Minacce alla figlia di Meloni, Mattarella chiama la premier: cos'ha detto il presidente della Repubblica
Dopo le frasi choc di un docente sulla figlia di Meloni, il presidente Mattarella ha chiamato la premier: un gesto simbolico contro l’odio politico
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato alla premier Giorgia Meloni per esprimere la propria solidarietà dopo le minacce social rivolte alla figlia della presidente del Consiglio. Un gesto dal forte valore simbolico, che sottolinea la necessità di difendere la dignità delle istituzioni da ogni forma di odio politico e personale.
- La telefonata di Mattarella: gesto raro, messaggio netto
- Il post choc contro la figlia di Meloni
- Un confine violato e il ruolo della politica
La telefonata di Mattarella: gesto raro, messaggio netto
Come riporta Ansa, non è frequente che il Capo dello Stato intervenga direttamente su episodi di cronaca legati al linguaggio dell’odio. Ma quanto accaduto nei giorni scorsi ha superato una soglia critica.
Una frase pubblicata sui social da un insegnante campano, in cui si augurava alla figlia di Meloni “la sorte della ragazza di Afragola”, ha suscitato un’ondata di indignazione.
Fonte foto: ANSA
Giorgia Meloni
Sergio Mattarella ha scelto la via del contatto diretto, chiamando la premier per manifestare vicinanza umana e istituzionale.
Non si è trattato di un semplice gesto di cortesia, ma di un segnale forte: la presidenza della Repubblica non può restare in silenzio quando l’odio travolge i confini del lecito, coinvolgendo persino i figli dei rappresentanti delle istituzioni.
Il post choc contro la figlia di Meloni
Autore della frase incriminata è Stefano Addeo, professore di tedesco in una scuola della provincia di Napoli. Dopo le polemiche, ha rilasciato un’intervista in cui definisce il gesto “stupido, scritto d’impulso”.
Ha chiesto scusa per il contenuto del messaggio ma ha rivendicato le sue opinioni politiche: “Non mi sento rappresentato da questo governo”, ha detto.
Nel frattempo, ha dichiarato di aver ricevuto minacce, insulti e intimidazioni, arrivati fino al lancio di oggetti contro la sua abitazione. Ha sporto denuncia alla Polizia Postale.
Il Ministero dell’Istruzione, per bocca del ministro Giuseppe Valditara, ha fatto sapere che sono in arrivo provvedimenti disciplinari: “Serve decoro, chi educa deve dare l’esempio”.
Un confine violato e il ruolo della politica
La stessa Giorgia Meloni, intervenendo sul caso, ha parlato di un “odio ideologico” che non ha più nulla a che vedere con il dibattito politico. “Si augura la morte a un figlio per colpire un genitore. È qualcosa di più oscuro. E difendere i confini del rispetto è responsabilità che va oltre ogni appartenenza”, ha dichiarato.
In un momento in cui il confronto politico spesso degenera in aggressione personale, la telefonata di Mattarella rimette al centro il valore delle istituzioni repubblicane.
Fonte foto: ANSA