SONDAGGIO - Ancora un femminicidio, pensi che l'educazione sessuo-affettiva debba essere introdotta a scuola?

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Dall’inizio del 2025 si contano 18 femminicidi. L’ultimo, in ordine di tempo, riguarda la giovanissima Martina Carbonaro 14 anni, finita a colpi di pietra dall’ex fidanzato 18enne, Alessio Tucci, scaricato un paio di settimane prima dopo uno schiaffo. Immediato lo sdegno della politica, culminato nel minuto di silenzio in Senato per la vittima di Afragola.

La domanda che però si pongono in tanti è cosa possa fare proprio la politica.

La ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, ha parlato di “sintomo di un problema che da tempo è innanzi tutto educativo“.

Il ministro per l’Istruzione, Giuseppe Valditara, su X ha scritto che “la scuola continuerà a lavorare, anche in nome di Martina, per affermare la cultura del rispetto attraverso l’educazione a relazioni corrette e sane e contrastando ogni forma di prevaricazione e di violenza”.

Parallelamente, il padre di Ilaria Sula, uccisa pochi mesi fa a Roma dall’ex fidanzato Mark Samson, ha sottolineato come “ormai le ragazze si ammazzano per nulla” e che “bisogna prendere provvedimenti forti, altrimenti la situazione precipiterà”.

Ed è in questo senso le associazioni si stanno muovendo.

Differenza Donna ha puntato il dito sulla “violenza maschile contro le donne”, paragonandola a “una epidemia“, aggiungendo che “la cura deve essere obbligatoria e multidisciplinare”.

Attraverso la presidente, Elisa Ercoli, ha chiesto al Governo “fondi per formazione, sensibilizzazione, campagne e prevenzione”.

Telefono Rosa ha notato come “più volte abbiamo lanciato l’allarme, sottolineando quanto si stia abbassando l’età nei casi di violenza e di femminicidio. Questo dovrebbe farci riflettere e metterci davanti alla realtà: non stiamo facendo abbastanza per i giovani e le giovani. Non c’è nessuna prevenzione e ancora non si riesce ad avere un piano organico di formazione ed educazione per le ragazze e i ragazzi. Siamo noi adulti che dobbiamo agire, ma ci sembra che tutto resti immobile. Martina aveva solo 14 anni e una vita davanti”.

L’età sempre più bassa è il dato su cui ha insistito anche Simona Ammerata, consigliera D.i.Re, che accusato le politiche sin qui messe in atto: “Non solo inadeguate, ma proprio sbagliate. Le istituzioni dovrebbero mettere in atto politiche sistemiche di prevenzione, coinvolgendo le esperte dei centri antiviolenza. Il costante tentativo di neutralizzare l’approccio e la metodologia di chi si occupa di antiviolenza fa parte di questo sistema, così come l’ingiustificata ostinazione a voler tener fuori dalle scuole percorsi fondamentali come l’educazione sessuo-affettiva“.

E voi cosa ne pensate? Dite la vostra partecipando al sondaggio (il nostro rilevamento non si basa su un metodo scientifico e non ha la pretesa di essere attendibile né di orientare l’opinione degli italiani. Ricordiamo che ogni utente può liberamente cliccare sulle singole voci del quesito solo una volta.

educazione-sessuo-affettiva-femminicidi Fonte foto: ANSA
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