosso: il mix di componenti aggiunge tensione alla linea. I pacchetti aerodinamici vanno oltre l’estetica. Splitter anteriore, diffusore posteriore e spoiler attivo rialzato si uniscono in un corpo coeso, fatto per tagliare l’aria e restare incollato all’asfalto. Il sottoscocca si trasforma in una mappa di flussi e pressioni, rifinita in carbonio a vista come se provenisse dal reparto sviluppo di una GT3.

McLaren 750S Le Mans, nata per correre
Fonte: Ufficio Stampa McLaren
McLaren 750S Le Mans, attitudine da corsa

Le Mans impone durata. Indianapolis spinge sul limite della velocità. Monaco riduce lo spazio fino al millimetro. Tre tracciati, tre approcci. Se ti imponi in condizioni tanto diverse dimostri di saper costruire senza dipendere dal contesto. McLaren è l’unico costruttore ad averlo fatto. Anziché rincorrere i risultati col fiato pesante, li ha progettati, assorbendo il rischio e mettendo in pista macchine capaci di funzionare in circostanze diverse, addirittura agli opposti.

In tal senso, la Tripla Corona decreta continuità operativa. La 750S Le Mans si inserisce nel filone con la naturalezza di un’eredità ben distribuita. Gli elementi visibili sulla carrozzeria nascono da quel modo di intendere la prestazione. L’aria si incanala sopra e sotto con geometrie pensate per tenere la macchina incollata alla strada. Il carbonio struttura. La livrea riprende un’identità e la proietta in avanti. Il riferimento alla F1 GTR del ’95 è tecnico prima che estetico.

Ritorno nella classe Hypercar

Nel 2027, McLaren tornerà nella classe Hypercar, sfidando anche le WEC Ferrari, con un programma già in movimento. Il piano prevede rientro stabile, con l’obiettivo di ridefinire i parametri di competitività nella resistenza. La 750S Le Mans si inserisce tra il primo successo e il ritorno annunciato. Racchiude il codice del passato e lo proietta su ciò che deve ancora accadere.

Il prodotto finale è una macchina costruita su una linea diretta tra origine e destinazione. I fortunati acquirenti entreranno in contatto con una strategia mai interrotta: realizzare mezzi capaci di imporsi in qualunque scenario. La 750S Le Mans spinge la base della 750S verso un uso radicale, approfittando della ricorrenza per ridefinire i parametri. Le scelte di progetto guardano alla funzione, e solo a quel punto irrompe la forma. Perché confinarla al mero valore collezionistico significa averne mal interpretato le velleità. Soddisfa i patiti di dinamica, chiunque vada alla ricerca di sensazioni misurabili.

Prezzi da comunicare

I prezzi di listino ufficiali restano in attesa, ma la base della 750S si muove attorno ai 300.000 euro. La versione Le Mans occupa un gradino superiore della scala in termini di prestazioni e posizionamento narrativo. Il valore segue una traiettoria legata a questi elementi. Se avete seguito le edizioni precedenti — 650S e 720S Le Mans — avrete notato crescite dei volumi legate alla coerenza e alla rarità: la 750S spezza la catena.

“La 750S Le Mans celebra non solo i trent’anni dalla nostra vittoria al debutto in una gara iconica, ma anche un momento chiave per il marchio: le McLaren GT3 EVO sono in pista nell’edizione di quest’anno e il ritorno nella classe regina Hypercar è fissato per il 2027”, ha dichiarato Henrik Wilhelmsmeyer, Chief Commercial Officer, McLaren Automotive. “Questa 750S esclusiva è la prima edizione Le Mans, dopo la F1 LM, a integrare componenti aerodinamici HDK. Il risultato punta dritto a diventare una delle nostre supercar più richieste, come dimostrano le valutazioni superiori raggiunte dalle precedenti 650S e 720S Le Mans rispetto ai modelli standard”.

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281339 McLaren 750S Le Mans, onore al trionfo del '95 McLaren 750S Le Mans, solo 50 esemplari McLaren 750S Le Mans, nata per correre
Nuova Toyota Aygo X: potente e parsimoniosa con il full hybrid https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-ibride/toyota-aygo-x-full-hybrid/281247/ Mon, 02 Jun 2025 13:08:42 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281247 La entry-level di Toyota si aggiorna. Un restyling per l’Aygo X che nasconde una rivoluzione tecnica che porta a elettrificare anche l’ultima cittadina senza indole sportiva. Il crossover compatto giapponese porta tante novità tecnologiche: crescono cavalli e diminuiscono i consumi, segnando un record a tutto vantaggio del risparmio.

Design: il frontale perde la X

Si parte da una rivisitazione estetica del frontale, che perde la sua iconica forma a X, per abbracciare uno sguardo moderno e aggressivo. Marcata orizzontalità, firma luminosa a led e generosa griglia frontale scrivono la vista anteriore, in piena armonia con il resto della carrozzeria. Nell’estetica posteriore rimane l’Aygo X della precedente generazione, mentre lateralmente si notano i 7 cm di lunghezza aggiuntivi, tutti posizionati sul cofano per permettere l’alloggiamento del nuovo sistema propulsivo full hybrid.

All’interno il restyling coinvolge principalmente la plancia dove la parola d’ordine è digitalizzazione, in pieno stile Toyota. Una nuova strumentazione completamente digitale da 7 pollici aggiorna il quadro strumenti mentre lo schermo dell’infotainment cresce di dimensioni, integrando al suo interno la connessione con Apple Car Play e Android Auto senza fili. Resta invece con rotori e pulsanti analogici il sistema di climatizzazione, scelta apprezzata da molti, per facilitare l’utilizzo durante la guida e diminuire le distrazioni. L’abitabilità dei sedili posteriori e del bagagliaio rimane invariata, tranne nella nuova versione con tetto in tela apribile, dove lo spazio per il cielo viene leggermente ridotto per la presenza del motorino di apertura.

Cruscotto digitale e infotainment della Toyota Aygo X 2025
Fonte: Ufficio Stampa Toyota
La plancia di Toyota Aygo X 2025 si aggiorna con display da 7”, infotainment più grande e connettività wireless

La full hybrid più piccola di Toyota

La vera novità della nuova Aygo X la troviamo però sotto al cofano. Dove gli ingegneri Toyota hanno montato il propulsore 1.5 full hybrid da 116 Cv della Yaris. Un notevole upgrade di cilindrata, potenza e soprattutto consumi rispetto al precedente 1.0 da 72 Cv. Il brand giapponese elettrifica così anche l’ultima vettura a listino per la città, fatta eccezione per le sportive GR. Velleità dinamiche che in minima parte presenta anche questo piccolo crossover, visto un rapporto peso-potenza invidiabile, che lo lancia da 0 a 100 km/h in meno di 10 secondi.

La vera arma del nuovo propulsore di Aygo X è però nel risparmio alla pompa di benzina: con consumi record di appena 86 g/km di CO2, si prende il primato di auto ibrida (senza spina) meno inquinante del mercato, il che si traduce in consumi estremamente ridotti.

Nuovo allestimento GR

Per la prima volta disponibile anche l’allestimento GR Sport, che si impreziosisce di un motivo esagonale della mascherina anteriore dedicato, la colorazione esclusiva Mustard e i cerchi in lega da 18 pollici dedicati. All’interno non manca la presenza dei loghi GR su volante e sedili con disegno sportivo e cuciture a contrasto. Nessuna novità a livello di motore, a differenza dell’assetto che diventa più rigido e dello sterzo, con una regolazione più sportiva.

Dotazione e prezzi nuova Toyota Aygo X 2025

Non sono ancora state comunicate le date di uscita della nuova Aygo X, né il prezzo di lancio. Ci si attende però un aumento del listino rispetto alla versione precedente, che potrebbe essere compensato dagli ecoincentivi in arrivo in questi mesi.

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281247 Toyota Aygo X 2025: debutta il full hybrid Cruscotto digitale e infotainment della Toyota Aygo X 2025
Bagnaia guida la Lamborghini Temerario e dichiara: “Da paura” https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-ibride/bagnaia-lamborghini-temerario/281229/ Mon, 02 Jun 2025 08:43:18 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281229 Francesco “Pecco” Bagnaia di motori se ne intende. Non solo perché ha vinto due titoli mondiali consecutivi in MotoGP con la Ducati, ma perché la velocità ce l’ha nel sangue. Quando non è in pista con la Desmosedici, ama circondarsi di auto da sogno. E tra queste, Lamborghini occupa da sempre un posto speciale. Per questo, nel momento in cui gli hanno proposto di provare in anteprima la nuova Temerario, ha prontamente accettato.

Test esclusivo

Location riservata, atmosfera da evento esclusivo e un regalo niente male: le chiavi della Temerario, la nuova supersportiva ibrida plug-in di Sant’Agata Bolognese, armata con un V8 biturbo capace di girare fino a 10.000 rpm. Hai letto bene: diecimila. È il secondo modello HPEV (High Performance Electrified Vehicle) della casa dopo la Revuelto, dove, al posto del V12 aspirato, batte un V8 progettato da zero, con in più tre motori elettrici a supporto.

Dopo qualche curva e un paio di accelerazioni, Bagnaia è sceso dall’auto con lo sguardo di chi ha appena vissuto qualcosa di fuori dal comune. “Non mi era mai capitato di sentire una cosa del genere, sembra quasi di non guidare una macchina turbo ma un aspirato con un’erogazione più performante. Arrivare a 10.000 giri è incredibile e mi ha veramente stupito molto, così come la facilità di guida. È un insieme da paura. E se lo dice lui, possiamo fidarci.

Sotto il cofano della Temerario lavora un powertrain da 920 cavalli, con il nuovo V8 al centro della scena e tre motori elettrici che spingono e recuperano energia. Lo 0-100 km/h si brucia in 2,7 secondi, lo 0-200 in 7,1, e la velocità massima supera i 340 km/h. Numeri da pista, ma con una linearità di erogazione che – a detta di Bagnaia – ti fa sentire sempre in controllo.

Raffinatezza tecnica

Temerario è una Lamborghini pensata per sentirsi parte dell’auto. Nata per sfidare i limiti, con una raffinatezza tecnica che sorprende. Lo stile? Affilato: linee tese, prese d’aria ovunque, proporzioni da nave spaziale. Dentro, è orientato verso chi guida. Il volante sembra quello di una monoposto, il tunnel centrale è alto, i display sono multipli, mai invasivi. Il mix tra fibra di carbonio, Alcantara e comandi digitali dà l’idea di trovarsi dentro un caccia da combattimento più che in una GT da strada.

Il sistema ibrido è gestito da un’elettronica avanzata, capace di ottimizzare ogni singola accelerazione, e curva. I tre motori elettrici si coordinano per darti trazione perfetta in qualunque condizione. E quando vuoi consumare meno (o far finta di essere un cittadino responsabile), puoi anche girare in full electric per qualche chilometro. Ma chi comprerà questa macchina, sostenendo prezzi di listino tanto esclusivi, lo farà per altro.

Con Temerario Lamborghini completa la sua elettrificazione. Dopo Revuelto e Urus SE, ora anche la gamma delle supersportive è al 100% ibrida. Il piano Direzione Cor Tauri prosegue come previsto: più sostenibilità, senza mai rinunciare alla performance. “Ogni nuova Lamborghini deve essere più veloce della precedente – ha detto il CEO Stephan Winkelmann – ma anche più efficiente”. E a vedere i numeri della Temerario, missione compiuta.

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281229 Lamborghini Temerario, la prova di Francesco Bagnaia
Leapmotor C10 REEV, SUV elettrico da 970 km: autonomia e prezzi https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/fotonotizia/leapmotor-c10-reev-2025-prezzi/281227/ Mon, 02 Jun 2025 08:14:52 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=fotonotizia&p=281227 281227 Leapmotor C10, 970 km di percorrenza Rolls Royce Phantom Goldfinger, a Villa d’Este l’inedita one-off per 007 https://www.virgilio.it/motori/auto/rolls-royce-phantom-goldfinger-villa-d-este-007/281173/ Mon, 02 Jun 2025 05:30:25 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281173 Il cinema e il mondo dell’auto sono da sempre legati da un filo sottile. Ci sono poi alcune saghe in particolare che hanno fuso la propria leggenda con modelli di vetture ormai entrati nell’immaginario collettivo. A tal proposito non possiamo non citare le gesta di James Bond, l’agente 007, che tra i tanti veicoli guidati ha sempre mostrato una certa simpatia per le Rolls Royce.

Durante il Concorso d’Eleganza Villa d’Este, il marchio britannico ha deciso di dare nuova linfa a questa partnership nata sul grande schermo con l’agente segreto meno segreto del mondo. In una location davvero d’eccezione, è stata mostrata, infatti, la nuova Phantom Goldfinger, accompagnata dal modello del 1937, apparso nell’omonimo film di 007 e che ha ispirato questa splendida vettura.

Un anniversario da ricordare

Per Rolls Royce si tratta di giornate particolari. Il marchio, infatti, festeggia i 100 anni della Phantom, il nome in assoluto più famoso del marchio. Presentata sul rinomato Mosaic Lawn del Grand Hotel, sulle rive del Lago di Como, questa one-off celebra non solo questo importante traguardo per il marchio, ma anche lo stretto rapporto che da anni intercorre tra James Bond e questo brand. Sono addirittura 12 le apparizioni di Rolls Royce sinora registrate nei film di 007 e quella prima volta in particolare vide come protagonista la Phantom III Sedanca de Ville del 1937 nel film del 1964, Goldfinger.

La vettura in questione era guidata nella pellicola dal villain Auric Goldfinger ed è stata esposta all’evento, ad accompagnare la sorella più recente. Quest’ultima era già stata mostrata nel 2024, in occasione del 60° anniversario del film. All’interno troviamo dettagli in oro 18 e 24 carati, riferimenti cinematografici ed elementi narrativi che riguardano i personaggi del noto film. Come se non bastasse però, il marchio britannico ha deciso di accompagnare a queste due splendide auto anche una mostra con ben 8 opere d’arte originali che ripercorrono la storia della Phantom.

Rolls-Royce simbolo di eleganza

In particolare i designer di Goodwood hanno dato vita ad opere, ognuna delle quali va a rappresentare, nello stile artistico, l’epoca della Phantom di riferimento. A corredo di tutto ciò si è svolta anche una splendida sfilata di apertura evento, che includeva una Phantom V. Attualmente Rolls Royce Motor Cars Limited appartiene al Gruppo BMW, che nel 1998 rilevò i diritti di utilizzo del marchio. Nonostante la proprietà tedesca però il brand ha mantenuto la propria identità britannica. il quartier generale della Casa è il Goodwood Plant (vicino all’omonimo famoso circuito), dove tra le altre cose si trova anche il centro stile e vengono effettuate produzione e assemblaggio. Per quanto concerne, invece, lo stabilimento storico del brand, quello di Crewe, al momento è di proprietà di Volkswagen, che lì produce le Bentley.

Da sempre Rolls Royce si è distinta per l’eleganza dei propri modelli. Non a caso spesso è stata scelta anche dalla Famiglia Reale d’Inghilterra. Per quanto concerne il cinema, invece, James Bond non ha di certo l’esclusività su questo brand. Ad esempio nel film Indiana Jones e l’ultima crociata del 1989 appare una Barker. Addirittura nel 1977, il grande regista americano Ron Howard, in quel frangente al debutto dietro la macchina da presa, lanciò il film Attenti a quella pazza Rolls Royce, che vedeva protagonista proprio l’iconica vettura nel più classico dei movie on the road statunitensi.

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281173 Rolls Royce Phantom Goldfinger: la one off che celebra James Bond
Audi S5 Avant ABT, la station da corsa arriva a 440 CV https://www.virgilio.it/motori/auto/audi-s5-avant-abt/281051/ Sat, 31 May 2025 09:03:21 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281051 Ci sono automobili che parlano alla ragione, altre che sussurrano al cuore. La nuova Audi S5 Avant, già di per sé in perfetto equilibrio tra eleganza e sportività, ora grida al volante con la voce inconfondibile di ABT Sportsline, il tuner tedesco che da anni esalta le creature della Casa dei Quattro Anelli. Il risultato? Un bolide da famiglia che non rinuncia a fare la voce grossa tra le curve.

A pochi mesi dal debutto ufficiale, la versione “S” della familiare Audi — evoluzione della precedente S4 Avant — riceve il consueto trattamento di riguardo da parte di ABT. Il preparatore bavarese non si è limitato a qualche ritocco estetico, ma ha messo mano al propulsore dell’auto: il 3.0 V6 TFSI, già prestazionale di fabbrica, è stato portato da 367 cavalli a ben 440, con la coppia che sfiora ora i 600 Nm. Numeri da vera sportiva, confezionati in un abito da daily driver.

Non solo muscoli, ma anche stile

La vera magia, però, è che tutta questa potenza non stravolge l’identità della vettura, la completa. L’Audi S5 Avant di ABT resta una station wagon dalle forme raffinate, ma guadagna una presenza scenica di tutt’altro spessore. Merito del pacchetto aerodinamico dedicato: spoiler anteriore, prese d’aria ridisegnate e un alettone posteriore che non ha nulla da invidiare a quelli delle sorelle RS.

Il posteriore diventa protagonista grazie ai quattro terminali di scarico in acciaio inox, rifiniti in nero opaco e dal diametro generoso di 102 mm. Non sono lì per bellezza: la colonna sonora del V6 ora ha un timbro ancora più deciso, senza mai scivolare nella volgarità. Per chi ama viaggiare veloce, ma con classe.

Assetto rivisto, comfort invariato

A rendere il tutto più coinvolgente ci pensa l’assetto, grazie a un set di molle ribassate che abbassano la vettura fino a 25 millimetri. Una modifica studiata con precisione chirurgica, che migliora la tenuta e la risposta dinamica senza penalizzare il comfort: l’S5 Avant resta una compagna di viaggio adatta anche a lunghe percorrenze, magari a pieno carico.

Completa il pacchetto estetico il nuovo set di cerchi in lega ABT Prime da 20 pollici, verniciati in un elegante nero lucido e abbinati a pneumatici 245/35 R20. Una scelta che non è solo estetica: il grip migliora sensibilmente e la trasmissione della potenza a terra avviene in modo più diretto e controllato.

L’interno della S5 Avant non tradisce la sua impronta Audi: essenziale, pulito, con materiali di qualità e finiture impeccabili. ABT ci aggiunge quel tocco in più che fa la differenza: battitacco retroilluminati, tappetini personalizzati e un pulsante start/stop dedicato. Piccoli dettagli, certo, ma che contribuiscono a costruire un’esperienza d’uso più esclusiva, più personale.

Il prezzo dell’esclusività

Tanta potenza, attenzione al dettaglio e un look da passerella hanno un prezzo: 14.900 euro, IVA inclusa, a cui vanno aggiunti i costi di installazione e l’omologazione TÜV. Una cifra importante, ma coerente con il livello dell’intervento. Non stiamo parlando di un semplice tuning, ma di un progetto tecnico e stilistico pensato per esaltare le qualità di un’auto già eccellente.

Chi cerca l’auto tuttofare per la settimana, e il mezzo capace di regalare emozioni nel weekend, troverà in questa S5 Avant by ABT una soluzione senza compromessi. È il perfetto connubio tra praticità tedesca e passione da paddock, il tutto con la garanzia di un marchio che da decenni lavora in simbiosi con Ingolstadt.

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281051 Audi S5 Avant ABT
Toyota non si ferma più: vendite record per la Casa nipponica https://www.virgilio.it/motori/auto/toyota-vendite-record/281039/ Sat, 31 May 2025 08:00:56 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281039 Toyota ingrana la marcia giusta e centra un aprile da record. Il colosso giapponese dell’automobile ha registrato una crescita delle vendite globali del 10%, sfiorando quota 877.000 veicoli venduti nel solo mese primaverile. Numeri mai visti prima in questo periodo dell’anno. Ma dietro l’impennata non ci sono solo i meriti industriali di Toyota: a spingere la domanda, infatti, è stata l’ombra lunga dei dazi americani, quelli annunciati dal presidente Donald Trump e destinati a rimescolare le carte dell’intero settore automotive.

È proprio nei primi giorni di aprile, infatti, che dalla Casa Bianca è arrivata la mazzata: una tariffa aggiuntiva del 25% su tutte le automobili importate negli Stati Uniti. Una misura pensata per tutelare l’industria nazionale, ma che rischia di far esplodere i costi per le Case estere e, di riflesso, per i consumatori. Toyota ha subito capito il rischio e, come tanti altri produttori, ha colto l’attimo: ha accelerato le consegne, potenziato la distribuzione e raccolto i frutti prima che i dazi potessero frenare il mercato.

Numeri da primato e rischio dazi sullo sfondo

La produzione globale del Gruppo è aumentata del 7,8%, raggiungendo circa 815.000 veicoli: anche questo un primato storico per il mese di aprile. A fare da traino, ovviamente, sono stati i mercati esteri, con una crescita del 9,7% fuori dal Giappone, pari a 756.190 veicoli venduti. Negli Stati Uniti, dove si teme l’impatto più diretto delle tariffe, la crescita è stata del 10% su base annua.

Eppure, nonostante il contesto avverso, Toyota ha scelto una linea chiara: niente aumento dei prezzi. Il gigante nipponico ha ribadito che non trasferirà sui consumatori americani i costi legati ai dazi. Una scelta coraggiosa, apprezzata dagli analisti per il suo valore strategico sul breve termine, ma che potrebbe diventare insostenibile se le misure protezionistiche statunitensi dovessero consolidarsi nel tempo.

Il Giappone si risveglia dopo lo scandalo

La buona notizia arriva anche dal fronte interno. Dopo il tonfo dell’anno scorso legato allo scandalo delle false certificazioni – che aveva costretto Toyota a fermare temporaneamente la produzione di alcuni modelli – il mercato domestico ha rialzato la testa. In Giappone, le vendite sono cresciute dell’11,8%, toccando quota 120.674 unità. Un segnale importante che conferma la solidità della ripresa e la tenuta della fiducia dei consumatori giapponesi verso la loro casa automobilistica di riferimento.

Prospettive e preoccupazioni

Ma non è tutto oro quel che luccica. Toyota, infatti, guarda con realismo al futuro. Per l’anno fiscale che si chiuderà a marzo 2026, l’azienda prevede un calo netto dell’utile del 34,9%, portandolo a 3.100 miliardi di yen, ovvero 18,9 miliardi di euro. Le ragioni? Oltre ai dazi imposti da Trump, pesa la previsione di un rafforzamento dello yen rispetto al dollaro, fattore che rende meno competitiva l’esportazione dei veicoli giapponesi all’estero.

Il combinato disposto di queste due variabili rischia di intaccare i margini operativi anche per un titano come Toyota. Se l’azienda non riuscirà a compensare con una produzione localizzata in Nord America o con strategie alternative di mercato, la tenuta nel medio-lungo termine sarà messa a dura prova.

Una corsa contro il tempo

Quello che si è visto ad aprile somiglia molto a un effetto-scorta, un tentativo – riuscito – di anticipare l’impatto delle politiche protezionistiche americane. Ma nel mondo dell’automotive, la programmazione non può fermarsi al mese successivo. I prossimi dati diranno se Toyota sarà capace di assorbire lo shock oppure se anche il primo della classe dovrà piegarsi a nuove regole di mercato.

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281039 Toyota vendite record
EV4 ed EV2: la rivoluzione elettrica Kia che unisce stile, tecnologia e accessibilità https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/video/ev4-ed-ev2-la-rivoluzione-elettrica-kia-che-unisce-stile-tecnologia-e-accessibilita/281041/ Sat, 31 May 2025 07:58:18 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=281041

Kia continua a ridefinire i confini della mobilità elettrica con l’introduzione dei nuovi modelli EV4 ed EV2, presentati durante il Kia EV Day 2025 in Spagna. Queste novità segnano un passo significativo nella strategia del marchio per rendere l’elettrificazione accessibile e desiderabile per un pubblico sempre più ampio.

EV4: L’eleganza elettrica in versione berlina e hatchback

Kia EV4 si presenta come la prima berlina elettrica compatta del marchio, disponibile anche in una variante hatchback pensata per il mercato europeo. Costruito sulla piattaforma E-GMP a 400V, l’EV4 offre due opzioni di batteria: una da 58,3 kWh con un’autonomia stimata di 430 km e una da 81,4 kWh che raggiunge fino a 630 km secondo il ciclo WLTP.

Il design esterno si distingue per le linee audaci e moderne, mentre l’interno è dominato da un display panoramico da 30 pollici che integra il quadro strumenti e il sistema di infotainment. Tra le tecnologie avanzate spiccano l’assistente vocale AI, il cruise control adattivo e la ricarica rapida dal 10% all’80% in circa 31 minuti.

La produzione di EV4 è prevista per il 2025, con la berlina assemblata nello stabilimento di Gwangmyeong in Corea del Sud e la hatchback a Žilina, Slovacchia.

Kia EV4
Fonte: Ufficio Stampa Kia
Nuova Kia EV4

EV2: Il mini SUV che ridefinisce la mobilità urbana

Il Concept EV2 rappresenta la visione di Kia per un SUV elettrico compatto e accessibile, ideale per la mobilità urbana. Con una lunghezza di circa 4 metri, EV2 offre un design distintivo con fari verticali e un abitacolo sorprendentemente spazioso. Tra le caratteristiche innovative si trovano sedili anteriori scorrevoli, altoparlanti portatili e la possibilità di visualizzare messaggi sui finestrini.

La produzione di EV2 che da concept diventerà realtà, è previsto per il primo semestre del 2026 nello stabilimento di Žilina, con un prezzo di partenza stimato tra i 25.000 ei 30.000 euro .

Una gamma elettrica per tutti

Con l’introduzione di EV4 ed EV2, Kia amplia la sua gamma elettrica per soddisfare diverse esigenze: dalla berlina elegante e tecnologica al SUV compatto e versatile. Questi modelli incarnano la filosofia del marchio di rendere l’elettrificazione accessibile, senza compromettere stile e innovazione.

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281041 kia-ev2-fronte Kia EV4
BYD vuole realizzare ibride plug-in con autonomia da record https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-ibride/byd-ibride-plug-in-autonomia-record/280973/ Fri, 30 May 2025 13:59:44 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280973 Dopo aver scosso il mercato elettrico europeo, la cinese BYD cambia marcia e prepara l’offensiva nel segmento dei PHEV (plug-in hybrid electric vehicle). Un terreno di battaglia strategico, soprattutto in alcuni mercati del Vecchio Continente. E il colosso asiatico, che ha già dimostrato di essere competitiva nelle vendite, al cospetto anche di brand già ampiamente affermati, non ha alcuna intenzione di restare a guardare.

A confermare le ambizioni ci ha pensato la vicepresidente esecutiva del Gruppo, che in un’intervista ha delineato la nuova fase dell’espansione europea: “Porteremo molti più PHEV in Europa, della gamma DM-i, e modelli diversi: SUV, berline, station wagon. Copriremo tutte le taglie, dai segmenti piccoli fino ai grandi”. Il messaggio è chiaro: la rivoluzione silenziosa dei cinesi passa anche per il mondo ibrido.

Il piano: più modelli e più autonomia

Oggi, la gamma ibrida plug-in del brand cinese conta una sola vettura, la BYD Seal U DM-i. A breve si aggiungerà la nuova Seal 06, disponibile in versione berlina e station wagon. Ma la vera svolta è un’altra: secondo la vice presidente esecutiva, la tecnologia per superare i 200 km di autonomia elettrica nei veicoli PHEV è già pronta. In Cina, è montata sul nuovo Denza N9, un maxi SUV della divisione premium di BYD, con batteria da 49 kWh, doppio motore e architettura e-Platform 3.0. Secondo il ciclo di omologazione cinese, l’autonomia supera la fatidica soglia dei 200 km. E presto potrebbe arrivare in Europa.

Sfida tecnologica: DM-i vs range extender

Il messaggio di BYD è anche una frecciata agli altri costruttori, che per recuperare terreno si rifugiano nei range extender, soluzioni ibride in cui il motore termico non muove le ruote ma ricarica la batteria. Una scorciatoia? Per BYD il quadro è chiaro: “Molti cercano di avvicinarsi con i range extender, ma il nostro DM-i è su un altro livello. La bellezza del DM-i è nella flessibilità: puoi guidare solo in elettrico, in modalità ibrida o solo a benzina. Decidi tu, in base alla potenza necessaria”.

Un attacco diretto alla concorrenza occidentale, accusata – neanche troppo velatamente – di inseguire piuttosto che innovare. E nel frattempo, BYD corre: la tecnologia DM-i di nuova generazione è già in fase avanzata, e il marchio è pronto a declinarla su una gamma completa. Con un obiettivo doppio: abbattere i consumi e spingere l’autonomia elettrica reale oltre i 100 km, soglia che permetterebbe a molti utenti di usare l’ibrido quasi sempre in modalità EV, ricaricando solo una o due volte a settimana.

Un futuro misto, tra EV e PHEV

Nonostante la prospettiva europea di uno stop ai motori termici dal 2035, BYD non sembra voler abbandonare il campo dell’ibrido. Anzi. Il gruppo sta preparando un mix di modelli PHEV ed EV, differenziato per ogni mercato. «Ci sono Paesi dove l’EV sarà dominante – spiega la vicepresidente esecutiva – ma in altri, come nel sud Europa, l’ibrido plug-in sarà la scelta prevalente, proprio come succede oggi in Cina”.

Una visione che riflette pragmatismo industriale e strategia globale. Perché, se l’elettrico rappresenta il futuro, l’ibrido plug-in – quello vero, efficiente e usabile – resta ancora una chiave fondamentale per conquistare i mercati. E BYD, con la sua tecnologia proprietaria e la voglia di giocare d’attacco, ha tutta l’intenzione di farsi largo. A suon di chilometri. In silenzio, ma senza chiedere permesso.

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280973 BYD punta sull'ibrido plug-in
Nissan Micra, il modello simbolo della rinascita del brand https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/fotonotizia/nissan-micra-city-car-2025/280918/ Fri, 30 May 2025 10:00:42 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=fotonotizia&p=280918 280918 Nissan Micra, il modello per rimettersi in piedi Peugeot E-3008 ed E-5008 Dual Motor: due SUV elettrici che riscrivono la mobilità https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/video/peugeot-e-3008-ed-e-5008-dual-motor-due-suv-elettrici-che-riscrivono-la-mobilita/280769/ Thu, 29 May 2025 16:41:35 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=280769

Tecnologia, spazio, sicurezza, bellezza quotidiana e quel pizzico di sportività: i nuovi SUV elettrici Peugeot  in versione Dual Motor.

Una rivoluzione che parte da chi guida ogni giorno

C’è una nuova generazione che guida la transizione elettrica. Non lo fa per tendenza, ma per scelta. Attenta all’ambiente, al design, alla sicurezza, ma soprattutto alla qualità del tempo. E oggi, quel tempo si misura anche in chilometri percorsi con consapevolezza. Peugeot risponde a questa rivoluzione silenziosa con E-3008 ed E-5008 Dual Motor, due SUV elettrici pensati non per stupire, ma per semplificare e valorizzare il quotidiano con un pizzico di grinta.

Belle e funzionali …design emozionale

Il primo impatto è visivo, e le nuove Peugeot lo vincono al primo sguardo. Linee scolpite, silhouette dinamiche e una presenza che trasmette forza senza rinunciare all’eleganza. Ma non è solo questione di estetica. Ogni dettaglio – dai sedili al  “panoramic i-Cockpit ” – è pensato per dialogare con chi guida, in modo naturale, fluido, intuitivo. Il risultato? Un abitacolo che accoglie e rilassa, dove ogni gesto ha il suo posto e ogni comando è a portata di mano.

Due anime, una missione

E-3008 ed E-5008: compatta la prima, versatile la seconda

E-3008 è perfetta per chi cerca compattezza senza sacrificare spazio. Ideale in città, agile, ma capace di affrontare senza problemi anche lunghi viaggi. E-5008, invece, è il SUV da 7 posti che mancava nel mondo dell’elettrico: spaziosa, modulabile, con un bagagliaio che supera i 2.100 litri in configurazione a due posti. Per le famiglie, per chi fa mille cose, per chi vuole tutto, ma senza compromessi.

Potenza sotto controllo

Entrambi i modelli montano un sistema Dual Motor da 325 CV con trazione integrale. Tradotto: performance brillanti anche su salite innevate o percorsi sterrati. Ma ciò che colpisce è la dolcezza con cui si lascia guidare. L’accelerazione è fluida, l’assetto stabile, i comandi intuitivi. Nessun effetto “montagne russe”: solo la piacevole sensazione di essere padrone della strada, sempre.

Una pausa lunga 30 minuti…reale e veloce

490 km di autonomia (WLTP) per E-3008 e 467 km per E-5008, il pensiero della ricarica smette di essere un’ansia. In più, bastano 30 minuti per ricaricare fino all’80% della batteria con le colonnine rapide. Tempi perfetti per una pausa caffè, o per una sessione in palestra. E per la ricarica domestica? Peugeot offre wallbox smart, da installare senza stress.

Peugeot E-3008 ed E-5008 Dual Motor

Il comfort che non è un lusso

Sedili massaggianti. Aria purificata. Silenzio. Materiali soft-touch. È così che Peugeot interpreta il benessere in auto. Per chi passa ore nel traffico o accompagna i figli a scuola prima di una riunione, questi dettagli diventano fondamentali. Non è un vezzo, è una necessità. E-3008 ed E-5008 sono nate anche per questo.

Sicurezza a tutto tondo

Non basta essere protetti: bisogna anche sentirsi al sicuro. I sistemi ADAS presenti a bordo – dalla frenata automatica d’emergenza all’assistente di corsia, fino al parcheggio semi-automatico – sono studiati per ridurre le fonti di ansia. Per chi viaggia spesso con bambini a bordo, o semplicemente ha mille cose per la testa, la sicurezza diventa un alleato psicologico.

Dialogo aperto con chi guida

Peugeot ha coinvolto direttamente la realtà nella progettazione della nuova gamma. Il risultato si vede – e si sente. Dal portellone automatico alle modalità di guida selezionabili, fino all’accesso ai servizi digitali tramite app, tutto è disegnato partendo dalla vita vera, non da una presentazione PowerPoint.

Più che garanzie: promesse

Con 8 anni di garanzia su veicolo e batteria, Peugeot non offre solo tranquillità tecnica, ma anche un messaggio forte: “Ci saremo anche dopo l’acquisto.” E lo fa con servizi come Free2Move Charge, per accedere facilmente a una rete di ricarica capillare in Europa, o con i suggerimenti digitali sulla gestione dell’auto.

Peugeot ha colto il segno. Ha ascoltato. Ha osservato. E ha risposto.

Con E-3008 ed E-5008 Dual Motor, l’elettrico non è più un’opzione estrema o un territorio da pionieri. È una scelta quotidiana, concreta, intelligente.  Per un futuro ancora tutto da guidare.

 

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Katharina Sachs: la designer che ha reinventato Volvo con la EX30 https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/video/katharina-sachs-la-designer-che-ha-reinventato-volvo-con-la-ex30/280773/ Thu, 29 May 2025 15:25:16 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=280773

 

In un mondo automobilistico sempre più orientato verso l’elettrificazione e la sostenibilità, Katharina Sachs emerge come una delle figure più influenti nel design contemporaneo. Come Senior Exterior Designer di Volvo Cars, ha guidato la creazione della EX30, il SUV compatto completamente elettrico che ha ridefinito gli standard del marchio svedese.

Un’infanzia tra carta, chiodi e sogni: la nascita di una designer

“Per me la passione per il design è maturata durante l’infanzia, grazie ai miei genitori. Ero sempre fuori con mio padre a costruire e creare, da un gioco a una casa sull’albero, disegnavo ininterrottamente. Sapevo di voler essere una creatrice.”Katharina Sachs racconta con entusiasmo le sue origini creative. Una passione per il creare, prima ancora che per l’automobile, che si è poi concretizzata quando ha incontrato un giovane studente di Transportation Design allo IED di Torino.

L’Accademia di Savigliano: fondamenta solide per un talento

“Mi disse: ‘Se vuoi costruire basi solide per studiare car design devi andare a Torino’. Poi ha sentito parlare della scuola di Savigliano, dove si può imparare il modellismo tecnico industriale. Sembra perfetto, voglio andare lì a imparare”.

Così Katharina si iscrive all’AgenForm CEMI, in Piemonte. Un luogo dove la manualità e la progettazione si incontrano, formando i designer del futuro. “Per me rappresentava il pacchetto ideale, perché insegnava davvero tutto, come trasformare un’idea in realtà.”

Fonte: Redazione Virgilio Motori
La giornalista Serena Cappelletti con Katharina Sachs

Da Italdesign a Pforzheim: il trampolino verso Volvo

Dopo l’accademia, Katharina entra a Italdesign Giugiaro come modellista clay, utilizzando l’argilla per i propri modelli. Inizia con uno stage, ma il talento è evidente: le viene subito offerto un ruolo nei team interni. “Ho ricevuto molto supporto, e intanto preparavo il mio portfolio per entrare all’Università di Pforzheim.”

Conseguito il titolo, la carriera internazionale prende forma. Londra, poi Svezia. Il design italiano resta però nel cuore. “Venire in Svezia dall’Italia ha significato portare con me tanta passione, quella che in Italia si sente fortemente: per creare, per essere creativi.”

Minimalismo scandinavo e passione latina: la ricetta EX30

“Amo il design pulito e minimalista, ma unito a un tocco più emozionale diventa davvero un pacchetto completo e vincente.”

EX30 nasce da una competizione interna tra 10-13 designer. “Ognuno proponeva la propria visione dell’auto. Dopo sei mesi, da dieci si passava a tre, poi due, fino a scegliere l’unico progetto da sviluppare.”

Katharina è la mente dietro la versione finale. Un SUV compatto ma deciso, con proporzioni robuste, finiture sostenibili e una forte personalità. “Ogni linea ha una funzione. Ogni volume racconta una storia.”

I tre dettagli che ama di più della EX30

“Il frontale: è stato il più difficile da sviluppare. Doveva rispettare vincoli di sicurezza, integrare sensori, ma anche esprimere forza. Ogni linea è funzionale e pensata.”

“La postura generale dell’auto: compatta ma potente, non timida. Ha la forza di una grande Volvo ma in un corpo urbano.”

“La modellazione dei volumi: volevamo che trasmettesse solidità. Anche solo guardandola, devi sentirti al sicuro.”

EX30 Cross Country: l’avventura in formato compatto

Per chi cerca versatilità, la Sachs ha firmato anche EX30 Cross Country. Assetto rialzato, pneumatici robusti, dettagli da fuoristrada. L’anima scandinava si tinge di spirito outdoor.

Una nuova generazione di leadership femminile

Nel settore automotive, spesso dominato da uomini, Katharina Sachs rappresenta un esempio di innovazione e talento. Con determinazione e visione, ha portato Volvo a un nuovo livello, segnando un punto di svolta per la mobilità elettrica compatta.

Katharina Sachs non è solo la designer della EX30. È il volto Volvo di un nuovo modo di pensare l’automobile: più emozionale, più responsabile, decisamente più umano.

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F1, GP Spagna: Ferrari cerca vantaggi con la nuova ala anteriore https://www.virgilio.it/motori/auto/f1-gp-spagna-ferrari-nuova-ala-anteriore/280778/ Thu, 29 May 2025 14:49:32 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280778 Ferrari mette da parte Monaco. La F1 si trova davanti alla direttiva TD018 , dopo che per tre mesi se ne è parlato in continuazione. Il team di Maranello attendeva questo appuntamento con ansia, sebbene abbia scelto di non portare il pacchetto di aggiornamenti come programmato. Era necessario attendere i riscontri della pista inerenti le ali flessibili, per capire come potrebbero cambiare le prestazioni dopo i provvedimenti della FIA.

La capacità di trovare una configurazione efficace non manca al team italiano, come dimostrato anche a Shanghai. Ciò malgrado, la Rossa è troppo spesso costretta a forzare soluzioni al limite per compensare carenze specifiche. La mancanza di carico, sia in condizioni di bassa che di alta velocità, continua a influenzare negativamente il comportamento della monoposto. Leclerc lo ha ribadito in più occasioni davanti ai microfoni della televisione.

L’aderenza nei curvoni veloci è insufficiente, mentre l’aerodinamica nei tratti lenti, in particolare l’efficacia dell’ala anteriore, resta un punto debole rispetto ai rivali diretti, pur in presenza di una buona trazione in uscita. Questo scenario impone alla squadra di Maranello la necessità di individuare un equilibrio funzionale, decisamente imprescindibile per affrontare con competitività le sfide tecniche del Montmelò. È stato questo il contesto in cui il team si è dovuto muovere sino ad ora.

Priorità alla corsa: la costanza sul passo è la vera arma

Un tema particolarmente delicato resta il controllo termico delle gomme. La gestione della temperatura interna è un rompicapo che accomuna diverse squadre di vertice, Ferrari, Red Bull e Mercedes in primis. In qualifica, le due SF-25 hanno spesso mostrato una certa difficoltà nell’attivazione delle coperture, condizione che penalizza non poco il grip raggiungibile e di riflesso abbassa la prestazione. Per questo abbiamo visto distacchi abissali dai primi in talune circostanze.

In gara le cose cambiano, poiché il team italiano ha dimostrato di saper amministrare meglio la mescola, potendo mantenere un passo molto buono, spesso al livello dei migliori. Con la temperatura superficiale, il lavoro della Ferrari appare più solido rispetto ad altri competitor, in particolare nelle simulazioni di long run. Proprio in quest’area, la squadra dovrà cercare conferme per capire se il degrado potrà essere un problema o meno. Lo farà dal venerdì nelle Fp2.

Ferrari: l’importanza della messa a punto

Uno dei tasti dolenti per il Cavallino Rampante resta il compromesso aerodinamico e meccanico, o meglio l’interazione tra questi due elementi che genera, almeno per il momento, uno scenario troppo spesso penalizzante. L’assetto di base studiato al simulatore continua a essere contraddistinto da una spinta verticale insufficiente, in quanto i Canali Venturi non riescono a generare la portanza verticale corretta.

Il tutto si traduce in uno svantaggio cronometrico nelle condizioni standard. Ecco perché indirizzare il lavoro verso una messa a punto utile per la gara sarà decisivo, con il chiaro intento di migliorare la risposta termica su tutti i tipi di mescola. Solo un bilanciamento efficace tra stabilità aerodinamica e controllo termico, permetterà alla Rossa di ridurre lo scarto prestazionale da chi oggi è davanti.

La nuova ala Ferrari

Per far sì che l’ala anteriore sia conforme alle nuove regole, la storica scuderia italiana ha modificato la sua specifica. Parliamo di una versione differente, sia nella struttura che dal punto di vista aerodinamico. Cambiare il design era necessario anzitutto per lo sviluppo. Inoltre, arriva un reshaping per equilibrare la portanza verticale prodotta. Senza dubbio, per le due SF-25 c’era la necessità di stabilizzare il carico nelle sezioni più lente.

Ala Ferrari SF-25 GP Spagna
Fonte: Zander Arcari
La nuova ala anteriore della Ferrari SF-25 nel GP di Spagna 2025

Una carenza confermata anche dal team principal della Mercedes, Mr. Toto Wolff, che ha dichiarato come il team italiano fosse la squadra che possedeva un’ala anteriore che ha sfruttato  in misura minore l’aeroelasticità. Benefici più contenuti, insomma. Anche per questo sarà interessante capire l’impatto di questa direttiva tecnica sulla Rossa, per verificare se, come sostiene da tempo Vasseur, Ferrari potrà godere di un certo vantaggio reale e palpabile dalla Spagna in poi.

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280778 La nuova specifica di Ala anteriore della Ferrari per il GP di Spagna 2025 Ala Ferrari SF-25 GP Spagna
KGM ConnAction: generazione SUV della nuova mobilità https://www.virgilio.it/motori/auto/video/kgm-connaction-generazione-suv-della-nuova-mobilita/280711/ Thu, 29 May 2025 09:35:09 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=280711

Dalla Patagonia alle strade urbane, dai sentieri di montagna ai percorsi quotiiani: il nuovo corso di KGM è un viaggio tra emozione, robustezza e innovazione. Ecco perché la casa coreana è pronta a riscrivere le regole del SUV contemporaneo con la nuova filosofia “KGM Action”.

L’energia del cambiamento

KGM si reinventa con una gamma completa all’insegna di forza, stile e tecnologia.

Sessant’anni di storia e un presente che guarda dritto al futuro. KGM Global – nuovo volto dell’ex SsangYong – torna sulle scene italiane con la determinazione di chi non ha mai smesso di crederci. A guidare questa rinascita è la filosofia “Powered by Toughness”, ora interpretata con il manifesto “KGM Action”: un invito a muoversi, a uscire dai binari, a vivere ogni giorno con autenticità.

La gamma 2025, importata e distribuita in Italia da ATFLOW, è pensata per abbracciare ogni sfumatura dell’avventura: dal viaggio epico in fuoristrada alla quotidianità urbana fatta di stile e comfort. Protagonisti: Torres, Rexton, Rexton Sports XL, Korando e Tivoli. Cinque SUV, un’identità unica.

Torres: nato per spingersi oltre

SUV puro, moderno e grintoso. Il cuore dell’offensiva KGM.

Il suo nome evoca paesaggi estremi e natura incontaminata: Torres è il modello simbolo di questa rinascita. Un SUV muscoloso, scolpito, pronto ad affrontare l’asfalto come i sentieri sterrati. Ispirato al Parco Nazionale Torres del Paine in Patagonia, incarna l’essenza del brand: forza, autenticità e innovazione.

Il disegno? Audace, con fari tridimensionali e portellone posteriore ispirato alla ruota di scorta. Dentro, due display da 12,3″, sedili ventilati e riscaldati, illuminazione ambientale regolabile in 32 tonalità. Sotto il cofano, un 1.5 turbo benzina o benzina/GPL da 163 CV, cambio automatico Aisin o manuale, modalità di guida, capacità di traino fino a 1.500 kg e anche versione AWD. In una parola: completo.

Torres
Fonte: Ufficio Stampa KGM
KGM Torres

Rexton: l’ammiraglia che non teme l’off-road

Eleganza da esecutivo, spirito da scalatore.

Quando l’esperienza incontra la forza bruta. Rexton è il SUV che incarna il lusso secondo KGM. La nuova generazione, rinnovata nel design e nella tecnologia, abbina raffinatezza e funzionalità in un equilibrio raro. I sedili in pelle nappa, il climatizzatore bizona, la guida silenziosa e i 7 posti ne fanno un salotto su ruote, ma con telaio body-on-frame in acciaio ad alta resistenza, 202 CV, trazione integrale 4WD selezionabile e 3.500 kg di traino, è pronto anche per l’impossibile.

La dotazione ADAS è da riferimento: cruise control adattivo, frenata automatica, mantenimento di corsia, rilevamento angolo cieco, visione a 360° e tanto altro. Per chi cerca l’equilibrio perfetto tra comfort e capacità.

Rexton Sports XL: la doppia anima del pick-up

Il lavoro incontra lo stile. E lo porta ovunque.

Robusto, versatile, sorprendentemente comodo. Il Rexton Sports XL è il pick-up che ha deciso di non essere solo un mezzo da lavoro. Con un cassone extralarge da 1.262 litri, sospensioni off-road multilink, capacità di traino fino a 3.500 kg e motore diesel 2.2 da 202 CV, ha tutto quello che serve per portare ovunque te stesso, i tuoi strumenti, i tuoi sogni.

Dentro, invece, è un SUV completo: sedili in pelle, infotainment da 12,3″, clima bi-zona, retrocamera HD, smart key, ADAS. Un pick-up per chi lavora con stile o viaggia senza limiti.

Korando: tecnologia, versatilità e spirito urbano

Dinamico, digitale, compatto: il SUV per tutti i giorni.

Il Korando è il ponte tra ieri e domani. Evoluzione di un’icona, oggi si presenta con uno stile grintoso e geometrico, fari a LED verticale e uno spazio interno tra i migliori del segmento C. Il suo punto forte? L’equilibrio. 5 posti comodi, bagagliaio da 551 litri, interni ben rifiniti, connettività totale, infotainment da 9” o 10,25”, ricarica wireless, e dotazioni di sicurezza da SUV premium.

Il motore 1.5 turbo benzina (anche GPL) è disponibile in versione 2WD o 4WD, con cambio manuale o automatico Aisin. Prezzi accessibili (da 22.500 euro in promo) per un veicolo che sa parlare a chi cerca concretezza, design e contenuti.

Korando
Fonte: Ufficio Stampa KGM
KGM Korando

Tivoli: compatto, elegante, brillante

Il SUV cittadino che sa distinguersi.

Il più piccolo della famiglia, ma non certo il meno affascinante. Il Tivoli ha linee grintose, colori originali (tra cui il nuovo “Latte Greige”), e un piglio sportivo che conquista al primo sguardo. All’interno, spazio ben gestito e comfort curato: display da 10,25”, infotainment TomTom da 9”, compatibilità Apple e Android, sedili in pelle riscaldati e ventilati, sensori, retrocamera e una silenziosità che sorprende.

Con il motore 1.5 turbo da 135 o 163 CV (anche GPL), il Tivoli è perfetto per la città ma pronto per evadere, con anche la versione AWD disponibile. E il prezzo d’attacco da 17.900 euro lo rende irresistibile.

Actyon: il ritorno dell’originale SUV coupé

Design scolpito, anima urbana, spirito pionieristico.

Il nome Actyon ritorna dopo oltre un decennio, ma con un’identità completamente rinnovata. Se nel 2005 fu tra i primi a proporre un SUV con silhouette coupé, oggi il nuovo KGM Actyon si presenta come un crossover raffinato e dinamico, basato sulla piattaforma del Torres ma con proporzioni più slanciate: 4,74 metri di lunghezza, 1,91 di larghezza e 1,68 di altezza. Il design è audace, con una linea del tetto inclinato, gruppi ottici LED ispirati ai simboli del Taegukgi coreano e dettagli che richiamano l’eleganza di modelli premium.

All’interno, l’Actyon offre un ambiente tecnologico e sofisticato: doppio display da 12,3” leggermente orientato verso il guidatore, sedili in pelle bicolore riscaldati e ventilati, illuminazione ambientale personalizzabile in 32 tonalità e un bagaglio da 668 litri, espandibile fino a 1.568 litri abbattendo i sedili posteriori.

Sotto il cofano, un motore 1.5 turbo benzina da 163 CV abbinato a un cambio automatico Aisin a 6 rapporti, con trazione anteriore o integrale. La dotazione di sicurezza è completa: 8 airbag, frenata automatica d’emergenza, mantenimento della corsia, cruise control attivo e telecamera a 360°.

Lanciato in Corea nel 2024, l’Actyon ha registrato oltre 16.000 preordini nel primo giorno, confermando l’entusiasmo per il ritorno di un’icona reinterpretata in chiave moderna.

KGM ConnAction: un’identità in movimento

Dallo stile alla sostanza, un marchio che sa dove vuole andare.

La casa coreana rinasce con una nuova identità forte e coerente. Nessuna promessa esagerata, solo sostanza, tecnologia accessibile, design lineare e la volontà di offrire qualcosa di diverso nel mondo dei SUV.

KGM non parla semplicemente di movimento, ma di azione intesa come scelta di vivere, di esplorare, di connettersi. È questo il cuore della sua visione: un linguaggio nuovo per raccontare SUV che non sono solo veicoli, ma strumenti di relazione tra persone, territori e stile di vita. Un manifesto che prende forma anche nel neologismo ConnAction, che fonde “connection” e “action”: connessione tra tecnologie intelligenti e vita reale, tra comfort e performance, tra design e sostenibilità.

Torres, Rexton, Rexton Sports XL, Korando, Tivoli ed Actyon diventano così attori di una mobilità autentica e personale. Non si tratta solo di arrivare a destinazione, ma di scegliere come farlo, con quali emozioni, e soprattutto con quale atteggiamento. Perché nella nuova filosofia KGM, ogni curva è un’opportunità per sentirsi vivi. E ogni viaggio, una dichiarazione di stile e coerenza.

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BMW svela la nuova M2 CS, edizione speciale per il massimo piacere di guida https://www.virgilio.it/motori/auto/nuova-bmw-m2-cs/280710/ Thu, 29 May 2025 09:01:00 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280710 La BMW, ancora una volta, si è superata. Da anni si parlava del lancio di un piccolo mostro e dopo i prototipi camuffati e i test in pista, è pronta a scendere in strada la M2 CS. Le performance hanno superato le aspettative. La special offre un handling da sogno e si basa sul telaio dell’ultima generazione della M2. Verrà realizzata nello stabilimento del BMW Group di San Luis Potosí, in Messico. Come tutti gli altri modelli speciali firmati BMW M GmbH, sarà prodotta in edizione limitata e avrà un grande richiamo negli Stati Uniti, in Germania e in Cina.

Il telaio è stato abbassato di 8 mm, mentre sospensioni, ammortizzatori e controlli elettronici sono stati concepiti per un uso racing. Le tarature di DSC e M Dynamic Mode sono realizzate per dare massima soddisfazione in un circuito, tuttavia la vettura ha dimensioni perfette per un utilizzo urbano. Importanti aggiornamenti hanno riguardato lo sterzo, il differenziale sportivo e l’impianto frenante. Di serie sono predisposti i freni M Compound con pinze rosse, ma si può scegliere anche per i freni carboceramici, sempre con pinze rosse. I cerchi forgiati selezionati in bronzo dorato opaco, da 19” all’anteriore e 20” al posteriore, con pneumatici da pista 275/35 ZR19 e 285/30 ZR20, possono essere equipaggiati anche da mescole ultra-track o sportive standard nelle stesse misure.

La scheda tecnica del gioiello tedesco

Sotto al cofano della M2 CS batte un 6 cilindri in linea (sigla S58) potenziato che sprigiona 530 CV e 650 Nm, gli stessi della M3 e della M4 Competition xDrive. La CS, a differenza delle sorelle maggiori, rimane a trazione posteriore. Rispetto alla versione standard della M2 vanta 50 CV e 50 Nm in più, grazie a nuova mappatura motore. La coppia massima è disponibile tra 2.650 e 5.730 giri/min, mentre la potenza di picco arriva a 6.250 giri/min, con un regime massimo fissato a 7.200 giri/min. Il guidatore, attraverso il pulsante Setup posto sulla consolle centrale, ha la possibilità di settare le varie opzioni di configurazione del motore, delle sospensioni adattive M di serie, dello sterzo M Servotronic, dell’impianto frenante integrato con i freni M Compound e della funzione M Traction Control.

Dall’esperienza acquisita con la gamma sportiva dei bolidi BMW, i tecnici tedeschi hanno lavorato sulla taratura della risposta del pedale dell’acceleratore. La CS risulta più reattiva e cattiva, ma gli appassionati dovranno ingoiare un boccone amaro. Questa meraviglia sarà disponibile unicamente con il cambio automatico M Steptronic a 8 rapporti. Non c’è spazio per un tradizionale cambio manuale, che avrebbe aumentato il divertimento. Va ricordato come l’ultima M2 CS con cambio manuale diede un forte impulso alla crescita sul mercato del modello, rappresentando il 50% delle vendite. Gli specialisti della Casa dell’Elica hanno privilegiato la potenza bruta al piacere della leva del cambio e del pedale della frizione. Il pulsante Drivelogic, integrato nel cambio automatico, consente di modificare le caratteristiche di cambiata, scegliendo fra tre diverse impostazioni. Le palette del volante consentono di scalare in modo sequenziale, proprio come i piloti professionisti.

Performance da supercar

La BMW M2 CS è la prima della serie a scattare da 0 a 100 km/h in appena 3,8 secondi, due decimi più rapida della M2 da 480 CV. Si toccano i 200 km/h in appena 11,7 secondi, mentre la top speed è autolimitata a 302 km/h. Un autentico mostro, impreziosito da un supporto motore con molle più rigide, che ottimizza la connessione tra propulsore e telaio. Per un sound da brividi è predisposto uno scarico con quattro terminali in carbonio neri opachi. L’Active Sound Design permette un rombo aumentato quando si selezionano le modalità SPORT o SPORT PLUS tramite l’interruttore Driving Experience Control.

La nuova M2 CS pesa 30 kg in meno rispetto al modello standard, grazie all’adozione della fibra di carbonio (CFRP) su carrozzeria e interni. Il peso a secco è di 1.695 kg. La fibra di carbonio abbonda per le calotte degli specchietti, il tetto, il diffusore posteriore, uno splitter anteriore nero opaco e una griglia frontale nera con prese d’aria ottimizzate. Ogni dettaglio è studiato per una “dieta dimagrante” che possa portare ampi benefici sul piano prestazionale. La CS non solo risulta più veloce, ma anche più agile nei tratti misti. Persino il circuito dell’olio è stato progettato per gestire modalità di guida estremamente dinamiche.

La tecnologia M TwinPower Turbo del motore vanta una coppia di turbocompressori mono-scroll, ciascuno dei quali trasferisce aria compressa a tre cilindri, con un intercooler indiretto alimentato da un circuito a bassa temperatura. Non manca un controllo elettrico per offrire regimi elevati e accelerazioni brucianti. Il portellone posteriore leggero in CFRP (polimero in fibra di carbonio rinforzata) è uno dei tanti capolavori che determina lo scarto prestazionale rispetto alla serie precedente.

Listino prezzi

La nuova M2 CS verrà immessa sul mercato in quattro colori: Sapphire Black, Velvet Blue (Individual), Brooklyn Grey e Portimao Blue, tutti associati a fari full LED adattivi e luci Shadow Line. L’abitacolo rispecchia l’animo racing della carrozzeria. La console centrale è in CFRP, mentre i sedili a guscio in carbonio, riscaldabili ed elettrici, sono alleggeriti e concepiti per un sano divertimento in pista dove non esistono limiti. I poggiatesta sono removibili e c’è la possibilità di integrare cinture a più punti, come sulle auto da corsa. A completare l’abitacolo sportivo c’è il rivestimento del tetto M Anthracite.

I rivestimenti dei sedili sono in pelle Merino. Spicca il volante in Alcantara, limato nella parte inferiore, con una marcatura rossa a ore 12, paddle in metallo e riscaldamento opzionale. Per contenere il peso sono stati scelti inserti interni in carbonio, battitacco neri e, novità assoluta, pannelli porta illuminati con logo CS, la cui tinta è personalizzabile come l’illuminazione ambientale. Di serie la nuova M2 CS propone il climatizzatore automatico a due zone, il sistema di accesso comfort, l’Harman Kardon Surround Sound System e il BMW Live Cockpit Professional, comprensivo del sistema di navigazione BMW Maps.

Oltre al tradizionale schermo Head-Up è disponibile anche la funzione Augmented View sul Control Display. Non mancano ovviamente l’Apple CarPlay® e l’Android Auto™. Il quadro strumenti completamente digitale è caratterizzato da un Information Display da 12,3 pollici e da un Control Display da 14,9 pollici. La tecnologia è basata sul BMW Operating System 8.5, che amministra anche il controllo digitale delle funzioni climatiche. Temperatura, ventilazione, riscaldamento dei sedili e del volante, possono essere gestiti sia tramite touch, attraverso una specifica voce del menu nella parte inferiore dello schermo, sia tramite comandi vocali grazie al BMW Intelligent Personal Assistant. Si tratta di un modello special e il costo riflette l’esclusività. La Casa bavarese proporrà la nuova M2 CS a 115.000 euro, 37.500 euro in più rispetto alla prezzo di listino della versione standard. Arriverà entro la fine dell’estate 2025.

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280710 BMW M2 CS, ancora più veloce
Opel svela la show car robusta e audace per le avventure fuoristrada https://www.virgilio.it/motori/auto/opel-frontera-gravel-show-car/280605/ Wed, 28 May 2025 13:03:56 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280605 Non chiamatelo SUV: è un animale da sterrato. Il nome, Opel Frontera Gravel, graffia: via i fronzoli, solo terra sotto le ruote. Anche se porta la firma del Fulmine sul cofano, scordati le file davanti al supermercato. Punta dritto, dove finisce l’asfalto. Certe modelli seguono la massa, altri respingono fin dalla loro progettazione le soluzioni a metà, in quanto hanno troppo da raccontare. Nata a Rüsselsheim e sviluppata insieme a due nomi che nel tuning sanno il fatto loro — BlackFish e XS — la show car si colloca nella seconda categoria, concedendo un’elettrizzante anteprima sui mezzi a ruote alte del futuro.

Ruote da 16″, color deserto

Ruote Borbet da 16 pollici, assetto pronto per i sassi, verricello frontale, gancio da traino e un portapacchi serio, con struttura a traliccio e faretti supplementari piazzati sul tetto e sul cofano. Spazio anche ai vani portaoggetti laterali, perfetti per chi vive con lo zaino sempre pronto. Ogni dettaglio urla: “carica l’attrezzatura, accendi i fari e vai”.

Il colore? Desert stone opaco, con tetto e cofano neri. Il contrasto con gli accenti arancioni — specchietti, paraurti, spoiler, Opel Blitz — è il tocco finale: in un istante ti rendi conto che questo SUV è stato svezzato nel fango. Sotto l’immagine grintosa, trova posto la meccanica del nuovo Frontera 100% elettrico, quindi zero emissioni locali e libertà totale nei percorsi naturalistici. La sua silenziosità è bene che non venga scambiata per apatia: se la sottovaluti ti travolge.

La prima uscita pubblica

La prima uscita pubblica? Il 30 maggio alla XS Carnight Wörthersee, l’evento cult per appassionati che si terrà nei pressi di Klagenfurt, in Austria. Opel porterà Gravel direttamente nel cuore pulsante della scena tuning europea. Sarà esposta all’Opel Hall della Fiera di Klagenfurt, e i biglietti si possono ancora comprare. Se vuoi vedere da vicino com’è fatto un SUV che non chiede il permesso, qui vai a botta sicura. Salire sul Gravel è infilarsi in una corazza ruvida, cucita stretta. Il tessuto gratta le dita, ti ancora al presente. Lo spazio? È compatto, ti fa sentire subito ben accolto. Sopra, il tetto ti costringe ad abbassare la testa. E lo sguardo va dove serve: avanti, verso il fondo che vibra sotto le gomme.

“Il nuovo Opel Frontera si distingue già – ha dichiarato Rebecca Reinermann, Vice President Marketing di Opel e Vauxhall -. È robusto, pratico e perfetto per le famiglie e le avventure quotidiane. Ma con la show car Opel Frontera Gravel, ci siamo spinti oltre i limiti, immaginando una versione più resistente, più audace e all’avanguardia. Questo concept è stato creato per accendere la curiosità dei fan e testare la domanda di un Opel Frontera più audace e robusto in futuro. È tutta una questione di libertà, avventura, eccitazione e superamento dei limiti”. Evaporano le distrazioni, niente finestre aperte sul mondo. XS ha cucito spigoli e morbidezze con la mano ferma di chi sa cosa serve quando si guida davvero. Gravel entra in contatto con la tua parte più intima, ancestrale. E mentre ti siedi, ti senti già parte del percorso.

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280605 Opel Frontera Gravel, la show car nata per combattere
La città in 3 metri: ecco Desner Y300, il mini EV che fa spazio al futuro https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/video/la-citta-in-3-metri-ecco-desner-y300-il-mini-ev-che-fa-spazio-al-futuro/280591/ Wed, 28 May 2025 10:42:53 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=280591

Non lasciatevi ingannare dalle dimensioni. La Desner Y300 è lunga appena 3 metri ma promette di cambiare il nostro modo di vivere la città. Con un look compatto e un cuore full electric, questo quadriciclo pesante di categoria L7e arriva dalla Cina con l’ambizione – legittima – di conquistare il cuore (e i parcheggi) degli italiani. Proposta a partire da 8.500 euro grazie agli incentivi statali e al contributo della casa, è disponibile in due configurazioni: 2 posti Cargo pensato per le aziende, e 4 posti Family, ideale per le famiglie metropolitane o per chi vuole viaggiare leggero… ma in compagnia.

Lo spirito è chiaro: semplicità, convenienza, prestazioni. Con un’autonomia di fino a 150 km, batteria da 13,9 kWh, e una ricarica completa in 6 ore da una normale presa di casa, la Y300 è il mezzo perfetto per chi ogni giorno sfida traffico, parcheggi impossibili e zone a traffico limitato. E sì, si guida già dai 16 anni con patente B1. Una vera city car democratica, insomma.

Design compatto, anima smart: anche l’occhio vuole la sua parte

A vederla per strada non passa inosservata. Colori pastello, forme squadrate ma gentili, gruppi ottici oversize che strizzano l’occhio al mondo Smart, e cerchi da 13 pollici (12 nella base) che la fanno sembrare uscita da un cartoon urbano. Dentro? Sorprendentemente spaziosa. Non è un salotto su ruote, ma quattro persone ci stanno, anche se chi siede dietro deve scendere a qualche compromesso. Ma per il tragitto casa-ufficio o scuola-gelateria, va più che bene.

Il bagagliaio, abbattendo i sedili posteriori, regala spazio, sempre in proporzione alle dimensioni. E per chi sceglie la versione Cargo a 2 posti, lo spazio si trasforma in praticità per professionisti, artigiani o corrieri urbani. In più, nella Family, trovano posto anche gli attacchi Isofix per i seggiolini. Piccola sì, ma con l’attenzione giusta.

Desner Y300
Fonte: Ufficio Stampa Desner
Nuova Desner Y300

Tecnologia alla portata di tutti

Non aspettatevi interni luxury, è pur sempre un quadriciclo… ma Desner non ha rinunciato all’essenziale da segmento superiore: strumentazione digitale, optional come il sistema infotainment compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, e perfino il climatizzatore, di serie nella 4 posti e disponibile come optional nella 2. La sicurezza? Airbag passeggero, ABS e una struttura che non traballa nemmeno sui sanpietrini milanesi. Testata nel cuore del capoluogo lombardo, la Y300 ha dimostrato di cavarsela con agilità e sorprendente comfort, anche su pavé e strade dissestate.

La guida è come il gioco di un bambino fra tanti adulti: motore posteriore da 20 CV, sterzo leggero ma non “finto”, assetto sempre in sicurezza. Limite od opportunità? Il volante leggermente inclinato e i sedili un po’ ristretti, limitano la posizione per un adulto fatto… ma con una larghezza totale di 149 cm non si può chiedere di sedersi in poltrona. Ed in realtà l’effetto rialzato rende il conducente sempre attento e vigile.

Il futuro (accessibile) è servito

Nell’epoca in cui le citycar tradizionali stanno scomparendo, Desner Y300 arriva come una boccata d’aria fresca. Elettrica, compatta, economica, pensata per la mobilità urbana del futuro. Soprattutto, disponibile subito: la rete di assistenza Desner è in crescita, con tempi di consegna dei pezzi rapidi e un servizio di soccorso stradale elettrico incluso per 5 anni.

In un momento in cui le auto sembrano crescere sempre di più e le città diventano sempre più strette, la vera rivoluzione parla di quadriciclo… che ti porta dove serve, senza stress, senza rumore e con un tocco di stile.

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280591 desner-y300-fronte Desner Y300
Alpine A390, fastback elettrica a cinque posti con anima sportiva https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/alpine-a390-2025/280520/ Wed, 28 May 2025 05:00:44 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280520 Le elettriche, si sa, fanno poco rumore e vanno bene in città. Lei vira in un’altra direzione. La Alpine A390 nasce per far scattare quella voglia di pigiare sull’acceleratore, anche quando non devi andare da nessuna parte. La A110 te la immagini: piccola, aggressiva, un fascio di nervi. La metti in moto e lei scalpita. La nuova fastback è invece un’altra auto: ti ci porti la famiglia, il cane, pure due valigie, poi però, se vedi un tornante, ti viene voglia di scalare e spingere.

GT o GTS: le versioni

Più di quattro metri e mezzo, larga quasi uno e novanta. Te la aspetti pesante, impacciata. Poi la vedi dal vivo: linea tesa, tetto che scende come se stesse per prendere la curva da sola. I fari ti guardano male, il retro sembra trattenere il fiato. Tutto è lì per uno scopo. Se l’aria passa dove deve, il fondo lavora e la coda si stringe. È una macchina pensata per provocarti: ti parla in curva, ti tiene sveglio, ti chiede presenza.

Qui dentro ci sono tre motori elettrici: uno davanti, due dietro. La trazione, integrale, nasconde una particolarità: la coppia viene gestita in tempo reale da un sistema chiamato Alpine Active Torque Vectoring. Cosa fa? Semplice: distribuisce la forza tra le ruote posteriori a seconda di quanto stai sterzando, accelerando o scivolando. Se ti stai avvicinando al limite, lui lo sa. E ti ci porta un pelo oltre, senza farti perdere il controllo.

Alpine A390, l'elettrica che smentisce i pregiudizi
Fonte: Ufficio Stampa Alpine
Con la Alpine A390 le solite critiche alle elettriche pesanti non hanno più senso di esistere

In commercio due versioni: la GT, con 400 cavalli, 0-100 in 4,8 secondi, e la GTS, con 470 cavalli, 808 Nm di coppia, e uno 0-100 da 3,9 secondi. A secco. Non serve la batteria carica al 100%, lo fa sempre. E se vuoi esagerare, pigi il tasto rosso OV (Overtake) sul volante: 10 secondi di boost extra. Da usare con cautela, perché crea dipendenza.

Pesante, ma non si nota

L’A390 pesa. Parte da 2.121 kg, e si comporta agli antipodi della tipica elettrica imponente. Merito di una distribuzione dei pesi quasi perfetta (49% davanti, 51% dietro), di sospensioni raffinate e di bracci in alluminio forgiato che tengono tutto sotto controllo. La piattaforma è la AmpR Medium, modificata dagli ingegneri Alpine per essere più reattiva.

Il feeling è quello di una sportiva vera, con uno sterzo diretto e un impianto frenante coi controfiocchi: dischi da 365 mm e pinze a sei pistoncini. E se ti piace lasciar scivolare il posteriore? Puoi. La coppia aiuta, il telaio risponde e l’elettronica ti lascia lavorare. Con equilibrio. Il controllo di stabilità è anche disattivabile completamente: sii consapevole di cosa stai facendo.

Avvolgente all’interno

Nell’abitacolo la A390 è piena, avvolgente, costruita intorno al guidatore. Volante sportivo con punto centrale rosso, sedili contenitivi, console alta. Il resto — i passeggeri, l’infotainment, i materiali — viene dopo. Quasi l’auto ti spronasse a tirare fuori la grinta, perché lei non accetta le mezze misure. I materiali? Cuoio Nappa, Alcantara, inserti in carbonio (anche forgiato, volendo).

L’attenzione al dettaglio è da marchio premium, senza però effetto salotto. È una quattro ruote da prendere sul serio. I sedili anteriori possono essere quelli standard sportivi oppure i Sabelt con funzione massaggio (solo GTS). Dietro, due posti comodi e uno centrale più d’emergenza. Ma ci stai e, soprattutto, ci carichi roba: 532 litri di bagagliaio, che diventano ancora di più col doppio fondo opzionale.

Davanti hai due schermi: uno da 12,3 pollici dietro il volante, uno da 12 pollici in mezzo al cruscotto, in verticale. Ci trovi quel che serve: la mappa, la carica, le app, la musica. Ma anche dati in tempo reale, telemetrie, tempi sul giro. E se vuoi migliorarti, una sezione ti spiega come fare le curve per bene. Pagheresti carte false pur di riguardarti? Sullo stile dei veri piloti, hai pure un’app. Registra il giro, mette i dati sopra al video e ti fa rivedere le tue prodezze, curva per curva.

Alpine A390, brivido alla guida
Fonte: Ufficio Stampa Alpine
Nella Alpine A390 il brivido alla guida ha la precedenza su tutto il resto

Sotto il pavimento viene collocata una batteria da 89 kWh, con celle fornite da Verkor, azienda francese specializzata. Ricarica fino a 190 kW in DC, con uno 0-80% in meno di 25 minuti. E l’autonomia? Fino a 555 km nel ciclo WLTP con cerchi da 20″, 520 con i 21″. Dipende dal tuo stile al volante, ovvio, ma anche se la spremi, la batteria regge. Il sistema di raffreddamento evoluto non cede nemmeno dopo ripetute accelerazioni o giri in pista.

Puoi pure precondizionare la batteria manualmente, per avere sempre il massimo della potenza al bisogno. Te la porti al seguito, insieme al resto. E se ti serve, puoi attaccarci una bici, ricaricare un laptop, anche ad alimentare qualcosa in casa te la cavi facile. Hai un impianto adeguato? Restituisce energia alla rete. Non succede tutti i giorni, ma quando capita sai di poter stare dormire sogni tranquilli.

Allestimenti

Agli irriducibili detrattori delle elettriche (ancora poco diffuse sul mercato europeo), che le additano di freddezza, Alpine risponde in due modi. Primo: i suoni. Via effetti finti, sì a segnali autentici, due — uno più tranquillo, uno più nervoso — che si adattano a come guidi. Invece di “scimmiottare” un motore termico, ti fanno sentire la coppia che sale, lo sforzo dei motori, l’andatura. Sono stati sviluppati insieme a professionisti che lavora col suono per mestiere, non solo con le frequenze ma con la pelle. Secondo: l’impianto Devialet. Tredici diffusori, subwoofer, amplificatore da 850 watt. Sali sulla GTS, il suono cambia col ritmo dell’auto, spingi e senti la differenza — nelle orecchie e nello stomaco.

La A390 esce in due versioni: GT e GTS. La GT è già completa: 400 cavalli, cerchi da 20″, sedili sportivi, audio Devialet, guida assistita di livello avanzato. La GTS è la versione “a sangue caldo”: 470 cavalli, cerchi da 21″, sedili a guscio Sabelt, audio Devialet Xtreme, pacchetto guida semi-autonoma e parcheggio automatico. Volendo, puoi anche personalizzare da cima a fondo: colori delle pinze, materiali, cerchi, pacchetti carbonio. Punto esclamativo, la serie Première, per i primi clienti, con accesso anticipato e un paio di auricolari Devialet firmati Alpine. Inevitabilmente, condizionerà i prezzi di listino, non specificati. Un modo per iniziare col piede giusto.

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280520 Alpine A390: due versioni sul mercato Alpine A390, l'elettrica che smentisce i pregiudizi Alpine A390, brivido alla guida
CUPRA Design House: la visione del futuro dell’auto secondo Cupra https://www.virgilio.it/motori/auto/video/cupra-design-house-la-visione-del-futuro-dellauto-secondo-cupra/280344/ Mon, 26 May 2025 13:29:52 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=280344

Alla Milano Design Week 2025, CUPRA ha alzato il sipario su un progetto che va ben oltre la semplice esposizione di concept car o accessori e ha presentato: CUPRA Design House. Si tratta di una nuova entità creativa che punta a estendere il linguaggio del brand a mondi paralleli come la moda, l’interior design, l’arte e la tecnologia. Al centro della scena, la “Capsule CUPRA”, un’installazione immersiva che reinterpreta l’automobile come oggetto sensoriale e relazionale, più vicina a un essere vivente che a un semplice mezzo di trasporto.

Abbiamo incontrato Francesca Sangalli, Creative Head of Color&Trim e Concept&Strategy di CUPRA, per farci raccontare la filosofia che anima questo progetto. E ci ha fatto accogliere con un messaggio che non lascia spazio a dubbi: “Benvenuti, vi stavo aspettando. Sono più di una semplice automobile. Sono un’entità vivente. Ho un’anima tutta mia”.

Il progetto Design House: quando l’auto diventa pelle

Alla base della nuova visione c’è un concetto radicale: “l’auto non è solo da guidare, ma da sentire”, spiega la Sangalli. CUPRA Design House esplora infatti un rapporto nuovo tra persona e vettura, in cui materiali, colori e suoni diventano mezzi per costruire un legame emotivo. Non a caso, il tema portante dell’installazione è il design parametrico underskin, una superficie che ricorda la pelle umana con la muscolatura sottostante, pensata per trasmettere organicità e presenza vitale.

“Sembra quasi viva. Abbiamo lavorato per dare all’auto un linguaggio espressivo che non fosse freddamente meccanico ma empatico. Una forma che reagisce e si adatta, capace di raccontare una storia diversa per ogni persona che entra in contatto con essa”.

Un viaggio in tre atti: immersive, rider, meta

Il percorso sensoriale creato da CUPRA si articola in tre momenti distinti. Si parte con Immersive, un’esperienza in cui luci, suoni e superfici tattili guidano il visitatore alla scoperta dell’identità materica del brand. “Qui la luce non è decorazione, è una guida. Ti accompagna alla scoperta di materiali e texture pensati per essere toccati e interiorizzati”.

Segue Rider, la fase più dinamica e adrenalinica, dove cambia anche l’atteggiamento materico dell’ambiente, in risposta all’energia della guida. Infine, Meta, che esplora il legame tra il guidatore e la propria CUPRA in chiave virtuale e personalizzata. “In questo spazio ogni esperienza è unica, perché ognuno di noi è diverso e l’auto reagisce a ciò che siamo, ai nostri desideri, alle nostre emozioni”.

Materiali e tecnologie: una nuova grammatica per il design

Questa visione futuristica si basa su tecnologie d’avanguardia come la maglieria 3D (adaptive knitting) e la stampa 3D monomateriale. Tecnologie che non servono solo a creare forme nuove, ma a esprimere un’identità. “La materialità è il driver del nostro design”, sottolinea la Sangalli, “e anche il processo produttivo diventa parte della sostenibilità. Usare un unico materiale, come nelle sneakers progettate con Zellerfeld, significa ridurre sprechi e rendere ogni pezzo più coerente e responsabile”.

È un approccio olistico, in cui il design dialoga con l’etica. “Non basta che un oggetto sia bello: deve essere autentico, sensibile e connesso al mondo che lo circonda”.

Milano Design Week 2025 - CUPRA Adaptative Knitting
Fonte: Ufficio Stampa CUPRA
CUPRA Adaptative Knitting

CUPRA senza ruote: provocazione o visione?

Nella Capsule, volutamente, non ci sono ruote. “Non è un’auto vera e propria”, spiega la Sangalli. “È una visione. Volevamo eliminare gli elementi convenzionali per far emergere l’esperienza pura: il dialogo tra il guidatore e l’auto, la sensazione di essere in sintonia con qualcosa che reagisce e respira con te”.

In un mondo dove l’auto tende sempre più a fondersi con il lifestyle, CUPRA sceglie la strada della provocazione intelligente. Nessun volante, nessun cruscotto, ma superfici che mutano, luci che avvolgono, suoni che accompagnano: “È il futuro secondo CUPRA. E nasce tutto da qui”.

CUPRA Design House: una nuova piattaforma creativa

Accanto all’installazione, CUPRA ha presentato ufficialmente la nascita di CUPRA Design House, struttura autonoma interna al brand che avrà il compito di espandere il design CUPRA al di fuori dell’automotive. Il progetto si articola in tre direzioni: la collezione moda CUPRA Collection, le collaborazioni con altri brand (CUPRA Collabs) e la sezione più sperimentale (CUPRA Beyond).

“Con questa divisione possiamo esplorare l’intero ecosistema creativo del brand”, conclude la Sangalli. “Non è più solo questione di auto, ma di identità. CUPRA non è un oggetto da possedere, è un’esperienza da vivere”.

Alla Design Week 2025 CUPRA ha mostrato la nuova direzione dell’auto. Con Design House, il marchio iberico ridefinisce il proprio DNA, puntando su materiali innovativi, esperienze sensoriali e una nuova relazione con chi guida. In un’epoca in cui il design non è solo forma, ma significato, CUPRA sembra aver trovato la propria voce. Una voce viva, pulsante. Quasi umana.

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280344 cupra-sensorial-capsule-fronte Milano Design Week 2025 - CUPRA Adaptative Knitting
Villa d’Este 2025, BMW 507 strega al Concorso d’Eleganza: prima storica https://www.virgilio.it/motori/auto/bmw-507-villa-deste-2025/280317/ Mon, 26 May 2025 09:01:36 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280317 Non succedeva mai. E invece quest’anno è successo. Al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este – uno dei posti più esclusivi e raffinati dove le auto sembrano quasi piovere dal cielo – ha vinto una BMW 507 del 1957. Ha portato a casa la Coppa d’Oro, il premio più ambito, perché scelto direttamente dal pubblico. Ed è la prima volta che una BMW ci riesce.

Esemplare raro

Non si tratta di una BMW qualsiasi: un modello della prima serie, uno dei pochissimi rimasti in giro. Ne hanno fatti solo 45 così, prima che evolvesse, nel ’57. A possederla un americano, Dirk de Groen. Un orgoglioso difensore di una quattro ruote: la cura, e la valorizza. E Villa d’Este (teatro anche della nuova Concept Speedtop) si sposa appieno con la sua visione. La 507 nasce in un’epoca in cui la Casa dell’Elica sognava in grande. Era il 1955, al Salone di Francoforte, quando la presentarono. Motore V8 da 3.2 litri, linee morbide ma con grinta. Disegnata da Albrecht Graf von Goertz, maestro di stile.

Purtroppo, però, era troppo costosa da costruire. Ogni esemplare era praticamente una perdita. Al momento del lancio, i progettisti contavano di stregare l’America, quella da copertina, da attori di Hollywood. Ma l’aritmetica è spietata: tra il ’56 e il ’60 ne fecero solo 254. E oggi rappresenta un motivo di vanto: è rara. E le auto rare, se fatte bene, col tempo diventano miti.

La sua storia assurda contribuisce a renderla tanto affascinante. Lei doveva solo girare in riviera, mica correre. E invece, a un certo punto, arriva Hans Stuck, uno dei nomi più esuberanti del motorsport tedesco. Uno che le gare in salita le affrontava col coltello tra i denti. Nel ’57, l’amministratore delegato della BMW gli dice: “Hans, torna in gara. Fallo con la 507. Così la gente ci guarda”. Stuck ha 60 anni, ma accetta. E domina la montagna: nel ’58 e nel ’59 si porta a casa un sacco di vittorie, con una macchina nemmeno concepita per quel tipo di competizione. Una prova incontrovertibile: se hai valore vero, puoi compiere l’impossibile.

Segue la McLaren F1

La 507 vincitrice a Villa d’Este è una prima serie, quindi quasi intoccabile. Tappo del serbatoio messo sul cofano, bagagliaio piatto, interni più semplici, sedili che si regolavano poco. Poi, da metà ’57 in poi, cambiano: cofano più lungo, spazio bagagli più comodo, sedili migliorati, tappo spostato dietro. Ma questa, la vincitrice, è la produzione originale. Quella del sogno iniziale, senza compromessi. E a Villa d’Este il pubblico le ha reso gli onori, consacrandola dopo l’exploit della McLaren F1 nel 2024.

Il Concorso si è poi spostato a Villa Erba, sempre a Cernobbio, dove domenica 26 maggio sono state esposte di nuovo tutte le auto, ma stavolta con mostre tematiche: una per gli 85 anni della Mille Miglia 1940, e l’altra per celebrare i 50 anni della Serie 3. Momento clou, l’assegnazione del Best of Show, il premio massimo andato all’Alfa Romeo Tipo B (P3), con il Trofeo BMW Group. Intanto, la 507 si gode la scena. Bella, rara, con una storia da tramandare ai posteri, e adesso anche una Coppa d’Oro che la mette al centro del mondo. Almeno per un weekend.

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280317 Villa d'Este, la BMW 507 batte tutti al Concorso d'Eleganza 2025
Le auto più vendute in Europa, torna prima un’ex regina https://www.virgilio.it/motori/auto/fotonotizia/auto-piu-vendute-europa-aprile-2025/280215/ Mon, 26 May 2025 05:30:39 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=fotonotizia&p=280215 280215 Aprile 2025, la top 10 in Europa BMW Concept Speedtop, un’esclusiva shooting brake debutta a Villa d’Este 2025 https://www.virgilio.it/motori/auto/bmw-concept-speedtop/280235/ Mon, 26 May 2025 05:30:24 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280235 Il Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2025, andato in scena il 24 e il 25 maggio, è stata l’occasione giusta per il debutto di BMW Concept Speedtop. Si tratta di un nuovo prototipo con cui l’azienda bavarese ha voluto reinterpretare uno dei pezzi forti della sua gamma ovvero le vetture con carrozzeria sportiva Touring. Secondo l’azienda, infatti, questa concept car fonde “l’eleganza di uno shooting brake con proporzioni uniche“. Il prototipo sarà realizzato in una serie limitata, riservata ai collezionisti del brand, e ci offre anche l’occasione per dare uno sguardo a quello che potrebbe essere il futuro di una tipologia di veicoli su cui BMW punta sempre moltissimo. Andiamo a scoprirne i dettagli completi.

Una concept esclusiva

La BMW Concept Speedtop è un progetto davvero interessante. Si tratta di un’interpretazione esclusiva a tre porte di una BMW Touring, tipologia di veicoli a cui l’azienda presta sempre tantissima attenzione come confermano progetti recenti come la M3 Touring ad altissime prestazioni. La parte anteriore ha una forma a V molto pronunciata, con luci sottili e con anche la griglia a doppio rene, immancabile per i modelli bavaresi, illuminata. Interessante anche la gradazione di colore del modello che passa da un Floating Sunstone Maroon” a un “Floating Sundown Silver” per una resa finale molto particolare e in grado di esaltare le linee allungate del prototipo.

Le ruote a due tonalità, inoltre, hanno 14 razze e sono state realizzate su misura e in modo specifico ed esclusivo per questo modello svelato in occasione del Concorso d’Eleganza Villa d’Este 2025. All’interno c’è un abitacolo con rivestimenti in pelle, realizzato in collaborazione con il produttore italiano Schedoni e che richiama le scelte cromatiche della carrozzeria esterna. Sotto al cofano, invece, viene montato il V8 più potente attualmente proposto da BMW (ma non ci sono dettagli tecnici sulle prestazioni, almeno per il momento).

Il commento dell’azienda

Adrian van Hooydonk, capo del design del BMW Group, commenta così il debutto del nuovo modello della casa bavarese: “Una vera BMW emana dinamismo ed eleganza anche quando è ferma. E questo è il caso anche della nostra nuova concept car. La BMW Concept Speedtop è caratterizzata innanzitutto dal suo profilo. È unica nel settore automobilistico. In questo modo, abbiamo creato un punto esclamativo per tutta la nostra gamma di veicoli, specialmente per i modelli Touring“.

Una serie limitata

La BMW Concept Speedtop segue il successo di BMW Skytop, un’esclusiva due posti che era stata presentata lo scorso anno. Esattamente come il prototipo precedente, anche quest’ultima novità della Casa bavarese sarà prodotta in una serie limitata. L’azienda, infatti, ha confermato che realizzerà 70 unità della sua nuova Speedtop che, quindi, non sarà una semplice concept car, ma diventerà un prodotto completo, pronto a debuttare in strada. Come chiarito da Bernd Körber, vicepresidente senior BMW Brand and Product Management, non sarà facile mettere le mani su uno degli esemplari della nuova creazione dell’azienda bavarese. L’azienda offrirà queste unità a collezionisti e appassionati. Da segnalare che non è stato chiarito se tutto il lotto di produzione sia già stato venduto e non sono noti i dettagli relativi al prezzo.

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280235 BMW Concept Speedtop villa d'este
Lancia Ypsilon HF, torna la sigla più feroce con due versioni https://www.virgilio.it/motori/auto/lancia-ypsilon-hf-line-elettrica-2025/280203/ Sun, 25 May 2025 08:00:54 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280203 HF riapre un fronte che Lancia teneva chiuso da anni. Il passato da pista torna utile, ma qui si guarda avanti. La sigla adesso sta sulla Ypsilon, che cambia ritmo. Meno leziosa, più diretta. Piace ancora in città, ma adesso ha qualcosa sotto che potrebbe far tremare la concorrenza. Due le versioni: la HF Line, già ordinabile, e poi, entro l’estate, l’elettrica, quella che spinge sul serio. La prima lavora sullo stile e sull’equilibrio dinamico, la seconda cambia ritmo, mette i numeri sul tavolo e chiama in causa i cultori della “vera guida”.

Nata per correre

HF Line monta un 1.2 mild hybrid da 110 cavalli, abbinato al cambio automatico. Il telaio è stato rivisto, l’assetto lavora più in basso. Sta compatta sull’asfalto, senza irrigidirsi. Davanti cambia lo sguardo: logo HF in pieno centro, linee più tese. I cerchi da 17 pollici virano sul nero, le tinte giocano su contrasti netti: Bianco Quarzo, Arancio Lava, Nero Ardesia. Ha smesso di sembrare educata.

Appena sali, noti che hanno cambiato tono. Le cuciture arancio spiccano sul tessuto scuro, il volante ha grip, la pelle è ruvida dove serve. La pedaliera in metallo sporge il giusto, senza effetto tuning. Il blu della plancia è saturo, carico, ma resta elegante. I due schermi ti guardano dritto: uno dietro il volante, uno al centro, affiancati, dritti, senza cornici inutili. Il sistema S.A.L.A. HF si accende al primo tocco. Mappe, musica, comandi: tutto risponde senza teatrini. La guida assistita ti alleggerisce, i sensori ADAS coprono bene gli angoli, entri e parti in due secondi.

E poi arriva lei, quella in grado di ridefinire gli equilibri. La Ypsilon HF elettrica debutta a Balocco a fine giugno. Powertrain da 280 cavalli, scatto 0-100 in 5,6 secondi, trazione anteriore. L’assetto è ribassato, la carreggiata allargata. Il differenziale Torsen gestisce la coppia all’avantreno, i freni portano il marchio Alcon Motorsport. Dettaglio dettati da un’esigenza tecnica.

Fulvia, 037, Delta: i designer hanno preso quelle sagome storiche e le hanno trasformate in lamiera attuale. La carrozzeria mostra spigoli netti e muscoli tirati. Il monogramma HF campeggia sul muso, manifesto di forza pura. Ogni linea ha un compito aerodinamico, ogni curva trattiene tensione. Energia compressa che aspetta l’asfalto. Dentro i sedili ti stringono senza comprimere, la struttura è rigida quanto basta. Il volante sta dove serve, la presa è piena, mentre la pedaliera risponde al millimetro, appena la tocchi capisci che l’hanno messa lì per “sgasare” davvero. Ti senti pronto a schiacciare l’acceleratore.

Debutto imminente

La sigla HF nasce nel 1960 come club “Hi-Fidelity” per i clienti più affezionati. Diventa poi Squadra Corse, per mano di Cesare Fiorio. Poi arriva sui cofani delle Fulvia Coupé, delle 037, delle Delta Integrale. L’elefantino rosso, oggi come allora, spinge in avanti. E la nuova interpretazione riprende i codici con intelligenza: il rosso Fulvia per i loghi, l’inclinazione grafica della Delta anni ’90. L’estate sarà il punto di svolta. La HF Line è già ordinabile, la HF elettrica si mostrerà in pieno a Balocco, dunque scopriremo i prezzi di listino. Lancia ha ripreso voce: la userà per farsi spazio.

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280203 Lancia Ypsilon HF elettrica, presentazione in estate
BMW M4 VR46, la serie limitata per omaggiare il mito del Dottore https://www.virgilio.it/motori/auto/bmw-m4-cs-vr46-valentino-rossi-edizione-limitata/280127/ Sun, 25 May 2025 07:22:16 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280127 Valentino Rossi ha compiuto 46 anni quest’anno. E BMW ha deciso di celebrarlo con un regalo che ha più cavalli che candeline. Si chiama BMW M4 CS Edition VR46, ed è un’auto in serie limitata: solo 46 esemplari per ciascuna delle due versioni, Style e Sport. Sì, come il numero leggendario del “Dottore”, quello che ha portato sulle piste di mezzo mondo senza mai cedere al classico #1 del campione in carica. Una scelta di identità. E adesso quel numero finisce impresso sulla carrozzeria di una M4 che urla potenza e personalità.

La base è quella della BMW M4 CS, ma qui si entra in territorio personale. Oltre alla firma, il nove volte campione del mondo di motociclismo (grande appassionato anche di auto) ha partecipato pure in prima persona al design, ai dettagli, alle finiture. Ogni esemplare è stato costruito e verniciato a mano con procedure fuori standard, nello stabilimento tedesco di Dingolfing. Per farla breve: non è una trovata da marketing, è una vera custom edition, fatta come si faceva una volta. A mano, con criterio e un po’ di sana ossessione.

Due anime: Style e Sport

Le due versioni si distinguono subito, anche a occhio nudo. La Sport è più cattiva: blu metallizzato (Marina Bay Blue) con accenti giallo fluo su cerchi, pinze e griglia. Il numero 46 compare in Tanzanite Blue, come un’ombra che si intravede sotto le luci. La Style, invece, punta su un’eleganza più cupa e opaca: carrozzeria in Frozen Tanzanite Blue, con il “46” tono su tono in Frozen Marina Bay Blue. Entrambe montano un tetto in carbonio con logo VR46 e firma di Rossi in bella vista. Ogni dettaglio è pensato. Ciascun esemplare è firmato 1/46, inciso come si fa con le opere d’arte.

Pugno nello stomaco

L’abitacolo è pura maniacalità: sedili M a guscio in fibra, cuciture gialle, spalle in Sao Paulo Yellow e volante con marcatore centrale giallo. Night Blue a dominare il resto. Battitacco VR46, badge dedicati, console centrale in fibra. Niente affatto un semplice “pack estetico”. È un’auto che ti ricorda nei dettagli per chi è stata fatta. E per cosa.

Cofano, tetto e supporti del motore sono stati costruiti a Landshut. Il propulsore da 550 cavalli (405 kW) viene assemblato nello stabilimento di Steyr, con pezzi ad alta precisione. I vari passaggio sono stati fuori linea, artigianale, fuori dal flusso standard. Per realizzare una sola auto servono 20 ore di lavoro da parte di 4 specialisti. Altro che catena di montaggio.

Esperienza VR46 inclusa

Gli acquirenti di una di queste M4 ricevono anche un invito al VR46 Motor Ranch a Tavullia per incontrare Valentino in persona. E partecipano a un evento di guida al Misano World Circuit con una flotta di BMW M. Praticamente un sogno cucito su misura per gli amanti del motorsport e il suo numero 46. Rossi, da quando ha lasciato la MotoGP, non ha mai smesso di correre. Dal 2023 è pilota ufficiale BMW M, impegnato nel GT World Challenge Europe con la M4 GT3. Ha già vinto a Misano, ha corso a Le Mans, Spa, Bathurst. E pregusta la tripletta nel 2025.

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280127 BMW M4 CS, tributo a Valentino Rossi
Nuova Renault Austral: stile trasformato e tecnologia ibrida E-Tech 200 CV https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-ibride/fotonotizia/renault-austral-2025-prezzi/280095/ Sun, 25 May 2025 05:30:56 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=fotonotizia&p=280095 280095 Renault Austral, più di 200.000 venduti GP Monaco, Ferrari sfiora la pole: Leclerc è arrabbiato https://www.virgilio.it/motori/motor-sport/formula-1/gp-monaco-qualifiche-gara-2025/280054/ Sat, 24 May 2025 15:29:11 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280054

I tempi sembravano essere maturi per la Ferrari. In un tracciato sui generis come il Gp di Montecarlo, la Rossa numero 16 ha volato in tutte le sessioni di prove libere. Nelle FP3 il monegasco si è piazzato ancora davanti a tutti, mentre Lewis si è piantato al Casinò negli ultimissimi minuti. La pole pareva essere una possibilità concreta per Charles, ma al termine della qualifica Leclerc ha conquistato la seconda piazza , mentre Hamilton partirà dalla quarta posizione.

GP Monaco 2025, Q1: Ferrari si districa nel traffico

Ambedue le SF-25 attendono in pitlane l’inizio della qualifica. La vettura del britannico è stata riparata senza problemi. Per il primo run si utilizzano le Pirelli cerchiate di rosso. Come sempre, si cura in particolar modo l’attivazione delle mescole, aspetto cruciale quest’oggi. Osservando la dashboard di Charles, si nota che il monegasco inizia il giro con le temperature al di sotto del valore target.

Ovviamente c’è molto traffico al momento, fattore che non aiuta nessuno dei ferraristi. In questo primo assaggio l’equilibrio della vettura italiana sembra sempre buono, un pelo tendente al sottosterzo nella fase di inserimento. Le tornate per raffreddare le gomme non sono poi così lente, e si torna a spingere. Va detto che il balance delle monoposto resta molto buono, sebbene i riscontri cronometrici si abbassino.

L’obiettivo di questa Q1 è quello di continuare a girare, sfruttando la pista che si migliora per restare al passo con i tempi. Charles segue alla perfezione lo schema preposto, tanto che dopo il terzo tentativo raffredda le gomme per due giri. Anche Hamilton sta andando abbastanza bene, seppure risulti mediamente 3/4 decimi più lento del compagno di squadra monegasco.

Negli ultimi tentativi si conferma lo stato di forma di Leclerc e un certo ritardo di Lewis, non capace come il compagno di interpretare al meglio la vettura italiana. L’ex Mercedes deve crescere e prendere più confidenza con la sua SF-25, altrimenti rischia di fermarsi in Q1. Per fortuna si dà una svegliata e piazza la zampata che gli permette di passare il taglio senza problemi. Che fatica, però…

GP Monaco 2025, Q2: Ferrari pare capisca le gomme

A quanto sembra, è importante per la Rossa migliorare in alcuni punti del tracciato. Ci riferiamo, per esempio, alla staccata di curva 10, mossa utile per aumentare la trazione in uscita dalla 11. Dopo una pausa più lunga per il botto di Kimi alla chicane del porto si torna in pista. Senza dubbio il traffico darà meno fastidio. Un po’ a sorpresa, per il run della Q2 le due Ferrari scendono in pista con le mescole Medium.

Con le Pirelli a banda gialla sostanzialmente non cambia il bilanciamento delle vetture italiane. Charles realizza un ottimo tempo considerando l’handicap sulle coperture, mentre Lewis è ancora in difficoltà. Nemmeno il tempo di pensarci e arriva la seconda doccia fredda per la Mercedes. La 63 di Russell soffre un problema tecnico e lo lascia a piedi nel tunnel: ancora bandiera rossa.

Charles Leclerc (Ferrari)
Il monegasco Charles Leclerc (Ferrari) in sella della SF-25 nella Q3 di Monaco

Lo stop forzato non ci ha tolto la curiosità del secondo push con la mescola media. Era interessante capire come si sarebbe comportata l’auto italiana, specie quella di Leclerc, dopo aver raffreddato i compound. Quando si riparte, i ferraristi montano le Pirelli C6, in quanto la possibilità di sbagliare non è contemplata. Charles mette assieme un giro davvero pulito, quasi chirurgico. Pure Lewis non commette sbavature, malgrado sia più lento.

Dopo un giro di cool down si torna a spingere, ma ambedue i ferraristi non migliorano i riscontri cronometrici. Si passa il taglio facilmente verso l’ultima parte della qualifica. Va detto che il balance della SF-25 resta molto buono, sebbene i piloti debbano lottare un minimo in inserimento per centrare l’apice alla perfezione. Sembrano dettagli, ma faranno la differenza in Q3.

GP Monaco 2025, Q3: Leclerc sfiora la pole

Ci siamo, il momento topico è arrivato. Non c’è spazio per errori e, se Ferrari – specie con Leclerc – vuole la pole position, dovrà dare il massimo e prendersi qualche rischio. Questo considerando che, a Monte Carlo, la posizione di partenza vale l’80% del Gran Premio. Le Rosse nuovamente in pitlane si apprestano a fare il meglio che possono. La notizia positiva è che in Q2 si è trovata prestazione al primo giro della gomma nuova.

Nel primo tentativo Charles soffre una sbavatura in uscita alla Santa Devote che gli fa perdere tempo e concentrazione. Per questo ripete un errorino alla Antony Noghès. Un vero peccato, perché è vicinissimo alle McLaren. Bozzi cerca di tranquillizzarlo, sostenendo che ha un’atra ottima occasione per prendersi la pole position. Lewis mette assieme un buon giro, senza sbavature, ma è sempre più lento del suo compagno.

Il potenziale per attaccare la prima fila esiste. Leclerc lo sa e ha cercato di raccogliere la massima concentrazione possibile. Il monegasco fa il massimo ma non basta. Partirà in seconda pozione ma non è affatto contento. In radio sfoga tutta la sua rabbia, perché pensava di avere nel piede la partenza dal palo. Hamilton è solo quarto.

Classifica Qualifica, GP Monaco 2025:

  • Lando Norris (McLaren) 
  • Charles Leclerc (Ferrari)
  • Oscar Piastri (McLaren)
  • Max Verstappen (Red Bull)
  • Isack Hadjar (Racing Bulls)
  • Fernando Alonso (Aston Martin)
  • Lewis Hamilton (Ferrari)
  • Esteban Ocon (Alpine)
  • Liam Lawson (Racing Bulls)
  • Alexander Albon (Williams)
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280054 Il monegasco Charles Leclerc (Ferrari) a bordo della SF-25 nella Q3 di Monaco Charles Leclerc (Ferrari)
Quali sono le dieci auto più vendute in Italia https://www.virgilio.it/motori/auto/fotonotizia/auto-piu-vendute-italia-aprile-2025/280126/ Sat, 24 May 2025 14:53:45 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=fotonotizia&p=280126 280126 Aprile 2025: i dieci modelli più venduti in Italia Kia PV5, via agli ordini in Italia per il multispazio elettrico https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/kia-pv5-ordini-italia/280057/ Sat, 24 May 2025 10:10:35 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280057 La gamma Kia per il mercato italiano si espande ancora. A partire dall’ultima settimana del mese di maggio, infatti, sarà possibile ordinare nelle concessionarie del brand coreano il nuovo multispazio Kia PV5, modello che era stato svelato in occasione dell’evento Kia EV Day 2025 dello scorso mese di febbraio. Si tratta di un progetto chiave per Kia che punta a rafforzare la sua presenza nel segmento business. Alla base del progetto c’è la piattaforma E-GMP.S (Electric Global Modular Platform for Service).

Un modello strategico

Il nuovo Kia PV5 è il primo modello a essere lanciato sul mercato seguendo la strategia Platform Beyond Vehicle (PBV) e rappresenta un progetto importante per il futuro del brand nel settore dei veicoli commerciali leggeri. Giuseppe Bitti, presidente e CEO di Kia Italia, ha commentato: “Come ormai tutti sappiamo, l’Italia è il fanalino di coda della mobilità elettrica in Europa. La previsione è però che il settore con la spina dei veicoli commerciali leggeri avrà uno sviluppo notevole nei prossimi anni. Pensiamo solo alle flotte e ai professionisti che stanno passando all’elettrico”.

Per questo motivo, Kia intende investire da subito nel settore con un progetto dalle grandi potenzialità. Kia PV5 arriverà sul mercato nelle varianti Passenger e Cargo. La produzione prenderà il via nel corso della metà del prossimo mese di agosto 2025, nello stabilimento EVO di Hwaseong, in Corea del Sud. L’azienda ha confermato la volontà di distribuire il suo nuovo veicolo in tutti i principali mercati mondiali, con le consegne in Europa che dovrebbero partire nel corso del quarto trimestre del 2025.

Il veicolo sarà commercializzato con due opzioni per quanto riguarda la batteria (51,5 kWh e 71,2 kWh) con la possibilità di garantire un’autonomia fino a 400 chilometri oltre al supporto alla ricarica rapida, con il passaggio dal 10% all’80% in meno di 30 minuti. Per la versione Cargo c’è anche la possibilità di puntare sulla batteria da 43,3 kWh. Tutte le batterie sono fornite da CATL, produttore di riferimento del mercato. La dotazione comprenderà anche una suite completa di funzionalità ADAS, tra cui FCA 1.5 (Forward Collision-Avoidance Assist), NSCC (Navigation Smart Cruise Control), LFA 2 (Lane Following Assist) e HDA 1.0 (Highway Driving Assist).

Con questo modello, Kia continua i suoi sforzi per sostenere l’elettrificazione. L’azienda, che in occasione di Kia EV Day 2025 ha mostrato diverse novità in arrivo per il suo futuro, ha appena conquistato il titolo di Auto dell’Anno 2025 con uno dei modelli chiave per la sua strategia di elettrificazione e non ha alcuna intenzione di fermarsi.

I prezzi

Per quanto riguarda il listino prezzi per il mercato italiano, il nuovo Kia PV5 arriverà sul mercato con un listino di partenza di 31.850 euro, per la versione Cargo Business Mid Range mentre la versione Passenger con configurazione 5 posti sarà disponibile con un prezzo di partenza di 39.250 euro. La gamma sarà articolata e in grado di consentire al brand di presidiare diversi segmenti del mercato e di rivolgersi a una clientela variegata, andando a soddisfare la necessità di chi è alla ricerca di un veicolo elettrico in grado di adattarsi sia al trasporto di merci che di persone.

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280057 Debutto per il Kia PV5
Katla, la nuova hypercar tutta italiana da 2.157 CV https://www.virgilio.it/motori/auto/katla-nuova-hypercar-italiana/279996/ Sat, 24 May 2025 05:30:00 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=279996 Nella vibrante Motor Valley, dove il rombo dei motori è sinfonia quotidiana e la passione per le auto non è solo cultura ma identità, è nato un nuovo nome destinato a scuotere la scena: Giamaro Automobili. E lo fa senza mezze misure. Nessuna citycar, nessun compromesso. Solo potenza pura, design tagliente e ambizioni degne di chi vuol sedersi al tavolo dei grandi.

I più scettici penseranno a una start-up dai sogni esagerati, ma sbaglierebbero. Infatti, Giamaro parte col piede sull’acceleratore e due modelli che parlano una lingua chiara: prestazioni assolute. Si chiamano Katla e Albor, e già i nomi scelti, così vulcanici, lasciano intendere che qui il fuoco arde davvero sotto il cofano.

Katla, la furia islandese

Il primo modello è la Katla, una hypercar dal profilo basso e aggressivo, battezzata come il vulcano islandese. Il paragone non è casuale. Perché questa coupé a motore centrale promette di eruttare cavalli come lava ardente: 2.157 CV, 2.008 Nm di coppia, tutti rigorosamente scaricati sulle ruote posteriori.

Il motore è un capolavoro ingegneristico: un 7.0 V12 quadriturbo, sviluppato internamente, con angolo di bancata a 120° e turbine centrali secondo la configurazione “V calda“. In soldoni? Massima compattezza e prestazioni termiche ottimali. Ma la cosa più interessante è il sistema a tre chiavi per sbloccare la potenza in fasi: con la bianca si guida “tranquilli” a 800 CV; con la nera si sale a 1.670; con la rossa, si apre l’inferno.

Niente è lasciato al caso

Tutto questo in un corpo lungo 4,79 metri, largo 2,03 e alto appena 1,19, per un Cx di 0,33. Il telaio? In carbonio, ovviamente, con sospensioni in alluminio e ammortizzatori regolabili. Il cambio è un sette marce in posizione transaxle, ma presto arriverà una doppia frizione a undici rapporti, già brevettata dalla Casa.

Sedersi a bordo della Katla è come entrare nella cabina di un caccia. Alluminio, fibra di carbonio, tessuti pregiati e un profilo della plancia che richiama quello del cofano. Il cockpit è driver-centrico, dominato da una console centrale che sembra uscita da un hangar. Ogni dettaglio, ogni cucitura, urla esclusività e performance.

Albor, crossover da Marte

Il secondo modello è Albor, ancora in fase concept, ma già approvato per la produzione. Qui la Giamaro azzarda e affonda le radici in suggestioni più ardite: la carrozzeria rialzata, le proporzioni da coupé sportiva e un’ispirazione che guarda alla Lamborghini Lanzador e alla Italdesign Parcour del 2013.

Anche in questo caso, nulla è lasciato al caso. Il nome arriva da Albor Tholus, una struttura vulcanica di Marte, a voler dire che questo modello nasce per esplorare nuovi territori, concettuali e fisici. Ma sotto la pelle, il DNA è comune alla Katla: stessa architettura in carbonio, stesso motore, stesso stabilimento a Castelfranco Emilia.

Un nuovo player con ambizioni vere

Nessuna nostalgia, nessun tentativo di emulare: Giamaro vuole scrivere un nuovo capitolo nella storia dell’automobile italiana. Lo fa con un linguaggio moderno, con cifre da record e con una visione che non si accontenta di stupire, ma punta a conquistare.

In una Motor Valley che ha già regalato Ferrari, Lamborghini, Pagani e Dallara, c’era ancora spazio per qualcosa di nuovo? Sì, se si ha il coraggio di sognare in grande e la capacità di trasformare quei sogni in bolidi da oltre duemila cavalli. Benvenuta, Giamaro. Adesso fateci sentire quel V12.

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279996 Katla, hypercar di Giamaro Automobili
Hyundai Inster Cross, debutto in Italia: immagini e prezzi https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/fotonotizia/hyundai-inster-cross-2025-prezzi/279978/ Fri, 23 May 2025 15:20:54 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=fotonotizia&p=279978 279978 Hyundai Inster Cross, il listino prezzi Suzuki Swift Hybrid, nuova opportunità per farsi conoscere con il Porte Aperte https://www.virgilio.it/motori/auto/suzuki-swift-hybrid-porte-aperte/279967/ Fri, 23 May 2025 13:39:28 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=279967 Le date da cerchiare in rosso sono: sabato 24 e domenica 25 maggio. Le concessionarie Suzuki aprono le porte per un fine settimana che sa di occasione da non perdere. Protagonista? La nuova Swift Hybrid, compatta giapponese che continua a imporsi come riferimento assoluto nel segmento B. Un mix riuscito di agilità cittadina, tecnologia intelligente e – cosa sempre più rara – vera personalità su quattro ruote.

In tempi di omologazione forzata, Swift Hybrid fa una scelta netta: essere diversa, e farlo con stile. Linee moderne, motorizzazione 1.2 Hybrid, doppia opzione di cambio (manuale o automatico CVT) e anche la possibilità di trazione integrale 4WD AllGrip, per chi non vuole farsi trovare impreparato su strade difficili o sotto la pioggia battente.

I vantaggi della piccola con “tutto di serie

La Suzuki Swift è parca tanto nei consumi quanto nelle emissioni. La versione con trazione anteriore e cambio manuale arriva a soli 99 g/km di CO₂, il che significa – per chi vive a Milano – accesso gratuito all’Area C, soglia fissata a 100 g/km. Un dettaglio non da poco, in un’epoca in cui entrare nei centri storici è un lusso per pochi.

Inoltre, non è necessario cercare optional nascosti o pacchetti da pagare a parte. Suzuki ha deciso di puntare tutto sulla sicurezza inclusiva, dotando la Swift Hybrid di una suite completa di assistenti alla guida. Si parte con l’“Attentofrena” liv. 2, in grado di rilevare anche pedoni e biciclette di notte, fino al “Guidadritto” che riporta in carreggiata se la linea viene superata distrattamente. E poi radar per l’angolo cieco (“guardaspalle”), sorveglianza in retromarcia (“vaipure”) e l’immancabile cruise control adattivo. Tutto di serie.

Anche per chi ha appena preso la patente

E qui arriva la notizia che interessa a molte famiglie italiane. Con l’entrata in vigore della nuova normativa, i neopatentati possono guidare auto con potenza fino a 75 kW/t. E la Swift Hybrid rientra perfettamente nei limiti. Compatta fuori, spaziosa dentro, è l’auto ideale per chi ha appena cominciato a muoversi nel traffico ma non vuole rinunciare a stile, tecnologia e sicurezza.

E non è la sola. Suzuki estende la compatibilità con la nuova legge a tutta la gamma 100% Hybrid (tranne l’Across Plug-in): Ignis, Vitara, S-Cross e Swace sono pronte a scendere in strada con giovani conducenti a bordo.

Listino prezzi e promozioni

Durante il weekend di Porte Aperte, chi entra in concessionaria potrà scoprire da vicino la gamma Swift Hybrid – e approfittare di un vantaggio cliente di 4.000 euro con permuta o rottamazione. I prezzi partono da 20.900 euro (versione 2WD manuale WAKU) e arrivano a 24.500 euro per la 4WD manuale. E le offerte non si fermano qui. La promozione coinvolge l’intera gamma del celebre brand giapponese:

  • Ignis Hybrid da 18.400 € con vantaggio di 3.000 €
  • Vitara Hybrid da 22.900 € con vantaggio di 4.000 €
  • S-Cross Hybrid da 24.490 € con vantaggio di 4.000 €
  • Swace Hybrid da 29.500 € con vantaggio di 4.500 €
  • Across Plug-in da 50.900 € con vantaggio di 4.500 €

Il Porte Aperte sarà una bella occasione per conoscere tutti i segreti di questa vettura – e del resto della gamma – e toccare con mano ciò che spesso nei listini resta solo sulla carta.

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279967 Suzuki Swift Hybrid: Porte Aperte
Abarth possibile dietrofront sull’elettrico, la decisione che potrebbe cambiare tutto https://www.virgilio.it/motori/auto/abarth-elettrico-dietrofront/279880/ Fri, 23 May 2025 08:28:11 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=279880 L’Abarth potrebbe essere l’ennesimo marchio automobilistico a ritornare a una gamma di motori a combustione interna, in linea con la passione degli appassionati. Il passaggio all’elettrico del brand dello Scorpione aveva fatto storcere il naso ai puristi. I recenti numeri sulle vendite, infatti, hanno palesato una contrazione dell’hype green. A palesare le difficoltà del marchio è stato Olivier François, amministratore delegato della Fiat, durante la presentazione della Grande Panda ibrida.

Il manager starebbe valutando se procedere con un clamoroso passo indietro. L’attuale gamma Abarth è composta da due modelli, la 500 e la 600, full electric con potenze tra i 155 a 281 CV e prezzi da 37.950 euro per la piccola e da 42.950 euro per il B-SUV. Entrambe le proposte, potenzialmente, potrebbero ospitare i 1.2 turbobenzina elettrificati del Gruppo, con potenze fino a 145 CV per le versioni stradali e fino a 212 CV per la versione pepata senza elettrificazione, montata anche sulla Lancia Ypsilon HF Rally 4. Per rispettare le normative d’omologazione, relative alle emissioni di gas di scarico e sonore, il motore dovrebbe essere depotenziato. Potrebbe essere quindi il 1.2 la base di partenza anche se non sono da escludere altre soluzioni.

Il futuro di Abarth

Alla stampa italiana, François ha aggiunto che vedrebbe bene il marchio Abarth su tanti modelli della gamma Fiat, a partire dalla Topolino. Per ora non c’è nulla di ufficiale, ma la microcar dovrebbe subire una totale trasformazione per ospitare il logo dello Scorpione. Non si tratta, infatti, di un modello che nasce per bruciare lo 0 a 100, ma per essere versatile e comoda in città. Chissà cosa ne penserebbe Karl Abarth, pilota e fondatore del brand.

Il creatore di auto “elaborate, non preparate”, come lui stesso si definiva, aveva cominciato negli anni ’50 con le marmitte modificate di una 1100. Da questa Fiat originarono la 205, la 207A Boano e la Abarth 1100 Sport. La fama del costruttore crebbe e in azienda iniziarono a lavorare 70 dipendenti, capaci di produrre quasi 50.000 marmitte. Nel 1956, Abarth creò una cassetta di trasformazione specifica per la Fiat 600. I tecnici modificarono la cilindrata del motore per partorire la leggendaria Abarth 750.

La sviluppo del mito Abarth

Nel corso degli anni le auto Abarth divennero un punto di riferimento a livello mondiale. In epoca recente lo Scorpione è tornato a brillare con la versione pepata della Fiat 500. Sotto al cofano aveva un motore T-Jet 1.4 Turbo 16v da 135 CV, potenziabile a 160 CV tramite i kit di elaborazione: “esseesse”, “esseesse Koni”, “Abarth Elaborazione 595” e “695 Abarth Brembo Koni”. Dopo la Grande Punto, il successo arrivò con la “595 Turismo” e la da 180 CV battezzata “595 Competizione”. Nel 2019 Abarth celebrò i primi 70 anni con la presentazione della 695 70° anniversario, in serie limitata di 1949 esemplari.

In occasione del riconoscimento internazionale “Best Cars 2020”, il design Abarth festeggiò i tre primi posti in altrettante categorie del concorso “The Best Brands 2020” sulla rivista Auto Bild. I modelli 595 e 695 ottennero il consenso anche dei lettori del magazine Motorsport Aktuell. Nel 2022 venne svelata l’Abarth 500e, prima full electric del brand italiano, equipaggiata di un motore da 113,7 kW/155 CV e batteria da 42 kWh. La rivoluzione elettrica pare sia stata già superata da una rinnovata voglia di un roco sound termico.

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279880 Abarth potrebbe tornare ai motori a benzina
Hyundai Inster Cross: il nuovo City SUV è ordinabile in Italia https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-elettriche/hyundai-inster-cross-italia-prezzi/279789/ Thu, 22 May 2025 14:30:06 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=279789 La gamma Hyundai registra un’importante novità per il mercato italiano. Da questa settimana, infatti, è ordinabile in Italia la Nuova Hyundai Inster Cross. Il City SUV ultracompatto amplia l’offerta del brand garantendo un’opzione in più alla clientela alla ricerca di un modello ideale per l’uso in città, considerando le dimensioni contenute e, nello stesso tempo, in grado di affrontare anche i percorsi outdoor senza problemi.

Il SUV che mancava

A distanza di alcuni mesi dalla presentazione ufficiale, la nuova Hyundai Inster Cross è pronta a conquistare il mercato italiano, con l’obiettivo di attirare gli automobilisti alla ricerca di un SUV da città che può adattarsi anche all’uso outdoor garantendo una mobilità a zero emissioni e una buona autonomia, in rapporto soprattutto al prezzo.

L’ultima arrivata della gamma Hyundai può contare su un motore elettrico da 115 CV che si abbina a una batteria da 49 kWh. Secondo i dati forniti, la vettura ha un’autonomia media di circa 360 chilometri, con una sola carica della batteria. C’è anche il supporto alla ricarica rapida in corrente continua che permette di passare dal 10% all’80% di carica in 30 minuti.

Il modello si caratterizza per un look da fuoristrada ma anche per dimensioni compatte. Nella dotazione di serie troviamo i cerchi in lega da 17”, i passaruota in rilievo, i paraurti dedicati, le barre portatutto e i fari full LED. L’abitacolo propone una combinazione di tessuto grigio e dettagli in giallo lime oltre a un display touchscreen da 10.25 pollici, compatibile con Android Auto e Apple CarPlay. Da segnalare anche il cluster digitale da 10,25 pollici oltre alla presenza del caricatore wireless, della retrocamera, dei sensori di parcheggio anteriori e posteriori e dei paddle al volante.

Il SUV integra, nella dotazione di serie, la suite di sistemi di assistenza alla guida Hyundai Smart Sense, proposta anche dalla più grande Hyundai Santa Fe, che include:

  • Highway Driving Assist
  • Sistema di mantenimento al centro della corsia
  • Riconoscimento attivo dei limiti di velocità
  • Sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento di veicoli, pedoni, ciclisti e funzione junction (intersezioni)
  • Rear Occupant Alert Logic
  • Smart Cruise Control con funzione Stop&Go

Hyundai Inster Cross può contare anche su un bagagliaio da 351 litri, con possibilità di estendere la capacità di carico fino a 1.059 litri, abbattendo i sediolini posteriori. La dotazione di serie, inoltre, può essere arricchita con vari pack aggiuntivi, come il Plus Pack e il Safety Pack, e con ulteriori accessori per consentire alla clientela di poter contare su un veicolo in linea con le proprie necessità.

Il listino prezzi

La Nuova Hyundai Inster Cross arriva sul mercato italiano con un prezzo di partenza di 29.650 euro. Il modello, quindi, si posiziona al di sopra della Inster, disponibile in Italia con un listino prezzi che parte da 24.900 euro. Per la clientela interessata all’acquisto del modello c’è anche un’offerta lancio che consente di mettersi al volante della nuova vettura della gamma Hyundai a partire da 149 euro al mese, con il finanziamento Hyundai Plus che prevede un anticipo di 9.150 euro e la possibilità, dopo 3 anni, di scegliere se restituire, acquistare o sostituire la vettura. Per i dettagli completi in merito è possibile recarsi in una delle concessionarie Hyundai.

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279789 Hyundai Inster Cross arriva in Italia
Lexus ES, quando lusso e comfort si incontrano https://www.virgilio.it/motori/auto/lexus-es-2026-europa/279776/ Thu, 22 May 2025 13:30:34 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=279776 Lexus anticipa un importante aggiornamento per la sua gamma con la presentazione in anteprima europea della nuova generazione della ES, modello giunto alla sua ottava generazione (la prima è stata svelata nel 1989). Non è una novità assoluta, in quanto il modello è stato già svelato lo scorso mese di aprile, con una prima mondiale, in occasione del Salone dell’auto di Shanghai. Il lancio europeo, inoltre, è ancora lontano ma il brand ha voluto fornire un’anticipazione per la sua clientela. Andiamo a scoprire i dettagli della Nuova Lexus 2026, nuova evoluzione della berlina della Casa nipponica.

La nuova generazione

La nuova generazione di Lexus ES segue il linguaggio stilistico Clean x Tech con l’obiettivo di offrire un design ricercato, con linee eleganti e premium, tanta tecnologia e un’attenzione particolare all’elettrificazione. Lo sviluppo del modello, infatti, segue il concetto di Esperienza Elegante & Elettrificata, come sottolineato dalla stessa Casa.

I mercati di riferimento della ES sono il Nord America e l’Asia. Da alcuni anni, però, la berlina è disponibile anche in Europa e, in particolare, nei mercati dell’Europa Occidentale è acquistabile dal 2018. La nuova generazione, grazie anche a un focus sull’elettrificazione, punterà a conquistare una fetta importante del mercato premium europeo dopo aver attirato l’attenzione del mercato in occasione dell’anteprima mondiale a Shanghai.

Per il nostro mercato saranno disponibili due varianti. La prima sarà la ES 300h con sistema Full Hybrid composto da un motore quattro cilindri in linea da 2.5 litri, in grado di erogare una potenza di 201 CV. Questa motorizzazione sarà proposta dal costruttore sia con trazione anteriore che con trazione integrale, garantendo un margine di scelta maggiore alla clientela. La seconda variante sarà la ES 350e BEV. In questo caso si tratta di una versione elettrica della berlina, disponibile esclusivamente con trazione anteriore e in grado di garantire una potenza massima di 224 CV. Lexus ha già fornito i dati sull’autonomia, anche se l’omologazione (e quindi i dati definitivi) arriverà soltanto in un secondo momento.

Seguendo lo standard WLTP, la vettura dovrebbe garantire fino a 530 chilometri di autonomia, potendo anche sfruttare la ricarica rapida per recuperare l’80% di autonomia in circa 30 minuti. Sotto la scocca ci sarà una batteria da 77 kWh. La vettura sarà in grado di completare uno 0-100 km/h in 8,2 secondi. I dettagli completi sulla dotazione e sulle altre caratteristiche arriveranno nei prossimi mesi. Si tratterà di un modello premium non solo nelle linee ma anche e soprattutto nei contenuti, con una dotazione ricercata e tanti elementi in grado di fare concorrenza ad altri brand del segmento.

Quando arriva in Europa

Come sottolineato in apertura, la Nuova Lexus ES non sarà commercializzata da subito in Europa. La presentazione di oggi è solo un’anteprima e anticipa il debutto ufficiale sul mercato, programmato nel corso della prima metà del 2026. Per il momento, quindi, la Casa non ha fornito informazioni in merito ai prezzi della vettura. Ricordiamo, in ogni caso, che il listino prezzi dell’attuale Lexus ES per il mercato italiano parte da 63.500 euro. La versione elettrica, una novità per la gamma europea, si posizionerà un gradino più in alto e potrebbe superare i 70.000 euro.

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279776 Lexus ES: anteprima europea per la nuova generazione
Alfa Romeo 33 Stradale, la supercar del Biscione: fra performance e artigianalità https://www.virgilio.it/motori/auto/fotonotizia/alfa-romeo-33-stradale-2025/279738/ Thu, 22 May 2025 09:47:48 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=fotonotizia&p=279738 279738 L'Alfa Romeo 33 Stradale 2025 domina il circuito di Arese Dacia Bigster, aperti gli ordini per la versione ibrida-GPL https://www.virgilio.it/motori/auto/auto-ibride/dacia-bigster-ibrida-gpl-prezzo/279729/ Thu, 22 May 2025 08:53:22 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=279729 Dacia ci ha abituati a ribaltare le regole del gioco. E ora, con l’apertura degli ordini per la nuova Bigster mild hybrid G-140, il marchio romeno dimostra ancora una volta di saper interpretare le esigenze reali degli automobilisti europei con lucidità e concretezza. Nessuna promessa faraonica, nessun futurismo ostentato: solo pragmatismo, efficienza e accessibilità. Il tutto, con un prezzo di partenza che fa riflettere.

L’offerta per il mercato italiano

Lanciata come offerta inedita sul mercato, la Dacia Bigster mild hybrid G-140 si inserisce con precisione chirurgica là dove il segmento C-SUV – tra i più combattuti in Europa – ha lasciato spiragli per soluzioni intelligenti ma senza fronzoli. Il marchio del Gruppo Renault non rincorre i concorrenti con gadget superflui o complessità sovrabbondanti. Al contrario, propone un SUV che mette al centro il comfort quotidiano, una dotazione completa e versatile e, soprattutto, una doppia alimentazione: benzina e GPL, unite dalla spinta dell’elettrificazione leggera a 48V.

Mild hybrid sì, ma alla “maniera Dacia”

Sotto al cofano troviamo un motore 1.2 litri turbo tre cilindri bifuel da 140 CV, disponibile fin dal livello di allestimento Essential, a testimonianza della filosofia democratica della Casa. La tecnologia mild hybrid da 48V fornisce un supporto discreto ma efficace in fase di avviamento e accelerazione, riducendo i consumi e rendendo la guida più fluida. Nulla di invadente, nulla di artificiale: l’assistenza elettrica c’è, ma si sente solo quando serve.

Il risultato? Una motorizzazione solida, versatile e intelligente, perfettamente in linea con l’approccio razionale che ha reso celebre il brand. Ma non è tutto. La vera notizia è l’integrazione impeccabile del sistema bifuel benzina/GPL, con due serbatoi separati da 50 litri ciascuno che regalano un’autonomia combinata fino a 1.450 chilometri. Numeri da turismo d’altri tempi, in un contesto moderno dove il rifornimento può avvenire ovunque e in pochi minuti.

GPL, una scelta che rispecchia le esigenze dei clienti

Sì, perché, se il mercato strizza l’occhio all’elettrico puro, i clienti continuano ad adottare anche soluzioni collaudate. E in questo Dacia è maestra. Il dato parla chiaro: oltre un milione di veicoli GPL venduti dal 2010, una quota di mercato che nel primo trimestre del 2025 supera il 67% in Europa. E in Italia l’80% dei clienti Dacia opta per il GPL. Non è una moda, è una scelta consapevole.

Il serbatoio del GPL, alloggiato sotto il pianale del bagagliaio, non sottrae nemmeno un litro al volume di carico, e il passaggio tra benzina e gas avviene in modo rapido e impercettibile grazie a un commutatore integrato nella plancia. Non servono complicazioni o istruzioni: tutto è naturale, come guidare sempre.

Prezzi di listino

Un altro colpo da maestro: la versione mild hybrid G-140 bifuel viene offerta nel Belpaese allo stesso prezzo della mild hybrid 140 benzina, cioè 24.800 euro,. Una scelta strategica che elimina ogni dubbio nella mente di chi è alla ricerca del miglior compromesso tra economia, efficienza e mobilità a lungo raggio. Dacia non chiede ai suoi clienti di scegliere tra tecnologia e portafoglio. Offre entrambe e potrebbe far felici tutti quanti. Il responso del grande pubblico, come sempre, sarà il giudice supremo.

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279729 Dacia Bigster Ibrida-GPL prezzo