Moto – Virgilio Motori https://www.virgilio.it/motori Consigli e novità su Auto e Moto Thu, 05 Jun 2025 21:19:40 +0000 it-IT hourly 1 237892327 Nuova BMW R 1300 RT: pronta per l’avventura https://www.virgilio.it/motori/moto/nuova-bmw-r-1300-rt/281310/ Tue, 03 Jun 2025 10:02:10 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=281310 I tecnici della BMW sono riusciti ad alzare l’asticella con la nuova R 1300 RT, una tourer nata per percorrere grandi distanze nel pieno comfort. Rispetto alla versione R 1250 RT, il nuovo modello vanta novità tecniche che faranno scuola. Al primo colpo d’occhio appare subito più leggera della sua predecessora, nonostante l’aumento della cilindrata. Il design è ricercato con superfici verniciate e altre in nero opaco che vanno a comporre un complesso monolitico.

La BMW ha curato il comfort con un’ampia sella, valigie laterali di serie da 27 litri con illuminazione interna e per i più esigenti i top-case da 39 o 54 litri. Il triangolo ergonomico costituito da manubrio, pedane e sella pone il pilota in una posizione avanzata per un miglior bilanciamento. La sella, inoltre, è regolabile in inclinazione e in altezza su un arco di 20 mm. La sua altezza minima è di 780 mm.

Motore bicilindrico boxer

Il cuore 1.300 cc, già montato sulla R 1300 GS, è in grado di sprigionare 145 cavalli di potenza e 149 Nm di coppia a fronte di un peso di 281 kg con il pieno al serbatoio da 24 litri. La nuova RT è disponibile nelle varianti “Triple Black Blackstorm” in nero, “Impulse” in racing blu e “Option 719 Camargue” in blu mountain. Sul piano tecnico, il nuovo modello potrebbe essere definito generazionale, promuovendo dei concetti che sono destinati a durare nel tempo. La distribuzione segue delle logiche del tradizionale sistema ShiftCam della Casa bavarese, con la trasmissione finale a cardano. Il motore boxer ha raggiunto un elevato grado di efficienza.

L’impianto di scarico è in acciaio inox con catalizzatore chiuso. Spicca l’ampio silenziatore parallelo al terreno. Sono tre le modalità di guida: “Rain”, “Road” ed “Eco” mentre le “Pro” risultano opzionali. Il sistema Msr per il controllo della coppia di trascinamento è di serie, mentre tra gli optional c’è anche la trasmissione semi-automatica Asa. Il telaio è completamente nuovo. Anche il telaietto posteriore è inedito e si compone di tubi in alluminio e componenti forgiati per accrescere il comfort dei passeggeri.

Le sospensioni uniscono il mix vincente del Telelever all’anteriore e del Paralever al posteriore, nella configurazione Evo, in grado di garantire 149 mm di escursione alla ruota davanti e 158 mm a quella posteriore. Il sistema elettronico di adattamento dinamico dell’assetto Dca permette due posizioni di guida, opzionabili tramite i riding modes. L’impianto frenante è caratterizzato da due dischi anteriori da 310 mm con pinze radiali a quattro pistoncini e un disco posteriore da 285 mm con pinza flottante a due pistoncini. Non manca l’Abs Pro e sistema Dbc.

Listino prezzi

La R 1300 RT presenta un display TFT di ultima generazione, a colori da 10,25″ e con risoluzione full HD, navigazione cartografica integrata e Connectivity Hub. Dallo schermo si possono ricevere tutte le informazioni utili, tenendo sotto osservazione i vari sistemi elettronici di serie quali il traction control e il cruise control, oltre all’impianto stereo Audio System con radio Dab. In alternativa c’è il sistema Audio Pro di ultima concezione. BMW Motorrad ha creato anche un bolide sportivo che raggiunge performance da brividi.

Tra i sistemi opzionali è presente il cruise control attivo, le luci adattive, gli avvisi di collisione frontale e posteriore e quello di cambio corsia. Questo gioiello teutonico è proposto a 24.300 euro chiavi in mano in color bianco. Aggiungendo 690 euro è disponibile la Triple Black, mentre con 1.580 euro si può godere della versione Impulse, in un acceso Racing Blue.

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281310 Nuovo design BMW R 1300 RT
Moto Guzzi Stelvio e il mitico passo alpino, appuntamento imperdibile https://www.virgilio.it/motori/moto/moto-guzzi-stelvio-evento/280993/ Sat, 31 May 2025 05:30:48 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280993 Due secoli di storia, 88 tornanti scolpiti nella roccia e un nome che fa battere il cuore a ogni motociclista. Il Passo dello Stelvio, inaugurato nel 1825, compie 200 anni. E lo fa come merita: con i motori accesi, il rombo delle due ruote e la passione di chi vede nella strada una religione laica, fatta di libertà, curve e orizzonti verticali. Per celebrare la storica ricorrenza, Moto Guzzi – in collaborazione con Bormio Tourism – ha organizzato una due giorni che è molto più di un semplice raduno. Si chiama “Stelvio allo Stelvio” e andrà in scena sabato 31 maggio, con partenza alle ore 9.30 da Piazza V Alpini a Bormio, dove sarà allestito il Moto Guzzi Village, centro nevralgico della manifestazione.

L’omaggio di Mandello al valico dei sogni

A fare da apripista nella salita fino ai 2.758 metri del Passo sarà una moto simbolica quanto l’occasione: la Moto Guzzi Stelvio Duecento Tributo. Un nome che unisce passato e futuro, strada e macchina, montagna e industria. Un modello speciale, realizzato in edizione limitata e numerata di 2.758 esemplari – uno per ogni metro di quota del valico – e pensato per onorare uno dei percorsi più spettacolari e impegnativi d’Europa.

Colorazione dedicata, dotazione completa, anima da viaggiatrice e pedigree da avventuriera: la Stelvio Duecento Tributo è l’omaggio meccanico dell’Aquila di Mandello a quella che non è solo una strada, ma una vetta dell’immaginario motociclistico internazionale.

I primi 20 guzzisti che si presenteranno in sella a una Moto Guzzi Stelvio avranno il privilegio di partecipare all’inaugurazione stagionale del passo, insieme alla sindaca di Bormio, Silvia Cavazzi. La cerimonia darà ufficialmente il via alla duecentesima apertura del valico, dopo il letargo invernale. Poi, tutti in sella, per risalire in gruppo i tornanti e raggiungere il Moto Guzzi Point in vetta, dove si brinderà ai 200 anni del passo.

Una strada, un simbolo

Lo Stelvio non è un valico qualsiasi. È una sfida d’asfalto e altitudine, una serpentina che si arrampica tra Lombardia e Alto Adige, disegnando un confine tra natura e ingegno umano. I suoi 48 tornanti dal versante altoatesino e i 40 da quello lombardo rappresentano un rito di passaggio per chiunque ami le due ruote. Un tempio laico della moto, dove ogni curva è un’apertura sul cielo.

Non a caso, lo Stelvio è stato scelto da Moto Guzzi per dare il nome alla sua più recente adventure bike, capace di coniugare prestazioni, comodità e tecnologia. La scelta non è solo di marketing, ma di sostanza: chi guida una Stelvio lo fa per andare lontano, per affrontare le salite, per guardare oltre.

Un weekend da vivere in sella

Ma la festa non si ferma alla cerimonia del sabato. Per tutto il fine settimana, il pubblico potrà provare gratuitamente l’intera gamma Moto Guzzi, lungo i panorami mozzafiato del passo: dalla stessa Stelvio, alla V85 TT, passando per la V100 Mandello e la nuova V7 Sport. Una gamma che racconta l’evoluzione di un marchio storico, fedele alle sue radici ma sempre in corsa verso il futuro.

Per chi ama la moto, ma soprattutto lo spirito che la muove, “Stelvio allo Stelvio” è un’occasione imperdibile. Un evento che unisce strada, storia, passione e identità, nel luogo che meglio di tutti incarna l’essenza del motociclismo: la salita, la vetta, il viaggio.

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280993 Moto Guzzi Stelvio: il tributo
Moto Morini, la X-Cape splende nella Gold Edition: look straordinario https://www.virgilio.it/motori/moto/moto-morini-x-cape-gold-edition/280456/ Wed, 28 May 2025 06:00:21 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280456 Concepita per i motociclisti che vogliono solo il massimo, la Gold Edition debutterà nei concessionari con una serie di novità che perfezionano il pacchetto della versione base. Svelata inizialmente in forma di prototipo all’EICMA nel novembre 2019, la crossover ha esordito sul mercato cinese nella versione definitiva all’inizio di giugno 2021, per poi essere nuovamente proposta all’EICMA nel novembre 2021. Se vi state chiedendo i motivi del lancio anticipato in Cina, vi ricordiamo che nell’ottobre 2018 la società Autjann, holding della famiglia Jannuzzelli, vendette l’intero capitale del brand italiano al major cinese Zhongneng Vehicle Group. L’attuale proprietario ha puntato su una gamma con cilindrate più basse e prezzi più alla portata della fascia media.

La versione Gold della X-Cape 700 vanta i cerchi a raggi tubeless anodizzati oro e una dotazione tecnica ottimizzata. Il design è rimasto fedele alla tradizione, ma a migliorare è lo stile. Si tratta di una endurona comoda, versatile e facile da guidare anche per centauri in erba. È la compagna ideale per gite fuori porta e presenta tecnologie all’avanguardia, come la dash-cam integrata. Pur avendo un prezzo accessibile, le rifiniture sono curate e i materiali di buona qualità.

Le caratteristiche della versione Gold

Oltre ai cerchi dorati, la sella e le manopole nella edizione oro sono riscaldate. C’è un sistema di traction control disattivabile, utile sia su strada che su percorsi off-road. Gli aspetti che hanno reso la crossover una delle regine del mercato rimangono invariati: telaio a traliccio in acciaio, frizione anti saltellamento, forcella Marzocchi regolabile da 50 mm, monoammortizzatore KYB con precarico remotato, scarico a mezza altezza e forcellone in alluminio. Le ruote, da 19″ all’anteriore e 17″ al posteriore, possono contare su mescole Pirelli Scorpion Rally STR.

Il peso a secco della Moto Morini X-Cape corrisponde a 213 kg, mentre l’altezza della sella può variare tra 845 e 820 mm, risultando perfetta anche per i centauri più alti. Brembo ha pensato a un impianto frenante preciso che vede all’anteriore doppi dischi da 298 mm con pinze flottanti a due pistoni, mentre al posteriore è presente un disco singolo da 255 mm associato a una pinza a due pistoni. L’ABS Bosch è
disinseribile, ma vi suggeriamo di non farlo se non siete dei piloti esperti.

Listino prezzi

Il pacchetto elettronico vanta un comodo display TFT da 7″, navigazione integrata tramite App, doppia presa USB + USB-C, dashcam, sensore pressione pneumatici e un sistema aggiornato per la regolazione del cupolino. Spiccano i fari full LED per una illuminazione impeccabile, mentre i paramani e le protezioni per il calore del motore sono un ottimo alleato per non temere sgasate sullo sterrato.

Il cuore è un bicilindrico parallelo da 700 cc, in grado di sprigionare 70 cavalli a 8.500 giri e 68 Nm di coppia a 6.500 giri, associato a una frizione anti saltellamento. L’omologazione è Euro 5+ e il serbatoio è da 18 litri. La nuova Moto Morini X-Cape 700 Gold Edition sarà venduta in tre colorazioni: Red Passion, Carrara White e Black Ebony, al prezzo di 7.940 euro f.c. (250 euro in più rispetto al costo della versione Standard). La Gold Edition sarà disponibile presso la rete vendita Moto Morini da giugno 2025.

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280456 X-Cape 700 Gold Edition: la top di gamma Moto Morini
BMW Motorrad Concept RR: dalla pista alla strada a tutto gas https://www.virgilio.it/motori/moto/bmw-motorrad-concept-rr/280437/ Tue, 27 May 2025 08:48:33 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280437 Il 30 novembre 2007 BMW con un comunicato dichiarò al mondo di voler competere nel campionato mondiale delle moto derivate di serie. Proporsi contro gli agguerriti rivali giapponesi e soprattutto contro una Ducati da sogno ha rappresentato una delle più grandi sfide della Casa bavarese. Ci sono voluti 6.168 giorni per festeggiare il primo titolo in Superbike, grazie all’impresa di Toprak Razgatlioglu, ex rider della Yamaha. Il trionfo del turco nel 2024 ha avuto una cassa di risonanza nel settore commerciale con proposte nate dall’esperienza in pista.

La BMW Motorrad Concept RR rappresenta la massima espressione della tecnologia tedesca applicata su due ruote. Tecniche di produzione innovative e l’utilizzo di materiali high-tech, quali carbonio e alluminio, hanno contribuito alla creazione di un mostro di potenza dal peso piuma. Ogni dettaglio è concepito per raggiungere le massime performance senza compromessi. Gli standard nella costruzione di una moto agile e leggera si sono elevati nella vetrina di Villa d’Este, dove BMW è stata l’assoluta protagonista.

Design che morde l’asfalto

Il look è estremo in ogni aspetto, dal profilo deciso al frontale aggressivo. Spicca il simbolo RR illuminato nella parte inferiore del posteriore in alluminio. Sotto al serbatoio c’è un motore quattro cilindri in linea raffreddato a liquido, derivato dal bolide del campione del mondo Toprak Razgatlioglu. La moto sprigiona oltre 230 CV (169 kW). Inoltre, è presente un sistema elettronico di controllo e regolazione preso direttamente dalla WSBK M 1000 RR, comprendente la gestione del motore, il controllo di trazione e il freno motore. È logico pensare che il progetto sia nato per esaltare le caratteristiche della stradale che ha saputo mettere indietro Ducati, Kawasaki e tutte le regine del campionato Superbike nella passata stagione.

Gli specialisti di BMW Motorrad si sono concentrati sull’aerodinamica, offrendo una “stabilità di guida ad altissime velocità”, “massima velocità in curva” e “minima resistenza aerodinamica per una velocità massima ottimale”. Il Concept RR, attraverso una riduzione degli ingombri e una gestione impeccabile dei flussi d’aria, è ideale per manici esperti. Dall’avantreno ventilato alla zona posteriore monolitica, anch’essa ventilata e aerodinamicamente ottimizzata, ogni bullone è perfezionato per unire performance e leggerezza. Il Concept vanta una carena aerodinamicamente ottimizzata, dotata di winglet integrati e freni ad alte prestazioni.

Un’eccellenza che nasce dalla pista

BMW Motorrad, in oltre 45 anni di storia, coniuga lo stile motociclistico più brillante con un moda all’ultimo grido. Al momento dell’unveiling della BMW Motorrad Concept RR è stata presentata anche una giacca lifestyle esclusiva: la Concept RR LTD, realizzata artigianalmente in edizione limitata di 50 esemplari. Spicca la pregiata pelle di vitello Nappa, frutto della collaborazione con l’azienda bavarese MEINDL.

Markus Flasch, responsabile di BMW Motorrad, ha annunciato: “Mai prima d’ora BMW Motorrad aveva offerto uno sguardo così anticipato sulla prossima generazione dei modelli RR. Il BMW Motorrad Concept RR è un vero capolavoro del nostro team di sviluppo, sia sotto il profilo tecnico sia per il linguaggio di design. Sviluppato ispirandosi alla Superbike ufficiale BMW Motorrad M 1000 RR, con la quale il pilota ufficiale Toprak Razgatlioglu ha dominato e conquistato il FIM World Superbike Championship lo scorso anno, il Concept RR rappresenta un autentico concentrato di eccellenza, concepito tanto per l’uso su strada quanto per la pista. Il passaggio dalla competizione alla strada non è mai stato così evidente. Questo modello incarna la leadership di BMW Motorrad nel garantire il massimo livello ingegneristico e prestazioni di vertice in questo segmento“.

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280437 BMW Motorrad Concept RR: la nuova frontiera delle Superbike
Furti di moto e scooter, quali sono i più rubati in Italia https://www.virgilio.it/motori/moto/furti-moto-scooter-italia/280419/ Tue, 27 May 2025 06:47:21 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280419 Dopo tanti sacrifici per acquistare un mezzo non c’è cosa peggiore di doverne denunciare la scomparsa. Sebbene vi siano città sempre più videosorvegliate, alle nostre latitudini, non si riesce a placare l’ondata di furti che investe la filiera delle due ruote. A confermarlo sono i numeri del Dossier sui Furti di Veicoli 2025 presentato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp, specializzata nel recupero di mezzi rubati e nelle soluzioni telematiche per la sicurezza stradale.

Lo scorso anno sono stati rubati in Italia 31.713 motoveicoli tra moto e scooter, un dato in linea con il 2023. Non c’è stato alcun miglioramento, anche perché i furti di scooter e moto rappresentano una entrata importante delle organizzazioni criminali. Le Regioni con il tasso di furti più elevato restano Lazio e Campania, rispettivamente con 6.419 e 6.008 casi denunciati nel 2024. Seguono la Sicilia con 4.820 mezzi a due ruote sottratti e la Lombardia con 4.397 furti. La Puglia è tra le Regioni dove si rubano più auto, ma il numero di moto e scooter si è attestato nel 2024 a 1.407 furti.

La percentuale di recupero resta bassa

Soltanto il 43% dei mezzi sottratti è stato ritrovato, mentre si sono perse le tracce nel 2024 di oltre 18.000 moto e scooter. Finiti nei canali del traffico illegale di ricambi usati o spediti oltre confine, la maggioranza dei veicoli rubati finisce in Europa dell’Est. Il fenomeno italiano si intreccia con dinamiche internazionali. La richiesta di componenti è sempre altissima oltre i confini nazionali e la facilità con la quale i materiali escono dal Paese dovrebbe essere al centro delle attenzioni delle autorità.

L’Honda SH è lo scooter più rubato d’Italia. Nel 2024 ben 8.050 esemplari sono stati sottratti dai legittimi proprietari. Vuole dire che un mezzo su quattro rubato è un SH, un dato in aumento rispetto alle 7.226 del 2023. Per gli appassionati di scooter il noto modello della Casa di Tokyo rimane un must have. La stessa tentazione irresistibile spinge i ladri ad allargare questa piaga criminale.

Il furto di una moto è un reato disciplinato dall’articolo 624 del Codice Penale. È punito chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, con l’intento di trarne profitto. La pena per il furto semplice è la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 154 a 516 euro. Se il furto è aggravato da determinate circostanze, come l’uso della violenza, la pena aumenta. A giudicare dalla portata del fenomeno, le pene dovrebbero essere inasprite per rappresentare un reale deterrente per i malviventi.

Tutti i modelli più rubati

L’Honda SH si è confermato primo per distacco, mentre al secondo e terzo posto sono classificati il Piaggio Liberty (2.757 casi) e l’Aprilia Scarabeo (1.913 furti). I due motorini italiani rappresentano il top in città, garantendo una efficace versatilità al giusto prezzo. Al quarto posto si posizione il Kymco Agility (1.729 sottrazioni nel 2024), che ha superato la Vespa Piaggio (1.559 furti) rispetto ai numeri del 2023. Con il successo dei maxi-scooter sono cresciuti anche le sottrazioni dello Yamaha TMax: 1.415 esemplari rubati e solo il 32% recuperato. Questi dati sostanziano una crescente professionalizzazione delle reti criminali. I modelli più venduti sono sempre più ambiti dai ladri e sempre meno recuperabili dalle autorità.

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280419 Furti di moto: dove si rubano di più in Italia
The Last Waltz: il saluto del nostro esperto di moto e cultura custom https://www.virgilio.it/motori/moto/the-last-walz/280304/ Mon, 26 May 2025 09:27:35 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280304 Sono passati 10 anni da quando Virgilio Motori ha pubblicato il mio primo articolo su moto e cultura custom, questo invece sarà l’ultimo: non scriverò più di motociclette.

Giustamente all’orizzonte vedo montare un’imperiosa onda di “e chissenefrega”, ne avete tutto il diritto. Ma visto che per me è stata un’esperienza bella e importante, ho deciso di scrivere queste ultime righe. Potrei dare spiegazioni più o meno consolatorie sul fatto che è giusto che tutto finisca o arrabbiate verso i tempi che sono cambiati e nessuno legge più, ma la verità è che sento di non avere più niente da dire e quindi ritengo che consegnare quest’avventura al silenzio sia la cosa migliore da fare. Si, il silenzio, oggi l’unico peccato imperdonabile.

Potrei provare a costruirmi una fanbase sui canali social, magari pubblicare video su youtube, instagram o tiktok dove raccontare di giri in moto e di test-ride, ma so che non sarei a mio agio. Non è roba per me, non solo non saprei farlo ma finirei per farmi tristezza, come me la fanno tutti quegli ometti brizzolati senza niente di interessante da dire che si agitano sui social mentre “aspettan su una gamba l’ultima carità di un’altra rumba”. E allora oltre a salutarvi e ringraziarvi per questa divertente strada fatta insieme, mi permetto di lasciarvi con un consiglio: non lasciate che dentro di voi prenda il sopravvento “la sindrome dei bei tempi”.

Certo, le vecchie Harley sono più belle di quelle che producono oggi mentre annaspano alla disperata ricerca di nuovi clienti che forse, nella migliore delle ipotesi, non hanno ancora trovato e nella più realistica semplicemente non esistono più. È anche vero che in questo periodo si sta stringendo intorno ai proprietari dei mezzi custom più vecchi e affascinanti un cappio normativo poco giustificabile solo con obiettivi di maggior controllo delle emissioni.

E la mobilità elettrica? Non saprei, non ho mai capito molto di elettrodomestici.

È come se il mondo fosse cambiato, rimpicciolito e noi, che in fondo siamo solo rimasti quello che eravamo, fossimo finiti fuori dai confini dell’accettabile. Ma queste sono anche le origini della cultura biker: ragazzi reietti, lontani dai valori e dai principi della società americana, che fecero di una libertà selvaggia e del rifiuto delle regole il loro tratto orgogliosamente distintivo, fin dai tempi di Hollister e della nascita dei gruppi 1%er. Sono passati quasi 80 anni da quei giorni eppure ancora oggi là fuori, nei posti più inaspettati e tra la gente più diversa, è possibile trovare mezzi stupendi costruiti secondo le regole della filosofia custom grazie all’enorme talento di gente appassionata, innamorata di qualcosa che si fa molto prima a sentire che a spiegare.

Non importa quante regole assurde inventeranno per impedire a certi mezzi di circolare: un modo si troverà sempre. Basta non cedere all’idea che oggi sia peggio di ieri e meglio di domani, perchè non è mai stato così e non lo sarà neppure questa volta.

Le motociclette, tutte le motociclette, non sono niente. Sono solo un modo che ci siamo inventati per volare leggeri sulle cose della vita, sopra il sudiciume quotidiano e l’enorme rumore di fondo che ci distrae da ciò che conta. Prendetele per quello che sono, un gioioso modo di curare lo spirito.

Buona strada a tutti…

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Il colosso indiano salva KTM, prestito da 566 milioni https://www.virgilio.it/motori/moto/ktm-salvataggio-prestito-bajaj/280223/ Sun, 25 May 2025 13:30:05 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=280223 C’è ancora futuro per KTM. L’azienda austriaca (il nome è un acronimo di Kronreif und Trunkenpolz Mattighofen), dopo aver registrato perdite significative negli ultimi anni, riceve un nuovo sostegno e può tornare a pianificare quelle che saranno le prossime mosse per la ristrutturazione del business nel settore delle due ruote. A sostenere l’azienda in questa fase delicata è Bajaj, storico partner di KTM e quarto produttore al mondo di motoveicoli (primo dopo le Case nipponiche). Il colosso indiano è intervenuto con un prestito da 566 milioni di euro. Senza questo sostegno, per KTM non ci sarebbe stata la possibilità di proseguire con l’attività nel corso dei prossimi mesi.

Un aiuto decisivo

KTM doveva garantire circa 600 milioni di euro al curatore fallimentare entro questa settimana, dopo la crisi finanziaria che ha visto l’azienda accumulare enormi perdite. A erogare il prestito, in particolare, è stata Bajaj Auto che controlla il 49,9% di Pierer Bajaj AG, proprietario di maggioranza di Pierer Mobility AG, holding che controlla vari brand del settore delle due ruote tra cui proprio KTM AG.

Si è trattato di un’operazione finanziaria abbastanza articolata ma necessaria per consentire alla dirigenza di KTM di poter sostenere il programma di rilancio. Ripianare i debiti accumulati (i 600 milioni da garantire al curatore fallimentare servono a coprire circa il 30% del debito) è un passo necessario per poter gettare le basi in vista di un nuovo futuro. L’intervento di Bajaj è stato decisivo.

Gottfried Neumeister, CEO, KTM AG, ha così commentato l’annuncio legato al futuro dell’azienda: “Oggi si apre una nuova fase che ci consente di dare continuità alla storia di KTM. Insieme al nostro partner di lunga data Bajaj, siamo riusciti a definire una strategia che ci permetterà di raccogliere ulteriori 600 milioni di euro per il nostro nuovo inizio, oltre ai 200 milioni di euro già messi a disposizione. Gli stabilimenti esistenti – in particolare gli impianti principali di Mattighofen e di Munderfing – resteranno la base del nostro successo futuro“. Nonostante il nuovo inizio, però, ci sono ancora tanti punti poco chiari e vari aspetti da considerare per il futuro.

Un futuro ancora incerto

L’intervento di Bajaj è stato, come detto, fondamentale per garantire il rilancio di KTM. Il futuro è ancora incerto. L’azienda austriaca, in questi mesi, è riuscita a ridurre le scorte, maturate dopo un lungo periodo di sovrapproduzione nei suoi stabilimenti, grazie a promozioni e sconti molto importanti. Ora, però, c’è la necessità di definire un nuovo piano industriale in grado di rendere competitivi i modelli del marchio KTM su un mercato sempre più concorrenziale.

Non sarà una sfida facile. Uno degli scenari potrebbe essere quello di una progressiva riduzione della capacità produttiva e, quindi, della forza lavoro, per rendere più sostenibile l’attività. Tra le conseguenze della crisi, per cui era stato ventilato anche un intervento di BMW, potrebbe esserci l’uscita di scena dalla MotoGP dove KTM è impegnata fino al 2026. I nuovi programmi aziendali potrebbero portare una serie di sacrifici per garantire il futuro all’azienda.

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280223 KTM: futuro salvo grazie a Bajaj
Nuovo Yamaha Tricity 125: prezzo e caratteristiche della versione 2025 https://www.virgilio.it/motori/moto/nuovo-yamaha-tricity-125-2025/279920/ Sun, 25 May 2025 04:07:20 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=279920 Per chi cerca un mezzo ideale per la città, confortevole e sicuro, è arrivata l’ultima versione del Tricity. Vanta una carrozzeria elegante e aerodinamica per un perfetto equilibrio tra piacere di guida e versatilità. Dotato di un motore Blue Core EURO5+ e del sistema di sterzo Leaning Multi-Wheel di Yamaha, lo scooter giapponese garantisce una maggiore sensazione di stabilità, rendendo facile qualsiasi spostamento urbano.

Il Tricity 125 può essere guidato da chi è in possesso di una patente di guida B. Presenta una linea moderna e curata. Data la presenza di una terza ruota, potrebbe essere necessaria un po’ di pratica prima di adattarsi al modello. Il frontale è sinuoso e anche nella zona posteriore c’è stato un aggiornamento. Il nuovo gruppo ottico posteriore full LED e gli indicatori di direzione ora hanno uno stile più moderno. I fari anteriori a LED sovrapposti e le luci di posizione hanno conservato un motivo a “Y”, esattamente come la versione 300.

Le caratteristiche tecniche

Lo scooter è disponibile nella sola versione con il sistema di frenata integrale (UBS) che regola automaticamente la forza frenante tra il freno a disco anteriore da 220 mm e quello posteriore da 230 mm. L’UBS assicura un’esperienza di guida sicura e senza intoppi. Spicca lo schermo TFT da 4,2 pollici, creato per garantire maggiori funzionalità, modalità semplici da selezionare e tutte le informazioni necessarie. Basta scaricare l’app MyRide di Yamaha e associarla al proprio smartphone tramite Bluetooth. Si può anche accettare una chiamata in arrivo o chiuderla. È addirittura possibile visualizzare parzialmente il testo delle e-mail e dei messaggi, ascoltare musica e conoscere le previsioni meteo. Tutta la tecnologia Yamaha è al servizio di una gestione smart sul mezzo.

Il cuore del Tricity è un motore da 125 cc a 4 tempi raffreddato a liquido, progettato con la tecnologia Blue Core di Yamaha, in grado di migliorare le performance. Si può godere di una ottima guidabilità e bassi consumi. Tutto è ottimizzato con il sistema Start & Stop, che spegne automaticamente il motore quando ci si ferma al semaforo e lo riavvia non appena si gira la manopola del gas. Non manca il sistema Smart Key che permette di accendere il veicolo semplicemente conservando la Smart Key in tasca.

Listino prezzi

Potreste essere tentati dalla possibilità di acquistare questo mezzo per le sue incredibili doti di stabilità. Qualora non vi sentiste a vostro agio su un normale scooter a due ruote, il Tricity 125 offre una sensazione di guida piacevole e trasmette grande fiducia. Le due ruote anteriori, infatti, hanno una geometria dello sterzo LMW che permette una naturale sensazione di virata. Il design ricercato è funzionale a una guida fluida su ogni superfice. Si può anche montare un comodo bauletto.

Per tutti questi motivi il nuovo scooter della Yamaha risulta un mezzo di trasporto perfetto per la città, sia per i conducenti esperti che per i neofiti. Il sottosella del Tricity 125 ha pratici vani portaoggetti. È inoltre dotato di una presa di alimentazione USB di tipo C per ricaricare smartphone e altri dispositivi elettronici. Per tutti coloro che desiderano personalizzare il mezzo non mancherà una vasta gamma di accessori. La versione 2025 del Tricity 125 avrà una nutrita concorrenza sul mercato. Il nuovo motorino della Casa di Iwata sarà disponibile dalla seconda metà di giugno 2025 al prezzo di 4.699 euro. La versione 300 cc costa a partire da 8.999 euro.

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279920 Nuovo Tricity 125: l’evoluzione dello scooter Yamaha
Honda taglia un grande traguardo: moto da record https://www.virgilio.it/motori/moto/honda-traguardo-moto-record/279889/ Fri, 23 May 2025 11:05:47 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=279889 In 76 anni di storia Honda ha celebrato successi commerciali e trionfi in pista. Tutto ebbe inizio con la leggendaria D-Type del 1949. Il fondatore del brand dell’Ala dorata, Soichiro Honda, cominciò con la costruzione di pistoni, diventando uno dei principali fornitori della Toyota. Il boss giapponese era noto anche perché equipaggiò un’automobile da gara con un motore aeronautico a 8 cilindri di 8 litri di cilindrata.

Honda si rese conto che c’era la necessità di una nuova motorizzazione che rispondesse alle esigenze di una popolazione in gravi condizioni economiche, dopo la fine della seconda guerra mondiale. Ebbe l’intuizione di equipaggiare una bicicletta con un piccolo motore di bassa cilindrata. Con un colpò di genio Honda partorì un veicolo adatto a un trasporto economico. La domanda crebbe anche al di fuori dei confini nazionali, rispettando la filosofia progettuale e costruttiva del progetto. “Lo scopo della tecnologia è rendere la vita delle persone più facile“, secondo Honda.

La crescita del mito

Lo sviluppo del marchio di moto in Europa passò attraverso la creazione della prima catena di produzione in Belgio. Con il diktat di “produrre localmente dove c’è domanda“, traguardo dopo traguardo, nacque una rete mondiale. Negli anni ’60 la Casa dell’Ala dorata lanciò sui media americani una campagna pubblicitaria, connessa allo slogan “Conosci le persone più belle su una Honda“. Una idea semplice ma vincente, che cambiò il modo di vedere le bike giapponesi.

In modo repentino, nei numeri, le Honda riuscirono a scalzare le quotate Case inglesi e italiane. Vennero raggiunti i seguenti risultati: 100 milioni di esemplari venduti nel 1997, 200 milioni nel 2008, 300 milioni nel 2014 e 400 milioni nel 2019. Nonostante l’impatto della pandemia da Covid-19 nel 2020, la richiesta di moto Honda non si è arrestata. Il primato assoluto di 500 milioni è stato tagliato in India, con lo scooter Activa, che uscirà dalla linea di produzione del Plant 4 di Honda Motorcycle and Scooter India Private Limited (HMSI) a Vittalpur, Gujarat. L’immagine vincente nella classe regina del Motomondiale con 3 grandi campioni come Mick Doohan, Valentino Rossi e Marc Marquez ha aiuto a creare la leggenda.

Honda celebra un traguardo storico: oltre 500 milioni di motociclette prodotte
Fonte: Ufficio Stampa Honda
500 milioni di moto prodotte: il traguardo storico di Honda

Espansioni senza limiti

Il 2024 è stato “il primo anno dell’espansione globale” per la gamma elettrica Honda. Oggi, a livello mondiale, la Casa di Tokyo vanta un ampio listino di proposte full electric, modelli per il commuting e moto di grossa cilindrata, toccando una capacità produttiva globale superiore a 20 milioni di unità l’anno. Il segreto? La massima affidabilità dei motori e innovazioni all’avanguardia. La produzione, divisa in 23 Paesi per un totale di 37 stabilimenti, non ha mai avuto battute d’arresto. A supporto dei clienti vi sono oltre 30.000 Concessionarie Ufficiali Honda.

Toshihiro Mibe, Presidente e CEO di Honda, ha annunciato: “Per Honda, il business delle motociclette è il ‘business del nostro fondatore’ e continuerà a essere il business principale dell’azienda. In questo settore, abbiamo costruito la fiducia dei nostri clienti attraverso numerosi prodotti e servizi, il che ci ha permesso di raggiungere un volume di 500 milioni di unità. Vorrei ringraziare i nostri clienti e tutti gli stakeholder coinvolti nel raggiungimento di questo traguardo dallo sviluppo, alla produzione, alle vendite e all’assistenza. Honda continuerà ad affrontare la sfida di portare gioia ai nostri clienti in tutto il mondo“.

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279889 Honda: record moto vendute Honda celebra un traguardo storico: oltre 500 milioni di motociclette prodotte
Yamaha Tracer 2025: classe e tecnologia da vera regina https://www.virgilio.it/motori/moto/nuova-yamaha-tracer-2025/279417/ Tue, 20 May 2025 09:55:10 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=279417 Il segmento dei crossover è quello più gettonato in Italia. Sono moto comode, alte e adatte a qualsiasi esigenza. Proprio come i SUV nella filiera delle quattro ruote, le “endurone” rappresentano il compromesso perfetto per i centauri con tante esigenze. Il segmento è esploso negli ultimi anni con le moto di piccola cilindrata 250 cc sino alle maxi da 1.390 cc. La versatilità è il tratto di forza della Tracer. Una crossover che consente una vastità infinita di declinazioni di utilizzo.

Tutte le versioni Tracer 9 2025 sono dotate di un sistema di fari cornering. Il gruppo ottico a LED con fascio basso è connesso a una fotocamera integrata nella parte superiore dei fari; la tecnologia rileva automaticamente il traffico circostante, le fonti di luce naturale e le condizioni atmosferiche. La nuova Yamaha Tracer 9 GT+ nasce per divertirsi in totale sicurezza. L’avventurosa crossover della Casa di Iwata presenta una nuova trasmissione automatica Y-AMT. Risulta sportiva nei tratti misti e confortevole sulle lunghe percorrenze. Il punto di forza è il tre cilindri CP3 da 890 cc, 119 cavalli e 93 Nm di coppia massima, associato a un cambio Y-AMT. L’esperienza di guida risulta fluida su ogni superfice, garantendo la scelta tra un sistema di trasmissione completamente automatico e un cambio manuale azionato con dita con frizione automatica a controllo elettronico.

Le caratteristiche della crossover Yamaha

La trasmissione manuale (MT) di Y-AMT permette di sfruttare al massimo l’erogazione del motore CP3 Yamaha. A differenza dell’uso combinato di piede e mano, il cambio manuale sul manubrio risulta più rapido e richiede meno tempo di riflessione. Il tutto si traduce in un focus maggiore su accelerazione, frenata, angolo di inclinazione, posizione del corpo e aderenza degli pneumatici per migliorare il piacere di guida.

Il sistema di trasmissione robotizzata con attuatori elettromeccanici e comandi al manubrio consente di disporre di diverse modalità di cambiata (D, D+, M). In modalità automatica “D” il sistema è più efficiente e consente bassi consumi, mentre con la selezione “D+” la cambiata avviene a regimi più alti, offrendo maggiore brio nei tratti misti. Nella modalità “M” la Tracer trasmette emozioni forti con cambi marcia precisi e sempre fluidi. Inoltre, è possibile selezionare attraverso la strumentazione TFT i vari riding mode: Rain, Street e Sport. La GT+ diventa una vera sportiva a baricentro alto nella modalità sportiva, facendo divertire con sospensioni irrigidite e un assetto racing.

Novità Yamaha Tracer 2025
Fonte: Ufficio Stampa Yamaha
Yamaha Tracer 9: tutte le novità del modello 2025

Innovazioni all’avanguardia

Tutte le versioni di Tracer 9 2025 presentano un display TFT da 7“, mentre i modelli GT e GT+ hanno di serie la connettività completa per smartphone. La moto è ora dotata di un’area con uno scomparto integrato sul lato destro del serbatoio carburante con una ricarica USB che permette di collegare il dispositivo durante la guida. I clienti possono collegare il proprio telefono, utilizzando l’app MyRide gratuita di Yamaha, sviluppata anche per altri modelli top della gamma. È possibile visualizzare le funzioni del dispositivo attraverso i nuovi comandi sul cubo del manubrio a sinistra.

Gli aspetti rivedibili sono pochi. I comandi al blocchetto sinistro, specie quelli degli indicatori di direzione e del clacson, sono molto vicini tra loro e non facili da azionare con i guanti. Il pacchetto 2025 della GT+ completa una dotazione moderna, conservando un prezzo equilibrato (18.599 euro di partenza) in rapporto alle performance e al comfort di guida.

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279417 Yamaha Tracer 9 Y-AMT 2025: disponibile dai concessionari Novità Yamaha Tracer 2025
I modelli di moto più venduti ad aprile 2025 https://www.virgilio.it/motori/moto/moto-vendite-italia-aprile-2025/278113/ Sat, 10 May 2025 10:00:17 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=278113 Continua il calo delle immatricolazioni di nuove moto sul mercato italiano, legato soprattutto alle conseguenze del fine serie Euro 5. In ogni caso, la riduzione registrata nel corso del mese di aprile 2025 è, in termini di calo percentuale, inferiore a quella registrata a marzo. Di seguito andremo a riepilogare i dati sulle vendite di moto in Italia per poi verificare quali sono stati i modelli più venduti andando a considerare i tre segmenti del mercato (moto, scooter e ciclomotori).

Immatricolazioni in calo

Il mercato delle moto in Italia ha chiuso il mese di aprile 2025 con un calo delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il settore ha registrato, infatti, un calo del 5,24%, con un totale di 38.623 unità immatricolate. Il dato in questione segna una riduzione meno marcata rispetto a quanto registrato lo scorso mese di marzo (chiuso con un calo del 6,57%). Le vendite degli scooter sono, sostanzialmente, stabili rispetto allo scorso anno (+0,39%) mentre calano le moto (-9,77%) e i ciclomotori (-28,08%) come confermano i dati elaborati da UNRAE per ANCMA. Il primo quadrimestre del 2025 si è chiuso con un calo del 10,67% delle immatricolazioni. Ricordiamo che nei giorni scorsi abbiamo pubblicato una classifica delle auto più vendute in Italia ad aprile 2025.

Le moto più vendute

La moto più venduta nel corso del mese di aprile 2025 è stata la BMW R 1300 GS Adventure che ha toccato quota 454 unità immatricolate precedendo la BMW R 1300 GS, seconda con 403 unità. Le posizioni si invertono andando a considerare il parziale annuo: tra gennaio e aprile, infatti, la R 1300 GS è stata la più venduta con 1.500 unità immatricolate mentre la Adventure è terza, con 1.258 unità. In seconda posizione troviamo la Honda Africa Twin, con 1.492 unità. Il segmento è molto combattuto con Honda e BMW che si contendono la testa della classifica.

Gli scooter più venduti

Tra gli scooter continua il dominio di Honda che stacca la concorrenza ad aprile con il suo SH 125, primo con 2.056 unità immatricolate. Seconda posizione per SH 350, con 1.440 unità, e terza per SH 150, con 990 unità. Le posizioni non cambiano andando ad analizzare il parziale annuo con la prima posizione che viene conquistata ancora una volta da SH 125, scooter più venduto con 6.314 unità immatricolate tra gennaio e aprile 2025. Ricordiamo che la gamma SH ha da poco celebrato i suoi primi 40 anni confermandosi, sempre di più, come un punto di riferimento del mercato delle due ruote in Italia.

I ciclomotori più venduti

Il mercato dei ciclomotori è in netta crisi, con appena 1.109 unità immatricolate complessivamente e un calo che, come detto, supera il 28% su base annua nel corso del mese di aprile. A guidare il mercato è il “solito” Piaggio Liberty 50 che ha totalizzato 240 unità immatricolate. In seconda posizione c’è una sorpresa con lo scooter elettrico Talaria Power TL5500 che conferma un certo interesse per i veicoli a zero emissioni per il mercato delle due ruote. Nel parziale annuo, invece, domina sempre Piaggio Liberty 50, che ha ricevuto un nuovo aggiornamento di recente, con 609 unità immatricolate, più del triplo del secondo modello (Kymco Filly 50).

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278113 Le moto più vendute in Italia ad aprile 2025
Suzuki è la moto ufficiale del Giro d’Italia 2025, tre settimane di passione su due ruote https://www.virgilio.it/motori/moto/suzuki-giro-italia-2025/278018/ Fri, 09 May 2025 13:40:13 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=278018 Il Giro d’Italia 2025 prende il via oggi. La nuova edizione del Giro, come al solito organizzato da RCS Sport, si articolerà nelle canoniche 3 settimane e in un totale di 21 tappe e ben 3.443 chilometri. Il percorso attraverserà l’Albania e la Slovenia oltre alla Città del Vaticano e, naturalmente, all’Italia. La corsa a tappe si svolgerà con una forte partnership con Suzuki. La Casa nipponica, infatti, sarà protagonista della competizione con i suoi modelli che saranno le moto ufficiali del Giro 2025.

Un ruolo fondamentale

Le moto hanno un ruolo fondamentale per il Giro d’Italia (e più in generale per tutte le gare di ciclismo) permettendo alle telecamere di seguire da vicino la competizione e all’organizzazione di monitorare il regolare svolgimento di ogni singola tappa. È necessario, però, poter sfruttare moto affidabili e capaci di fornire prestazioni elevate e comfort in tutti i contesti di utilizzo e, in particolare, lungo le salite più dure e le discese più ripide. Per questo motivo, Suzuki metterà a disposizione dell’organizzazione una serie di moto in grado di rispondere a tutte le esigenze della corsa, garantendo prestazioni al top anche su terreni difficili e in condizioni estreme. La Casa nipponica ha selezionato quattro modelli della sua gamma per creare una flotta completa e adatta a tutti i contesti di utilizzo.

Una flotta completa

Per il Giro d’Italia 2025, Suzuki ha selezionato alcuni modelli ben precisi della sua gamma, andando a costruire una flotta che può soddisfare tutte le necessità dell’organizzazione della competizione. In questo gruppo di veicoli c’è spazio per la Suzuki V-Strom 800, un modello versatile, pensato per affrontare i percorsi di montagna e le strade sterrate che caratterizzeranno le tappe decisive per la vittoria finale. La moto è dotata di un motore bicilindrico parallelo da 776 cc in grado di offrire una potenza di 83 CV e una coppia di 78 Nm per superare, senza difficoltà, anche le salite più difficili.

Da segnalare anche la presenza della Suzuki V-Strom 1050 che, con i suoi 107 CV di potenza, è pensata per affrontare anche i percorsi più complessi come le salite alpine che arriveranno nel corso della parte finale della competizione. A completare la flotta troviamo la GSX-S1000GT, con la sua elettronica avanzata, e la GSX-S1000GX, ideale per abbinare velocità e agilità, anche nei tratti con molte curve. Si tratta, quindi, di modelli in grado di soddisfare in modo completo le esigenze dell’organizzazione, nel corso di tutte e 21 le tappe previste.

Il Giro 2025 in breve

Il Giro d’Italia 2025 si dividerà in tre settimane. La prima dall’Albania a Siena, per un totale di 1.273 chilometri. La seconda da Lucca a Asiago, per un totale di 980 chilometri, con un passaggio in Slovenia, e la terza da Piazzola sul Brenta a Roma, per un totale di 1.016 chilometri e una serie di difficili tappe di montagna che andranno a delineare la classifica. L’ultima tappa, prevista per domenica 1° giugno, partirà dalla Città del Vaticano. Per seguire tutte le gare in diretta TV è possibile affidarsi alla Rai, che trasmette l’evento anche in streaming su RaiPlay, oltre che ai canali Eurosport.

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278018 Suzuki è partner del Giro d'Italia 2025
Triumph Trident 660 Triple, ispirata alla gloriosa gara britannica https://www.virgilio.it/motori/moto/triumph-trident-660-triple-prezzi/277052/ Thu, 01 May 2025 10:05:09 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=277052 Dopo il successo dell’edizione speciale lanciata nel 2024, Triumph non perde tempo e rilancia: ecco la Trident 660 Triple Tribute Edition 2025. Stessa anima racing, ma ancora più grinta. E stavolta si va al di là di una livrea d’impatto o di un nome altisonante: la nuova Trident ha qualcosa da dire, e lo fa con voce grossa.

È un omaggio su due ruote a quella leggenda su asfalto che fu la Slippery Sam, regina del Tourist Trophy dell’Isola di Man. Cinque vittorie di fila scolpite negli annali. E Triumph lo evidenzia, inserendo quel “67” sul serbatoio: un omaggio chiaro, diretto, rivolto agli appassionati senza troppi giri di parole. Ma cosa cambia rispetto alla Trident “standard”? Tanto. E l’estetica c’entra fino a un certo punto.

Tecnologia da sportiva vera

Bella e anche dannatamente furba. Nella dotazione 2025 della Triple Tribute spunta una modalità di guida Sport, che affila la risposta del gas e trasforma ogni accelerata in una scarica di adrenalina. Non contenti, i tecnici Triumph ci hanno messo dentro anche l’ABS e il Traction Control ottimizzati con funzione Cornering: elementi da esemplari premium, resi possibili dall’aggiunta dell’IMU, la piattaforma inerziale preposta ad analizzare in tempo reale l’inclinazione della due ruote.

Il cambio elettronico Triumph Shift Assist, di serie, ti fa dimenticare la frizione: sali e scendi di marcia come se stessi giocando a un videogame. Solo che sei tu, su asfalto vero, con vento in faccia e giri che salgono. E per gli amanti dei viaggi lunghi o anche solo del comfort quotidiano, arriva il cruise control elettronico. Finalmente.

Il look? In una parola: sfacciato, eppure elegante. Una combinazione rara. La base è nera, Sapphire Black, lucida come uno specchio, su cui spiccano linee Cobalt Blue e Diablo Red che tagliano il profilo della Triumph in modo deciso, dinamico. Anche i cerchi si tingono di rosso: un dettaglio riconoscibile al volo, quando la moto ti passa accanto con quel rombo pieno e rotondo del tre cilindri. Il cupolino compatto, il nuovo spoiler in alluminio sotto il motore e la silhouette affilata la rendono ancora più tosta.

Il prezzo di un’icona che evolve

Paul Stroud, il responsabile commerciale Triumph, ne tesse le lodi: “Questa roadster continua a conquistare e ogni nuovo aggiornamento porta a bordo nuovi fan. Lo stile colpisce, le prestazioni convincono, e sì: anche il tragitto casa-lavoro può diventare una piccola avventura”. In effetti, la Trident 660 Triple Tribute fa esattamente questo: unisce la praticità di una naked leggera e maneggevole con il gusto per il dettaglio e l’anima sportiva che ci si aspetta da chi porta il marchio Triumph sul serbatoio. La accendi e inizia il divertimento.

La nuova Triple Tribute sarà disponibile da giugno 2025 a un prezzo di 8.545 euro franco concessionario. Nel complesso un costo abbastanza contenuto per un gioiello che brilla in stile, prestazioni e tecnologia ben sopra la media della categoria. Se nel 2024 aveva incuriosito, nel 2025 potrebbe davvero diventare un piccolo cult. Se hai sempre sognato una naked con un pizzico di leggenda addosso, il momento di salire in sella è arrivato.

 

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277052 Triumph Trident 660 Triple, esplosione di grinta
Harley-Davidson in crisi: i problemi sono anche all’interno https://www.virgilio.it/motori/moto/harley-davidson-crisi-problemi-interno/275845/ Sat, 19 Apr 2025 14:27:44 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=275845 Il mondo dei motori è in costante fermento. Il passaggio dal termico all’elettrico non è stato sinora indolore. Tanti operai hanno pagato sulla propria pelle la crisi economica in atto. Tra i tanti colossi in preda a dei problemi c’è anche l’Harley-Davidson, uno dei marchi motociclistici più famosi al mondo. Il colosso americano infatti si è ritrovato improvvisamente invischiato in una situazione spiacevole.

Le azioni sono in caduta libera e a inizio mese sono arrivate anche le dimissioni di Jared Dourdeville, rappresentante del fondo H Partners Management, che detiene il 9,1% del capitale della società. Nella lettera con cui ha salutato Harley-Davidson, Dourdeville, ha usato toni molto duri nei confronti della dirigenza dell’azienda. In particolare ha criticato l’uso dello smart working e ha anche denunciato l’accumulo di scorte presso i concessionari.

Crisi interna

Una vera e propria polveriera, che si è abbattuta in particolare su Jochen Zeitz, CEO dell’azienda, che ha già annunciato il proprio ritiro durante questa annata. Insomma Harley-Davidson si è ritrovata a dover gestire una situazione interna poco rosea e un mercato azionario che in questo momento la vede pesantemente penalizzata. Naturalmente, su quest’ultimo punto, un certo peso specifico lo hanno rivestito anche le parole di Dourdeville, che non hanno giovato all’azienda.

Uno dei problemi di Harley-Davidson è quello di riuscire a conquistare le nuove generazioni. Se da un lato, infatti, continua a rappresentare una vera e propria icona delle due ruote, allo stesso tempo, sembra riscuotere meno successo tra i nuovi motociclisti. Al netto di tutto ciò ci sono dei modelli del passato che sono ancora amatissimi dai collezionisti. Un fulgido esempio di tutto questo è rappresentato dalla Strap Tank del 1908, che qualche anno fa è stata venduta a quasi 1 milione di euro.

Un brand leggendario

La storia di questo marchio è davvero lunghissima. Nato a Milwaukee nel 1903, è uno dei pochi costruttori che sono sopravvissuti alla Grande Depressione. Tra i suoi competitor più illustri c’è sempre stata l’Indian Motorcycles. Il brand americano è diventato famoso per lo stile di personalizzazione che ha dato origine allo stile motociclistico chopper. Tradizionalmente Harley-Davidson ha sempre commercializzato cruiser pesanti, con cilindrate superiori a 700 cc, ma negli anni ha ampliato la propria gamma di prodotti anche con altre tipologie di moto.

Il marchio è diventato così famoso nel tempo che l’azienda l’ha spesso concesso per commercializzare anche altri prodotti collaterali come l’abbigliamento, decorazioni per la casa e molto altro ancora. Il brand in sé negli anni ha avuto un enorme impatto mediatico in particolare per il suo utilizzo al cinema.

Famosa la sua apparizione nel film Il selvaggio, dove c’era protagonista un giovanissimo Marlon Brando. Questa azienda, con i propri modelli, è anche apparsa in altre pellicole come Terminator 2, Ghost Rider e Captain America. Inoltre, il gruppo musicale 883, deve il proprio appellativo manco a dirlo proprio all’Harley-Davidson. Il modello Sportster ha come cilindrata minore proprio 883 cm³. Max Pezzali e Mauro Repetto da grandi appassionati del marchio decisero di optare proprio per quel numero come nome d’arte del loro duo. La speranza è che un’azienda tanto leggendaria riesca a riprendersi nel breve periodo.

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275845 Harley-Davidson, spaccatura interna: la crisi è profonda
EICMA Riding Fest 2025: le date della tre giorni di demo ride a Misano https://www.virgilio.it/motori/moto/eicma-riding-fest-2025-date/274997/ Sun, 13 Apr 2025 14:10:48 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=274997 È tutto pronto per EICMA Riding Fest 2025. La seconda edizione dell’evento organizzato da EICMA, e interamente dedicato ai demo ride delle moto, era già stata anticipata lo scorso novembre, in occasione di EICMA 2024. La manifestazione si svolgerà subito dopo Pasqua e, rispetto a quanto visto l’anno scorso, durerà molto di più, con una tre giorni dedicata agli appassionati.  L’accesso all’evento sarà gratuito, al netto dei test in pista (a pagamento, ma con ricavato devoluto in beneficenza). Andiamo a scoprire tutti i dettagli del nuovo evento in programma tra pochi giorni.

Le date

EICMA Riding Fest 2025 è in programma tra il 25 e il 27 aprile 2025 e si svolgerà presso il Misano World Circuit Marco Simoncelli. Dopo l’enorme successo ottenuto lo scorso anno, con oltre 14.000 partecipanti e 300 moto da provare, la manifestazione cresce ancora, arrivando a tre giorni. Durante tutto l’evento sarà possibile effettuare dei test drive gratuiti, sia sull’asfalto che nel territorio collinare circostante, su percorsi offroad.

Ci sarà spazio anche per una serie di iniziative collaterali, con una particolare attenzione ai percorsi formativi per i più giovani. Grazie alla collaborazione con FMI (Federazione motociclistica Italiana), infatti, EICMA Riding Fest riserverà delle aree dedicate a corsi di formazione per i giovanissimi (dai 6 ai 12 anni) oltre che per i quattordicenni e per chi ha già compiuto 16 anni.

L’evento, quindi, copre tutte le esigenze degli appassionati interessati ad approfondire il rapporto con il mondo delle ruote grazie a test drive delle ultime novità in arrivo sul mercato. Da segnalare anche un palinsesto dedicato all’intrattenimento, che segue il modello di MotoLive di EICMA, con la partecipazione di tanti ospiti e una lunga serie di iniziative che accompagneranno tutta la manifestazione.

Riding Fest è un’iniziativa che conferma il ruolo centrale di EICMA per il mondo delle due ruote, dopo l’enorme successo dell’edizione 2024 della fiera di cui Virgilio Motori ha nominato, ricordiamo, la “moto più bella”. Il nuovo evento dedicato ai test drive rappresenta un’importante aggiunta alla programmazione di EICMA, facendo seguito alla presentazione delle novità per il mercato che vengono svelate al salone autunnale.

Accesso gratuito

Per partecipare a EICMA Riding Fest 2025 non bisogna pagare (ma è comunque necessario prenotare il biglietto dal sito ufficiale). Entrare all’evento, infatti, sarà completamente gratis e anche i test drive con le moto messe a disposizione dalle Case costruttrici che aderiscono all’iniziativa di EICMA non richiederanno alcun esborso economico. L’unica eccezione, naturalmente, è rappresentata dall’experience su pista, chiamata TRACK EXPERIENCE.

Per gli appassionati che vogliono provare l’ebbrezza del circuito di Misano, infatti, sarà necessario sostenere un pagamento. I ricavi derivanti da queste attività, però, serviranno a sostenere progetti di charity. Ricordiamo che la manifestazione può contare sul patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Misano. Per tutti i dettagli in merito all’iniziativa è possibile visitare il sito ufficiale eicma.it.

Vi consigliamo di monitorare il sito web se siete interessati alla TRACK EXPERIENCE che, come detto, sarà a pagamento e sarà accessibile solo su prenotazione. Attualmente, infatti, le prenotazioni per l’esperienza in pista non sono ancora aperte. Nuovi aggiornamenti sulla questione saranno pubblicati proprio sul portale dell’evento nel corso dei prossimi giorni.

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274997 Ecco le date di EICMA Riding Fest 2025
BMW svela la nuova roadster con motore boxer ancora più sportiva https://www.virgilio.it/motori/moto/nuova-bmw-r-1300-r/274989/ Sun, 13 Apr 2025 10:00:36 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=274989 BMW ha svelato la nuova R 1300 R, roadster con motore boxer ancora più sportiva sia dal punto di vista tecnico che da quello del design: una moto in grado di offrire un’esperienza di guida unica all’insegna della dinamicità.

La nuova BMW R 1300 R

La BMW R 1300 R è stata sviluppata con l’obiettivo di andare a migliorare, visivamente e tecnicamente, la roadster dinamica con motore boxer della Casa tedesca: il frutto è una moto con un design più aggressivo e sportivo e dotazione che consentono ai clienti di potenziare ulteriormente le capacità dinamiche del modello.

Se da un lato l’anima sportiva è stata accentuata, dall’altra la R 1300 R resta comunque una moto ideale anche per l’uso quotidiano e per i viaggi, anche in virtù di opzioni come il riscaldamento della sella, il parabrezza più alto e le nuove soluzioni per i bagagli, adatte alle esigenze individuali di tutti.

Il triangolo ergonomico formato da manubrio, pedane e sella è stato progettato per posizionare il pilota visibilmente più in avanti rispetto alla ruota posteriore, grazie alle pedane leggermente arretrate e al manubrio più piatto: questa soluzione permette una maggior sensibilità dalla parte anteriore, in modo particolare durante la guida sportiva, e di conseguenza una controllabilità ancora maggiore.

Nel presentare la nuova creatura, l’Head of Development BMW Motorrad Christof Lischka ha parlato così della R 1300 R: “Abbiamo portato la nostra roadster con motore boxer a un livello completamente nuovo. Focalizzata senza compromessi sulle dinamiche di guida, offre un’esperienza decisamente più sportiva rispetto al modello precedente, grazie a un motore e a un telaio completamente ridisegnati, pur senza rinunciare ai valori fondamentali di BMW, come la capacità di viaggio e il comfort”.

Il motore boxer della nuova roadster

R 1300 R presentata dopo l’aggiornamento della BMW C 400 X, è equipaggiata con un motore boxer di 1.300 cc di cilindrata: il rapporto tra alesaggio e corsa è di 106,5 a 73 mm: l’aumento di cilindrata rispetto al modello precedente deriva da un alesaggio maggiore e da un nuovo albero motore con corsa ridotta.

Il motore eroga 145 CV di potenza a 7.750 giri al minuto e sviluppa una coppia massima di 149Nm a 6.500 giri al minuto: cifre che lo rendono il motore boxer di serie più potente fino a oggi tra i modelli della Casa tedesca.

Il telaio è stato completamente rivisitato: quello principale in lamiera di acciaio è diventato il fulcro della nuova struttura e oltre a ottimizzare significativamente lo spazio di installazione per un insieme ancora più compatto, offre livelli di rigidità superiori rispetto al modello precedente.

Insieme a un propulsore molto più compatto, il nuovo design del telaio ha permesso di avere una significativa concentrazione delle masse verso il baricentro, portando evidenti benefici in termini di maneggevolezza. Al tempo stesso la nuova R 1300 R è ancora più precisa e stabile in frenata, richiede meno sforzo nella guida e offre una risposta ancora più precisa e soddisfacente degli elementi delle sospensioni.

La versione base della BMW R 1300 R è disponibile in Snapper Rocks metallic e in altre varianti come la Exclusive in Racing blue metallic; la sportiva Performance in Lightwhite uni, e infine la premium Option 719 Kilauea in Blackstorm metallic.

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274989 BMW R 1300 R
Suzuki GSX-8R CUP 2025: il campionato due ruote accessibile e divertente https://www.virgilio.it/motori/moto/video/suzuki-gsx-8r-cup-2025-il-campionato-due-ruote-accessibile-e-divertente/274235/ Mon, 07 Apr 2025 09:03:53 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=274235

Il panorama motociclistico italiano si arricchisce di un’entusiasmante novità: il Trofeo Suzuki GSX-8R CUP 2025. Questo campionato monomarca, dedicato alla nuova sportiva di Hamamatsu, ha registrato il tutto esaurito ancor prima del suo inizio, segno dell’enorme interesse suscitato tra gli appassionati e i piloti. Con una griglia completa di 32 moto, il trofeo promette spettacolo e competizione ai massimi livelli sui principali circuiti italiani.

La formula del Trofeo GSX-8R CUP

Il Trofeo Suzuki GSX-8R CUP è stato concepito per esaltare le qualità sportive della GSX-8R, offrendo ai piloti l’opportunità di gareggiare in condizioni di parità tecnica. Le competizioni si articolano in cinque round, inseriti nei calendari del Campionato Italiano Velocità (CIV) e del CIV Junior 2025.

La moto: Suzuki GSX-8R

I partecipanti gareggiano esclusivamente con la Suzuki GSX-8R, equipaggiata con un Kit Trofeo specifico fornito dall’organizzazione. Questo kit include componenti di alta qualità, come una carenatura Cruciata Carene, uno scarico Akrapovic e sospensioni modificate, pensati per ottimizzare le performance in pista. Inoltre, ogni pilota riceve un set di pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa V3, con l’obbligo di acquistarne uno nuovo per ogni weekend di gara.

Suzuki GSX-8R CUP 2025
Fonte: Ufficio Stampa Suzuki
Suzuki GSX-8R

Opzioni di iscrizione

Per partecipare al trofeo, erano disponibili due formule di iscrizione:

  • Iscrizione full kit + moto GSX-8R: al costo di €12.700 (IVA inclusa), comprendeva l’acquisto della moto, il Kit Trofeo, il kit abbigliamento team e l’iscrizione ai 5 round.
  • Iscrizione full kit: al costo di €4.500 (IVA inclusa), includeva il Kit Trofeo, il kit abbigliamento team e l’iscrizione ai 5 round, riservata a chi già possedeva una GSX-8R.

Calendario delle gare

Le competizioni si svolgono su circuiti iconici del panorama italiano:

  • Misano (RN): 6 aprile 2025
  • Magione (PG): 4 maggio 2025
  • Mugello (FI): 1° giugno 2025
  • Modena (MO): 6 luglio 2025
  • Varano (PR): 28 settembre 2025

Premi e opportunità

Il montepremi complessivo supera i €35.000, con riconoscimenti per ogni gara e premi di fine stagione. Il vincitore assoluto avrà l’opportunità unica di partecipare come wild card alla prima tappa del campionato MotoAmerica Twins Cup a Daytona, un trampolino di lancio significativo per i talenti emergenti.

Regolamento e aspetti tecnici

Il trofeo è aperto a piloti non professionisti con licenza FMI, di età minima 16 anni. Le moto devono rispettare standard tecnici rigorosi, con componenti del kit obbligatori e limitazioni sulle modifiche, per garantire una competizione equa. Le verifiche tecniche sono effettuate da tecnici incaricati dall’organizzazione e Commissari di Gara FMI.

GSX-8R: l’anima sportiva di Suzuki

Suzuki GSX-8R rappresenta l’ultima evoluzione delle sportive di media cilindrata della casa giapponese. Dotata di un motore bicilindrico parallelo da 776cc, offre un equilibrio perfetto tra potenza e maneggevolezza. Il design aerodinamico e le tecnologie avanzate, come il Suzuki Intelligent Ride System (S.I.R.S.), rendono questa moto ideale sia per l’uso in pista che su strada.

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274235 suzuki-gsx-8r-cup Suzuki GSX-8R CUP 2025
Ducati Desmo450 MX, la prima moto da cross del marchio italiano https://www.virgilio.it/motori/motor-sport/altri-sport/ducati-desmo450-mx-moto-cross/273909/ Fri, 04 Apr 2025 14:25:02 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=273909 Un’era inedita si apre per il prestigioso marchio di Borgo Panigale con la presentazione della Ducati Desmo450 MX, la sua prima moto da cross nella storia. Questo evento segna un giorno storico per Ducati, un’azienda guidata dalla filosofia di sperimentare nelle competizioni per poi trasferire le soluzioni vincenti ai modelli di produzione. Forte dell’esperienza maturata in MotoGP e Superbike da Ducati Corse, la Desmo450 MX nasce da un’attenta analisi del mercato, dei concorrenti e dei regolamenti tecnici FIM e AMA. Il risultato è una moto leggera e affidabile, equipaggiata con un motore a distribuzione Desmodromica ad elevate prestazioni e un’elettronica all’avanguardia per la categoria.

Pronta per ogni pilota

La Desmo450 MX è concepita per esaltare le capacità di guida di ogni pilota, dal professionista all’amatore, infondendo quella confidenza necessaria per superare i propri limiti. Grazie all’erogazione del suo motore, alla ciclistica raffinata e all’elettronica innovativa, questa moto promette performance elevate con un ridotto impegno fisico. La Desmo450 MX rappresenta il primo capitolo di una gamma completa di moto da fuoristrada specialistiche, con l’obiettivo di introdurre Ducati in nuovi segmenti di mercato, coinvolgere nuovi motociclisti e ampliare la comunità dei Ducatisti. Per prepararsi a questa nuova sfida, Ducati ha selezionato e formato i propri concessionari per garantire la massima professionalità e competenza in un territorio completamente nuovo per l’azienda.

Un motore speciale

Il fulcro della Ducati Desmo450 MX è il motore monocilindrico da 449,6 cm³ con distribuzione Desmodromica, un sistema esclusivo nel panorama del fuoristrada specialistico. Questa tecnologia, utilizzata su tutte le Ducati da competizione, inclusa la MotoGP, offre vantaggi significativi. Primo fra tutti, la possibilità di raggiungere regimi di rotazione molto elevati, garantendo un maggiore allungo che riduce la necessità di cambi marcia durante un giro, oltre a incrementare le probabilità di una partenza fulminea. Non a caso, i piloti ufficiali Seewer e Guadagnini hanno ottenuto l’Holeshot nella gara d’esordio del Campionato Mondiale Motocross in Argentina utilizzando un motore di serie con solo lo scarico completo Akrapovič, disponibile anche per gli appassionati nel catalogo Ducati Performance.

La Desmo450 MX vanta anche una curva di coppia molto robusta ai bassi regimi, assicurando grande spunto in uscita di curva, con un’erogazione lineare e un allungo inedito per la categoria. Questa curva di erogazione unica, che mette a disposizione del pilota il 70% della coppia massima già a 4.200 giri, rende la Desmo450 MX meno impegnativa e affaticante rispetto a una tradizionale 450, a beneficio delle prestazioni in pista e del divertimento. Ciò è reso possibile dalla distribuzione Desmodromica che, riducendo l’energia richiesta per l’apertura delle valvole, permette diagrammi di alzata più spinti anche con valvole di diametro elevato. Le misure di alesaggio e corsa di 96 x 62,1 mm hanno consentito l’utilizzo di valvole di aspirazione da 40 mm in titanio e valvole di scarico da 33 mm in acciaio, con stelo cavo riempito di sodio per ottimizzare lo scambio termico, incrementando affidabilità e costanza delle prestazioni.

La prima moto da cross di Ducati: ecco la Ducati Desmo450 MX
Fonte: Ufficio Stampa Ducati
Ducati Desmo450 MX, la nuova era della Casa di Borgo Panigale

Ciclistica raffinata e soluzioni all’avanguardia

Particolare attenzione è stata dedicata al sistema di raffreddamento, con radiatori dalla forma romboidale, una novità per il segmento che incrementa la superficie radiante del 6,5% rispetto a soluzioni tradizionali, migliorando il raffreddamento del motore e mantenendo la moto compatta per una maggiore libertà di movimento del pilota. La potenza massima del motore Desmo450 è di 63,5 CV a 9.400 giri, con una coppia massima di 53,5 Nm a 7.500 giri. Il limitatore è fissato a 11.900 giri, un nuovo punto di riferimento per la categoria.

La ciclistica della Desmo450 MX si basa su un telaio perimetrale in alluminio, scelto per la sua leggerezza e per permettere condotti di aspirazione e scarico più rettilinei, ottimizzando le prestazioni. I tecnici di Borgo Panigale sono riusciti a realizzare una struttura dal peso inferiore ai 9 kg con il minor numero possibile di saldature, raggiungendo gli obiettivi di leggerezza, affidabilità e rigidità. Il telaio, composto da soli 11 pezzi realizzati con elementi fusi, forgiati ed estrusi, contribuisce significativamente a contenere il peso della moto, che in configurazione pronta all’uso senza benzina è di 104,8 kg.

Le sospensioni e i freni della Desmo450 MX sono stati selezionati con cura. Ducati si è affidata all’esperienza di Showa per le sospensioni, completamente regolabili, con una. Per l’impianto frenante, Ducati ha collaborato con lo storico partner Brembo per sviluppare un sistema di riferimento anche nel Motocross. All’anteriore è presente una pinza flottante a due pistoncini e al posteriore una pinza a singolo pistoncino, con dischi freno Galfer da 260 mm all’anteriore e 240 mm al posteriore.

Tecnologia a supporto

L’esperienza di Ducati in MotoGP e Superbike ha permesso di introdurre sulla Desmo450 MX un sofisticato sistema di controllo della trazione (DTC), il primo al mondo su una moto da cross. Questo sistema è in grado di calibrare il taglio di potenza in base all’effettivo slittamento della ruota posteriore, garantendo efficacia, prontezza e linearità di intervento. Il Ducati Traction Control offre quattro differenti livelli di intervento. La dotazione elettronica include anche Launch Control ed Engine Brake Control, configurabili su diversi livelli e associabili a due Riding Mode personalizzabili tramite l’App X-Link. Il cambio è dotato di Quickshifter in innesto.

La Desmo450 MX sarà disponibile presso i concessionari europei selezionati a partire da giugno 2025, seguita dalla distribuzione in Nord America a luglio e successivamente nel resto del mondo. Con la Desmo450 MX, Ducati non solo entra in un nuovo segmento, ma porta con sé la sua inconfondibile impronta di innovazione, performance e passione italiana. Grazie al catalogo Ducati Performance, è possibile realizzare una replica della Ducati Desmo450 MX Factory guidata nel Mondiale MXGP. Sono disponibili parti speciali “Factory” ricavate dal pieno, come mozzi ruota e piastre di sterzo, oltre a scarico completo o silenziatore slip-on Akrapovič in titanio e pinze freno Brembo Racing. La lista degli accessori sarà progressivamente ampliata. Per completare il look, è disponibile una collezione tecnica realizzata in collaborazione con Drudi Performance.

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273909 Ducati Desmo450 MX, prima da cross La prima moto da cross di Ducati: ecco la Ducati Desmo450 MX
Aprilia Tuono 457, la funbike definitiva: tecnologica e divertente da guidare https://www.virgilio.it/motori/moto/aprilia-tuono-457-funbike/273359/ Sun, 30 Mar 2025 17:26:34 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=273359 Sulla base della RS 457, Aprilia ha deciso di dare vita alla nuova Tuono 457, si tratta di una naked che si adatta sia alla guida quotidiana, che al divertimento nel tempo libero. Questa è l’ultima erede di una lunga tradizione che vede al vertice la Casa di Noale. È una moto che in particolare si rivolge al pubblico giovane, grazie al suo stile anticonformista. Basti pensare che è l’unica nella gamma Aprilia a non avere il cupolino solidale al telaio.

L’Aprilia Tuono 457 si basa su un design completamente originale. Sul davanti troviamo il classico gruppo ottico triplo faro full LED, accompagnato da un piccolo spoiler inferiore, che è un omaggio alla Tuono 1000 R bicilindrica. I fari posteriori sono ugualmente full LED e si fa notare il motore bicilindrico lasciato volutamente scoperto per mostrarsi in tutta la sua potenza. La moto in questione è anche dotata di telaio in alluminio a doppia trave. La seduta è molto generosa e c’è la possibilità di avere come accessorio il codino monoposto.

Un motore super potente

Il cuore di questa Tuono 457 è il motore per l’appunto da 457 cc, un bicilindrico parallelo frontemarcia raffreddato a liquido con distribuzione a doppio albero a camme e quattro valvole per cilindro. Riesce a raggiungere una potenza massima di 35 kW (47,6 CV), il massimo per una moto da guidare con patente A2, e sprigiona una coppia di 43,5 Nm. Il rapporto peso/potenza è praticamente da primato. La Tuono 457, infatti pesa appena 159 kg a secco.

Aprilia ha deciso di riversare in questa moto tutto il suo bagaglio di competenze acquisito nel motorsport in questi anni. Questa moto è, infatti, l’unica del suo segmento ad avere un telaio in alluminio. L’impianto frenante, invece, ha una coppia di pinze ByBre ed è assistito dal sistema ABS Bosch a due canali con doppia mappa di utilizzo. I cerchi da 17 pollici, infine, montano gomme rispettivamente di 110/70 all’anteriore e 150/60 al posteriore.

Optional e prezzo

La Tuono 457 si fa apprezzare anche per la sua ampia dotazione tecnologica. In particolare monta un sistema Ride by Wire, che Aprilia ha introdotto per prima in MotoGP. Questo si avvale di tre diversi Riding Mode: Eco, Sport e Rain. A prescindere dalla modalità selezionata però il controllo di trazione ATC (Aprilia Traction Control) è sempre regolabile. Nell’allestimento di serie inoltre è prevista la strumentazione a colori TFT da 5 pollici. C’è poi anche la possibilità di collegare lo smartphone grazie al sistema Aprilia MIA.

Per quanto riguarda i colori, Aprilia Tuono 457 è offerta in due diverse varianti grafiche: la Piranha Red (nera e rossa) e la Puma Gray (grigia e bianca). La Casa di Noale mette poi a disposizione dei propri clienti un’ampia gamma di accessori come: la leva freno e frizione, pedali freno posteriore e cambio terminali, pedane pilota in alluminio, protezione leva freno, catena di trasmissione rossa, portatarga in alluminio, quickshifter bidirezionale, presa USB, pastiglie freno racing, protezioni ruota anteriore, cavo per fissaggio casco, sensore di pressione pneumatici TPMS, sella comfort, sella ribassata, maniglie passeggero, borse laterali, tank bag, protezione serbatoio, antifurto elettronico, telo copriveicolo da esterno, specchietti style e infine telo copriveicolo da interni. Non è tutto però perché Aprilia ha anche stretto una partnership con Alpinestars, per realizzare una linea di capi di abbigliamento tecnici. Il prezzo della Tuono 457 parte da 6.599 euro.

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273359 Aprilia Tuono 457, potenza fuori dal comune e tecnologia a iosa
Il Giappone nascosto: tra razionalità e ruggiti custom, un viaggio inaspettato https://www.virgilio.it/motori/moto/il-giappone-nascosto-tra-razionalita-e-ruggiti-custom-un-viaggio-inaspettato/272626/ Tue, 25 Mar 2025 07:36:38 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=272626 Spendere un paio di settimane a Tokyo e dintorni lascia la sensazione di trovarsi in una città pensata per una mobilità efficiente, sia con i mezzi pubblici che privati (qui trovate il racconto). È tutto costruito in modo molto razionale ed efficiente, poi… BRAAAAAP! Ti passa sotto il naso un chopper. E non dico una Harley-Davidson stock con il manubrio alto. No no, sto proprio parlando di un chopper radicale: telaio rigido, scarichi fishtail all’insù, motore shovelhead o precedente, frizione a pedale e cambio manuale. Un mezzo che, sulle strade italiane, verrebbe fermato dopo 200m per l’infrazione di qualsiasi legge esistente sui requisiti necessari alla circolazione stradale.

Alla guida del mezzo più estremo che ho visto c’era un tizio simile allo stregone di “Grosso Guaio a Chinatown” che portava in testa un arnese che solo grazie ad una fantasia fervida si sarebbe potuto definire un casco. Roba lontana anni luce da qualsiasi altra cosa vista fino ad allora: un glitch nella matrice. Eppure, scavando sotto quella superficie fatta di efficiente razionalità, di rispetto per regole e gerarchia e di una profonda cultura identitaria, in Giappone cova un folle, irrazionale amore per i mezzi estremi e la cultura americana.

I semi della controcultura kustom, della musica nera, dei jeans, dei mezzi a due e a quattro ruote customizzati sono profondamente radicati nel Sol Levante. Arrivarono con la seconda guerra mondiale e la successiva occupazione militare USA durata 7 anni (1945-1952) ed attecchirono in profondità fino ad ibridarsi con la cultura locale, fatta di ricerca della perfezione attraverso la sintesi, l’essenziale e la cura dei dettagli.

Ancora oggi, andando in giro per Tokyo i frutti di questi semi sono ben visibili se guardi con gli occhi giusti. Si sente molto jazz nelle forme più classiche sia come musica diffusa nei locali che dal vivo, si trovano negozi splendidi (e costosi) dove si coltiva un vero culto per la fedele riproduzione del denim e dell’abbigliamento americano 50s-60s (per gli amanti del genere da vedere il negozio di Buzz Rickson’s) e poi è più facile vedere hot rod, bobber e chopper in Giappone che in qualunque altro posto. A questa passione viene applicata un’attenzione maniacale alla riproduzione fedele, che finisce per creare oggetti “made in Japan” più americani degli originali. Per le strade ci sono poche Harley, ma si vedono più mezzi radicali su strada in pochi giorni a Tokyo che in tutta la vita a Milano.

Lì può capitare di girare l’angolo di una strada secondaria e trovare parcheggiato un bobber in stile Zero Engeneering alto due spanne da terra, telaio rigido gooseneck e targa in posizione così orizzontale da essere visibile solo dai satelliti della municipale. Come possano circolare in Giappone questi mezzi a me non è chiaro, ma lo fanno e questo è un fatto.

Tanti sono i grandi preparatori nella terra del Sol Levante. Brat Style, Cherry’s Company, Hide Motorcycles oppure Satomari sono solo alcuni rappresentati di questo movimento che ha definito un’identità forte e uno stile tipicamente giapponese, ma dovendo scegliere dove fare una gita kustom mi sono diretto a Yokohama da Mooneyes, la Mecca delle preparazioni hot rod e kustom. Il negozio si trova un paio di km dal quartiere cinese ed è uno spazio su due piani stracolmo di merchandising e oggetti a pian terreno, mentre al primo piano si trovano parti di ricambio per custom ma soprattutto componenti per hot rod.

Ogni singolo oggetto trasuda kustom kulture e viene voglia di portarselo a casa. Il Moon Cafè attiguo offre un menù in perfetto stile americano ed i bagni sono il vero luogo di culto, dove ogni preparatore passato per lo Yokohama Custom Show ha lasciato un segno, un adesivo o una scritta, a partire da Ed “Big Daddy” Roth  che amava frequentare questo posto negli anni ’90 ed ha lasciato in eredità il suo Rat Fink disegnato sulla porta interna del bagno. Sulla strada una fila di auto americane, hot rod e una dune buggie dorata danno il benvenuto ai clienti arredando la struttura.

Nel retro si trova il capanno che chiunque vorrebbe avere, con due auto e un chopperino giallo dalle linee filanti da far girare la testa. Qui tutto è kustom, perfino l’angolo più nascosto del cesso. Certo, raggiungerlo non è proprio semplice e bisogna farsi una lunga passeggiata una volta arrivati a Yokohama, ma è un pellegrinaggio che merita di essere fatto una volta arrivati fin là. Il posto dove in assoluto ho avuto la sensazione di respirare tutto l’amore per la cultura custom di questa terra magnifica è stato l’incrocio davanti al mio hotel: bastava stare lì ad aspettare, sapendo che prima o poi qualcosa che ti avrebbe fatto saltare di gioia ti sarebbe passato davanti agli occhi, perché a Tokyo è così: scorre un fiume sotterraneo fatto di amore per le vecchie e rumorose motociclette, quelle con le forcelle in avanti, ma anche verso tutto ciò che fa parte di una controcultura nata ottant’anni fa negli Stati Uniti fatta di puzza di benzina che è profumo di spazi e di avventura, di realtà.

Chissà che oggi non stia a noi, non importa dove, preservare attraverso la nostra passione per i simboli di quella vecchia cultura americana quel messaggio di libertà arrivato fino a noi dagli anni ’50 del secolo scorso e che oggi rischia di finire dimenticato proprio nella terra dove è nato. Come se fosse il compito di tutti noi salvare un’idea di America, magari come fanno i giapponesi, più originali degli originali nel loro modo estremo e rigoroso di amare e interpretare la kustom kulture.

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272626 chopper
BMW C 400 X e BMW C 400 GT: fra aggiornamenti e conferme https://www.virgilio.it/motori/moto/test-bmw-c-400-x-e-bmw-c-400-gt-fra-aggiornamenti-e-conferme/272412/ Sun, 23 Mar 2025 11:13:24 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=272412 È stato un test atipico e quasi tutto cittadino quello organizzato dalla BMW Motorrad a Roma: il programma era incentrato sulla “Capitale by night”, a zonzo, di notte, nei luoghi più celebrati dell’Urbe, in sella ai rinnovati C 400 X e C 400 GT. Così abbiamo avuto modo di saggiarne il comportamento su una moltitudine di fondi diversi: dall’asfalto al porfido, dai lastroni di pietra sconnessi ai famigerati tratti tormentati da buche e avvallamenti.

Per ambedue i modelli restano invariati sia il telaio, sia il propulsore monocilindrico di 350 cm3, aggiornato nell’omologazione (ora Euro 5+), il quale conferma di possedere un bel carattere e ottime doti di potenza. D’altronde, i numeri parlano di 34 CV a 7500 giri/’ e di una coppia massima di 35 Nm a 5750 giri/’…

Si arricchisce la dotazione di sicurezza

Entrambi sono equipaggiati con cerchi di 15” all’avantreno e di 14” al retrotreno, provvisti di un doppio freno a disco di 265 mm Ø e pinza fissa a 4 pistoncini davanti, e un singolo freno a disco dietro, sempre di 265 mm Ø e pinza flottante a un solo pistoncino. I prezzi partono da 7.990 euro per il C 400 X e da 8.990 euro per il GT.

Per aumentare la sicurezza, specialmente nelle situazioni più estreme, sono stati implementati sistemi avanzati che cooperano tra di loro durante la guida, migliorando la stabilità e la manovrabilità. L’ABS Pro, ora di serie, rappresenta un passo avanti significativo nella sicurezza attiva, impedendo il bloccaggio e il sollevamento della ruota posteriore durante le frenate di emergenza.

In combinazione con la funzione Dynamic Brake Control (DBC), il sistema previene pericolose accelerazioni causate da rotazioni accidentali della manopola del gas. La sicurezza è ulteriormente migliorata anche durante le fasi di accelerazione, soprattutto in curva e su strade scivolose. Entrambi gli scooter sono ora dotati di serie della gestione dinamica della trazione (DTC) e del controllo della coppia di trascinamento del motore (MSR), che contribuiscono a garantire una guida più fluida.

Rispetto alla versione GT, il BMW C 400 X ha un cupolino appena più piccolo
Fonte: Ufficio Stampa BMW Motorrad
Con le sue linee spigolose il BMW C 400 X catalizza l’attenzione

Design confermato, spazio aumentato

Grazie all’ottimizzazione del design, gli spazi dei vani portaoggetti sono aumentati in modo considerevole, con un incremento di 9 litri per il C 400 X e di ben 12 litri per il C 400 GT. In aggiunta, il vano sottosella è ora dotato di un fondo mobile chiamato “Flexcase” utilizzabile solo durante la sosta, che consente di stivare comodamente anche due caschi integrali.

I bauletti anteriori sono ora più profondi, specialmente quello di destra, che offre una capienza aumentata (+ 4,5 litri), mentre quello sul lato opposto è dotato di una pratica slitta per bloccare in modo sicuro il telefono cellulare. Inoltre, questo spazio è equipaggiato con una ventola di raffreddamento progettata specificamente per prevenire il surriscaldamento del telefonino, spesso utilizzato tramite la connessione Bluetooth con il sistema multimediale del veicolo.

Ora si vede meglio (e di più)

Le nuove versioni del BMW C 400 X e C 400 GT sono dotate di serie di un grande display Tft di 6,5” (precedentemente era optional) che supporta numerose connessioni multimediali avanzate attraverso l’applicazione BMW Motorrad Connected. Il display è gestito attraverso il multi-controller presente sulla manopola di sinistra.

La qualità del display e la facilità d’uso sono eccellenti ed intuitive. Il BMW C 400 GT può essere anche equipaggiato con un grande display opzionale (520 euro in più) di 10,25”, gestito tramite l’applicazione Connectivity Pro, che offre ancora più spazio per visualizzare informazioni in modo ulteriormente dettagliato.

Davvero piacevole circolare per le strade di Roma nelle tiepide serate primaverili
Fonte: Ufficio Stampa BMW Motorrad
Il BMW C 400 X procede solido e preciso anche sull’asfalto sconnesso della Capitale

Diversi nel look e nel comportamento

Per quanto facciano parte della stessa famiglia e abbiano molti tratti in comune, il C 400 X e il C 400 GT sono sostanzialmente diversi, sia esteticamente sia nella guida. Sportivo e grintoso il primo, classico ed elegante il secondo. Gli pneumatici sono moderatamente tassellati, progettati per garantire la massima sicurezza e aderenza nell’uso stradale.

Non passa certo inosservato il C 400 X, soprattutto nella nuova grintosa versione “Rugged” (320 euro in più) caratterizzata da una verniciatura metallizzata opaca a metà strada tra l’oro e il bronzo, denominata “Kalamata metallic matt”. In questa colorazione ci sono vistosi dettagli in contrasto di colore rosso e oro. La sella è bicolore (nero/rosso), i cerchi sono rossi, mentre le pinze dei freni sono di colore oro.

Meno appariscente, ma elegante e raffinato, il C 400 GT è indirizzato a chi predilige una guida più comoda e necessita di maggiore spazio di carico. Migliorata anche l’ergonomia della sella, che è stata posizionata più in basso, a 765 mm da terra. Dunque, il GT gode di una maggior versatilità, dai tragitti quotidiani in città alle gite nei weekend anche in coppia. Offre una maggiore protezione per il pilota anche grazie al parabrezza di dimensioni maggiori (e pure regolabile manualmente) rispetto a quello del modello X.

Anche con bauletto ad apertura elettrica

Chi volesse ulteriore spazio di stivaggio, come opzione (per entrambi) è possibile avere un bauletto (elettrificato) di generose dimensioni (43,5 litri e prezzo di 500 euro, al quale va, però, aggiunto un portapacchi specifico, che costa 270 euro) provvisto di luce Led interna e presa Usb-C per potere ricaricare il cellulare. Sono previste due colorazioni: nero “Blackstorm metallic” e, con sovrapprezzo di 230 euro, il bianco “Diamondwhite Metallic” della particolare versione “Esclusive”.

I due scooter, si differenziano anche per la massa (197 kg a secco per il C 400 X e 207 kg per il GT) e per qualche differenza nel comportamento dinamico. Il C 400 X risulta più agile e reattivo, oltre che più efficace in frenata. Il modello GT offre comunque un’ottima guidabilità e una migliore protezione, utile quando l’andatura e le ore di guida aumentano. Per entrambi la Casa dichiara una velocità massima di 129 km/h.

 

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272412 _X8A4161(2) Rispetto alla versione GT, il BMW C 400 X ha un cupolino appena più piccolo Davvero piacevole circolare per le strade di Roma nelle tiepide serate primaverili
Ducati Panigale mai vista prima così https://www.virgilio.it/motori/moto/fotonotizia/ducati-panigale-v4-tricolore-italia-bagnaia/272308/ Sat, 22 Mar 2025 15:39:08 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=fotonotizia&p=272308 272308 Ducati Panigale V4 Tricolore Italia, esempio di passione e ingegno Piaggio Medley 200, più potenza e nuovo motore Euro 5+ https://www.virgilio.it/motori/moto/piaggio-medley-200-scooter/272262/ Sat, 22 Mar 2025 13:42:46 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=272262 C’è un nuovo protagonista nel traffico cittadino, e ha un nome già noto: Piaggio Medley. Solo che ora arriva con una marcia aggiuntiva – anzi, con qualche cavallo extra – grazie al motore 200 Euro 5+, più potente, più scattante e più attento all’ambiente. Il fratello maggiore del classico 125, insomma, ha deciso di farsi sentire.

Agile e facile da manovrare

Il Medley 200 è uno scooter ruota alta, quindi agile e facile da manovrare, senza rinunciare, però, al comfort e alla praticità tipici dei mezzi GT. Il bello? Non c’è bisogno di scegliere: ti prendi entrambi. Ha lo spazio per due caschi, il sistema Start & Stop evoluto (così risparmi carburante e inquini meno) e scivola via senza strappi, anche in mezzo al caos cittadino anche quando il traffico ti mette alla prova.

Sotto la sella batte un monocilindrico a iniezione, raffreddato a liquido, capace di erogare 13 kW di potenza e 16,5 Nm di coppia. Detto così sembra un semplice numero, ma in strada vuol dire che riparte al semaforo senza esitazioni, sale di giri con naturalezza e ti segue sicura. Perfetto per chi si muove spesso in città, e vuole pure sentirsi libero di allungare un po’ appena trova un rettilineo libero.

Il nuovo motore è ovviamente omologato Euro 5+. Tradotto: consumi ridotti, meno emissioni, maggiore rispetto per l’ambiente, e, paragonato al 125, brilla soprattutto in accelerazione e nei sorpassi a breve distanza. In listino le versioni Medley e Medley S. Il Medley “classico” sfoggia gli intramontabili colori Grigio Astrale e Nero Abisso, combinandoli con dettagli satinati e finiture curate.

Il Medley S, invece, è la declinazione “sportiva”. Finiture nere, vernici opache come Nero Meteora e Blu Ardesia, o l’originale Oro Opaco. A bordo, è di serie Piaggio MIA, piattaforma di collegamento tra lo scooter e lo smartphone per avere sempre sott’occhio chiamate, messaggi e statistiche di guida. In pratica, il compagno perfetto per chi vuole un mezzo pratico, ma con un tocco hi-tech.

Compatto, ma comodo

Una delle carte vincenti del Medley è la sua doppia anima: la modalità d’utilizzo è quella di uno scooter compatto, il comfort è da categoria superiore. Le ruote (da 16” davanti, 14” dietro) assorbono bene le buche cittadine, mentre la posizione di guida è comoda pure per i piloti alti. E grazie alla sella ben imbottita, anche il passeggero ringrazia. ABS di serie, buona tenuta su fondi irregolari e tanto spazio a disposizione: il Medley dà confidenza fin dai primi metri.

Il Piaggio Medley 2025 è già disponibile presso i concessionari, sia 125 che 200, con prezzi a partire da 3.899 euro (f.c.). Una cifra onesta per un mezzo che offre tanto, sia in termini di tecnologia che di qualità costruttiva.

Con la versione 200 Euro 5+, il Piaggio Medley si conferma uno degli scooter maggiormente completi e versatili della sua categoria. Potente quanto basta, elegante senza sforzo, pratico nella vita di tutti i giorni. Se cerchi uno scooter che ti accompagni ovunque – senza farti mai rimpiangere la scelta – il Medley potrebbe davvero essere quello giusto. E ora, con un tocco di potenza extra, è ancora più difficile dirgli di no.

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272262 Piaggio Medley 200, motorizzazione Euro 5+
Xiaomi, il primo scooter elettrico a guida autonoma https://www.virgilio.it/motori/moto/xiaomi-scooter-elettrico-guida-autonoma/272257/ Sat, 22 Mar 2025 11:02:56 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=272257 Xiaomi in cinese significa “piccolo riso” e, secondo il concetto buddista, “un singolo chicco di riso di un buddista è grande come una montagna”. Il colosso della Terra del Dragone ha cominciato, seguendo questo diktat, da piccole cose per elevarsi tra i brand elettronici più importanti al mondo. Il successo di Xiaomi è dovuto anche a un marketing molto aggressivo che ha fatto la differenza nel sempre più variegato mondo dei sistemi Android degli smartphone.

Oltre al settore della telefonia, Xiaomi è diventato da tempo un prolifico produttore di monopattini. L’azienda, recentemente, ha svelato uno scooter 100% elettrico che potrebbe rappresentare una rivoluzione epocale. Il prototipo è stato realizzato dalla sua controllata Ninebot, brand dedicato alla creazione di monopattini, che ha elaborato uno straordinario sistema di guida autonoma che punta sulla capacità di auto-bilanciamento. In totale autonomia, con o senza conducente in sella, il mezzo garantisce un perfetto equilibrio anche da fermo.

Le caratteristiche dello scooter Xiaomi

Il concept, ancora non battezzato con un nome, avrebbe la possibilità di accelerare, frenare, evitare ostacoli e persino parcheggiarsi in autonomia. Come ci riesce? Il motorino è dotato di una serie di sensori e telecamere gestiti dall’Intelligenza Artificiale che tracciano una mappatura dell’ambiente circostante in tempo reale. Il mezzo andrebbe a riconoscere gli utenti della strada, i segnali stradali, gli intralci e tutte le possibili problematiche che potrebbero derivare dall’uso quotidiano nel traffico urbano. Il dispositivo di auto-bilanciamento rappresenta il fulcro del perfetto funzionamento in piena autonomia dello scooter.

I sensori agiscono in base a degli algoritmi del sistema che servono per pianificare traiettorie sicure che vanno a modulare l’accelerazione, la frenata e la sterzata senza alcun intervento del conducente. Il motorino elettrico cinese, attraverso i sensori giroscopici, valuta l’inclinazione e l’orientamento. In caso di instabilità, il sistema agisce subito su degli attuatori che variano il sistema di pesi e contrappesi idraulici interni, modificando la posizione dello scooter. La tecnologia funziona persino in retromarcia e da fermo. Per alcuni un motorino in grado di muoversi da solo, trasportando passeggeri disinteressati alla guida, può risultare un azzardo. La tecnologia sta progredendo a un ritmo talmente rapido in Asia che, nei prossimi anni, potrebbero esserci risvolti positivi anche sul piano della sicurezza, come osserverete nel video in basso pubblicato dal profilo chengdu_china su Instagram.

Potenziale tecnologico immenso

Nei test, nonostante i tentativi di farlo crollare al suolo, lo scooter è rimasto sempre in piedi. Sul piano del design nessuno potrebbe identificarlo come un masterpiece rivoluzionario. Appare un classico e-scooter e la maggior parte delle funzionalità si attivano attraverso il proprio smartphone. Il motorino accetta comandi vocali ed è possibile ordinargli di trovarsi da solo un parcheggio e poi farsi venire a prendere in un preciso punto. I rumor parlano di circa 200 km di autonomia con 30 minuti di ricarica.

Il colosso asiatico intendere stravolgere la mobilità a due e quattro ruote. Xiaomi ha già svelato la berlina Su7, declinata nelle varianti sportive Ultra e SUV Max. L’ingresso di Ninebot determinerà un evidente passo in avanti in termini di affidabilità del primo scooter a guida autonoma. Non è ancora chiaro quando il motorino elettrico potrebbe arrivare sul mercato europeo, tuttavia è probabile che venga prima lanciato in Cina. La curiosità per il prezzo cresce ma, per ora, è ancora top secret.

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272257 Lo scooter a guida autonoma di Xiaomi
XDiavel V4: al via la produzione della nuova Sport Cruiser Ducati https://www.virgilio.it/motori/moto/ducati-xdiavel-v4-produzione/271764/ Tue, 18 Mar 2025 17:50:01 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=271764 Continua la crescita della gamma Ducati. La Casa italiana, infatti, ha comunicato l’avvio della produzione della nuova XDiavel V4. Si tratta del nuovo modello con cui Ducati va a rielaborare il concetto di Sport Cruiser. La produzione avviene nello stabilimento di Borgo Panigale. L’azienda ha anticipato anche l’avvio di un tour di presentazione, che toccherà le principali città italiane nel corso del mese di aprile facendo da apripista al debutto nelle concessionarie del nuovo modello. Andiamo a scoprire, quindi, tutti i dettagli relativi alla nuova Sport Cruiser.

Via alla produzione

La Ducati XDiavel V4 si rivolge, in modo particolare, agli appassionati del mondo cruiser, alla ricerca di un modello con posizione di guida bassa e rilassata ma anche in grado di offrire prestazioni elevate, da vera e propria dragster. Il cuore del progetto della Casa italiana è rappresentato dal motore V4 Granturismo ad albero controrotante che può garantire una potenza massima di 168 CV, con uno scatto 0-100 km/h completato in meno di 3 secondi.

La moto, in ordine di marcia, pesa 229 chilogrammi e può contare su un telaio monoscocca, sospensioni regolabili e su di un impianto frenante con pinze Brembo Stylema con dischi da 330 mm. Da segnalare anche la sospensione posteriore con corsa aumentata di 25 mm, nel confronto con XDiavel 1260, e anche una sella più ampia con una seduta più spaziosa (+30% in larghezza, +50% in lunghezza) che garantisce maggior comfort anche al passeggero, anche grazie alla presenza di un maniglione posteriore e di uno spessore incrementato (+25 mm).

La XDiavel V4 può contare anche su un cruscotto TFT a colori da 6,9 pollici, con un rapporto tra le dimensioni di 8:3 per semplificare l’accesso alle informazioni. Da segnalare la possibilità di sfruttare anche la connettività Bluetooth, per abbinare lo smartphone alla moto. C’è anche la possibilità di sfruttare il supporto al sistema di navigazione Turn-by-turn. L’elettronica della Sport Cruiser è di primo livello con pacchetto che comprende Ducati Traction Control (DTC) in versione Cornering, Ducati Wheelie Control (DWC), ABS Cornering, Launch Control e Ducati Quick Shift (DQS) 2.0.

Quando arriva

L’attesa per la Ducati XDiavel V4 sarà breve. Dopo la presentazione ufficiale avvenuta nelle scorse settimane, la nuova Sport Cruiser della Casa italiana, infatti, sarà protagonista di un tour promozionale nel corso del mese di aprile, partendo da Milano e toccando varie città italiane. Successivamente, a maggio 2025, è previsto il debutto nelle concessionarie italiane, andando ad affiancarsi ad altre novità recenti come la Multistrada V2.

I clienti interessati al modello potranno scegliere tra le colorazioni Burning Red e Black Lava, entrambe dotate di una finitura metallizzata. La versione Burning Red rappresenta una novità assoluta per la XDiavel V4 che sarà proposta per la prima volta con una livrea rossa, anche se Ducati ha scelto una colorazione molto diversa dai classici Ducati Red e Racing Red. Come da tradizione, per tutte le novità della gamma Ducati, la clientela avrà a disposizione un ricchissimo catalogo per personalizzare la moto, con tanti accessori tra cui scegliere.

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271764 Ducati XDiavel V4 arriva nelle concessionarie
Aprilia RS 660 2025, più potente e aerodinamica con la variante Factory https://www.virgilio.it/motori/moto/aprilia-rs-660-factory/271403/ Sun, 16 Mar 2025 06:30:35 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=271403 L’Aprilia RS 660 si è imposta fin dal suo debutto nel 2020 come una sportiva anticonvenzionale. La sua formula distintiva, che unisce un bicilindrico parallelo con funzione portante a un elevato contenuto tecnologico, mantenendo un equilibrio nella ciclistica, ha riscosso un notevole successo, ulteriormente consolidato dalle sue prestazioni agonistiche, culminate nella vittoria della Twins Cup del MotoAmerica.

Per rimanere competitiva, Aprilia ha introdotto un significativo aggiornamento per il modello 2025, con novità che interessano il motore, l’aerodinamica e l’equipaggiamento, affiancato da una nuova variante ancora più performante: la RS 660 Factory.

I miglioramenti della versione 2025

Il modello 2025 dell’Aprilia RS 660 presenta miglioramenti in tre aree principali. Innanzitutto, l’aerodinamica è stata rivista con una nuova carenatura dotata di winglets che aumentano la stabilità, supportando la vistosa ala anteriore. In secondo luogo, l’elettronica è stata potenziata: il già avanzato pacchetto Aprc ora include il launch control, e la strumentazione è stata aggiornata con un moderno display Tft a colori da 5 pollici.

Infine, il motore ha subito diversi interventi di affinamento per ottenere l’omologazione Euro 5+, raggiungendo una potenza di 105 Cv a 10.400 giri/min e una coppia di 70 Nm a 8.400 giri/min. Questo rappresenta un incremento di 5 Cv e 3 Nm rispetto al modello 2024, sufficiente per raggiungere una velocità massima dichiarata di 240 km/h. Tuttavia, il peso in ordine di marcia è leggermente aumentato, passando da 180 a 183 kg (con il serbatoio da 15 litri riempito al 90%).

Una ciclistica raffinata

Nonostante le nuove appendici aerodinamiche, la RS 660 aggiornata mantiene linee compatte e scolpite, in linea con il family feeling delle sportive Aprilia, evidenziato dal caratteristico gruppo ottico anteriore full-Led a tre elementi. Le specifiche tecniche principali rimangono simili al modello precedente. Troviamo quindi il quick-shifter, l’Abs multimappa con funzione cornering, il controllo trazione, il cruise control, l’anti-impennata e 5 riding mode.

La ciclistica conferma il telaio a doppia trave in alluminio abbinato a una forcella Kayaba da 41 mm e a un monoammortizzatore Kayaba ampiamente regolabili, oltre all’impianto frenante con dischi anteriori Brembo da 320 mm con pinze a 4 pistoncini e un disco posteriore da 220 mm con pinza Brembo a 2 pistoncini.

Per il 2025, debutta anche la RS 660 Factory, un allestimento che Aprilia riserva alle versioni più esclusive e pregiate. La Factory sostituisce idealmente la versione Extrema e si distingue principalmente per l’adozione di sospensioni Öhlins pluriregolabili, sebbene non elettroniche. Nello specifico, monta una forcella Nix 30 da 43 mm e un ammortizzatore Stx 46, garantendo rispettivamente 120 e 130 mm di escursione alle ruote in lega da 17 pollici. Il peso rimane invariato rispetto alla versione standard, così come l’altezza sella di 820 mm.

Aprilia RS 660: listino prezzi

Le nuove RS 660 e RS 660 Factory 2025 sono già disponibili presso la rete di distribuzione Aprilia. La RS 660 è offerta anche in versione depotenziata per patenti A2 nelle colorazioni Blue Marlin e Venom Yellow a un prezzo base di 11.799 euro franco concessionario. La RS 660 Factory è disponibile solo a piena potenza nell’unica colorazione ‘Dark Banshee’ a un prezzo di partenza di 13.999 euro.

Aprilia continua a investire in modelli sportivi con motorizzazioni tradizionali, affiancandoli a un elevato livello di tecnologia e prestazioni. La RS 660, con i suoi aggiornamenti e l’introduzione della Factory, dimostra l’impegno del marchio italiano nel segmento delle sportive di media cilindrata, offrendo un’alternativa grintosa e performante.

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271403 Aprilia RS 660 Factory: la novità
Il test delle nuove BMW F 900 R e F 900 XR: “gemelle diverse” nella sostanza https://www.virgilio.it/motori/moto/bmw-f-900-r-e-f-900-xr-gemelle-diverse-nella-sostanza/270651/ Wed, 12 Mar 2025 13:30:06 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=270651 A un lustro dalla presentazione, le “gemelle diverse” di casa BMW già sono state sottoposte a un importante aggiornamento: modifiche e migliorie che abbiamo avuto modo di valutare nel corso di un test di assaggio sulle colline dell’alta valle dell’Aniene, in Lazio. La grintosa naked F 900 R (proposta allo stesso prezzo della precedente versione, vale a dire a partire da 9.650 euro) e la versatile F 900 XR (da 12.250 euro) sono fra le più interessanti moto di fascia media della Casa tedesca.

Condividono il telaio e il motore bicilindrico frontemarcia di 895 cm3, ma guidandole sulle tortuose strade collinari del test è emerso chiaramente quanto siano diverse, non solo nell’estetica. Il carattere e il comportamento dinamico di ciascuno dei due modelli riflettono inequivocabilmente il loro utilizzo ideale: la F 900 R è da “divertimento puro”, mentre la F 900 XR è una versatile e comoda crossover.

Novità “di peso”…

Con l’obiettivo di migliorare efficienza e prestazioni, entrambe le versioni hanno subito una lieve “cura dimagrante” che le ha portate a perdere circa 3 kg. Questo positivo risultato è stato ottenuto attraverso una combinazione di affinamenti e modifiche sostanziali: la coda è completamente ridisegnata, più leggera e sottile, mentre il fanale posteriore è stato eliminato, e tutte le funzioni (luci di stop, luci di posizione e indicatori di direzione) sono state concentrate nelle “frecce”.

La nuova batteria, anch’essa più leggera, fa risparmiare 0,8 kg rispetto a quella del modello precedente e, infine, gli inediti cerchi in lega di alluminio pressofuso di 17”, già utilizzati nella sorella maggiore S 1000 R, riducono la massa di ulteriori 1,8 kg: affinamenti a tutto vantaggio dell’agilità. Presto sarà disponibile come optional lo scarico sportivo Akrapovič, che, oltre a donare più voce e carattere, riduce il peso di ulteriori 1,2 kg.

… e novità “di sostanza”

Rispetto all’edizione precedente, il bicilindrico parallelo è invariato nei valori di potenza e coppia (rispettivamente: 105 CV/77 kW a 8500 giri/’ e 92 Nm a 6500 giri/’), ma ha ricevuto importanti aggiornamenti, tra cui l’omologazione antinquinamento, ora in classe Euro 5+, e perfezionamenti elettronici mirati a migliorare la reattività e la sicurezza. Nello specifico, l’introduzione della modalità di guida Dynamics offre una risposta all’acceleratore più rapida e diretta.

Ora sono di serie (in precedenza erano optional): il Dynamic Traction Control (DTC), che aumenta la sicurezza durante la guida, specialmente nelle accelerazioni su fondi con scarsa aderenza; l’ABS Pro, che garantisce frenate più sicure anche in curva; e infine il Dynamic Brake Control (DBC), che evita accelerazioni involontarie causate da una possibile rotazione accidentale della manopola del gas durante le frenate. Importanti aggiornamenti riguardano anche la forcella teleidraulica a steli rovesciati di 43 mm Ø, ora completamente regolabile (precedentemente tale funzione era optional) in estensione, compressione e precarico delle molle.

Non ci si stanca mai di guidarla la BMW F 900 XR
Fonte: Ufficio Stampa BMW Motorrad
La crossover BMW offre una buona protezione ad andatura turistica

Hanno preso due strade diverse

Per la rinnovata F 900 R, la BMW ha coniato la denominazione “Dynamic Roadster”: infatti, anche solo osservandola staticamente, trasmette grinta e sportività. Le strade tortuose sono il suo vero “terreno di caccia”, ove si destreggia in modo eccellente grazie alla ciclistica efficace, al peso non esagerato e a un’erogazione pronta e grintosa.

Con l’obiettivo di migliorare il “feeling” di guida, sono state riviste le proporzioni del cosiddetto “triangolo ergonomico”: il manubrio è ora più basso e piatto, la sella è stata riprogettata e le pedane più arretrate e posizionate più in alto. Queste modifiche collocano il pilota in una posizione più avanzata e vicina alla ruota anteriore, conferendo alla moto notevole reattività e precisione di guida, evitando al contempo un eccessivo affaticamento di polsi e braccia.

La colorazione rossa accentua le linee aggressive della BMW F 900 XR
Fonte: Ufficio Stampa BMW Motorrad
Nella F 900 XR la linea è filante e il cupolino non ne appesantisce il profilo

Parabrezza ridisegnato e regolabile

La F 900 XR beneficia di tutte le novità citate per la “R”, ma offre un’impostazione di guida decisamente più adatta all’uso quotidiano e ai viaggi in totale comfort. Le differenze estetiche sono evidenti al primo colpo d’occhio, in particolare nella parte anteriore, dove si nota la carenatura (totalmente assente nella versione naked) con un parabrezza ridisegnato e regolabile manualmente, ottimizzato per favorire la penetrazione aerodinamica.

Il manubrio rialzato consente una posizione di guida più eretta, e ora sono di serie le protezioni per le mani e le manopole riscaldate (che in precedenza erano disponibili solo come optional). Il serbatoio del carburante ha una capacità di 15,8 litri, rispetto ai 13 (invero pochini…) della F 900 R, e la sella presenta un profilo riprogettato per un maggiore comfort. Inoltre, la XR è dotata di serie del sistema “Headlight Pro”, che comprende le luci diurne e i fari adattivi, per una migliore visibilità durante la guida notturna.

Agile e leggera, la BMW F 900 R non stanca nemmeno dopo lunghe sgroppate
Fonte: Ufficio Stampa BMW Motorrad
Con la BMW F 900 R si bevono le curve quasi senza accorgersene

“All’attacco” con la naked

Curve, controcurve, continue accelerazioni e frenate sono il “pane” della F 900 R. Ci ha soprattutto colpito il grande equilibrio della ciclistica, particolarmente calibrata, e la sinergia col motore. Nonostante i “soli” 105 CV, il bicilindrico risponde prontamente alla manopola del gas, dimostrandosi estremamente rapido nel prendere giri e generoso di coppia, al punto che è inutile spingersi verso la zona “rossa” del contagiri.

La posizione di guida, sebbene piuttosto caricata sull’anteriore per la “guida d’attacco”, non causa stanchezza o indolenzimenti nemmeno dopo aver sgroppato per ore. Potente la frenata (forte di due dischi anteriori di 320 mm Ø), integrata dal bilanciato intervento dell’ABS: si tratta di complementi davvero confortanti per godere a mente libera della guida fluida, precisa e davvero divertente della R.

Versatile e godibile la XR

Diversamente dalla sorella “nuda”, la versione carenata F 900 XR, sulle strade sinuose della prova, non risulta altrettanto precisa e reattiva. Nella guida spinta risulta meno “tagliente” e l’intervento dell’elettronica è più evidente, probabilmente anche perché abbiamo testato questa versione al mattino, quando alcune strade nei boschi erano ancora un po’ umide… Sicuramente, anche la diversa gommatura (più turistica – Michelin Road 6 GT – per il modello XR, più performante – Michelin Road 6 – per la R) ci ha “messo lo zampino”.

Tuttavia, anche la crossover ha diversi “assi” da giocare nell’uso a “tutto tondo”: quando le velocità aumentano, la posizione di guida rialzata, la protezione del parabrezza e il diverso rapporto fra sella, pedane e manubrio la rendono più godibile. Ma soprattutto, l’azzeccato mix tra sportività e comfort è la sua vera arma arma vincente, che la rende adatta alle più disparate situazioni: dall’uso quotidiano in città, alle gite fuori porta, fino al turismo veloce su lungo raggio.

Concludiamo segnalando una certa ruvidità del cambio elettronico (per entrambi i modelli), piuttosto contrastato sia negli innesti delle marce superiori sia in scalata.

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270651 _X8A4674(7) Non ci si stanca mai di guidarla la BMW F 900 XR La colorazione rossa accentua le linee aggressive della BMW F 900 XR Agile e leggera, la BMW F 900 R non stanca nemmeno dopo lunghe sgroppate
Mercato due ruote da incubo a febbraio 2025, le cause https://www.virgilio.it/motori/moto/mercato-moto-immatricolazioni-febbraio-2025/269963/ Wed, 05 Mar 2025 15:20:41 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=269963 Il mercato delle due ruote sta attraversando un momento delicato in Italia e la conferma arriva dai dati sulle immatricolazioni relative al mese di febbraio 2025. Sul finire del 2024, infatti, si è registrata una forte crescita delle immatricolazioni, dovuta principalmente alle vendite di fine serie legate alla chiusura dell’omologazione Euro 5.

Di conseguenza, il 2025 è iniziato a ritmo particolarmente ridotto. Andiamo a vedere gli ultimi dati sulle immatricolazioni pubblicati in queste ore da ANCMA.

Un febbraio negativo

I dati relativi alle immatricolazioni del segmento di mercato delle due ruote parlano chiaro: Nel corso del mese di febbraio 2025, infatti, si registra un calo del 20,87% nel confronto con i dati del mese di febbraio dello scorso anno. Complessivamente, il mercato italiano deve accontentarsi di 22.485 veicoli immatricolati. Si tratta, quindi, di un risultato decisamente negativo che chiarisce le difficoltà dell’intero settore.

I numeri, però, sono ancora peggiori se si vanno a considerare le sole moto e i soli ciclomotori. Per quanto riguarda le moto, infatti, si registra un totale di 9.507 unità immatricolate con un calo del 28,25% rispetto ai dati dell’anno precedente. Trend negativo anche per i ciclomotori che si fermano a soli 738 esemplari immatricolati, con un vero e proprio crollo su base annua. Rispetto allo scorso anno, le immatricolazioni dei ciclomotori sono in calo del 40,34%.

Il confronto con i primi due mesi del 2024

Il mese di febbraio 2025 è stato, indubbiamente, molto negativo. La situazione, però, non migliora se andiamo ad estendere l’analisi al primo bimestre dell’anno in corso. Nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e febbraio 2025, infatti, le immatricolazioni in Italia si sono attestate a 40.592 unità con un calo percentuale del 18,02% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In questo caso, si registrano cali netti per tutte le categorie, con i ciclomotori che crollano (1.323 unità e -41,23%). Male anche le moto (16.473 unità e -27,22%) e gli scooter (22.796 unità e -7,44%). Bisogna considerare, inoltre, che a pesare sul calo di vendite c’è anche la crescente richiesta di moto e scooter usati.

Male anche i veicoli elettrici

Il mercato delle due ruote continua a registrare difficoltà anche nel segmento dei veicoli elettrici, non influenzato dalla fine dell’omologazione Euro 5. In questo caso, infatti, gli scarsi risultati ottenuti dal settore sono un chiaro segno della difficoltà dei mezzi a zero emissioni di raggiungere volumi di vendita significativi, diventando delle alternative ai modelli tradizionali.

Nel corso del mese di febbraio 2025, infatti, le due ruote elettriche devono fare i conti con un calo del 18,58% e con appena 574 veicoli immatricolati. I risultati sono ancora peggiori se si considera il dato del primo bimestre, chiuso con un totale di 856 unità immatricolate e un calo del 19,62%. Ricordiamo che anche le auto elettriche sono in difficoltà, sia in Italia che in molti altri mercati europei.

I modelli più venduti

Con l’arrivo dei dati di febbraio è possibile anche andare ad aggiornare la classifica dei modelli più venduti in Italia nel corso del 2025 (considerando il primo bimestre dell’anno). Ecco la Top 10 tra le moto:

  1. Honda Africa Twin (651)
  2. BMW R 1300 GS (627)
  3. Ducati Multistrada V4 (528)
  4. BMW R 1300 GS Adventure (481)
  5. CFMoto 450MT (473)
  6. Honda Transalp (386)
  7. Voge Brivido 125 (288)
  8. CFMoto 800MT (235)
  9. Yamaha Tracer 9 (227)
  10. Yamaha MT-07 (224)

Questa, invece, è la Top 10 degli scooter:

  1. Honda SH 125 (2.654)
  2. Honda SH 350 (2.243)
  3. Honda SH 150 (1.762)
  4. Honda X-Adv (1.547)
  5. Honda Adv 350 (973)
  6. Kymco Agility 125 (863)
  7. Piaggio Liberty 125 (672)
  8. Kymco People S 125 (606)
  9. Yamaha Xmax 300 (509)
  10. Honda Forza 350 (506)

Ecco la Top 10 dei ciclomotori:

  1. Piaggio Liberty 50 (273)
  2. SYM Symphony 50 (102)
  3. Kymco Filly 50 (85)
  4. Fantic Motor 50 CC Enduro/Motard (81)
  5. Yamaha Neo’s EV (69)
  6. Kymco Agility 50 R16 (56)
  7. Talaria Power TL5500 (49)
  8. Vent 50 (46)
  9. Beta RR 50 Motard (35)
  10. Kymco Super 8 50 (27)
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269963 Calano le immatricolazioni sul mercato moto
Nuovo Piaggio Beverly, oggi più performante che mai: i prezzi https://www.virgilio.it/motori/moto/nuovo-piaggio-beverly/269860/ Tue, 04 Mar 2025 15:24:32 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=269860 Il mercato delle moto è sempre in continuo movimento, specie in Italia, patria di alcuni dei più importanti marchi a livello mondiale. Naturalmente se si parla di scooter il brand di riferimento resta Piaggio, che anni fa ha stravolto questo settore per sempre con l’invenzione della Vespa. Questo modello è diventato così tanto importante a livello mondiale, da assurgere allo status di brand a sé stante.

Negli anni però Piaggio ci ha regalato anche altri modelli iconici come ad esempio il Liberty, che di recente si è rilanciato con una versione tutta nuova. Il marchio di Pontedera di recente sta rinnovando la propria gamma per offrire alla propria clientela mezzi sempre più efficienti e soprattutto ecologici, grazie alle nuove specifiche Euro 5+.

Un nuovo motore

Dopo il Liberty è ora tempo di rinnovarsi anche per il mitico Beverly, che arriva con la nuova versione 310 arricchita dal nuovo motore Euro 5+ che qui cresce dai precedenti 278 agli attuali 310 cc, così da raggiungere i 27,7 CV di potenza. Si tratta di un propulsore mono a iniezione e raffreddamento a liquido che riesce ad avere una migliore progressione nel classico start e stop cittadino.

Il nuovo Beverly 310 punta ad essere lo scooter ideale per ogni condizione urbana, ma anche per fare turismo extraurbano a medio e a lungo raggio, anche insieme ad un passeggero. Grazie alle finiture e ai dettagli di grande pregio offre tanto comfort a chi desidera viaggiare su questo scooter. Non mancano poi un design accattivante, ruote di grande diametro, telaio e dotazione ciclistica di grande profilo che permettono di offrire una tenuta e un controllo di guida in ogni condizione.

Il Piaggio Beverly 310 ha un prezzo di partenza di 5.799 euro ed è accompagnato sul mercato anche dalla versione 400, che invece parte da un costo di 6.799 euro. Di queste due versioni poi esistono due “anime” ben distinte: la Beverly e la Beverly S, quest’ultima più sportiva e grintosa. Il Piaggio Beverly è offerto con una nuova gamma di colori lucidi: Bianco Luna e Nero Cosmo. Il Piaggio Beverly S, invece, è caratterizzato dalle finiture opache ed è a disposizione in quattro diverse tonalità: Grigio Mercurio, Nero Meteora, Verde Jungle e Blu Zaffiro.

Piaggio non “salva” tutti gli scooter

Il primo modello del Piaggio Beverly è datato 2001, si tratta di uno scooter a ruote alte ed ha avuto sin dalla prima ora un grandissimo successo in Italia e non solo. Durante la primissima serie fu disponibile nelle versioni 125 e 200 cm³, poi negli anni, durante i vari restyling ha avuto vari tipi di motorizzazione: la 250, la 300, 350, 400 e 500 cm³. Quest’ultima apparteneva alle versioni Cruiser e Tourer in produzione dal 2002 al 2012.

Visto il gradimento della clientela per questo modello, Piaggio ha deciso ancora una volta di investire nel Beverly dando origine a questo ennesimo “remake” di uno degli scooter più amati. La stessa sorte, invece, non è toccata al Zip, che di recente è andato in pensione dopo anni di onorato servizio. L’azienda di Pontedera, infatti, ha dovuto decidere su quali modelli puntare per i nuovi motori Euro 5+ ed è stata costretta ad operare anche scelte difficili.

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269860 Nuovo Piaggio Beverly: avrà un motore da urlo
La piccola moto di BMW pensata per i giovani https://www.virgilio.it/motori/moto/bmw-ce-02-moto-elettrica-giovani/269414/ Fri, 28 Feb 2025 15:16:18 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=269414 BMW Motorrad ha annunciato un’iniziativa volta a incentivare l’adozione di veicoli elettrici nel contesto urbano, con particolare attenzione alle nuove generazioni e a coloro che si avvicinano per la prima volta al mondo delle due ruote. L’azienda, infatti, offre un contributo di 2.300 euro per l’acquisto del BMW CE 02, un innovativo eParkourer progettato per affrontare le sfide della mobilità urbana. Questa offerta, valida dal 27 febbraio 2025 al 31 marzo 2025, mira a rendere l’accesso alla mobilità elettrica più vantaggioso, sebbene non sia cumulabile con altre promozioni di BMW Motorrad né con l’ecobonus statale.

BMW CE 02: le caratteristiche

Il BMW CE 02 si distingue per il suo design moderno, la trazione elettrica e le soluzioni innovative, posizionandosi come un veicolo agile, pratico e robusto, ideale per l’uso quotidiano in città. Non è né un e-scooter né un’e-motorbike, ma un eParkourer, pensato per un’esperienza di guida entusiasmante e dinamica. La compatta motocicletta tedesca è disponibile in due versioni, per soddisfare diverse esigenze e fasce di età:

  • versione da 11 kW (15 CV): adatta ai motociclisti più esperti, questa versione offre una potenza massima di 11 kW (15 CV) e può essere guidata a partire dai 16 anni. La sua velocità massima è di 95 km/h, rendendolo adatto anche per le strade a scorrimento veloce. L’autonomia supera i 90 km (secondo WMTC), consentendo di affrontare lunghe distanze in città senza preoccupazioni. Il peso è di soli 132 kg, e l’altezza della sella è di 750 mm, per una maneggevolezza ottimale;
  • versione limitata a 4 kW (5 CV): questa versione, con una potenza nominale di 3,2 kW (4 CV) e una velocità massima di 45 km/h, è conforme ai requisiti della patente AM, permettendo la guida in Italia a partire dai 14 anni, anche per chi possiede la patente di guida per auto. Il peso è ancora più contenuto, soli 119 kg.

Sostenibilità e accessibilità

BMW Motorrad, con questa iniziativa, dimostra un forte impegno verso la sostenibilità e l’innovazione. Il CE 02, con la sua trazione elettrica, rappresenta un nuovo modo di interpretare la mobilità urbana, più rispettosa dell’ambiente e accessibile alle nuove generazioni. La possibilità di ricaricare la batteria tramite una normale presa domestica a 230V e la presenza di prese per facilitare il trasporto delle batterie removibili aggiungono un ulteriore livello di praticità.

 L’iniziativa a buon prezzo

L’iniziativa di BMW Motorrad di offrire incentivi per l’acquisto del BMW CE 02 non solo promuove la mobilità sostenibile, ma ha anche diverse implicazioni economiche e strategiche:

  • stimolo del mercato degli scooter elettrici: l’incentivo di 2.300 euro rende il BMW CE 02 più accessibile, incentivando un maggior numero di persone, soprattutto giovani, ad avvicinarsi alla mobilità elettrica;
  • rafforzamento della leadership di BMW Motorrad: confermando la sua leadership nel segmento degli scooter elettrici, BMW Motorrad consolida la sua immagine di azienda innovativa e attenta alle esigenze del mercato;
  • promozione di uno stile di vita sostenibile: il BMW CE 02, con le sue caratteristiche di agilità, praticità e rispetto per l’ambiente, si propone come un veicolo ideale per chi desidera adottare uno stile di vita più sostenibile in città;
  • supporto alla transizione ecologica: l’iniziativa di BMW Motorrad contribuisce attivamente alla transizione verso una mobilità urbana più ecologica, riducendo le emissioni di gas serra e migliorando la qualità dell’aria nelle città.
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269414 BMW CE 02, moto pensata per i più giovani
Crisi KTM, spunta l’ipotesi BMW: sullo sfondo c’è anche la MotoGP https://www.virgilio.it/motori/moto/crisi-ktm-bmw-motogp/269262/ Fri, 28 Feb 2025 11:09:23 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=269262 La crisi economica post Covid sta colpendo praticamente tutti, in ogni settore. Nel mondo delle due ruote, nei mesi scorsi, ha fatto enorme scalpore la notizia dei problemi economici di KTM. Il marchio austriaco è da sempre uno dei più conosciuti a livello mondiale. Un brand che si è spesso distinto soprattutto per il suo impegno nel motorsport. Pensiamo ad esempio alla Dakar o al grandissimo apporto dato al Motomondiale.

Dallo scorso novembre però KTM ha presentato istanza di ristrutturazione giudiziaria con amministrazione autonoma. L’idea era quella di provare a buttare giù un piano di ristrutturazione con i creditori. Il 25 febbraio si è tenuta una riunione per approvare il tutto e i creditori hanno accettato il piano dando di fatto altro tempo utile al brand austriaco per provare a salvarsi.

L’ipotesi BMW

La situazione però non è affatto semplice. KTM, infatti, deve cercare di pagare il 30% dei propri debiti entro fine maggio, una cifra che al momento supera di un bel po’ i 500 milioni di euro. Naturalmente in questo piano di ristrutturazione è previsto un rilancio attraverso l’incremento delle vendite. Per aumentare la produzione la cerchia allargata degli azionisti avrebbe già versato 50 milioni di euro.

Nel comunicato pubblicato su pierermobility.com, si legge inoltre che per finanziare il marchio ci vorranno capitali per altri 800 milioni di euro. Secondo quanto riportato dal sito austriaco oe24, sembrerebbe che BMW Motorrad sia interessata ad acquistare KTM. Il progetto prevederebbe il taglio di circa 4.500 dipendenti austriaci con la progettazione spostata in Germania e la produzione in India. Il marchio bavarese inoltre vorrebbe sfruttare la cosa per un suo ingresso in MotoGP.

BMW manca dal Motomondiale dall’inizio degli anni ’60 e potrebbe sfruttare il team già collaudato di KTM per un ritorno in grande stile. Al momento la Casa tedesca è presente nella SBK, dove nel 2024, grazie a Toprak Razgatlıoğlu ha conquistato il titolo iridato.  Il marchio teutonico però non sembrerebbe l’unico interessato ad un’acquisizione. Sullo sfondo ci potrebbe essere anche l’interessamento della cinese CFMoto, che attualmente già intrattiene rapporti di collaborazione con KTM.

L’arrivo di BMW e il loro progetto di entrare in MotoGP farebbe sicuramente molto piacere agli organizzatori della competizione. La classe regina del Motomondiale ha già perso Suzuki alla fine del 2022 e non può permettersi di lasciare andare ancora un altro costruttore. Vedremo se il tutto si concretizzerà. Inoltre Toprak ha più volte espresso la propria volontà di provare proprio con la MotoGP e chissà che questo intreccio non possa portarlo alla fine proprio lì.

KTM perde pezzi

Intanto KTM, nelle scorse settimane, ha già detto addio ad uno dei marchi presenti nel suo Gruppo. MV Agusta, infatti, ha annunciato di essere tornata in mano all’Art of Mobility S.A., la società che è in mano alla famiglia Sardarov. Grazie a questo accordo l’azienda italiana si è svincolata dai problemi finanziari degli austriaci. MV Agusta, inoltre, a differenza di KTM che è in difficoltà arrivava da un anno importante con volumi di vendita cospicui. La speranza è che gli austriaci possano presto sistemare i propri problemi finanziari.

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269262 BMW pronta a mettere le mani su KTM
Il Piaggio Liberty si rinnova: nuovo stile e tecnologia all’avanguardia https://www.virgilio.it/motori/moto/piaggio-liberty-rinnova-tecnologia/268815/ Tue, 25 Feb 2025 06:00:51 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=268815 Il marchio Piaggio negli anni ha prodotto alcuni scooter che hanno scritto la storia del mondo a due ruote. Naturalmente la prima cosa che salta sempre alla mente in questi casi è la Vespa. Esiste però un altro modello che a partire dalla fine degli anni ’90 ha letteralmente stregato tutti i ragazzi. Stiamo parlando naturalmente del Liberty. Si tratta di uno scooter a ruote alte prodotto a Pontedera a partire dal 1997.

Piaggio decise di presentare la sua creazione al mondo intero nel maggio del 1997 al salone di Barcellona. Nato come ciclomotore con motore da 50 cm³, riuscì sin da subito ad imporsi ad una clientela giovanile grazie al suo prezzo concorrenziale e alla buona qualità del prodotto. Negli anni successivi sono stati introdotti poi anche le versioni 125 e 150.

Nuovo Liberty

Ora però è giunto il momento per Piaggio di scrivere un’altra incredibile pagina di storia. Dopo la presentazione avvenuta in anteprima ad EICMA 2024, è tempo per il Liberty di rifarsi nuovamente il look. L’azienda di Pontedera però ha deciso ancora una volta di puntare forte sul prezzo. Il modello in questione, infatti, avrà un costo base di 2.599 euro.

Nonostante le novità tecnologiche e stilistiche, Piaggio ha deciso di non toccare il prezzo del suo scooter. Il Liberty riesce a coniugare da sempre l’eleganza e lo stile tipicamente italiani con la robustezza e l’affidabilità. Il nuovo ricco allestimento tecnologico comprende un ampio display digitale a colori da 5,5″, un nuovo faro LED a sviluppo orizzontale e un manubrio ridisegnato nella forma per dare maggiore comfort di guida al pilota.

Allestimenti e prezzo

Per quanto concerne le cilindrate disponibili saranno come sempre tre: 50, 125 e 150. Si tratta di moderne motorizzazioni 4T che garantiscono consumi molto bassi e strizzano un occhio all’ambiente (sono Euro 5+). Gli allestimenti disponibili invece saranno 2: Liberty e Liberty S, quest’ultimo è arricchito da dettagli che lo rendono più grintoso e sportivo. Per quanto riguarda le tonalità tra cui si può optare ne abbiamo 2: Bianco Luna e Nero Abisso. Diverso invece il discorso per il Piaggio Liberty S, che può contare su ben 4 colorazioni: Bianco Luna, Nero Meteora, Grigio Materia e Blu Ardesia.

Se il Liberty 50 è proposto a 2.599 euro, il 125 è offerto a 2.999 euro, mentre il 150 a 3.099 euro. Naturalmente si parla di prezzi di partenza che possono essere “gonfiati” con alcune aggiunte. Insieme al nuovo Piaggio Liberty, infatti, arrivano anche dei nuovi accessori. C’è ad esempio il bauletto da 31 litri. Questo, grazie al nuovo sistema di aggancio e sgancio rapido può essere installato sullo scooter senza l’utilizzo di alcun kit accessorio. Inoltre è completo di cover in tinta con lo stesso veicolo ed ha un costo di 168 euro.

L’arrivo di questa nuova versione del Liberty mitigherà sicuramente il dispiacere di tanti appassionati che hanno dovuto dire addio di recente al Piaggio Zip. L’azienda di Pontedera, infatti, deve sottostare alle logiche di mercato e vista l’esigenza di dover aggiornare i propri scooter a motorizzazioni più green, ha dovuto prendere la difficile decisione di tagliare quei modelli che non portavano più introiti consistenti. A causa delle normative Ue, inoltre ha dovuto anche interrompere la produzione in Italia dell’Ape.

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268815 Piaggio Liberty, nuova versione: grande ritorno
Nuova XDiavel V4: la Sport Cruiser secondo Ducati https://www.virgilio.it/motori/moto/xdiavel-v4-sport-cruiser-ducati/268171/ Sun, 16 Feb 2025 13:57:47 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=268171 Se la scuderia Ducati continua a fare incetta di vittorie in pista tra MotoGP, SBK e Supersport, l’azienda di Borgo Panigale non smette di sfornare autentici gioielli. In tanti ormai la definiscono la Ferrari a due ruote, vuoi per l’assonanza cromatica e per la potenza dei propri motori. Nell’ultimo episodio della Ducati World Premiere 2025, grande protagonista è stata la nuova XDiavel V4, una Sport Cruiser che promette di fare faville.

Il motore V4, manco a dirlo, è di derivazione proprio MotoGP, e nello stile questa moto reinterpreta quelli che erano i tratti distintivi della prima XDiavel 1260. Le linee di questa Sport Cruise sono muscolose, ma allo stesso tempo molto eleganti, la seduta per il guidatore è bassa e rilassata e permette di destreggiarsi con naturalezza sia ad alte che a basse velocità.

Un motore super potente

A stupire è in particolare il motore V4 Granturismo da 1.150 cm³, capace di sprigionare ben 168 CV e 12,8 kgm di coppia. L’albero motore è controrotante e grazie ad un peso tra i più bassi del segmento (appena 229 kg senza carburante), danno all’XDiavel V4 grande maneggevolezza nella guida.

Questa moto si ispira per stile alle moderne supercar. Il suo serbatoio muscoloso è arricchito dalle inedite colorazioni Black Lava e Burning Red, che sono stati create proprio per questa moto. Il forcellone monobraccio in alluminio lascia spazio per mettere in mostra il cerchio posteriore che porta l’imponente pneumatico da 240/45. La sella è bassa, appena 770 mm da terra e il manubrio è abbassato e arretrato rispetto all’XDiavel 1260, questo permette al pilota di avere sempre il pieno controllo del mezzo.

L’XDiavel V4 però non è una moto statica e permette a chi desidera farlo di spostare le padane in posizione più arretrata grazie ad un kit presente nel catalogo Ducati. Inoltre si trasforma anche in una monoposto per valorizzare il suo animo Dragster. Proprio come sulle Desmosedici da MotoGP, il motore V4 Granturismo con albero controrotante, riduce l’effetto giroscopico aumentando così l’agilità della moto.

Ducati garantisce anche costi di gestione contenuti, con gli interventi principali da fare a intervalli di 60mila km, un valore da record nel panorama mondiale. La Casa di Borgo Panigale, inoltre, promette grande efficienza nei consumi e nelle emissioni grazie al sistema di deattivazione estesa. Anche la ciclistica è di altissimo profilo con una forcella rovesciata con steli da 50 mm e un ammortizzatore con schema cantilever.

La moto è in grado di passare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi. L’impianto frenante è con dischi da 330 mm e pinze Brembo, che assicurano risultati da record con valori di picco in decelerazione di 11,5 m/s2. L’XDiavel V4 offre tre Power Mode e quattro Riding Mode: Sport, Touring, Urban e Wet.

Elettronica, colorazioni e prezzo

Il pilota riesce a gestire tutti i nuovi sistemi elettronici grazie ai comandi retroilluminati al manubrio e il nuovo cruscotto TFT a colori da 6,9 pollici con un rapporto di forma 8:3. La moto offre anche connettività Bluetooth con il telefono per chiamate, musica ed SMS. Supporta poi anche il sistema di navigazione Turn-by-turn (disponibile come accessorio), con l’app Ducati Link. Tanti gli accessori che la Casa di Borgo Panigale mette a disposizione dei propri clienti come le valigie semirigide da 48 litri totali. Per chi è un po’ più alto, Ducati ha previsto la sella Comfort, che ha un maggiore spessore dello schiumato e una conformazione diversa al posteriore.

L’XDiavel V4 è offerta per la prima volta in due diverse colorazioni: Burning Red e Black Lava, entrambe metallizzate. La colorazione rossa non è il classico Ducati Red, bensì il brillante Racing Red. Vedremo questo splendido modello a maggio 2025 nelle concessionarie, il costo di partenza invece dovrebbe essere di poco sotto i 29mila euro. Il 2025 sarà un anno davvero eccezionale per Ducati che durante l’ultima edizione di EICMA ha svelato i suoi piani per il futuro.

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268171 La Sport Cruiser Ducati: arriva la XDiavel V4
Moto Guzzi: il nuovo stabilimento è pronto https://www.virgilio.it/motori/moto/moto-guzzi-nuovo-stabilimento/267796/ Tue, 11 Feb 2025 15:00:38 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=267796 Moto Guzzi si prepara ad avviare la produzione nel nuovo stabilimento di Mandello del Lario, da diversi anni al centro di un programma di ristrutturazione e ammodernamento partito da quella che era la fabbrica storica dell’azienda con l’obiettivo di realizzare un impianto moderno, in grado di diventare il nuovo simbolo delle attività produttive di Moto Guzzi.

Stando alle ultime informazioni disponibili, i lavori sono praticamente ultimati e le attività produttive sono già iniziate, con l’obiettivo di testare tutti gli elementi dell’impianto in vista dell’avvio della produzione di serie. Nello stabilimento sarà realizzata la Moto Guzzi V7. Il progetto rappresenterà un punto di svolta per l’azienda.

Un impianto tutto nuovo

Il progetto del nuovo impianto di produzione di Mandello del Lario, di cui vi abbiamo già parlato con un approfondimento sui lavori, va avanti da circa quattro anni, sotto la direzione di Greg Lynn, architetto e CEO di Piaggio Fast Forward. Gli obiettivi del progetto erano diversi a partire dalla necessità di ammodernare l’area produttiva, andando a incrementare le capacità (fino ad arrivare a 40.000 moto all’anno). L’area dello stabilimento, inoltre, ospiterà anche strutture per gli appassionati del mercato, un museo, un ristorante e anche gli uffici aziendali.

Il sito ufficiale di Moto Guzzi descrive, in questo modo, l’obiettivo finale del programma di ampliamento della sede storica aziendale che oltre a un ampliamento della capacità produttiva andrà a offrire “una concezione completamente nuova dell’impianto di Mandello che sempre più sarà il cuore pulsante della passione che unisce i Guzzisti di tutto il mondo, per rendere la città un punto di riferimento nel motorismo mondiale.”

Nel corso di un’intervista a La Provincia Unica, il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, ha fornito ulteriori informazioni su quelle che saranno le tempistiche del progetto: “probabilmente nel 2026 vedremo la fine del cantiere per quanto riguarda tutta la parte destinata ai guzzisti: quindi il nuovo museo, il ristorante e tutte queste attività che sono più legate alla passione Moto Guzzi più che alla produzione“.

Via alla produzione

Passiamo ora a quelli che sono gli aspetti più legati alle attività produttive di Moto Guzzi. Il nuovo stabilimento dell’azienda ospiterà la produzione della Moto Guzzi V7 e, in futuro, di altre novità della Casa. Secondo le prime informazioni, l’obiettivo è fare in modo che la produzione di serie entri a regime già sul finire del primo trimestre del 2025, in concomitanza con i 104 anni dell’azienda. Attualmente, le linee produttive sono in fase di test: si tratta di un momento essenziale per accertarsi che tutto funzioni come dovrebbe e che il sito è realmente in grado di sostenere i target produttivi fissati dall’azienda.

L’obiettivo, infatti, è arrivare a produrre fino a 40.000 unità ogni anno, andando a raddoppiare la capacità precedente. Ulteriori aggiornamenti in merito al futuro delle attività produttive di Moto Guzzi arriveranno, di certo, nel corso delle prossime settimane. Per l’azienda, si tratta di un vero e proprio punto di svolta. Lo stabilimento di Mandello rappresenterà la base di partenza per avviare un ambizioso programma di crescita nel corso dei prossimi anni oltre che per rafforzare il legame tra il brand e i suoi appassionati.

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267796 Nuovo stabilimento per Moto Guzzi
La moto più costosa al mondo, la Cyclone 1915 polverizza ogni record https://www.virgilio.it/motori/moto/cyclone-1915-moto-record-asta/267703/ Mon, 10 Feb 2025 16:39:20 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=267703 Più che metallo, leggenda. Il 1° febbraio, alla Mecum di Las Vegas, una Cyclone 1915 ha scritto la storia. Venduta per 1,32 milioni di dollari, è la moto più costosa mai battuta all’asta. Fino a oggi, nessuna due ruote aveva sfondato il muro del milione. Lei ci è riuscita, e con slancio.Fermarsi alla cifra sarebbe miope. Certo, un milione e trecentomila dollari per una moto suonano come un affronto alla realtà di chi fatica a sbarcare il lunario. Ma chi la considera un capriccio da miliardari perde di vista il quadro generale.

Dietro il prezzo c’è molto di più: storia, ingegneria, rarità. Il sogno di possedere un pezzo unico, un retaggio di un’epoca irripetibile. Il collezionismo va al di là del mero acquisto, è conservazione. E chi si è aggiudicato questa Cyclone ha stretto tra le mani un frammento di passato che ha cambiato il futuro. Senza di lei, la corsa alla velocità avrebbe avuto un altro destino.

Un’idea rivoluzionaria

Innovare per sfuggire all’oblio. L’ossessione di lasciare un segno ha sempre mosso l’uomo. Costruire qualcosa che resista al tempo non è una mera questione di tecnica: è un atto di fede. Quando Andrew Strand entrò nella Hendee Manufacturing Company nel 1910, era un semplice disegnatore. Ma aveva fame. Chiedeva di più a sé stesso e alla compagnia. L’etica del duro lavoro e la sua visione gli valsero attenzione tra gli ingegneri. Un giorno pose la domanda: “E se adottassimo l’albero a camme in testa?” Era una follia per l’epoca.

Le moto erano ancora macchine rudimentali, strumenti più da pionieri che da ingegneri. Ma lui sapeva che quella tecnologia poteva riscrivere i limiti della potenza. Ottenne il via libera e trasformò la sua intuizione in metallo. Ne nacque un V-Twin da 996 cc e 45 CV, un mostro per il tempo. Tanto? Considerando che le concorrenti a stento raggiungevano la metà della potenza, decisamente sì. E quando la Cyclone sfiorò i 160 km/h, nessuno poté più ignorarla. Harley-Davidson e Indian, regine della strada, si fermavano ben prima dei 100 km/h.

Un missile difficile da domare

La Cyclone era progettata per le corse. Tra il 1913 e il 1916, la Joerns Motor Manufacturing Company di Saint Paul, Minnesota, la mise in produzione con un unico obiettivo: dominare le piste. Il suo design e la sua velocità la resero un’icona, ma anche il suo tallone d’Achille. Il motore, troppo avanzato per i materiali dell’epoca, era fragile.

Le continue sollecitazioni sui circuiti mettevano a dura prova piloti e telai. Diversi esemplari finirono distrutti o gravemente danneggiati. La guerra imminente e i costi elevati fecero il resto. Dopo appena tre anni, il marchio sparì. Ma la sua leggenda sopravvisse. I veri appassionati non dimenticano mai. La Cyclone restò un sogno, un mito irraggiungibile. E ogni esemplare superstite divenne un tesoro da cacciare.

Oggi esistono solo 14 Cyclone, di cui 5 in configurazione da corsa. L’esemplare venduto a Las Vegas ha avuto un restauro d’eccezione: Stephen Wright, nome sacro nel mondo delle moto d’epoca, lo ha riportato al suo splendore originale. E ciò ha reso il suo valore ancora più inestimabile. In questo mercato, la velocità o la tecnica passano in secondo piano. Conta la storia. La Cyclone è un testimone di un’era in cui le moto correvano su piste di legno, i piloti rischiavano la vita a ogni curva e il progresso aveva il sapore dell’azzardo.

Un record schiacciante

Il prezzo battuto all’asta ha cancellato ogni precedente. Prima di lei, il record apparteneva a una Harley-Davidson Strap Tank del 1908, venduta per 935.000 dollari nel 2023. Poco più sotto, la Vincent Black Lightning del 1951, passata di mano nel 2018 per 929.000 dollari. La Cyclone non si è limitata a battere il primato. Lo ha stritolato.

A confermarlo, il noto storico Paul d’Orleans, mente dietro “The Vintagent”, che ha dichiarato che la Cyclone è ora la moto più costosa di tutti i tempi, sia all’asta che privatamente. Ha superato persino l’acquisto privato della Captain America Chopper, che Paul Allen di Microsoft aveva pagato una cifra stimata in 1,3 milioni di dollari, e la Triple Crown Speedway placcata in oro di Ivan Mauger, venduta per 1,26 milioni di dollari.

Mecum 2025 ha poi segnato altri record. La Crocker Twin del 1938 è stata la seconda più cara dell’asta, battuta per 880.000 dollari, diventando la Crocker più preziosa in assoluto. Anche la Minneapolis Single del 1914, venduta per 264.000 dollari, ha stabilito un nuovo riferimento. La De Dion-Bouton Tricycle del 1898, aggiudicata per 165.000 dollari, è ora la più costosa della sua categoria mai ceduta.

Oggetti di tale calibro non si guidano. Si custodiscono. I modelli da collezione di alto prestigio vengono coperte da polizze specializzate, con premi a cinque cifre che garantiscono protezione totale. Furto, danni, esposizioni: tutto assicurato. Fino a pochi anni fa, poche compagnie prevedevano soluzioni simili. Le ritenevano troppo una nicchia per recitare parte attiva, e poi restava il dubbio del valore da attribuire al mezzo.

Ora il discorso è cambiato, e non poco. Le due ruote vintage sono state sdoganate nella cultura mainstream, e possedere un pezzo raro rappresenta un motivo di vanto, una specie di “medaglia al merito”. Ecco allora che una copertura ad hoc, definita nei minimi particolari, ha cominciato ad avere un perché.

L’asta Mecum di Las Vegas ha confermato il crescente interesse per le moto storiche come beni da investimento. Il pubblico di collezionisti si sta espandendo, coinvolgendo sia appassionati di lunga data sia nuovi investitori, che vedono in loro pezzi di storia con una quotazione destinato a salire. Non si tratta più di passione e basta: il mercato delle due ruote d’epoca è ormai una classe di asset alternativa, paragonabile all’arte o ai beni di lusso più esclusivi.

A dimostrarlo, le cifre sempre più alte che si registrano nelle aste di settore. Anche esemplari meno rinomati, come la Williams Clady del 1915, hanno raggiunto valutazioni impensabili fino a pochi anni fa. Con i grandi marchi come Harley-Davidson, Indian e Crocker sempre più rari sul mercato, la competizione tra collezionisti si fa feroce, spingendo le quotazioni a livelli mai visti. La Cyclone 1915 ha segnato un punto di svolta, ma altre moto sono pronte a raccogliere il testimone.

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267703 Cyclone, la motocicletta più cara venduta all'asta
BMW R 18, la regina delle bicilindriche boxer https://www.virgilio.it/motori/moto/bmw-r-18-la-regina-delle-bicilindriche-boxer/267678/ Mon, 10 Feb 2025 14:18:18 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=267678 A distanza di 5 anni dalla presentazione, la BMW svela la nuova gamma della mastodontica cruiser R 18, che è stata oggetto di notevoli miglioramenti nel design, nella guidabilità e nella dotazione.

Il termine “cruiser”, in ambito motociclistico, è sinonimo di moto da passeggio tutt’altro che sportive: comode e rilassanti, sono utilizzabili anche per i lunghi viaggi in modalità di guida “slow ride”. In questa categoria spiccano i motori bicilindrici, con prevalenza di quelli con disposizione a V “stretta” oppure “larga”, come il boxer che equipaggia questa nuova tedescona.

Vuole fare l’americana

Le motivazioni di tali scelte tecniche sono strettamente legate alle destinazioni d’uso di queste moto, per le quali la potenza pura e le prestazioni velocistiche non sono fattori di primaria importanza, visto che chi le utilizza preferisce fluidità e coppia ai bassi regimi: prerogative che nella R 18 davvero non mancano.

Per il ritorno in un settore occupato prevalentemente da modelli americani, la Casa tedesca si è ispirata al design della indimenticabile R 5 del 1938, ma anche, ed evidentemente, allo stile yankee…

La sospensione c’è, ma è ben nascosta

Lo stile volutamente rétro di tutte le R 18 (e in particolare per il modello “Classic”) è sottolineato da evidenti richiami alle BMW del passato: serbatoio rifinito con doppia filettatura, forcella telescopica con steli coperti e verniciati, e un (finto) retrotreno rigido (in realtà equipaggiato con un – riprogettato e ritarato – sistema ammortizzante perfettamente mimetizzato).

Partendo dalla R 18 base, la BMW ha creato una gamma di modelli caratterizzati da differenze stilistiche marcate (in alcuni casi sembrano parecchio diversi), pur mantenendo inalterata l’accoppiata motore-telaio.

Aggiornamenti tecnici ed estetici

Ecco, quindi, la “Classic” da turismo dal fascino nostalgico, la “Transcontinental”, lussuosa tourer ispirata alle moto americane per i grandi raid, la “bagger” R 18 B modello “custom” da viaggio, equipaggiata con valigie laterali e la grintosa R 18 Roctane.

Per il 2025 la BMW Motorrad, ha annunciato il rinnovamento di tutta la gamma R 18, con aggiornamenti significativi che riguardano design, comfort e tecnologia. Anche le versioni R 18 Roctane, R 18 B e R 18 Transcontinental hanno ricevuto aggiornamenti tecnici per conformarsi allo standard EU 5+.

BMW R 18 T
Fonte: Ufficio Stampa BMW
Imponente e seducente la BMW R 18 Transcontinental è equipaggiata per affrontare viaggi attorno al Globo

Una coppia da Caterpillar

Tra le modifiche più importanti si segnala l’adozione della ruota posteriore di 18” (in precedenza di 16”) con pneumatico 180/55, che a detta della Casa rende la guida più fluida e divertente. Tuttavia, rimane disponibile come opzione, la combinazione con ruote di 19” e di 16”.

Gli aggiornamenti riguardano anche il “Big Boxer” di ben 1802 cm3 provvisto di raffreddamento misto ad aria/olio e distribuzione ad aste e bilancieri, che mantiene la potenza pressoché invariata di 91 CV (67 kW) a 4750 giri/’, mentre la coppia massima guadagna 5 Nm raggiungendo il notevole picco di 163 Nm a 3000 giri/’ (mantenendosi sempre al di sopra dei 150 Nm tra 2000 e 4000 giri/’).

Sella più comoda (e removibile)

Caratterizzato da un mix di elementi classici e moderni, il design delle BMW R 18 2025, risulta intrigante e riuscito. All’avantreno la forcella rimane invariata, ma la rimozione dei foderi (che restano per il modello Classic) conferisce alla moto un aspetto più sfizioso.

Rimodellati i parafanghi e nuova è pure la sella (ora removibile, premendo un pulsante celato sotto la copertura), alla quale è stato aggiunto uno strato di “schiuma” più spesso di 10 mm nell’imbottitura, con l’obbiettivo di migliorare il comfort nei lunghi viaggi. Inediti sono pure i silenziatori completamente ridisegnati, ora a sezione circolare, che sostituiscono quelli precedenti a “coda di pesce”.

Si può personalizzare con una valanga di accessori

La BMW R 18 2025 gode anche di nuove combinazioni di colori e finiture, mentre accessori in metallo lucido oppure opaco accentuano la personalità delle varie versioni, che beneficiano anche di fari Led aggiornati che migliorano sia l’estetica sia la visibilità.

La lista di optional, pacchetti e abbinamenti è, come consuetudine, vastissima e tale da rendere unico ogni singolo modello della gamma. Tutte le versioni saranno disponibili nel secondo trimestre del 2025 coi seguenti prezzi: R 18 base da 21.750 Euro, Classic da 24.250 Euro, Roctane da 26.500 Euro, “B” da 28.400 Euro e Transcontinental da 30.350 Euro.

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267678 p90569147-highres-bmw-r-18-model-year- (1)(1) BMW R 18 T
MV Agusta, ufficiale il divorzio da KTM https://www.virgilio.it/motori/moto/mv-agusta-divorzio-ktm/267091/ Mon, 03 Feb 2025 18:07:29 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=267091 MV Agusta è da sempre uno dei marchi italiani più famosi al mondo. Nata nel 1945 a Samarate, negli anni ne ha fatta davvero tanta di strada. La sua storia è particolarmente legata al Motomondiale visto che dal 1952 al 1974 ha totalizzato la bellezza di 75 titoli iridati, 38 dei quali piloti e 37 costruttori. Ancora oggi è la Casa motociclistica europea più vincente di sempre. In particolare al suo nome è legata la carriera di Giacomo Agostini, il pilota più titolato della storia del Motomondiale.

Nonostante tutte queste soddisfazioni sportive però negli anni ha vissuto una vita industriale piuttosto travagliata. Nel 1992 è passata alla Cagiva, mentre nel 2008 era arrivata nel Gruppo Harley-Davidson, salvo poi tornare nel 2010 a Claudio Castiglioni, ex patron di Cagiva. Passa qualche anno e nel 2019 il russo Timur Sardarov diventa l’azionista di maggioranza, sino al 2024 quando questo ruolo viene assunto dalla Pierer Mobility AG, proprietaria anche di KTM.

L’annuncio del divorzio

L’idea dell’azienda austriaca era quella di provare a rilanciare definitivamente questo marchio così prestigioso sia in pista che fuori. Purtroppo però, come è ben noto, la KTM versa in una situazione economica critica. Per questo motivo, a partire dal 31 gennaio, la MV Agusta è tornata totalmente in mano all’Art of Mobility S.A., la società che è in mano alla famiglia Sardarov, precedente proprietario dell’azienda italiana.

La solidità di MV Agusta

Grazie a questo nuovo accordo MV Agusta resterà completamente estranea al processo di ristrutturazione che riguarderà KTM. Questa notizia è molto positiva perché l’azienda italiana era in un trend di crescita. Nel 2024, infatti, ha venduto 4.000 moto facendo registrare di fatto un incremento nelle vendite del 116%. Anche a livello di ricambi le cose sono andate alla grande con un tasso di disponibilità pari al 99% per quanto riguarda i modelli prodotti negli ultimi 7 anni (miglior anno di sempre).

Arrivano poi rassicurazioni anche per quanto concerne la rete di vendita. I 219 punti di vendita e i 41 centri assistenza, infatti, continueranno a restare attivi ed anzi, entro la fine dell’anno ci sarà una crescita lato concessionari per portarli a 270. Insomma l’idea è quella di far camminare MV Agusta con le proprie gambe senza trascinarla nei possibili problemi economici di KTM.

Va sottolineato in ogni caso l’ottimo lavoro compiuto in questi mesi dall’azienda austriaca, che ha saputo riportare il marchio italiano ad livelli altissimi. Purtroppo però la pesante crisi finanziaria di KTM ha portato a questa amara separazione. In un comunicato stampa diffuso da MV Agusta, Timur Sardarov ha affermato: “Questo è un momento di orgoglio per tutti noi di MV Agusta. Riprendere il pieno controllo dell’azienda significa che ora siamo più forti e più concentrati che mai nel fornire l’eccellenza. Negli ultimi due anni questa azienda ha notevolmente rafforzato i suoi processi, sistemi e la forza lavoro. Questi cambiamenti strutturali sono alla base degli straordinari risultati ottenuti nel 2024 e continueranno a guidare il nostro successo negli anni a venire. Ho piena fiducia nel nostro team dirigenziale, la cui visione, unita alla dedizione e alla professionalità della nostra rinnovata rete di concessionari, porterà MV Agusta a nuovi traguardi. Il mio impegno, e quello della mia famiglia è quello di essere una forza vitale per il team di Varese, la regione e tutti i nostri partner”.

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267091 MV Agusta: arriva la rottura da KTM
Honda rinnova il Monkey 125, la compatta fun-bike in stile retrò https://www.virgilio.it/motori/moto/honda-monkey-125-nuova-fun-bike-retro/266924/ Sat, 01 Feb 2025 10:43:50 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=266924 Se il nome Monkey 125 non vi è nuovo, probabilmente, ricorderete l’origine della fun-bike giapponese. Chi le guidava “sembrava una scimmia” e per questo la serie Honda Z divenne nota in tutto il mondo con il termine Monkey Bike. La gamma nacque con il prototipo Honda Z100 del 1961, originariamente prodotto come giostra per bambini nel parco divertimenti giapponese Tama Tech. Il concept piacque e venne curato nei minimi dettagli per essere diffuso sul bike market internazionale, sbarcando sulle strade europee nel 1964.

L’idea era geniale: minimoto leggere e pieghevoli, adatte a trasporti rapidi ma sicuri. I piccoli mezzi prodotti dalla Casa di Tokyo disponevano di motori quattro tempi da 50 cc. Alcune modelli vantavano una frizione centrifuga e una leva del cambio manuale a tre velocità standard per una esperienza di trasmissione semi-automatica, mentre altri montavano una frizione manuale tradizionale e un cambio a tre o quattro velocità.

Le caratteristiche delle minimoto Monkey

I modelli lanciati all’inizio dalla Honda non avevano sospensioni, aggiunte anteriormente solo in seconda battuta. Nel 1974 fu introdotta la Z50J con le prime sospensioni immesse anche nell’area posteriore. Le prime Monkey avevano ruote da 3,5 per 5 pollici, mentre i modelli successivi montavano ruote da 3,5 per 8 pollici. Tali mezzi divennero molto popolari perché pratici ed economici. I motori erano facili da riparare e, facilmente, aggiornabili. Nel marzo 2017, il Presidente della Honda Motorcycle Chiaki Kato annunciò che la serie Z50 sarebbe arrivata al capolinea nel mese di agosto, a causa delle nuove normative sul controllo delle emissioni in Giappone.

Venne lanciata la 50th Anniversary Special Edition a tiratura limitata, disponibile solo per i consumatori nipponici. Una lotteria online, aperta dal 21 luglio al 21 agosto 2017, venne sfruttata per selezionare gli acquirenti delle 500 unità, vendute a 3700 Euro circa, inclusa l’imposta sui consumi. Il modello omaggiava alcuni elementi della Z50A (1968) e della Z50AK3 (1972) con un sedile rivestito in plaid che riproduceva la Z50M originali. La compatta fun-bike della Honda è ora pronta a tornare sul mercato in una nuova versione.

Il grande ritorno della Honda Monkey

La minimoto avrà sotto al serbatoio un motore raffreddato ad aria di 125 cc, omologato Euro5+. Il cambio è a 5 rapporti, il telaio in acciaio e la forcella rovesciata. Le ruote sono da 12 pollici e l’ABS a canale singolo è gestito tramite IMU. Lo stile della Monkey è inconfondibile, ma è cresciuta nelle dimensioni rispetto al passato. L’illuminazione full-LED e il display LCD trasmettono un feeling premium. Si aggiornano le tinte con due colorazioni disponibili sul mercato italiano: il ‘Millenium Red’ e il ‘Turmeric Yellow’, entrambi con telaio/forcellone in tinta con la carrozzeria.

Sotto al serbatoio spicca un motore a 2 valvole raffreddato ad aria di 125 cc in grado di sprigionare di 9,4 CV di potenza e 10,7 Nm di coppia, garantendo ottimi consumi. Il cambio a cinque rapporti è preciso. Il doppio ammortizzatore posteriore e le ruote da 12 pollici la rendono una minimoto ideale. Il serbatoio carburante da 5,6 litri ha il logo 3D del brand. La minimoto presenta anche un tasto “answer back” che fa lampeggiare le luci per facilitarne l’individuazione nei parcheggi. Si tratta di un must have per tutti coloro che sono alla ricerca di un mezzo comodo e agile anche su terreni sconnessi.

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266924 Honda Monkey 125 2025: stile vintage, cuore moderno
Le moto Suzuki al comando del Giro d’Italia 2025 https://www.virgilio.it/motori/moto/video/le-moto-suzuki-al-comando-del-giro-ditalia-2025/266688/ Thu, 30 Jan 2025 09:27:12 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=266688

Durante l’attesissima conferenza stampa inaugurale al MotorBikeExpo di Verona, RCS Sports & Events ha finalmente svelato la sua scelta per i veicoli ufficiali protagonisti del Giro d’Italia 2025: le moto Suzuki. Questa collaborazione, celebrata con grande entusiasmo, segna un importante traguardo per entrambe le parti, con Suzuki pronta a supportare non solo il Giro d’Italia, ma un vasto spettro di eventi del circuito “Corsa Rosa”.

Suzuki: il cuore pulsante delle corse

La decisione di affidare a Suzuki un ruolo chiave all’interno del Giro d’Italia e delle altre competizioni ciclistiche come Strade Bianche, Milano-Sanremo e Giro d’Italia Women, rappresenta una fusione perfetta tra innovazione tecnologica e passione sportiva. Suzuki, già celebrata per la sua affidabilità e prestazioni superiori, si prepara a portare la sua esperienza motociclistica nelle strade sfidanti e spettacolari che caratterizzano queste gare.

V-Strom 800DE: la moto che seguirà le corse

La protagonista della collaborazione sarà Suzuki V-Strom 800DE, appositamente allestita con una livrea rosa in onore della famosa maglia del Giro d’Italia. Svelata al pubblico accanto alla Coppa del Giro e al monumento del ciclismo femminile, V-Strom 800DE non è solo un simbolo, ma un concentrato di tecnologia. Dotata di un motore bicilindrico parallelo da 776 cc, la moto eroga 84 cavalli e 78 Nm di coppia, offrendo così prestazioni ineguagliabili su ogni tipo di percorso.

Sinergia perfetta

La scelta di Suzuki come moto ufficiale punta a una sinergia tra le due ruote motorizzate e quelle ciclistiche. V-Strom 800DE, con il suo design robusto e versatile, è perfettamente attrezzata per affrontare le sfide logistiche di ciascuna tappa, dalle pianure ventose alle salite più ardue. Dotata di sospensioni a lunga escursione e una protezione aerodinamica ottimale, è progettata per garantire comfort e maneggevolezza, qualità fondamentali per eventi di lunga durata come il Giro d’Italia.

Una flotta in rosa… imponente

Con una flotta di ben 46 moto, Suzuki non si limita a fornire un singolo modello di punta. Ogni unità della flotta è stata selezionata per garantire la massima affidabilità e la capacità di supportare l’organizzazione e i media in condizioni diverse. Il serbatoio da 20 litri della V-Strom assicura che le moto possano operare per lunghi tratti senza bisogno di frequenti soste per il rifornimento, un aspetto critico nelle lunghe giornate di gara.

Parola al Direttore Divisone Moto Suzuki

Durante la conferenza, Paolo Ilariuzzi, Direttore Divisione Moto e Marine di Suzuki, ha espresso l’entusiasmo dell’azienda per questa nuova avventura: “Suzuki è orgogliosa di essere stata scelta da RCS Sports & Events per seguire tutte le manifestazioni storiche del circuito Corsa Rosa. La livrea rosa della V-Strom 800DE esposta qui a Verona simboleggia proprio questo nuovo legame.”

Paolo Ilariuzzi, Direttore Divisione Moto Suzuki
Fonte: Redazione Virgilio Motori
Paolo Ilariuzzi, Direttore Divisione Moto e Marine di Suzuki

Unione ricca di significato per un futuro promettente

La livrea rosa della Suzuki V-Strom simboleggia un legame non solo fisico, ma anche emozionale tra la celebre gara ciclistica e il suo partner motoristico. Questo colore iconico, storicamente associato al leader del Giro, aggiunge un ulteriore strato di significato al coinvolgimento di Suzuki, sottolineando l’integrazione tra due mondi di appassionati delle due ruote. Con Suzuki a bordo, gli appassionati di ciclismo possono aspettarsi un Giro d’Italia ancora più dinamico ed emozionante. La presenza delle moto Suzuki lungo i percorsi offrirà non solo supporto logistico ma anche un tocco di innovazione e stile. Con la strada aperta verso il 2025, l’unione tra il brand giapponese e RCS Sports & Events promette di ridefinire il modo in cui viviamo il ciclismo su strada, introducendo elementi di alta tecnologia e design in un contesto tradizionalmente legato alla tenacia e alla resistenza.

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266688 v-strom-800de Paolo Ilariuzzi, Direttore Divisione Moto Suzuki
Piaggio Zip saluta dopo oltre 30 anni: l’icona degli anni ’90 va “in pensione” https://www.virgilio.it/motori/moto/piaggio-zip-anni-90-pensione/266414/ Mon, 27 Jan 2025 06:00:34 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=266414 L’Italia è sempre stata un Paese non solo attento alle quattro ruote, ma anche alle due. Negli anni, infatti, ha dato vita ad alcuni modelli leggendari che ancora oggi fanno innamorare mezzo mondo. Naturalmente non ci riferiamo solo alle moto, ma anche agli scooter, dove tra Vespa e Lambretta, per anni, abbiamo letteralmente monopolizzato il mercato.

Uno dei marchi più importanti in assoluto è la Piaggio, che non solo ha dato i natali alla già citata Vespa, ma anche ad altri modelli che sono poi entrati nell’immaginario collettivo. Chi è stato ragazzo negli anni ’90 non può non ricordarsi del mitico Zip, uno scooter che entrò in produzione dal 1992 e che ha letteralmente stregato tutti.

Esce di scena

I principali componenti del Piaggio Zip, che era nato per sostituire il Quartz, erano prodotti a Pontedera, mentre lo scooter veniva assemblato negli stabilimenti spagnoli di Piaggio per poi essere esportato in tutta Europa. Originariamente era raffreddato ad aria e dotato di forcella telescopica e due freni a tamburo. Negli anni ha poi vissuto vari aggiornamenti e modifiche.

Oggi però, a distanza di 33 anni dal suo esordio, il Piaggio Zip va in pensione. Il noto modello, infatti, non verrà più aggiornato. A pesare sulla decisione di Piaggio c’è la nuova normativa Euro 5+ per le due ruote. Lo Zip, infatti, già da tempo non aveva più quel successo che faceva registrare sino a qualche anno fa e quindi per l’azienda di Pontedera sarebbe stato un inutile spreco di energie e denaro quello di aggiornarlo ai moderni standard.

Gli ultimi anni prima dell’addio

Dopo l’exploit della prima serie, nel dicembre del 1999 fu presentato al Motor Show il nuovo modello di Zip con carrozzeria ridisegnata. La produzione di questo scooter venne così spostata a Pontedera. Nel maggio del 2001, invece, è la volta dello Zip SP H2O, versione sportiva con raffreddamento a liquido che vede anche un restyling nella parte frontale con nuova mascherina a V più ampia e prese d’aria nella parte superiore con una livrea specifica.

A partire dal 2003, invece, è uscito di scena il motore 125, mentre i modelli 50 vengono omologati Euro 2. Passano 3 anni e Piaggio presenta anche la versione da 100 cm³ HiPer4 quattro tempi. Infine, nel 2018, per andare incontro all’omologazione Euro 4, lo Zip diventa disponibile solo con motore 4 tempi da 50 cm³. Al momento, nel listino ufficiale Piaggio, ci sono solo tre versioni di questo modello: Zip 50, Zip S 50 e Zip Special Edition 50. Per quanto concerne i prezzi di partenza costano rispettivamente: 2.199 euro, 2.299 euro e 2.399 euro.

Presto però anche questi ultimi esemplari dello Zip lasceranno il listino di Piaggio. Si tratta dell’ennesimo addio di uno storico cinquantino dopo quelli già avvenuti in passato dello Scarabeo e del Typhoon. Siamo dinanzi ad una vera e propria rivoluzione dettata dai tempi. I 14enni, infatti, preferiscono sempre di più la minicar al classico scooter. Il lancio poi di alcuni nuovi modelli come la Fiat Topolino e la Citroen Ami non hanno fatto altro che dare ulteriore impulso a tutto il mercato delle cosiddette macchine 50. Questi veicoli, infatti, stanno catturando in maniera trasversale tutte le fasce d’età: dal ragazzino alle prime armi al business man che vuole un veicolo agile per il traffico cittadino.

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266414 Piaggio Zip ai saluti: i motivi dell'addio
Motor Bike Expo 2025, tutte le novità di Aprilia e Moto Guzzi https://www.virgilio.it/motori/moto/motor-bike-expo-2025-aprilia-moto-guzzi/266307/ Fri, 24 Jan 2025 17:59:00 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=266307 Non solo due, ma anche quattro ruote: l’Italia è culla di una tradizione motociclistica che affonda le radici nel secolo scorso e mantiene la sua eccellenza nel panorama globale, grazie a marchi iconici e creazioni di alta qualità. Modelli competitivi e tecnologie all’avanguardia hanno lasciato un segno indelebile nella storia, rafforzando il suo primato nel settore. Per dare il miglior benvenuto al 2025, Verona ospita da venerdì 24 a domenica 26 gennaio un evento imperdibile per gli appassionati: il Motor Bike Expo.

Alla manifestazione, palcoscenico delle ultime novità, prendono parte anche due icone italiane: Aprilia e Moto Guzzi. Entrambe appartengono al Gruppo Piaggio, esempio di ingegno. Al Motor Bike Expo presentano il fiore all’occhiello delle loro proposte 2025, progettate per stupire gli appassionati, unendo stile e prestazioni.

Celebrazioni e nuovi traguardi

Per Aprilia, la cerimonia permette di onorare i traguardi nelle gare off-road. Il debutto della Tuareg Rally, ispirata alla moto da competizione, è tra i momenti più attesi della kermesse. Nella città di Romeo e Giulietta approda dopo una stagione trionfale, culminata nella vittoria alla Africa Eco Race, dove Jacopo Cerutti ha confermato la sua supremazia.

Domani, dalle 11.00, lo stand del brand catalizzerà l’attenzione. Nomi di assoluto richiamo illumineranno con la loro presenza il Pad 6; dal sei volte campione iridato Max Biaggi al pilota e tester MotoGP Lorenzo Savadori, grossi nomi si daranno appuntamento. L’amministratore delegato di Aprilia Racing, Massimo Rivola, farà gli onori di casa, dando il suo più caloroso benvenuto ai compagni di viaggio. Alle 12.30 è prevista la celebrazione del successo del Team Aprilia Tuareg Racing alla Africa Eco Race. Sarà un’opportunità di ripercorrere le prestazioni con Cerutti e il resto della squadra.

Ci sarà poi qualcos’altro degno di nota: la première della Aprilia Tuareg Rally. Derivata dalla moto da competizione, la neoarrivata mira a essere un punto di riferimento tra le bicilindriche dedicate all’off-road. Sottoposta a una serie di aggiornamenti specifici, compie un salto evolutivo ulteriore in termini di percorrenza. Le modifiche attuate dai tecnici le consentono, infatti, di affrontare con maggiore facilità i sentieri impervi. Tra il parafango anteriore alto, le sospensioni Kayaba con escursione di 240 mm e un propulsore con mappatura specifica, la Tuareg Rally è pronta a raggiungere nuovi livelli di eccellenza.

Motor Bike Expo 2025, c'è l'Aprila Tuareg Rally
Fonte: Ufficio Stampa Gruppo Piaggio
L’Aprilia Tuareg Rally va in scena al Motor Bike Expo 2025

Una delle proposte di maggiore fascino è la nuova Aprilia Tuono 457. Rivolta a un pubblico giovane e in cerca di un’entry-level vivace e grintosa, monta un motore da 47,6 CV a 9.400 giri/min e una coppia motrice di 43,5 CV a 6.700 giri/min. Al di là delle emozioni trasmesse, il propulsore assicura fluidità di guida, essenziale per chi muove i primi passi nel mondo delle due ruote. Fedele al carattere sportivo tipico della Casa, ha una maneggevolezza tale da soddisfare i neofiti. Le linee aggressive e i dettagli curati incarnano l’essenza audace della gamma Tuono. Per quanto riguarda l’ergonomia, gli sviluppatori hanno affinato una base ottima, adesso ancora migliore.

La RS 660 Factory e la Tuono 660 Factory, dotate di sospensioni Öhlins e di un’aerodinamica ottimizzata, alzano ulteriormente l’asticella delle sportive di categoria. Incarnano l’essenza delle sportive di media cilindrata, in modo da unire performance elevate e versatilità. Adatte sia alla pista che all’uso quotidiano, le versioni Factory portano il piacere di guida a un livello superiore.

Invece, la V4 Factory continua a occupare una posizione di rilievo nell’ambito delle superbike; dotata di un motore V4 da 220 CV, vanta un’aerodinamica studiata ai fini di stabilità e aderenza, e i sistemi di controllo elettronici sono un ulteriore punto a favore. Infine, Aprilia mette in mostra le sue proposte pensate per i più giovani, nello specifico la RS 125 e la Tuono 125. Equipaggiate con unità brillanti e un equipaggiamento senza rivali, coniugano sicurezza e divertimento: una porta d’accesso ideale al mondo Aprilia.

Oltre ai modelli appena nominati, il produttore lancia i Trofei Racing, nello specifico il Racing RS 457: in programma su circuiti come Misano, Imola e Cremona, darà ai ragazzi l’opportunità di approcciarsi alle competizioni agonistiche.

Gamma rinnovata

Anche Moto Guzzi, uno dei brand di maggiore richiamo nel panorama nazionale, si presenta al Motor Bike Expo con una gamma del tutto rinnovata. In primo piano, la nuova V7 Sport, l’interpretazione più briosa e tecnologia della celebre V7. Rispetto alla “formula base”, si distingue per una serie di caratteristiche, nella fattispecie il doppio freno a disco anteriore, la forcella rovesciata e il Riding Moto Sport. Elementi utili ad avere il massimo controllo e performance avanzate, senza sacrificare lo stile accattivante. Il bicilindrico a V di 90°, ulteriormente potenziato, resta il cuore pulsante del pulsante.

Moto Guzzi V7, la briosa versione Sport
Fonte: Ufficio Stampa Gruppo Piaggio
La Moto Guzzi V7 è ancora più briosa nella versione Sport

Tra i vari “colpi in canna” dell’azienda di Mandello del Lario, spiccano le varie versioni della V85, così da andare incontro a differenti esigenze di viaggio: dalla V85 TT, adatta per l’avventura, alla V85 TT Travel, equipaggiata per i lunghi tragitti, fino alla V85 Strada, più versatile per un uso quotidiano. E guai a snobbare la Moto Guzzi Stelvio Duecento Tributo, un’edizione limitata celebrativa del rinomato passo alpino. Realizzata in 2.758 esemplari numerati, in omaggio ai tornanti dello Stelvio, presenta una dotazione completa e una tonalità esclusiva, in maniera da enfatizzarne il carattere spartano.

Moto Guzzi incarna la grandezza del Made in Italy, un sinonimo di avventura e scoperta. Nel corso dell’evento veronese, la Casa di Mandello del Lario propone il nuovo programma Experience, che prevede destinazioni uniche durante il 2025, una su tutte l’Islanda, l’ideale se siete amanti dei paesaggi mozzafiato. Iniziative simili, indirizzate a biker di ogni livello, costituiscono l’occasione giusta per vivere la passione delle due ruote in compagnia, alla scoperta di mete con altri irriducibili.

Il Motor Bike Expo 2025 si conferma una tappa obbligata per gli amanti del genere, dove Aprilia e Moto Guzzi si fanno artefici di innovazione e tradizione. Le novità svelate non solo soddisfano le esigenze dei fan più esigenti, ma offrono anche una visione chiara del futuro della mobilità su due ruote. Verona, per un weekend, diventa la capitale del motociclismo italiano e internazionale, dove ogni modello, competizione e celebrazione sono un tributo a miti immortali.

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266307 Aprilia Tuono 457, coraggio di osare Motor Bike Expo 2025, c'è l'Aprila Tuareg Rally Moto Guzzi V7, la briosa versione Sport
Ducati partecipa al Motor Bike Expo 2025: il mondo Scrambler protagonista https://www.virgilio.it/motori/moto/ducati-motor-bike-expo-2025/266244/ Thu, 23 Jan 2025 16:10:13 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=266244 Ducati sarà tra i principali protagonisti dell’edizione 2025 di Motor Bike Expo, in programma tra il 24 e il 26 di gennaio a Veronafiere. Si tratta del primo grande appuntamento fieristico del 2025 per il mondo delle due ruote e la Casa italiana ha scelto di essere presente con uno spazio dedicato interamente al mondo Scrambler.

Per l’occasione, Ducati esporrà l’intera gamma Scrambler, andando anche a mostrare le novità presentate con la Ducati World Première 2025. Per gli appassionati, quindi, si tratta di un’occasione davvero imperdibile per scoprire da vicino il mondo Ducati e le ultime novità realizzate dalla Casa italiana.

Prima di elencare le novità che Ducati porterà alla fiera, vi ricordiamo che potete consultare la nostra guida su Motor Bike Expo 2025 per scoprire tutti i dettagli sull’evento che prenderà il via tra poche ore, radunando migliaia di appassionati del mondo delle due ruote.

Le novità Ducati in mostra

Negli ultimi mesi, Ducati ha annunciato una lunga serie di novità, andando ad arricchire con diversi nuovi progetti la sua gamma, con l’obiettivo di sostenere il suo programma di crescita. L’appuntamento con Motor Bike Expo 2025 rappresenta, quindi, un’opportunità per tutti gli appassionati che avranno la possibilità di ammirare da vicino le ultime arrivate della casa di Borgo Panigale, sempre più punto di riferimento del mondo delle due ruote. Come anticipato in precedenza, Ducati ha scelto la fiera veronese per dedicare spazio al mondo Scrambler, con tanti modelli da scoprire. Ci sono, però, anche altre novità da tenere d’occhio oltre alla possibilità di sfruttare l’area dedicata per i test drive.

Scrambler protagonista

In occasione di Motor Bike Expo 2025, Ducati mostrerà i nuovi Icon Dark e Full Throttle, e la speciale Scrambler Ducati 10° Anniversario Rizoma Edition, una particolare limited edition (complessivamente saranno realizzati solo 500 esemplari) che è stata realizzata in collaborazione con Rizoma per celebrare i 10 anni della Land of Joy. Le novità non finiscono qui. La fiera veronese, infatti, sarà il palcoscenico scelto da Ducati per la prima italiana della concept CR24I, realizzata dal Centro Stile Ducati e mostrata in anteprima lo scorso maggio, in occasione del Bike Shed Show di Londra.

Da segnalare, inoltre, che Ducati sarà presente anche nell’area esterna alla fiera. Per gli appassionati, infatti, ci sarà la possibilità di provare con mano lo Scrambler Nightshift. L’azienda, inoltre, ha annunciato la possibilità per i visitatori di provare anche  la nuova Multistrada V4 S e la DesertX Rally. Ci saranno, quindi, varie opzioni tra cui scegliere  per poter effettuare un test driver e provare una nuova Ducati.

Come partecipare alla fiera

Motor Bikxe Expo 2025 si svolgerà tra il 24 e il 26 di gennaio, presso Veronafiere. Per accedere alla manifestazione e visitare lo stand Ducati (oltre che per scoprire tutte le altre novità in mostra) è necessario acquistare un biglietto. Il costo è di 21 euro al giorno. Per tutti i dettagli in merito è possibile visitare il sito ufficiale dell’evento motorbikeexpo.it dove si può scoprire il programma completo e ottenere tutte le info su come arrivare e parcheggiare.

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266244 Ducati protagonista a Motor Bike Expo
Motor Bike Expo 2025: date, biglietti, orari e come arrivare https://www.virgilio.it/motori/moto/motor-bike-expo-2025-date-biglietti-orari/266211/ Thu, 23 Jan 2025 10:08:53 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=266211 I centauri sono pronti a inaugurare il 2025 con il consueto appuntamento del Motor Bike Expo. Arrivato alla diciassettesima edizione è in programma nelle date dal 24 al 26 gennaio a Verona. L’evento è meno caotico rispetto alla fiera dell’EICMA che si tiene a fine anno a Milano. Troverete un ambiente più rilassato e familiare. Per anni la sigla MBE rimandava alla customizzazione e ai chopper. Il luogo ideale per harleysti e amanti del tuning ha cambiato forma.

Il Motor Bike Expo si è evoluto al punto tale da diventare una fiera, decisamente, più eterogenea, che tratta il segmento dell’off-road, delle moto stradali e delle principali proposte di serie. Al Motor Bike Expo 2025 esporranno Aprilia, Ducati, Moto Guzzi, BMW, Yamaha, Mondial, Kove, Benelli, Borile, Moto Morini, Royal Enfield, Kawasaki, Triumph, Suzuki, Harley-Davidson e tanti altri top brand mondiali. Si spazia dall’ambiente adventure a quello più tradizionale, con oltre 700 espositori. Un vero paradiso per gli amanti delle due ruote, incuriositi dalle gamme ufficiali dei migliori marchi ma anche dal lavoro dei preparatori.

Appuntamento imperdibile al Motor Bike Expo 2025

Le più importanti Case produttrici, tra cui Ducati e Aprilia, saranno presenti in forma ufficiale, divise in 8 padiglioni. Il primo, solitamente, è incentrato sul custom, a cui si aggiunge un’ampia zona esterna, dedicata a show dal vivo di vario genere, sia di moto che di auto. E’ pronta una pista per moto off-road, una rampa per lo spettacolo freestyle e aeree per i demo ride, corsi di guida e test ride esclusivi a cura di Yamaha.

Per chi arriva dall’autostrada A4 l’uscita è quella di Verona Sud, un paio di chilometri dalla zona fiera. Per coloro che viaggiano dalla A22 Modena-Brennero l’uscita migliore è quella di Verona Nord. Se giungerete da Verona in treno la stazione di riferimento è Verona Porta Nuova, posta all’incrocio tra la linea del Brennero e quella fra Torino e Trieste. Dalla stazione, sita a 3 km di distanza, si può arrivare in 5 minuti con un taxi (tariffa di circa 8 Euro) o in autobus (10 minuti, costo di 0,90€). I parcheggi della fiera di Verona sono stati creati nel perimetro del quartiere fieristico e sono i seguenti: P1 Scalo Ferroviario, P2 Santa Teresa, P3, P4 Multipiano e P11 in via Scopoli.

Il prezzo dei biglietti dell’evento

Il costo intero dei ticket per entrare al Motor Bike Expo acquistati in cassa è di 24 €, che scendono a 21 se prenotati online. È prevista la riduzione a 16 € per i ragazzi tra i 14 e i 17 anni, per gli over 65, gruppi di oltre 30 persone, tesserati FMI, HOG (Harley Owners Group) o Vespa Club d’Italia. Invece, risulta gratuito per i ragazzini fino a 13 anni. Il costo è ridotto o gratuito per i diversamente abili, in base al tipo di disabilità.

L’orario di apertura del Motor Bike Expo 2025 è previsto alle 9:00, mentre la chiusura è fissata alle 19:00. Infine, nelle giornate di sabato 25 e domenica 26, tra le 8 e le 20, sarà attivo il servizio navetta gratuito tra la fiera e il parcheggio Genovesa, posto nelle vicinanze del casello di Verona Sud. Per chi arriverà in moto, invece, è stato predisposto un parcheggio gratuito, il “Motor Park”, evidenziato da apposita segnaletica e accessibile dalla Porta C situata in via Silvestrini, valido solo per i motociclisti già provvisti di ticket d’ingresso all’evento.

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266211 Cresce l'attesa per l'esposizione motociclistica a Verona
Vespa 946 Snake, nuova edizione limitata del modello che ha fatto la storia https://www.virgilio.it/motori/moto/vespa-946-snake-nuova-edizione-limitata-del-modello-iconico/265066/ Tue, 14 Jan 2025 06:30:11 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=265066 Vespa 946 Snake è la nuova edizione limitata dello storico modello di Vespa, creata per celebrare l’anno del Serpente nel calendario lunare. Questo modello esclusivo incarna l’essenza dell’inverno, con un design ispirato ai paesaggi ghiacciati e alla bellezza eterea della stagione. In realtà la piccola leggenda di Pontedera è buona per tutte le stagioni.

Un’eleganza glaciale

La livrea azzurra iridescente con sfumature sui toni del ghiaccio richiama la purezza e la forza di un paesaggio innevato, creando un’immagine di eleganza glaciale. L’ispirazione del serpente si manifesta nelle manopole e nella sella, modellate per richiamare la morbida texture della pelle dell’animale. Il tocco finale è dato dal biscione cromato, presente sul tappo del serbatoio e sul parafango, che completa un’opera di stile che unisce forza, grazia e originalità.

Disponibile in soli 888 pezzi numerati, Vespa 946 Snake è destinata a diventare un pezzo da collezione. Si inserisce nella Lunar Collection, una serie di modelli in edizione limitata che rendono omaggio al calendario lunare. Il 2025 è l’anno del Serpente, una creatura imperiale ed enigmatica che invita a superare i propri limiti, a vivere con audacia e a viaggiare oltre i confini. Vespa 946 Snake nasce proprio come massima espressione di questa filosofia, grazie alla sua capacità di adattarsi agli ambienti e di trasportare chiunque dappertutto.

Accessori coordinati

Per completare l’esperienza Vespa 946 Snake, sono disponibili una serie di accessori progettati con la massima attenzione al design e alla funzionalità, in sintonia con lo stile della collezione. Il casco, con interni removibili e visiera fumé, presenta una cura artigianale per i dettagli. Il suo colore, un azzurro iridescente con un serpente cromato in 3D, rispecchia la finitura dello scooter.

Inoltre Vespa Snake Capsule, presentata in anteprima a ottobre, è stata ampliata con due nuovi capi chiave:

  • il puffer coat, in total white e floor-length, avvolge il corpo in un abbraccio morbido e caldo. I dettagli del profilo del serpente tono su tono richiamano il tema centrale della collezione.
  • Il bomber jacket, invece, rompe il silenzio con la sua lucentezza iridescente, evocando le sfumature ghiacciate del paesaggio invernale. Il contrasto tra il tessuto lucido e i ricami con grafiche di collezione conferisce al capo un’estetica forte e contemporanea.

Un viaggio nel mondo del lifestyle

Vespa rafforza la sua presenza nel mondo del lifestyle con un progetto retail su scala globale. Nel primo trimestre del 2025, una serie di pop-up store apriranno in prestigiose location selezionate, dove Vespa 946 Snake sarà esposta insieme alla Vespa Snake Capsule e agli accessori in edizione limitata.

Il viaggio dei pop-up di Vespa nel mondo toccherà luoghi simbolo del lifestyle, come:

  • Roma, Rinascente Tritone;
  • Parigi, Galeries Lafayette Champs-Elysées;
  • Milano, La Rinascente;
  • Vienna, Steffl;
  • Pechino, Galeries Lafayette;
  • Istanbul, Vakko;
  • Bangkok, Emquartier;
  • Singapore, Paragon;
  • Hanoi, Trang Tien;
  • Giacarta, Plaza Indonesia.

Vespa: un’icona globale

Nata nel 1946, Vespa ha attraversato 78 anni di storia, con oltre 19 milioni di esemplari diffusi in tutto il mondo. Oggi è un riferimento globale di stile, eleganza e tecnologia, un brand amato in ogni angolo di pianeta. Con quasi due milioni di mezzi prodotti nell’ultimo decennio, Vespa sta vivendo uno dei periodi più felici della sua storia. Vespa 946 Snake è un’ulteriore conferma del successo di questo modello inconfondibile, capace di rinnovarsi continuamente pur rimanendo fedele alla sua essenza.

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265066 Vespa 946 Snake, la serie speciale
Il lusso della libertà, perché le moto non sono più un sogno per i giovani https://www.virgilio.it/motori/moto/il-lusso-della-liberta-perche-le-moto-non-sono-piu-un-sogno-per-i-giovani/264567/ Fri, 10 Jan 2025 12:30:13 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=264567 Qualche giorno fa, nella tipica postura degli antichi pensatori greci (con un gomito appoggiato al bancone) si commentava l’idea provocatoria di un concessionario di esporre il prezzo delle proprie moto al kg. Detto che se fa vendere una moto in più l’idea è giusta per definizione, ciò che colpiva era la nudità con cui le moto vengono mostrate, senza addosso quell’abito simbolico, fatto di storia e significati, che da sempre le veste: un modo pornografico per vendere. Alla nostra generazione non è mai passato per il cervello di pensare a quanto potesse costare al kg, perché i sogni non si pesavano, mentre oggi questa formula strampalata mette in luce cosa sono diventate le motociclette per le nuove generazioni: un’opzione tra le tante per gestire gli spostamenti.

Allora diventa accettabile mettere sullo stesso piano un nuovo marchio cinese con un vecchio marchio americano, tedesco o italiano. Se per le nuove generazioni scompare il valore simbolico legato alla storia dei marchi, ecco che allora anche il costo al kg può diventare accettabile come parametro per scegliere quale comprare.

Che cosa erano invece le motociclette per noi? Di certo la loro efficacia negli spostamenti era l’ultimo dei pensieri. Le motociclette erano la furia che ci strappava e ci portava lontano da tutto quello che non avremmo voluto avere intorno. Erano le curve di velluto da fare con testa libera e leggera, erano il grido folle, ubriaco e liberatorio lanciato a gas spalancato, erano l’abbraccio mattutino dell’aria cristallina sulle Alpi e il tempo di valore della vita, quello speso insieme alle persone che ti eri scelto.

Le motociclette rappresentavano tutto quello che il nostro piccolo ed egoista bambino interiore voleva essere ogni minuto, ogni secondo della propria vita, senza nemmeno un pensiero agli altri, alle responsabilità e a tutte quelle brutte cose da adulti. Erano il mezzo per scappare da tutto quello che pesava sul cuore di quell’eterno bambino, ma per desiderare quell’evasione bisogna prima di tutto che quel bambino abbia abbastanza spazio per sopravvivere e per continuare a mal sopportare i gravosi pesi dell’anima.

Nessuno creda che le nuove generazioni siano più aride o che vivano serenamente le costrizioni, è che purtroppo il mondo in cui crescono è più complesso e compresso. Corrono da subito su binari costruiti per raggiungere lo status o anche solo la pagnotta, in un mondo dove la selezione è sempre più feroce e precoce. Provo dispiacere per il mondo in cui sono costretti a crescere, dove correre a tappe forzate e prestabilite è una necessità se non vuoi accontentarti delle briciole.

Le motociclette sono state un lusso che oggi tanti giovani non possono permettersi non solo per una questione di soldi, ma per mancanza di libertà di scelta su cosa mettere dentro la propria vita nel percorso per diventare grandi. E’ passato un quarto di secolo dall’inizio del nuovo millennio e possiamo dirlo con ragionevole certezza: le cose non stanno andando come ce le immaginavamo nel 2000.

Allora il mio augurio è di trovare la forza per portare quelle correzioni necessarie a restituire alle prossime generazioni un mondo migliore, in cui le motociclette non sono solo un mezzo di locomozione e che il senso di libertà torni ad essere un valore attraverso cui scoprire come realizzare se stessi e non un lusso inutile, un intralcio in una vita vissuta come una corsa ad ostacoli. Avanti tutta con forza, coraggio e con il fucile sempre carico di sorrisi. Buon 2025 a cavallo di qualsiasi mezzo, purchè inutile, inefficiente e meraviglioso!

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264567 uomo di 50 anni in moto
QJ SRK 921 RR, “ricetta italiana” in salsa cinese https://www.virgilio.it/motori/moto/qj-srk-921-rr-ricetta-italiana-in-salsa-cinese/264744/ Thu, 09 Jan 2025 13:40:55 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=264744 Dopo che per anni abbiamo nutrito diffidenza verso la qualità, l’affidabilità e la tecnologia delle Case motociclistiche cinesi, pensando che avrebbero continuato a produrre solo scooter e motocicli di piccola e media cubatura, rileviamo che il loro interesse si sta progressivamente spostando verso categorie e cilindrate più prestigiose (quelle presidiate esclusivamente da Marchi giapponesi e occidentali), che sino a non molto tempo fa erano ritenute da loro inavvicinabili.

Le “partnership” delle Aziende motoristiche del Dragone con i più importanti produttori occidentali e l’acquisto di Marchi motociclistici europei (e pure italiani), sta portando la Cina ad aprire inesorabilmente nuovi fronti espansionistici nei mercati mondiali. E l’acquisizione di brand come la Benelli (storico Marchio pesarese con una lunga tradizione nel mondo delle moto) da parte del Gruppo cinese QJ Motor nel 2005, è stata una mossa che si è rivelata fondamentale per conquistare più ampie quote di mercato.

Le nuove sfide per le Case cinesi

Analizzando la situazione, le tendenze e pure quanto si è visto all’ultima esposizione milanese dell’EICMA, sembra evidente l’intento dei produttori cinesi di agire su due fronti paralleli. Da una parte l’offerta di modelli attraverso blasonati Marchi nostrani all’uopo acquisiti (Benelli, Moto Morini, SWM, Mondial, Morbidelli ecc.) e dall’altra, la creazione di altrettante proposte con i propri brand in Oriente, sintomo della necessità di affermare anche il proprio “know how” in categorie e cilindrate nelle quali non erano mai stati presenti in precedenza.

Ci riferiamo alle moto sportive di media e alta cilindrata, dove le Case giapponesi e occidentali vantano un notevole consolidato di credibilità. Prendiamo la QJ Motor (che, oltre a possedere il Marchio Benelli, dichiara di avere una partnership con la MV Agusta): fondata nel 1985 come parte del Qianjiang Group (che a sua volta è parte del megagruppo automobilistico Geely), è oggi una delle aziende più importanti nella produzione di motociclette e scooter in Cina, nonché un attore emergente a livello internazionale.
Anche all’ultimo Salone di Milano ha allestito uno stand amplissimo e rutilante di prodotti, peraltro riusciti non solo nell’estetica. Non c’erano esclusivamente scooter e piccole o medie naked, ma anche un’autorevole presenza di modelli sportivi di cilindrata elevata, alcuni già in vendita nel nostro Paese (come la SRK 800, con motore a 4 cilindri), assieme ad altri che dimostrano chiaramente l’intenzione di allargare la gamma verso l’alto.

Design accattivante, ma dejà vu…

È il caso della velleitaria SRK 921 RR, presentata in versione pressoché definitiva e pronta a entrare ufficialmente nel nostro mercato (si parla della prossima primavera). Con il motore a 4 cilindri di 921 cm3 (la Casa dichiara che sia di derivazione MV Agusta, così come il telaio…), si fa notare per le linee grintose e dettagli di pregevole ricercatezza, come il cattivissimo scarico a 4 “canne sovrapposte” che fuoriescono dal fianco destro. Il design complessivo è gradevole, anche se in parecchi spunti ricorda altre sportive italiane (made in Varese o in Borgo Panigale…).

Nella parte anteriore della carenatura integrale, spiccano l’affilato cupolino, che ingloba due coppie di fari e, nei lati, un paio di alule aerodinamiche. Il serbatoio e il codino impettito sono collegati attraverso strutture in contrasto di colore (rosso o nero) caratterizzate da una certa raffinatezza, mentre la carenatura è ben raccordata al resto e lascia intravedere alcune parti del telaio in tubi di colore nero, chiuso posteriormente da massicce piastre pressofuse in lega leggera.

La sportiva cinese ha grinta da vendere
Fonte: Ufficio Stampa QJ
Nel fianco sinistro la 921 RR ricorda parecchio le medie supersportive giapponesi

“Sospesa” come si deve

La ciclistica della QJ SRK 921 RR è affidata a componenti di qualità: la forcella a steli rovesciati è una Marzocchi regolabile di 43 mm Ø, come lo è pure l’ammortizzatore di sterzo posto tra la piastra superiore della forcella e il serbatoio. Al retrotreno troviamo, invece, un monoammortizzatore, anch’esso ampiamente registrabile.
La massa dichiarata (223 kg in ordine di marcia) non è propriamente contenuta per questo tipo di veicolo e comunque superiore a quella delle concorrenti giapponesi e occidentali, mentre è da maximoto la scelta delle coperture – 120/70 anteriore e 190/50 posteriore – montate su cerchi in lega di 17”. L’impianto frenante è affidato a un doppio disco anteriore di 320 mm Ø con pinze radiali Brembo a quattro pistoncini; dietro troviamo un disco singolo di 260 mm Ø, sempre con pinza Brembo.

A onor del vero, di questa interessante proposta sportiva le informazioni ufficiali non sono troppo abbondanti: sebbene se ne dia per certo l’arrivo nelle concessionarie del Bel Paese nei primi mesi del 2025, la SRK 921 RR non compare ancora nel sito italiano della QJ Motor). Ma soprattutto non si sa nulla, al momento, del prezzo: come ci hanno ormai abituato i Produttori cinesi dovrebbe essere concorrenziale, per quanto le voci che circolano parlino di ben 13.000 euro…

Prestazioni dichiarate da ipersportiva

Al passo coi tempi il motore: un quattro cilindri in linea frontemarcia raffreddato a liquido, con distribuzione bialbero a camme in testa a sedici valvole e alimentazione a iniezione elettronica. Niente male la potenza e la coppia di cui è accreditato (dati esposti all’EICMA): rispettivamente 163,2 CV (120 kW) a 13600 giri/’ e 93 Nm a 11000 giri/’.

Non v’è dubbio che questo e altri modelli che andranno ad arricchire “l’alto di gamma” del comparto delle 2 ruote sportive rappresentano una sfida importante per i Produttori cinesi che, per potersi affermare definitivamente sul mercato, dovranno dimostrare di avere una qualità costruttiva all’altezza delle aspettative e una rete di assistenza efficiente e capillare.

Corsi e ricorsi storici…

Valutando la situazione, appare evidente l’analogia tra la progressiva “invasione” del Vecchio Continente attuata dall’industria motociclistica cinese rispetto a quella giapponese degli Anni 60. In quell’epoca, le Case del Sol Levante erano accusate di copiare senza ritegno i modelli europei, ma col tempo e il sedimentarsi dell’esperienza, sono riuscite ad affinare i loro veicoli, raggiungendo un livello di personalità, di innovazione e – soprattutto – di qualità che le ha fatte presto raggiungere i vertici assoluti del settore, con l’effetto collaterale di dare una bella scossa alle Case nostrane da anni adagiate sugli allori…

Oggi, la Cina può contare sul vantaggio di avere un più agevole accesso a tecnologie avanzate e a collaborazioni strategiche con i migliori marchi europei (il che permette di accelerare il processo di innovazione e crescita…). Viene solo da chiedersi se le Case del Dragone, così come hanno fatto quelle giapponesi, riusciranno a guadagnarsi la stima e la fiducia di un mercato così selettivo ed esigente come quello di sportive e supersportive… Voi cosa ne pensate?

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264744 QJ SRK 921 RR, una ricetta riuscita La sportiva cinese ha grinta da vendere
Moto Guzzi Mandello, il nuovo stabilimento è quasi pronto: mix tra storia e modernità https://www.virgilio.it/motori/moto/moto-guzzi-mandello-nuovo-stabilimento-quasi-pronto/264593/ Tue, 07 Jan 2025 14:29:31 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=264593 Lo storico stabilimento Moto Guzzi a Mandello del Lario è protagonista di un’importante riqualificazione che è quasi giunta al suo termine, un progetto ambizioso voluto dal compianto Roberto Colaninno e guidato da suo figlio Michele. I lavori dovrebbero rispettare le scadenze di metà febbraio 2025, facendo diventare la fabbrica un moderno esempio di sostenibilità ambientale e punto di riferimento per gli appassionati del marchio, i giovani e il turismo internazionale.

Un progetto ambizioso

L’obiettivo fissato è stato quello di ricreare uno spazio che fosse in grado di rispettare la storia di Moto Guzzi e la sua capacità di innovazione, pur guardando al futuro. Il progetto, firmato dall’architetto americano Greg Lynn, ha previsto il mantenimento del perimetro originale della fabbrica di via Parodi, ma con una ristrutturazione completa degli interni, fatta eccezione per i siti storici come la Galleria del Vento.

Il nuovo stabilimento sarà un luogo di aggregazione, non solo un centro di produzione. Oltre alla fabbrica e al museo, il progetto prevede la realizzazione di un albergo, un ristorante, una piazza, un centro congressi e altri spazi aperti al pubblico. L’impatto del progetto si estenderà ben oltre l’azienda stessa. Questo impianto sarà un fiore all’occhiello per tutta la zona, perché possiede delle potenzialità turistiche e produttive per dare una spinta positiva allo stesso Mandello del Lario, e alle aree limitrofe. Il museo, prima del Covid, attirava già oltre 50.000 visitatori all’anno, a cui si aggiungono gli appassionati che partecipano agli eventi come lo storico motoraduno.

Moto Guzzi pensa al presente e al futuro

L’ampliamento degli spazi di produzione porterà anche ad un aumento del personale impiegato in Guzzi. L’azienda mira a produrre almeno 40.000 unità all’anno, il che richiederà un numero maggiore di addetti ai lavori. Il progetto rappresenta un investimento importante per il futuro di Moto Guzzi e per la comunità di Mandello del Lario, un simbolo di rinascita e di innovazione nel rispetto della tradizione.

Sono molteplici i punti chiave dietro al progetto, come: la sostenibilità ambientale, infatti i nuovi edifici sono realizzati con materiali ecosostenibili e impianti fotovoltaici, rispettando le cubature originali; la modernità aziendale, non a caso la fabbrica sarà un esempio di lungimiranza, pur conservando il fascino della lunga storia del marchio; luogo di aggregazione, come detto, grazie alla presenza di spazi aperti al pubblico; e attrazione turistica, non soltanto per centauri e appassionati, ma per un’ampia fetta di popolazione.

Un’eredità importante

Il progetto di riqualificazione dello stabilimento Moto Guzzi è un’eredità importante lasciata da Roberto Colaninno. La sua visione era quella di creare un luogo che celebrasse la storia del marchio e al contempo guardasse al futuro. Il progetto, portato avanti da Michele Colaninno, promette di trasformare la fabbrica in un punto di riferimento per gli appassionati di Moto Guzzi e per la comunità di Mandello del Lario, contribuendo allo sviluppo economico e turistico del paese. L’attesa è quasi finita, basterà pazientare ancora alcune settimane e poi verrà tagliato il nastro di questo importante sito, che diventerà un baluardo della tradizione motociclistica italiana e un pilastro del domani per uno dei marchi più nobili del ricco parterre italiano.

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264593 Moto Guzzi, Mandello del Lario
Royal Enfield Classic 650, arriva dall’India ma è sempre “very british” https://www.virgilio.it/motori/moto/royal-enfield-classic-650-arriva-dallindia-ma-e-sempre-very-british/264441/ Tue, 07 Jan 2025 13:12:57 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=264441 Nell’ampia gamma di novità della gloriosa azienda inglese, ora di proprietà  indiana (che il pubblico italiano ha potuto vedere in anteprima all’edizione dell’EICMA di Milano dello scorso novembre), spicca l’inedita “Classic 650”, una bella cruiser che va ad arricchire la già abbondante squadra di modelli equipaggiata con un motore “twin” di 650 cm³: Interceptor, Continental GT, Super Meteor, Shotgun e Bear.

La Classic 650, guidabile con patente A2 (il che amplia molto il bacino di potenziali utenti), è disponibile sul nostro mercato a partire dai primi mesi del 2025, in tre diverse e ricercate colorazioni: Black Chrome, Vallam Red e la particolarissima Teal. Davvero interessanti i prezzi: 6.800 euro per la Vallam Red, 6.900 per la Teal e 7.100 per la Black Chrome.

Un design affascinante che viene dal passato

I canoni estetici tipici delle motociclette inglesi degli Anni 50 e 60, opportunamente adeguati ai nostri tempi, si ritrovano tutti in questo nuovo modello. Il termine “Classic” è ricorrente nella produzione Royal Enfield (e ne ha ben donde), ed è stato utilizzato per la prima volta nel 2008 con la 500, seguita poi dalla 350 nel 2020, entrambe monocilindriche. Sebbene le dimensioni della 650 siano ben maggiori, le somiglianze con le versioni precedenti sono marcatamente evidenti.

La Royal Enfield Classic 650, si distingue per l’equilibrato design ricco di elementi rétro che le donano un notevole carattere. Il serbatoio a goccia (di 14,8 litri), i parafanghi avvolgenti, il doppio scarico cromato e i cerchi a raggi sono davvero affascinanti ed evocano fortemente il passato, mentre il motore con l’alettatura del raffreddamento ad aria ben visibile, i coperchi della distribuzione accuratamente arrotondati e il telaio in tubi d’acciaio, trasmettono una confortante sensazione di solidità.

Dotazione originale ma tutt’altro che sofisticata

La simmetria delle due fiancate, tipica delle bicilindriche, conferisce alla Classic 650 un’armonia visiva non replicabile dai monocilindrici. Soprattutto nella zona anteriore, la somiglianza con le “piccole” Classic si fa davvero evidente. La strumentazione, semplice ed elegante, è inglobata (come nelle moto del passato) nel fanale: racchiusi nella cornice cromata troviamo, infatti, il tachimetro analogico e un piccolo display Lcd, che fornisce le informazioni relative alla marcia inserita e ai parametri di viaggio.

Ai lati dello strumento principale, si trovano il blocchetto di avviamento, e un secondo display per il sistema di navigazione (turn-by-turn): un elemento molto utile, presente anche in altri modelli Royal Enfield. Un tocco di classe è rappresentato dalle due piccole luci “spot” di posizione che, come da tradizione per questo modello, sono integrate ai lati del fanale (provvisto di una potente lampada a Led). In aggiunta, non mancano finiture curate, tipiche della recente produzione del marchio indiano, con dettagli che sicuramente gratificheranno chi cerca una moto da passeggio elegante con la quale distinguersi.

“Old style” pure la ciclistica

Si rileva l’assenza del contagiri: dettaglio che non solo potrebbe far storcere il naso all’utenza più esigente, ma che in questa versione di maggior cilindrata e potenza potrebbe essere effettivamente utile per l’ottimale gestione del cambio. Tuttavia, bisogna convenire che si tratta di una scelta in linea con lo spirito essenziale del modello, che privilegia la guida al piccolo trotto e il comfort di marcia.

La ciclistica è incentrata su un robusto telaio a doppia culla aperta in tubi di acciaio al quale è ancorato il parafango posteriore, utilizzabile – a scelta – per supportare l’eventuale sellino del passeggero o la mensola portapacchi.

Molleggiata come si deve

Completano l’avantreno della Royal Enfield 650 Classic una forcella teleidraulica Showa con steli di 43 mm Ø (e foderi verniciati in tinta col resto della carrozzeria), il cerchio a raggi di 19” con pregevole mozzo cromato, e un freno a disco singolo di 320 mm Ø con pinza a doppio pistoncino e sistema Abs integrato.

La sospensione posteriore è affidata a due classici ammortizzatori idraulici con molle a vista, ancorati al forcellone in acciaio. Il cerchio è di 18”, anch’esso con mozzo cromato, nel quale è montato un inusuale “surdimensionato” (per il retrotreno) freno a disco di 300 mm Ø, corredato di pinza a doppio pistoncino.

Royal Enfield Classic 650
Fonte: Royal Enfield
Royal Enfield Classic 650

Un cuore generoso e ben collaudato

Incastonato al centro quale elemento stressato della ciclistica, fa bella mostra di sé il motore bicilindrico parallelo che già conosciamo da alcuni anni. Infatti, non mostra significative differenze rispetto a quello degli altri modelli della gamma “Twin” di casa Royal Enfield: cilindrata di 648 cm3, raffreddamento ad aria e olio, distribuzione monoalbero a camme in testa con quattro valvole per cilindro e alimentazione a iniezione elettronica.

La potenza di 34,6 kW (47 CV) a 7250 giri/’ e la coppia di 52,3 Nm a 5650 giri/’ dovrebbero assicurare una piacevole guida in “souplesse”, mentre grazie alla ridotta altezza da terra della sella (800 mm), anche chi non è di statura elevata avrà agio di appoggiare entrambi i piedi bene a terra, facilitando così le manovre a bassa andatura. Peccato soltanto che la massa complessiva di 243 kg in ordine di marcia, perlomeno sulla carta non dovrebbe propriamente favorire l’agilità sui percorsi stretti e tortuosi. Ma probabilmente un test su strada potrà tranquillamente smentirci…

 

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264441 Royal Enfield Classic 650 Royal Enfield Classic 650
Vantaggi esclusivi per chi acquista o fa manutenzione della moto https://www.virgilio.it/motori/moto/vantaggi-esclusivi-per-chi-acquista-o-fa-manutenzione-della-moto/259149/ Fri, 20 Dec 2024 09:00:17 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=259149

Acquistare una moto o uno scooter, o affidarlo a professionisti per la manutenzione, può essere molto più che una semplice transazione: con D&G Motorsport Segrate si entra in una vera community di appassionati. D&G Motorsport Segrate non è solo un concessionario di moto e scooter, ma anche un’officina moto e scooter di riferimento per chi condivide l’amore per le due ruote. Chiunque acquisti una moto o uno scooter, usato o nuovo, o si affidi all’azienda per la manutenzione, accede a vantaggi esclusivi, eventi dedicati e sconti riservati. Scopri con noi cosa significa entrare a far parte della community.

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Fonte: DG Motorsport Segrate
Raduno motociclisti della community DG Motorsport a Segrate

Come far parte di questo mondo esclusivo: officina moto e scooter a Segrate

Far parte della community D&G Motorsport è semplice: basta acquistare una moto o uno scooter (usato o nuovo) o usufruire dei servizi presso l’officina moto e scooter per accedere a tutti i vantaggi riservati ai clienti. L’officina è specializzata in manutenzioni e riparazioni per moto e scooter di ogni marca e modello, garantendo interventi rapidi e di alta qualità. È possibile scoprire di più sulle moto e scooter disponibili e sui servizi di manutenzione richiedendo un appuntamento presso la sede D&G Motorsport Segrate.

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Guida all’acquisto di moto e scooter usati https://www.virgilio.it/motori/moto/guida-allacquisto-di-moto-e-scooter-usati/259140/ Wed, 18 Dec 2024 09:00:05 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=259140

Acquistare una moto o uno scooter usato può essere una scelta intelligente e conveniente, ma è essenziale prendere decisioni ponderate. Un acquisto avventato potrebbe portare a costi di riparazione inattesi o, peggio, a scoprire che il mezzo non è all’altezza delle aspettative. In questa guida, ti daremo i consigli essenziali per scegliere una moto o uno scooter usato di qualità e ti mostreremo perché D&G Motorsport Segrate – concessionaria di punta per le moto e gli scooter usati Yamaha e non solo – è il luogo ideale per trovare il tuo prossimo veicolo a due ruote.

Come scegliere una moto o uno scooter usato di qualità

Quando si acquista una moto o uno scooter usato, è importante valutare attentamente alcuni fattori chiave:

  1. Condizioni generali: verifica attentamente l’aspetto esterno e le condizioni del motore. Fai attenzione alla presenza di segni evidenti di usura o riparazioni improvvisate, che potrebbero influire sulla durata e affidabilità del mezzo.
  2. Chilometraggio: in linea generale, le moto e gli scooter più nuovi tendono ad avere meno problemi, ma ricorda che un chilometraggio elevato non è necessariamente un elemento negativo se la manutenzione del veicolo è stata accurata.
  3. Manutenzione precedente: richiedi il libretto di manutenzione per avere un’idea chiara degli interventi eseguiti. Veicoli con tagliandi regolari e manutenzione certificata offrono maggiore sicurezza.

È sempre consigliabile rivolgersi a concessionari ufficiali per evitare spiacevoli sorprese. D&G Motorsport è leader a Milano per la vendita di moto e scooter usati Yamaha e non solo, offrendo una vasta selezione di veicoli controllati e garantiti. Non solo, la sede di Segrate (Milano) è la più grande a livello europeo.

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Fonte: DG Motorsport Segrate
Acquisto e manutenzione di motoveicoli DG Motorsport a Segrate

Dove acquistare una moto o uno scooter usato: affidabilità e convenienza

Oltre alla qualità del veicolo, il costo è un aspetto cruciale. Rivolgersi a concessionari certificati come D&G Motorsport offre il vantaggio di un costo competitivo, senza rinunciare alla qualità. Ogni veicolo venduto è certificato dai meccanici della concessionaria, quindi puoi essere sicuro che il mezzo non presenterà problemi. Inoltre, vengono eseguiti ben 56 rigorosi controlli, accompagnati da garanzia gratuita e un servizio di traino incluso per 24 mesi. D&G Motorsport offre moto e scooter usati di alta qualità a prezzi vantaggiosi. Consulta ora le offerte di moto e scooter usati Yamaha per trovare la tua prossima due ruote tra una vasta selezione di modelli certificati e garantiti.

Acquistare una moto o uno scooter usato richiede un’attenta valutazione, ma seguendo i giusti consigli, è possibile trovare un’ottima offerta. Ti consigliamo di effettuare una ricerca approfondita e non dimenticare che affidarti a concessionari esperti come D&G Motorsport Segrate, che offrono qualità certificata e servizi aggiuntivi come la garanzia e il traino, può fare la differenza per un acquisto sicuro e conveniente.

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Fonte: DG Motorsport Segrate
Acquisto e manutenzione di motoveicoli DG Motorsport a Segrate
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Immatricolazioni due ruote a motore, positivo il mese di novembre https://www.virgilio.it/motori/moto/immatricolazioni-due-ruote-motore-mercato-postivo-novembre-2024/260055/ Sun, 15 Dec 2024 11:06:34 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=260055 Il mese di novembre del 2024 è stato molto positivo per il mercato delle due ruote a motore in Italia: sono salite le nuove immatricolazioni di moto, scooter e ciclomotori nel nostro Paese rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Stando ai dati pubblicati da parte di Confindustria ANCMA, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, a novembre 2024 le immatricolazioni di moto, scooter e ciclomotori in Italia sono salite dell’8,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Mercato due ruote: numeri in crescita per moto, scooter e ciclomotori

I numeri positivi sono spinti dal forte interesse che gli italiani continuano a dimostrare nei confronti di questa forma di mobilità: la progressione annua sul 2023 è del 4,8% in più. A favorire le nuove immatricolazioni, in parte, sono state anche le dinamiche legate al passaggio all’Euro 5+, il nuovo standard di omologazione moto in tema di emissioni che entrerà in vigore per tutti i veicoli in commercio a partire dal 2025.

Nel mese di novembre il mercato delle due ruote in Italia ha fatto registrare una crescita dell’8,8% pari a 18.278 veicoli immatricolati. L’aumento più significativo è stato quello che riguarda i ciclomotori, con immatricolazioni salite del 12,26% e 1.172 veicoli messi in strada: si tratta del miglior risultato dall’inizio dell’anno. Bene anche gli scooter con un aumento del 10,59% e ben 9.272 unità vendute; per quanto riguarda le moto l’incremento è pari al 6,38% con 7.834 nuovi mezzi su strada.

Il confronto con il 2023

Gli ottimi numeri registrati nel mese di novembre vanno a consolidare il totale annuo del 2024 con un aumento di immatricolazioni pari al 4,82% in più rispetto alle vendite del 2023: grazie ai 343.724 nuovi mezzi messi su strada, con un mese di anticipo sulla fine dell’anno sono già stati superati i volumi di vendite registrati nel 2023, chiuso a quota 337.773 veicoli.

Entrando più nel dettaglio, le moto sono cresciute del 6,14% con 149.688 veicoli immatricolati; seguono gli scooter con 176.816 unità vendute, un incremento del 4,65% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e poi i ciclomotori, unico segmento preceduto dal segno meno, in virtù delle 17.220 unità che si traducono in una flessione del 4,08% su base annua.

Numeri positivi anche per il mercato elettrico delle due ruote a novembre 2024: come si legge nel comunicato di ANCMA, beneficiando del passaggio di fine serie, per il secondo mese consecutivo si è registrato un parziale positivo con 693 veicoli registrati e una crescita del 26%.

L’analisi per modelli e cilindrata

Dall’inizio del 2024 e fino al mese di novembre, in totale sono stati immatricolati 171.441 scooter: di questi 77.814 con una cilindrata fino a 125 cc, quella che ha fatto registrare il maggior numero di vendite; seguono i modelli da 251 a 500 cc (53.381), da 126 a 250 cc (28.392), oltre i 600 cc (7.692) e da 501 a 600 cc (5.151).

Per quanto riguarda le moto, la fascia preferita dagli italiani è stata quella dei modelli con cilindrata compresa tra 751 e 1.000 cc: nei primi undici mesi dell’anno ha fatto generare 39.827 nuove immatricolazioni, il 5,35% in più rispetto allo stesso arco temporale del 2023.

Le categoria di moto più acquistate in Italia da gennaio a novembre del 2024 è stata quella delle enduro con 60.470 immatricolazioni, l’8,69% in più rispetto al 2023; seguono le naked (51.581), le turismo (16.574), le sportive (8.644) e le custom (7.878). Tutti i dati provengono dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e sono stati elaborati da UNRAE per ANCMA.

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260055 Due ruote, numeri positivi
Ducati Panigale V4 Tricolore: la nuova serie speciale celebra il Made in Italy https://www.virgilio.it/motori/moto/ducati-panigale-v4-tricolore/260000/ Sat, 14 Dec 2024 10:30:58 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=260000 Nel corso degli ultimi mesi, Ducati ha svelato diverse novità per la sua gamma. La Casa italiana, dopo aver introdotto modelli come la Multistrada V2 e la nuova versione della Diavel V4, ha svelato, in questi giorni, un’ulteriore novità. Debutta ufficialmente, infatti, la nuova Ducati Panigale V4 Tricolore. Si tratta di una versione speciale, che sarà realizzata in tiratura limitata, con l’obiettivo di andare a omaggiare il Made in Italy, di cui la stessa Ducati è un vero e proprio simbolo. La nuova versione Tricolore ha una livrea inedita, con i colori della bandiera dell’Italia, che è stata realizzata da Drudi Performance e dal Centro Stile Ducati. Il modello, inoltre, punta a massimizzare il carattere sportivo, con una serie di accorgimenti e con un motore Desmosedici Stradale in grado di stupire in termini di prestazioni, anche nell’uso in pista.

Una serie speciale esclusiva

La Ducati Panigale V4 Tricolore è dotata di una livrea tricolore (bianco, rosso e verde) arricchita da elementi in bianco e nero che vanno a ricostruire la bandiera a scacchi, che rappresenta un chiaro riferimento all’anima sportiva di Ducati, da anni punto di riferimento anche nel mondo delle corse. Nella parte frontale, c’è spazio per il numero 1 mentre sulle fiancate la serie speciale include alcuni richiami ai modelli più sportivi, come la Panigale V4 R e la Multistrada Pikes Peak. La livrea rappresenta una reinterpretazione di quella proposta dalla  750 F1 del 1984, modello che ha dato inizio alla storia delle sportive Ducati.

Molto interessante è anche la dotazione tecnica che include i cerchi in fibra di carbonio a cinque razze, più leggeri rispetto a quelli forgiati della Panigale V4 S. C’ è poi da evidenziare la presenza dell’impianto frenante anteriore Front Brake Pro, costituito da due dischi Brembo T-Drive alettati da 338,5 mm di diametro e 6,2 mm di spessore. Si tratta di un sistema derivato dai componenti dell’impianto frenante utilizzato da Ducati in Superbike.

Di serie, inoltre, troviamo una frizione a secco, pedane regolabili in alluminio dal pieno, e modulo GPS. Ducati mette a disposizione una serie di accessori, come il coperchio frizione aperto in fibra di carbonio e il kit per la rimozione del portatarga, utili a chi acquisterà la Panigale V4 Tricolore pensato all’utilizzo in pista. Sotto la scocca, invece, c’è spazio per il motore Desmosedici Stradale da 1.103 cc. Il propulsore realizzato dalla Casa italiana è in grado di erogare 216 CV di potenza e 120,9 Nm di coppia ed è abbinato al cambio a sei rapporti con Ducati Quick Shift (DQS). La potenza massima è disponibile a 13.500 giri/min mentre la coppia motrice massima è disponibile a 11.250 giri/min.

Prezzo e disponibilità della serie speciale

La Nuova Ducati Panigale V4 Tricolore sarà realizzata in appena 1.000 esemplari. Per gli appassionati e i collezionisti, quindi, ci sarà la necessità di ordinare in tempi rapidi il modello che, esaurita la produzione prevista, uscirà dal mercato. Ducati ha già annunciato il prezzo di listino: la nuova serie speciale sarà venduta con un prezzo di 54.000 euro. Le consegne, invece, sono previste nel corso del 2025.

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260000 Debutta la nuova Ducati Panigale V4 Tricolore
125cc in autostrada, una svolta per la mobilità su due ruote https://www.virgilio.it/motori/moto/125cc-autostrada-svolta-mobilita/259850/ Fri, 13 Dec 2024 06:00:21 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=259850 Il Codice della Strada è un qualcosa, per certi aspetti, di fluido e mutevole. Con l’avanzare della tecnologia, infatti, vengono modificati limiti e leggi varie che riguardano l’utilizzo di auto, moto e altri veicoli. Il 14 dicembre 2024 è stato già segnato in rosso da molti perché decreta una definitiva svolta grazie ai tanti cambiamenti messi in atto dal Governo. Le nuove normative riguarderanno vari settori con un inasprimento delle pene per determinate infrazioni.

C’è grande attesa però anche nel mondo delle due ruote, perché a partire da tale data, le moto e gli scooter di cilindrata 125cc (cilindrata non inferiore a 120cc o con potenza non inferiore a 6kW per gli elettrici), potranno accedere ad autostrade, tangenziali e superstrade veloci. Si tratta di una svolta epocale per il settore, che potrebbe dare anche un deciso boost alle vendite di questo segmento.

Cosa comporterà

Questa novità potrebbe avere un impatto decisamente importante sull’Italia, in particolar modo per coloro i quali hanno da poco compiuto 18 anni. Se prima, infatti, l’unica via percorribile in tal senso era l’auto, ora la moto o lo scooter diventano un’alternativa possibile per fare piccoli viaggi, visto che i 125 possono essere guidati anche da coloro i quali sono in possesso di Patente B.

La moto ha un costo meno esoso della vettura e soprattutto limita il traffico e le emissioni, offrendo di fatto una rapida soluzione a tanti problemi che attanagliano le nostre strade. Andre Colombi Country Manager di Yamaha Motor Europe N.V., Filiale Italia, si è detto entusiasta di questa notizia e in particolare ha rimarcato quanto le due ruote siano “la naturale soluzione già esistente ai temi della mobilità personale, quali traffico, ingombri ed emissioni”. Infine ha concluso affermando: “Da oggi le due ruote copriranno il bisogno di mobilità per molte più persone”.

Quello che offre Yamaha

Proprio Yamaha non si è fatta trovare impreparata. Durante EICMA 2024, infatti, ha mostrato al mondo la nuova NMAX 125, che sarà disponibile da gennaio 2025. Si tratta di uno scooter che riesce a combinare la funzionalità con uno stile da urlo, offrendo così alla propria clientela un mezzo solido con cui poter affrontare anche le autostrade. L’offerta commerciale del marchio nipponico però non si ferma di certo qui. Sul piatto della gamma Urban Yamaha, infatti, ci sono anche altri modelli come il Tricity 125, Delight125, RayZR125, che vanno a soddisfare la clientela dell’Azienda giapponese sotto vari punti di vista.

La Yamaha Corporation è una delle società più antiche, basti pensare che è stata fondata ad Hamamatsu nel lontano 1887. La sua divisione motori però ha una storia decisamente più recente, che viene fatta risalire al 1° luglio 1955. Negli anni però l’azienda giapponese si è specializzata in motoveicoli, veicoli motorizzati e motori marini raggiungendo traguardi incredibili. In particolare la sua divisione a due ruote, negli ultimi 20 anni, ha beneficiato dell’aver avuto come uomo immagine il nostro Valentino Rossi, che in MotoGP, con il team nipponico, ha conquistato 4 titoli iridati. Da anni quindi la Yamaha può offrire il miglior prodotto possibile alla propria clientela ed è pronta ad affrontare anche questa nuova sfida che l’Italia gli sta offrendo.

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259850 Arriva la svolta: 125cc in autostrada
Ducati Diavel V4 2025, le novità della Muscle Roadster di Borgo Panigale https://www.virgilio.it/motori/moto/ducati-diaver-v4-2025/259473/ Sat, 07 Dec 2024 14:40:30 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=259473 Il Ducati Diavel V4 con l’arrivo del Model Year 2025 che segna un importante aggiornamento per la Muscle Roadster della Casa italiana che, fin dal debutto commerciale, avvenuto nell’oramai lontano 2011, è riuscita a convincere gli appassionati, grazie a uno stile unico e in grado di abbinare eleganza, sportività e un design muscoloso. Con il nuovo Model Year, Diavel V4 si aggiorna proponendo una nuova livrea che rappresenta un vero e proprio omaggio alla storica dell’azienda con sede a Borgo Panigale. Si tratta di un aggiornamento importante per Ducati che continua a rinnovare la sua gamma dopo le tante novità lanciate nel corso degli ultimi mesi. Vediamo i dettagli completi in merito.

Arriva il Model Year 2025

Il nuovo Model Year 2025 rappresenta un importante aggiornamento per il Ducati Diavel V4. Tra le novità introdotte dall’azienda, che ha anche svelato la Nuova Ducati Multistrada V2 oltre alla Ducati Streetfighter V4, c’è, infatti, la nuova livrea Black Roadster, presentata in occasione di Intermot 2024 e realizzata da Centro Stile Ducati. La livrea utilizza alcuni colori “storici” per Ducati con il Racing Yellow, riservato ad alcuni elementi della carrozzeria come il serbatoio, e che si affianca al nero e al grigio titanio. C’è anche un nuovo rivestimento per la sella oltre a un gruppo ottico posteriore con matrice di LED puntiformi posizionata sotto il codone.

Un altro elemento centrale del progetto Ducati Diavel V4 2025 è rappresentato dal propulsore. La Muscle Roadster della Casa italiana, infatti, è dotata del motore V4 Granturismo da 1.159 cm3. Il motore in questione è derivato dal Desmosedici che viene utilizzato sulle Ducati in MotoGP. Si tratta, quindi, di un’unità ad altissime prestazioni che può garantire una potenza massima di ben 168 CV. Da segnalare anche i cerchi in lega a cinque razze oltre a uno pneumatico posteriore da 240/45.

Il nuovo Model Year 2025 segue un biennio di grandi successi per Diavel V4 che ha ricevuto una lunga serie di riconoscimenti come:

  • il Good Design Award dal “Chicago Athenaeum: Museum of Architecture and Design”
  • la Special Mention nella categoria Excellent Product Design ai German Design Awards 2024
  • il “Best of the best”  in occasione della prestigiosa rassegna Red Dot Award 2024

La nuova versione della Muscle Roadster raccoglie l’eredità dei modelli precedenti e punta a esaltare ancora di più lo stile unico del modello.

Disponibilità e prezzo

La Nuova Ducati Diavel V4 Model Year 2025 è già disponibile sul configuratore del sito ufficiale Ducati. I clienti, quindi, possono iniziare a ordinare la nuova evoluzione della moto della Casa italiana, con consegne previste nel corso dei primi mesi del 2025. Per quanto riguarda il prezzo, la Muscle Roadster è oggi ordinabile con un prezzo di listino di 27.290 euro. Per la versione con la nuova livrea Black Roadster, invece, che con la colorazione standard Ducati Red, bisogna mettere in conto una spesa aggiuntiva di 300 euro. Naturalmente, sono disponibili tantissimi accessori con cui personalizzazione, nei minimi dettagli, il modello. Tramite il sito di Ducati è possibile anche prenotare un test drive, in modo da poter toccare con mano le potenzialità uniche e il carattere che solo un modello come Diavel V4 riesce a trasmettere agli appassionati.

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259473 Ducati Diaver V4 2025 è ufficiale
Nuova Ducati Multistrada V2: la più leggera della sua categoria https://www.virgilio.it/motori/moto/ducati-multistrada-v2-2025/259320/ Thu, 05 Dec 2024 15:30:23 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=259320 Continuano le novità in casa Ducati che ha scelto Intermot, il Salone di Colonia, per mostrare in pubblico la Nuova Ducati Multistrada V2. La crossover di media cilindrata, pensata per tutti gli appassionati del motore bicilindrico, si rinnova con il modello 2025 che introduce diversi miglioramenti, puntando forte sulla leggerezza e, quindi, anche sulla semplicità di guida, tratti caratteristici di questo modello Ducati. Vediamo i dettagli completi in merito.

La più leggera

La Nuova Ducati Multistrada V2 è stata progettata, come sottolineato dalla Casa italiana, intorno al motore Ducati V2 e al suo  telaio monoscocca in alluminio. Rispetto al modello precedente, la Multistrada V2 è ora più leggera di 18 chilogrammi raggiungendo i 199 chilogrammi in ordine di marcia, senza carburante. Per la versione V2 S, con sospensioni semiattive a controllo elettronico Ducati Skyhook Suspension, invece, il peso è di appena 202 chilogrammi.  Come evidenziato dalla stessa Ducati, questo peso rappresenta un valore record e rende la nuova crossover il modello più leggero della sua categoria garantendo maneggevolezza e tanta semplicità anche nelle manovre da fermo e a bassa velocità.

Un motore da record

Uno dei segreti del progetto di Ducati è rappresentato dal motore Ducati V2. Si tratta di un bicilindrico a V di 90° da 890 cc. Il propulsore ha una fasatura variabile dell’aspirazione IVT e si caratterizza per un peso di soli 54,9 chilogrammi, dando un contributo fondamentale alla riduzione del peso della moto. In termini di prestazioni, invece, il motore è in grado di erogare 115 CV a 10.750 giri e 92 Nm di coppia a 8.250 giri/minuto.

Il dato sulla coppia motrice è molto interessante. Ducati, infatti, ha confermato che il motore riesce a garantire più del 70% della coppia massima già a partire da 3.500 giri. In aggiunta, durante l’esercizio tra i 3.500 e gli 11.000 giri, la coppia non scende mai al di sotto del 75% del valore massimo raggiungibile dal propulsore.

La Ducati Multistrada V2 2025 è qui
Fonte: Ufficio Stampa Ducati
La Nuova Ducati Multistrada V2 arriva a gennaio 2025

Il motore, inoltre, è stato progettato per garantire un’erogazione fluida grazie a una combustione regolare ai bassi regimi di funzionamento. Da segnalare anche una nuova rapportatura del cambio, realizzata in modo specifico per la Multistrada. La moto può sfruttare una prima e una seconda più corte per migliorare l’utilizzabilità. Sfruttando il sistema Ducati Quick Shift 2.0, inoltre, si registra una cambiata più veloce.

La Nuova Ducati Multistrada V2, inoltre, è dotata di un cruscotto con display TFT da 5 pollici, con interfaccia rinnovata. Ci sono, inoltre cinque Riding Mode (Sport, Touring, Urban, Enduro e Wet) che intervengono su elementi come l’ABS cornering, il Ducati Traction Control (DTC), il Ducati Wheelie Control (DWC) e l’Engine Brake Control (EBC).

Per i clienti ci sarà anche la possibilità e personalizzare questi parametri, ottimizzandone il funzionamento. Da segnalare anche quattro Power Mode diversi per il motore. La dotazione di serie della moto comprende il Cruise Control oltre alla presa USB integrata nella plancia. C’è spazio anche per il sistema Ducati Brake Light EVO. Con la versione V2 S è incluso anche il Ducati Multimedia System , con navigazione turn by turn.

Disponibilità

La Nuova Ducati Multistrada V2, insieme alla versione V2 S, sarà disponibile sul mercato a partire da gennaio 2025, con anche una versione da 35 kW per i motociclisti con patente A2. Per la V2 è prevista la colorazioni Ducati Red mentre la V2 S sarà disponibile anche in Storm Green. I clienti potranno sfruttare i programmi 4EVER Ducati e Roadside Assistance che garantiscono garanzia di 4 anni con chilometraggio illimitato e assistenza stradale e vari servizi aggiuntivi.

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259320 Ecco la nuova Ducati Multistrada V2 La Ducati Multistrada V2 2025 è qui
CFMOTO SR-R e NK, finalmente ritornano le 675 cm3 https://www.virgilio.it/motori/moto/cfmoto-sr-r-e-nk-finalmente-ritornano-le-675-cm3/259188/ Thu, 05 Dec 2024 07:59:16 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=259188 Nella seconda metà degli anni Duemila ha fatto la sua comparsa il “piccolo” 3 cilindri Triumph di 675 cm³ che ha equipaggiato modelli che ben presto sono diventati dei “best seller”: infatti, grazie all’azzeccato mix di prestazioni e carattere, la sportiva Daytona 675 e la naked Street Triple, per lungo tempo si sono mantenute al vertice del gradimento dei motociclisti.

Non solo inglesi

Anche l’italiana MV Agusta ha sfidato questo mercato specifico, realizzando un pregevole propulsore a 3 cilindri di identica cubatura, che ha equipaggiato la sportiva F3 675 RC e la naked Brutale 675.

I modelli inglesi e italiani sono accomunati da svariate prerogative (a iniziare dal numero 675 che ne identifica la cilindrata…) che hanno definito una categoria motociclistica a sé stante. Le spiccate personalità estetiche, sia delle sportive sia delle naked, l’elevata potenza e il notevole temperamento di questi propulsori a 3 cilindri (che tra i loro pregi sfoggiano un tipico sound arrogante e coinvolgente) hanno contribuito a costruire un grande successo.

675 cm³ a 3 cilindri: ancora tu…

Col passare degli anni, la necessità di rinnovamento delle gamme, la ricerca di prestazioni e potenze sempre maggiori, ha progressivamente spinto le Case produttrici a concentrarsi su modelli di maggiore cilindrata, lasciando sguarnito il presidio di questa specifica motorizzazione e cubatura.

A provvedere a una sorta di rilancio del settore, recentemente ci ha pensato la cinese CFMOTO che ha evidentemente intravisto un mercato orfano di modelli ma non di clienti: le sue recenti proposte sportive 675 SR-R e 675 NK (presentate all’edizione più recente dell’EICMA), equipaggiate con il motore a 3 cilindri di 675 cm³, meccanicamente hanno parecchie analogie con i citati modelli europei del recente passato.

Misure caratteristiche e potenze diverse

Confrontando le schede tecniche, si rileva che i dati di alesaggio e corsa sono alquanto diversi, così come le potenze dichiarate, che arrivavano a punte di oltre 120/130 CV per i propulsori europei, mentre il 675 cm³ cinese si ferma a “soli” 95 CV per la sportiva SR-R e a 90 CV per la naked NK.

In compenso, i dati di coppia dichiarata del motore orientale (70 Nm a 8250/’ e 65 Nm 8250/’) raccontano di un’erogazione più corposa ai bassi regimi, rispetto a quella dei precedenti modelli inglesi e italiani (dotati di coppie decisamente più elevate ma, di conseguenza, anche di curve di erogazione più appuntite…).

CFMOTO 675 NK
Fonte: Sinecura
CFMOTO 675 NK

Design italo-spagnolo

Su una base meccanica e telaistica comune, la CFMOTO ha proposto una sportiva e una naked, entrambe caratterizzate da un design azzeccato, moderno e grintoso, realizzato con la collaborazione del reparto R&D italiano “Modena 40” del designer Carles Solsona.

Le nuove medie sportive di CFMOTO, perlomeno sulla carta, offrono una dotazione di buona qualità, ottime performance, peso contenuto (a tutto vantaggio della facilità di guida) e prezzi abbordabili, come peraltro ci ha abituato questo produttore. Dunque, aspettiamo solo di poterle provare e di poter esclamare: bentornata 675!

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259188 cf_moto1 CFMOTO 675 NK
La nuova BMW R 12 S, la moto che unisce passato e futuro https://www.virgilio.it/motori/moto/nuova-bmw-r-12-s-moto-passato-futuro/258837/ Sat, 30 Nov 2024 15:02:27 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=258837 Tutti conosciamo da sempre BMW per le sue magnifiche vetture, ma c’è una parte dell’azienda che da anni lavora anche alle due ruote. Una tradizione, quella del Marchio bavarese, che parte addirittura dal 1923. Dal 2007 però è stata costituita l’area strategica BMW Motorrad, che si occupa in maniera specifica di questo tipo di veicoli.

L’Azienda tedesca, anche in questo settore, ha dato vita a delle moto di grandissimo pregio che hanno catturato l’attenzione del pubblico. Negli anni ha anche preso parte a diverse competizioni e proprio in questo magico 2024 ha conquistato il Mondiale SBK con Toprak Razgatlioglu in sella ad una BMW M1000 RR. Un’affermazione storica per la categoria dopo anni di dominio italo-giapponese.

Un passato da ricordare

BMW però non è solo concentrata sulle SBK, ha presentato, infatti, una splendida R 12 S, che va ad ampliare la gamma Heritage del Marchio. Si tratta di un tributo alla R 90 S, che nel 1973 divenne simbolo di sportività per il Brand con i suoi 67 CV e 200 km/h di velocità massima. Quella fu anche la prima moto di serie al mondo ad avere una carenatura sul manubrio ideata dal progettista Hans A. Muth. Negli anni divenne famosa in tutto il globo anche grazie ai successi ottenuti nelle competizioni come quello al Production TT sull’Isola di Man nel 1976. O ancora la prestigiosa 200 Miglia di Daytona vinta nel medesimo anno e infine il primo campionato AMA Superbike.

Cosa offre questa R 12 S

Questa nuova BMW R 12 S riprende la R 90 S nei suoi concetti base e diventa un ponte perfetto tra passato e futuro del Brand. Tra gli elementi che ne caratterizzano il design c’è da segnare il cupolino montato sul manubrio con parabrezza oscurato e la sella con cuciture a contrasto. C’è poi la vernice metallizzata Lavaorange che è un omaggio alla R 90 S Daytona Orange del 1975. Ci sono poi alcuni inserti rossi come la “S” che campeggia sulle coperture laterali.

Generosa la sua dotazione di serie come le ruote Option 719 Classic II con raggi a filo e cerchi in alluminio anodizzato lucido. Manubrio e foderi della forcella sono di colore nero così come altri elementi che caratterizzano questa moto. Nel pacchetto di serie è compreso il controllo della partenza in salita, l’assistente al cambio Pro, le manopole riscaldate e il Cruise Control. Inoltre, per agevolare la visuale nei viaggi notturni c’è la luce adattiva Headlight Pro.

La BMW R 12 S si basa sulla BMW R 12 nineT, quindi di conseguenze tutti gli accessori come gli impianti di scarico in titanio, le borse morbide o la predisposizione per il navigatore possono essere utilizzati anche per questa moto. Tra gli accessori originali BMW Motorrad c’è da segnalare il portatarga nero fissato al forcellone. Infine, è possibile richiedere l’installazione di altre opzioni direttamente in fabbrica come il controllo della pressione degli pneumatici, il sistema di allarme antifurto e la chiamata di emergenza intelligente. C’è poi la possibilità anche di avere il display digitale con micro-TFT al posto della classica strumentazione rotonda. Il prezzo di questo splendido bolide dovrebbe attestarsi sui 23.750 euro. Di recente BMW ha preso parte anche ad EICMA presentando diversi modelli.

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258837 Presentata BMW R 12 S: nuovo modello che è un richiamo al passato
Nuovo Ducati Streetfighter V4: la Fight Formula più performante di sempre https://www.virgilio.it/motori/moto/nuovo-ducati-streetfighter-v4/258645/ Fri, 29 Nov 2024 09:15:33 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?p=258645 La Ducati Streetfighter V4 2025 si presenta come una naked sportiva di altissimo livello, combinando la potenza bruta della Panigale V4 con un design aggressivo e una maggiore attenzione al comfort del pilota. Nata dalla “Fight Formula” applicata alla superbike di punta Ducati, la Streetfighter V4 spinge i limiti della categoria, offrendo prestazioni da brivido sia in pista che su strada.

Ducati Streetfigher V4: cuore Desmosedici

Il motore Desmosedici Stradale, derivato direttamente dalla MotoGP, rappresenta il cuore pulsante della Ducati Streetfighter V4. Questo V4 da 90° con distribuzione desmodromica eroga 214 CV a 13.500 giri e una coppia massima di 12,2 kgm a 11.250 giri. La stretta parentela con il motore della Panigale V4 è evidente, con differenze minime dovute principalmente all’aspirazione. Per la prima volta su una Streetfighter, l’adozione di cornetti di aspirazione a lunghezza variabile ottimizza la potenza e la guidabilità. Gli amanti delle prestazioni estreme possono optare per lo scarico racing Ducati Performance by Akrapovič, che porta la potenza massima a 226 CV.

Il design della Streetfighter V4 è un’esplosione di aggressività e funzionalità. Le linee tese e spigolose, il frontale minaccioso dominato dal nuovo proiettore full-LED e il codino affilato le conferiscono un aspetto pronto a scattare. Le ali biplano, tratto distintivo del modello, sono state ridisegnate per una maggiore efficacia aerodinamica, garantendo 17 kg di deportanza a 270 km/h. Il serbatoio da 16 litri, stretto e scolpito, si integra perfettamente con il codino allungato e la sella passeggero ribassata, contribuendo a un’ergonomia sportiva e a un look ancora più aggressivo.

Ergonomia sportiva e comfort

La posizione di guida, derivata da quella della Panigale V4, è stata ottimizzata per migliorare il controllo e il comfort, soprattutto per i piloti più alti. Il manubrio è stato avvicinato al pilota di 10 mm, mentre le pedane sono state abbassate e avanzate, offrendo una postura più naturale e rilassata senza compromettere la luce a terra. Il gruppo sella-serbatoio, con una maggiore abitabilità e un profondo incavo per il casco, garantisce maggiore libertà di movimento e comfort.

La ciclistica della Streetfighter V4 è un concentrato di tecnologia derivata direttamente dalla Panigale V4. Il telaio Front Frame, più leggero e con rigidezze rimodulate, offre maggiore feeling in curva e precisione di guida. Il forcellone bibraccio Ducati Hollow Symmetrical Swingarm migliora la trazione in uscita di curva e il feedback al pilota. La Streetfighter V4 S è equipaggiata con sospensioni Öhlins NIX/TTX di terza generazione, regolabili elettronicamente per adattarsi a diversi stili di guida e condizioni del fondo stradale.

Tecnologia al servizio del pilota

La Streetfighter V4 2025 vanta un pacchetto elettronico di ultima generazione, tra cui il Ducati Vehicle Observer, algoritmo derivato dalla MotoGP che ottimizza le strategie dei controlli elettronici. Il sistema frenante Brembo con pinze HypureTM, più leggere e performanti, garantisce frenate potenti e modulabili. Il sistema Race eCBS con funzionalità Cornering, sviluppato in collaborazione con Bosch, migliora la stabilità in frenata sia su strada che in pista. Il nuovo cruscotto da 6,9″ con tecnologia Optical Bonding offre una visualizzazione chiara e leggibile in ogni condizione. L’interfaccia utente propone diverse modalità di visualizzazione (Infomode) per adattarsi all’utilizzo stradale o in circuito.

Disponibilità e versioni

La Ducati Streetfighter V4 2025 sarà disponibile nelle versioni V4 e V4 S, quest’ultima dotata di sospensioni Öhlins, cerchi forgiati e batteria al litio. Entrambe le varianti saranno inizialmente proposte in configurazione monoposto, con il kit passeggero disponibile come accessorio. La Ducati Streetfighter V4 2025 si mostra come una naked sportiva senza compromessi, in grado di offrire un’esperienza di guida adrenalinica e al contempo confortevole. La combinazione di potenza, tecnologia e design raffinato la rende un’opzione irresistibile per i motociclisti più esigenti.

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258645 Ducati Streetfighter V4 - nuova moto
BMW Motorrad ad EICMA 2024: innovazione, adrenalina e sostenibilità https://www.virgilio.it/motori/moto/video/bmw-motorrad-ad-eicma-2024-innovazione-adrenalina-e-sostenibilita/257808/ Fri, 22 Nov 2024 11:24:01 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=257808

BMW Motorrad ha presentato ad EICMA 2024 aggiornamenti significativi per le sue ammiraglie sportive, la M 1000 RR e la S 1000 RR.

La M 1000 RR ora sfoggia un motore da 218 CV, una carenatura aerodinamica rinnovata e le innovative ali M Winglet 3.0, che aumentano la deportanza e migliorano la stabilità in pista. Tra le innovazioni tecnologiche, spiccano il controllo dinamico della trazione (DTC) con funzione Slide Control e il sistema frenante avanzato Race ABS Pro, ideale per chi cerca performance ai massimi livelli.

La S 1000 RR, invece, si distingue per l’accelerazione ancora più reattiva (rispetto alla precedente versione della S 1000 RR) grazie all’acceleratore a corsa corta. Con diverse modalità di guida e sistemi di sicurezza avanzati come il Dynamic Brake Control, questa superbike è perfetta sia per l’uso quotidiano che per la pista.

Concept F 450 GS: il futuro delle adventure bike

Tra le novità più discusse c’è la Concept F 450 GS, un modello pensato per il segmento delle medie cilindrate e per i possessori di patente A2. Questa adventure bike leggera promette di ampliare il pubblico di BMW, combinando un design robusto con un prezzo competitivo. La moto è ancora in fase di concept, ma le anticipazioni indicano un lancio imminente.

BMW M 1000 R e S 1000 R: roadster dinamiche

BMW ha aggiornato anche le sue roadster. La M 1000 R presenta un’estetica raffinata, con winglet nere e telaio in Platinum Grey, oltre a un motore derivato dalla M 1000 RR. La S 1000 R, invece, è stata ottimizzata per offrire un’esperienza di guida più fluida e reattiva, grazie a un rapporto di trasmissione migliorato e al sistema di cambio rapido ottimizzato.

BMW S 1000 RR
Fonte: Ufficio Stampa BMW
Nuova BMW S 1000 RR

EICMA da record per BMW Motorrad

La partecipazione ad EICMA 2024 è stata anche un’occasione per BMW di celebrare successi sportivi, come la vittoria nel Campionato del Mondo Superbike, e per ribadire l’impegno verso innovazione e sostenibilità. L’evento ha visto una partecipazione internazionale massiccia, con oltre il 70% degli espositori provenienti dall’estero e una rinnovata attenzione verso la mobilità ecologica.

BMW Motorrad si conferma un punto di riferimento nel panorama motociclistico mondiale, con un mix di tradizione, tecnologia e visione futura. EICMA 2024 non solo ha evidenziato la versatilità del marchio bavarese, ma ha anche rafforzato il suo posizionamento come leader di innovazione e performance, pronto a rispondere alle sfide del mercato globale.

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Brembo a EICMA 2024: innovazione, successi e strategia per il futuro https://www.virgilio.it/motori/moto/video/brembo-a-eicma-2024-innovazione-successi-e-strategia-per-il-futuro/257667/ Thu, 21 Nov 2024 15:52:22 +0000 https://www.virgilio.it/motori/?post_type=video&p=257667

Brembo, leader mondiale nei sistemi frenanti, ha scelto EICMA 2024 per il debutto della sua nuova pinza freno per MotoGP, la GP5. Questo prodotto, sviluppato per essere introdotto nella stagione 2025, rappresenta un’evoluzione significativa. La GP5 vanta una migliore dissipazione del calore e una maggiore efficienza della frenata grazie a un’area di contatto incrementata e materiali innovativi. Inoltre, il nuovo design facilita la manutenzione e garantisce prestazioni costanti anche nelle condizioni di gara più impegnative .

La GP5 si aggiunge alla gamma che ha già consolidato il successo di Brembo nella MotoGP, rafforzando la leadership tecnologica che l’azienda ha costruito negli anni. Dal 2020, la pinza GP4 è stata sinonimo di affidabilità e performance, e la nuova GP5 punta a portare questo standard ancora più in alto .

Brembo nel 2024: successi e riconoscimenti

Il 2024 si è rivelato un anno chiave per Brembo, sia in ambito sportivo che industriale. Nella MotoGP, Brembo ha continuato a fornire sistemi frenanti a tutti i team, contribuendo a risultati importanti in pista, come i podi ottenuti dai principali piloti durante il campionato. Il marchio è stato celebrato non solo per l’affidabilità dei suoi prodotti, ma anche per l’impegno nella sostenibilità e nella riduzione dell’impatto ambientale, una delle priorità dell’azienda negli ultimi anni . Sul piano industriale, Brembo ha registrato un aumento significativo delle vendite, guidato dall’espansione in nuovi mercati e dall’introduzione di prodotti innovativi. L’azienda ha investito in tecnologie green, con particolare attenzione ai processi produttivi e all’utilizzo di materiali riciclabili, continuando a promuovere il concetto di mobilità sostenibile .

Fonte: Redazione Viriglio Motori
Intervista ad Andrea Paganessi – COO di Brembo Motocycles Global

Strategie future: tra tecnologia e sostenibilità

Guardando al futuro, Brembo ha delineato una strategia che si concentra su tre pilastri fondamentali: innovazione, sostenibilità e digitalizzazione. L’azienda ha annunciato un piano di investimenti per sviluppare soluzioni frenanti sempre più integrate con i sistemi di controllo elettronico, anticipando le esigenze del mercato della mobilità elettrica e autonoma.

In ambito Motorsport, Brembo continuerà a puntare sull’evoluzione tecnologica per rafforzare il suo ruolo di riferimento nella MotoGP e nelle altre competizioni internazionali. La nuova GP5 rappresenta solo il primo passo di un progetto più ampio che mira a ridefinire gli standard della frenata nei prossimi anni.

Sul fronte della sostenibilità, l’azienda punta a ridurre ulteriormente le emissioni di CO₂, introducendo processi produttivi più efficienti e materiali ecologici. Questi obiettivi si integrano con l’impegno di Brembo a rafforzare il dialogo con i suoi clienti e partner attraverso piattaforme digitali e iniziative educative.

Fonte: Redazione Virgilio Motori
Salone Motociclistico Eicma 2024

Merchandising esclusivo: una capsule collection da non perdere

A EICMA, Brembo ha anche lanciato una nuova capsule collection per celebrare il connubio tra velocità e stile. Realizzata con materiali sostenibili, la collezione include felpe, T-shirt e calzini confezionati in packaging innovativi. Questo progetto di merchandising mira a coinvolgere una nuova generazione di appassionati, combinando design moderno e funzionalità .

L’area dedicata ai fan nello stand Brembo ha attirato un ampio pubblico, offrendo la possibilità di acquistare prodotti esclusivi e vivere un’esperienza immersiva nel mondo del Motorsport, con attività interattive come il test sulla mini moto GP-2 190 .

EICMA 2024 ha rappresentato per Brembo non solo un trampolino di lancio per innovazioni tecniche come la GP5, ma anche un’occasione per rafforzare il legame con il pubblico attraverso merchandising e iniziative coinvolgenti.

Con una visione chiara e investimenti mirati, Brembo si conferma come un punto di riferimento nel settore della mobilità, pronta ad affrontare le sfide future con soluzioni all’avanguardia e sostenibili.

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