Svolta nel caso Manuela Murgia, indagato l'ex fidanzato Enrico Astero a 30 anni dalla morte della 16enne
Nuova svolta importante nelle indagini sulla morte di Manuela Murgia: indagato Enrico Astero, l'ex fidanzato. Cosa sappiamo
Dalla morte di Manuela Murgia sono passati 30 anni. E tre decenni dopo è arrivata la prima svolta, quasi inaspettata: sul registro degli indagati la Procura della Repubblica di Cagliari ha scritto un nome, quello di Enrico Astero. Si tratta dell’ex fidanzato della giovane rinvenuta cadavere nel canyon artificiale di Tuvixeddu, a Cagliari. Il reato contestato è l’omicidio volontario.
Svolta nel giallo di Manuela Murgia
La notizia arriva in esclusiva da L’Unione Sarda. Secondo il quotidiano sardo la Procura di Cagliari ha iscritto il nome di Enrico Astero, oggi 54enne, nel registro degli indagati con l’ipotesi di omicidio volontario. Si tratta della prima importante svolta nel giallo di Cagliari per il quale la famiglia della vittima non ha mai smesso di chiedere la verità.
Astero è difeso dall’avvocato Marco Fausto Piras. Secondo L’Unione il pm Guido Pani il 30 maggio ha notificato al 54enne l’avviso di garanzia per accertamenti tecnici non ripetibili sugli indumenti di Manuela Murgia rinvenuti solamente il 1° aprile presso l’Istituto di Medicina Legale di Cagliari.
Fonte foto: ANSA
Gli accertamenti si terranno a Roma mercoledì 4 giugno e ciascuna delle parti – aggiunge L’Unione Sarda – avrà facoltà di partecipare con i propri consulenti. La famiglia di Manuela Murgia ha nominato il genetista Emiliano Giardina, già impegnato per il caso Garlasco prima della ricusazione e noto soprattutto per il suo lavoro nel caso Yara Gambirasio.
“La giustizia fa il suo corso!”, hanno scritto i famigliari della vittima sulla pagina Facebook Giustizia per Manuela Murgia.
I fatti del 5 febbraio 1995
Era il 5 febbraio 1995 quando una telefonata anonima segnalò la presenza di un cadavere nel canyon artificiale di Tuvixeddu, a Cagliari. Quel corpo apparteneva a Manuela Murgia, di cui dal giorno prima – il 4 febbraio – si erano perse le tracce. Manuela, 16 anni, era uscita di casa alle 12 lasciando sul tavolo un cordless, un rossetto e un profumo, dettagli che lasciavano intendere che la giovane sarebbe rientrata di lì a poco.
Così non fu. Il giorno 5 il suo corpo, dopo la telefonata anonima, fu rinvenuto nella gola di Tuvixeddu ai piedi di un dirupo alto 30 metri. Il caso fu archiviato come suicidio e riaperto due volte, entrambe senza alcun esito. Secondo la famiglia, tuttavia, le circostanze intorno alla morte della minorenne dicevano tutt’altro. In primo luogo le scarpe della ragazza erano pulite e sulla gola erano presenti segni di violenza, oltre a lesioni sulla schiena nonostante gli abiti intonsi. In più, il cadavere giaceva prono e sul volto non erano presenti lesioni compatibili con una caduta.
Sin dal primo giorno la famiglia, in particolare le sorelle Elisabetta, Anna e il fratello Gioele, non hanno mai smesso di cercare giustizia per la loro congiunta. Secondo loro, infatti, Manuela sarebbe stata uccisa da qualcuno ancora in vita. Per questo a più riprese hanno scelto di comparire in pubblico, sia in occasione di ospitate televisive che sui social, per tenere alta l’attenzione sul caso e tenere viva la memoria della loro sorellina.
Negli anni sono emersi nuovi particolari: Manuela nascondeva dei soldi e riceveva telefonate che la gettavano nello sconforto. Dopo essere uscita di casa, quel 4 febbraio 1995, era stata vista salire a bordo di un’auto di colore blu.
Il rinvenimento degli indumenti
Fino al 1° aprile 2025 non era stato possibile ritrovare gli indumenti indossati da Manuela il giorno in cui scomparve e morì. In quel giorno, infine, arrivò la prima svolta: i vestiti della ragazza si trovavano in un magazzino dell’Ospedale Universitario di Cagliari, ancora intatti e sigillati, dunque perfettamente utilizzabili per nuove indagini.
Da quegli indumenti ripartiranno, ora, gli accertamenti che hanno portato il pm di Cagliari a scrivere il nome dell’ex fidanzato nel registro degli indagati.
Fonte foto: ANSA